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GDPR: Facebook e Google hanno già violato la legge?

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gdpr facebook google

Il GDPR, la nuova normativa europea che regolamenta il trattamento dei dati personali, continua a gettare scompiglio sul Web e pare che anche due veri e propri colossi ci siano cascati. Secondo quanto riferiscono alcune fonti di stampa, infatti, pare che Facebook e Google siano stati accusati del mancato rispetto della nuova legge sulla tutela dei dati personali degli utenti e che presto potrebbero essere multati in maniera salata.

A far partire le istanze, per la precisione quattro, il gruppo austriaco per la tutela della privacy, Noyb.eu, che si sarebbe rivolto ad altrettante autorità: una sarebbe indirizzata contro Google, mentre le altre tre contro il social network di Mark Zuckerberg. Secondo l’accusa da parte della società austriaca, il GDPR impone che gli utenti esprimano liberamente il consenso al trattamento dei dati personali, mentre attualmente i form proposti da Facebook e Google non lo consentirebbero.

E non è tutto, perché i banner con il testo informativo prima del consenso, sarebbero accompagnati da una minaccia velata di cessazione del servizio in caso di diniego del trattamento dei dati. Stando ai primi rumors, Big G rischierebbe una multa da 3,7 miliardi di euro, mentre Facebook tre ammende da 1,3 miliardi l’una.

Silent Hill diventa una slot machine…da paura!

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Silent Hill

In principio era il videogame, poi venne il film. Adesso ecco l’ultima frontiera delle slot machine.

Konami annuncia infatti che Silent Hill, il celebre videogioco di survival horror che a fine anni ‘90 ha tenuto incollate le vecchie generazioni allo schermo sul filo dell’adrenalina e del brivido, sarà convertito in slot machines per gli appassionati di gioco – questa volta – d’azzardo. Tuttavia non si tratta di slot machine online. Ma andiamo con ordine.

LE ORIGINI DI SILENT HILL: VIDEOGAME E GRANDE SCHERMO

Era il 1999 quando il Team Silent di Konami realizzò per la rivoluzionaria Playstation la prima versione del videogame di adventure/horror in cui Harry Mason vaga disperatamente per la spettrale cittadina di Silent Hill alla ricerca della sua piccola Cheryl, scomparsa dopo che i due incappano in un incidente per via della nebbia fittissima e a causa di una strana apparizione proprio in mezzo alla carreggiata. Da lì in poi è tutto un brivido.

Nel 2006 il grande schermo decide di seguire la scia del successo del gioco horror e nelle sale cinematografiche esce Silent Hill, il film diretto da Christophe Gans che trae spunto dal primo capitolo del gioco in consolle. Il film non riscuote grande successo ma è particolarmente gradito dal pubblico che resta stupito da fotografia, scenografia e spettacolari effetti speciali. Ma veniamo ad oggi e scopriamo cosa ci riserva Konami, la casa produttrice della prima versione del videogame.

In occasione del Global Gaming Expo – 15/17 ottobre 2019 a Las Vegas, Nevada – il team di Konami annuncia che Silent Hill diventa una slot machine reale. Il nome completo della macchina è Silent Hill Escape e vanta un display curvo in 4K Ultra HD da 49 pollici. È il punto di arrivo della politica aziendale dell’azienda nipponica già attiva nella produzione di apparecchiature per il pachinko, il tradizionale gioco d’azzardo giapponese.

Il Vicepresidente Esecutivo di Konami, Tom Jingoli, ha dichiarato tramite una nota stampa diffusa da Yahoo Finance che: “La slot machine è una struttura confortevole ed elegante, appositamente progettata per massimizzare l’esperienza di gioco dell’utente. Tutto è stato concepito per offrire al giocatore il meglio della user experience, dal punto di vista della forma e della grandezza degli schermi; perfino il merchandising è stato progettato per venire incontro ai gusti dei player e, al tempo stesso, per ottimizzare i guadagni aziendali”.

SILENT HILL: UNA SLOT MACHINE MODELLATA PER IL PACHINKO

Sembra che la casa di videogiochi giapponesi sia convinta a proseguire in questa direzione, considerando che già nel 2015 Konami aveva realizzato una slot machine simile. In altri termini il pachinko e il mondo delle slot online sembrano talmente redditizi da giustificare gli sforzi della casa nipponica in termini di ricerca & sviluppo, produzione e marketing nel settore del gaming.

Ma cos’è il pachinko e perché è così popolare in Giappone? Si tratta di un mix di slot machine e flipper. I giocatori acquistano piccole sfere metalliche con carte prepagate oppure in contanti e le inseriscono nella macchina da gioco. Se le sfere riescono ad entrare casualmente in appositi fori si attiva la slot. Il pachinko è estremamente popolare tra uomini e donne ed è ampiamente diffuso in tutto il paese. Le sale da gioco sono facilmente riconoscibili dall’esterno per via delle insegne luminose ed eccentriche. Si tratta di un gioco che non presuppone nessuna abilità: molto probabilmente è questa la ragione del suo successo.

