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Hacker e Malware l’Italia è fra i paesi più colpiti

Da Redazione

Giugno 29, 2016

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Hacker e Malware l’Italia è fra i paesi più colpiti

Check Point, società specializzata in CyberSicurezza pubblica il “Threat Index“, il rapporto sull’evoluzione delle minacce informatiche in Italia e nel mondo.

Gli attacchi alla sicurezza degli strumenti informatici e di conseguenza ai dati degli utenti, sono in forte aumento a livello mondiale e fanno registrare a maggio un aumento del 15%. A sorpresa l’Italia si piazza al secondo posto in Europa fra i paesi più minacciati e al trentesimo posto a livello mondiale.

Gli smartphone sotto attacco

Non è una sorpresa che i device più attaccati siano gli smartphone. Il malware più temibile resta Conficker, attivo dal 2008 e non ancora completamente debellato, si trasmette attraverso le piattaforme Windows provocando rallentamenti alla rete e disabilitando gli update.

In forte ascesa il malware bancario Trojan Tinba, pericolosissimo perché potenzialmente in grado di intercettare le credenziali degli utenti che tentano accessi a sistemi di online banking.

Rimane nei primi posti della classifica dei malware più attivi HummingBad che attacca dispositivi Android installando un rootkit in grado di generare guadagni illegittimi per gli hacker attraverso l’erogazione di advertising indesiderato.

Fra i malware più temibili anche Sality – Virus che colpisce le piattaforme Windows e permette di eseguire operazioni da remoto e download di altri malware nei sistemi infetti. A causa della complessità e della facilità di adattamento che lo contraddistinguono, Sality è considerato da molti uno dei più pericolosi malware diffusi fino ad oggi.

“Rileviamo costantemente un’impennata del numero di varianti di malware attive contro le reti aziendali, che è esemplificativo dell’impegno che gli hacker stanno dedicando a creare nuovi attacchi zero-day, oltre a dimostrare l’importanza della sfida che le aziende affrontano difendendo le loro reti dai cybercriminali”,

dichiara Nathan Shuchami, head of threat prevention di Check Point.

“Le organizzazioni devono valutare l’applicazione di soluzioni advanced threat prevention per le proprie reti, per gli endpoint, e per i dispositivi mobili, al fine di bloccare i malware allo stadio pre-infettivo, e garantire una sicurezza effettiva contro le minacce più moderne”.

Il threat index di Check Point viene elaborato attraverso la threat intelligence della ThreatCloud World Cyber Threat Map che monitora come e dove si stanno svolgendo i cyberattacchi nel mondo in tempo reale. Il database di ThreatCloud contiene più di 250 milioni di indirizzi


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