Nessuno mai avrebbe pensato a questo azzardo, ma è successo. Dalla nebbia fittissima di Silent Hill alla nebbia di certe sale pachinko dove il fumo, quello delle sigarette elettroniche o addirittura analogiche, è ampiamente consentito.

Samsung condannata a risarcire Apple per aver copiato

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Samsung apple

Samsung battuta in tribunale da Apple: l’azienda sudcoreana dovrà ora pagare 539 milioni di dollari di danni a Cupertino per aver violato brevetti relativi al design di alcuni dispositivi. Alla cifra, i giudici hanno aggiunto anche 5 milioni di dollari di danni per un paio di funzioni coperte da brevetti.

Il caso è scoppiato per la prima volta nel 2011, quando Apple ha accusato Samsung di aver copiato tre brevetti sul design e due sulle utility. Secondo quanto ricorda l’agenzia americana Bloomberg, Apple contava di ottenere un miliardo di dollari, ma il jury di una Corte federale Usa ha sentenziato una cifra sostanzialmente della metà.

Facebook verso la condivisione post su WhatsApp

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facebook condivisione whatsapp

Facebook e WhatsApp potrebbero presto collaborare maggiormente: i servizi di proprietà di Mark Zuckerberg vanno dunque verso un’integrazione progressiva. Con un tweet condiviso da Matt Navarra, ex di The Next Web, viene mostrato uno screen che mostra una nuova funzione presente nel menu di condivisione di Facebook. Lo schermo sarebbe stato catturato dallo sviluppatore indiano Pritom Mazumdar e confermerebbe un test di condivisione di un contenuto Facebook direttamente su WhatsApp, senza dover lasciare l’app del social network.

In realtà, non è la prima volta che questa funzione appare tra le opzioni di un numero limitato di utenti, ma pare che il team di sviluppo di Palo Alto sia ora ad uno stadio avanzato di sperimentazione. Secondo quanto riferiscono alcuni organi di stampa, prima che la funzione diventi disponibile a tutti gli utenti dovrebbero passare ancora delle settimane, se non mesi. Il processo di integrazione tra Facebook e WhatsApp, inoltre, potrebbe essere influenzato anche dai temi relativi alla privacy che in questo periodo hanno portato l’azienda di Zuckerberg al centro di un vero e proprio caso mondiale.

Insomma, al momento è assai prematuro parlare di tempistiche, ma di sicuro c’è che il social network sta tentando vie sempre più approfondite di integrazione tra i servizi di proprietà, che sono tanti e ciascuno di loro leader del proprio settore di riferimento.

Stampare fotolibri online con i propri scatti digitali

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fotolibro cewe

Nell’era delle “macchinette digitali” le foto hanno irrimediabilmente perso valore. Inutile girarci attorno, perché sono sempre meno coloro i quali stampano i propri scatti, o comunque ne stampano una percentuale molto bassa rispetto a quelli realizzati. Le nostre digicam e le memorie dei telefonini debordano di fotografie che vengono scattate quotidianamente, più per gioco che per necessità reale. Come sono lontani i tempi in cui c’erano le Polaroyd che ci consentivano di stampare in tempo reale un momento da incorniciare…

Dai rullini alle foto digitali il passo è stato rapidissimo e il settore è in costante evoluzione considerato che le macchine fotografiche diventano sempre più sofisticate e potenti, rendendo la vita più semplice anche a chi non è propriamente un fotografo professionista. Insomma, le foto in formato digitale non mancano praticamente a nessuno, ragion per cui non resta che fare una selezione, perché è davvero un peccato, appena la memoria sarà piena, doverle cancellare tutte.  A tal proposito, ci viene in aiuto Cewe, servizio online che consente di stampare immagini e fotolobri, ma anche di realizzare tante tipologie di foto regali per occasioni particolari.

Compleanni, anniversari, battesimi, comunioni, se non hai ancora deciso cosa regalare, questo servizio è in grado di trovare per te una soluzione a tutto. Calendari, biglietti di auguri… su Cewe non mancano idee originali per rendere un giorno particolare praticamente storico. Tra le soluzioni che riescono a venire incontro meglio alle esigenze degli utenti, c’è quella del fotolibro, che è possibile realizzare grazie anche all’assistente Cewe.  Tutto ciò che si deve fare, dunque, è scegliere un modello di fotolibro tra quelli proposti dal servizio e cliccare su Crea.

Creare un fotolibro con l’assistente Cewe

A questo punto, si avvia un programma con una grafica molto “user friendly” e che consente anche a chi non è molto avvezzo all’utilizzo dei software, di realizzare una propria produzione con le fotografie. Le due opzioni principali offerte, consentono di realizzare un fotolibro partendo da zero, immettendo le foto nelle pagine bianche come più ci aggrada, mentre la seconda modalità Crea proposta, lascia che sia l’assistente a fare il lavoro per noi, ottimizzando il fotolibro in base alle foto che noi stessi abbiamo caricato. Rapida e automatica, questa scelta non impedisce comunque in un momento successivo di modificare la proposta con altre soluzioni grafiche, scegliendo un altro stile rispetto a quello iniziale. Prima del completamento dell’ordine, inoltre, è possibile scegliere anche le foto per la copertina e i materiali per la rilegatura.

Di seguito, il video tutorial per la creazione semplice e automatica di un fotolibro Cewe:

Trump usa 2 iPhone violando i protocolli di sicurezza?

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trump iphone

Donald Trump, presidente degli Stati Uniti d’America, non sarebbe molto attento ai protocolli sulla sicurezza delle comunicazioni via smartphone. È quanto emerge da un rapporto politica che confermano come l’inquilino della Casa Bianca abbia a disposizione due iPhone, uno per le conversazioni telefoniche, l’altro solo ed esclusivamente per Twitter e per leggere le notizie. I due dispositivi sono stati forniti dalla Casa Bianca con tanto di suggerimenti per l’utilizzo, ma a quanto pare Trump sarebbe “allergico” ai protocolli.

Ogni 30 giorni, infatti, l’iPhone dedicato a Twitter dovrebbe essere sostituito, ma per il presidente USA si tratta di una cosa troppo scomoda, tanto da aver utilizzato lo stesso smartphone per 5 mesi,senza consentire che lo stesso fosse sottoposto a controlli di sicurezza in questo lasso di tempo. Per fare un paragone con il predecessore, Obama ha fatto controllare i dispositivi a sua disposizione circa ogni 30 giorni. Nulla si sa, invece, sui telefonini utilizzati per le chiamate, che sono veri e propri oggetti usa e getta.

Quello che si sa, invece, è che gli stessi dispongano di fotocamera e microfono attivi, ma il modulo GPS non è funzionante. Stando alle ricostruzioni della stampa americana, l’allergia di Trump ai controlli di sicurezza deriverebbe dalla sua volontà di non essere limitato nei tweet e nella possibilità di contattare liberamente i propri amici tramite social network.

Microsoft compra la startup Semantic Machines: nuovi assistenti virtuali in arrivo

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Microsoft Semantic Machines

Microsoft si è assicurata la startup californiana Semantic Machines, società che opera nel campo dell’intelligenza artificiale. Facile pronosticare, dunque, che l’azienda di Redmond punterà sempre più sugli assistenti virtuali, in modo che gli stessi possano interagire in maniera sempre più efficace e realistica con gli essere umani. Gli obiettivi sono quelli di arrivare ad una voce più simile a quella umana, ma anche ad una comprensione migliore del “parlato”.

Alla fondazione di Semantic Machines hanno collaborato diversi nomi noti del settore dell’AI e secondo David Ku, CTO di Microsoft AI & Research, il suo approccio rivoluzionario contribuirà a “spostare in avanti” i limiti cui è riuscita a spingersi fin qui l’azienda di Redmond.

“Realizzeremo un centro di eccellenza sulla conversational AI in Berkeley – le parole di Ku – , per spostare in avanti il limite di ciò che è possibile nelle interfacce basate sul linguaggio. Combinando la tecnologia di Semantic Machines con le conquiste in ambiente AI di Microsoft, puntiamo a offrire esperienze utente significative, naturali e più produttive che porteranno il conversational computing a un nuovo livello”.

Honor 10: in pochi giorni sold out in Europa

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honor 10

Sono bastati pochi giorni ad Honor 10 per registrare il sold out in Europa. Ad annunciarlo è lo stesso produttore cinese, che conferma ufficialmente come, a pochi giorni dal lancio, le scorte del suo nuovo smartphone siano andate completamente esaurite. Honor non rivela il numero esatto di esemplari venduti, ma ammette che sono stati circa 80.000 gli utenti che hanno usufruito della promozione delle 30 euro di sconto offerta dal produttore.

Al di là di questa notizia, comunque, Honor 10 conferma di poter entrare nell’Olimpo di vendite del 2018 per quel che riguarda gli smartphone Android. Il produttore cinese ha infatti realizzato un dispositivo di fascia alta, ma proposto al mercato con un prezzo più che competitivo, ossia 399 euro, anche se su Amazon è disponibile a 345 euro. Ora, c’è curiosità per capire se Honor 10 andrà a rosicchiare quote di mercato a Huawei P20, smartphone dello stesso produttore dal quale ha mutuato diverse caratteristiche.

 

Ecco YouTube Music: la sfida di Google ad Apple e Spotify

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youtube music

Ora è ufficiale: si chiama YouTube Music il nuovo servizio di streaming musicale by Google. L’annuncio è stato dato dalla società di Mountain View tramite un post ufficiale sul proprio blog. YouTube music sarà disponibile presto in tutto il mondo in due diverse modalità: una gratuita con pubblicità e una Premium che a 9,99 dollari al mese offrirà funzionalità aggiuntive. Stiamo parlando di YouTube Music Premium, che consentirà di ascoltare in streaming tutti i contenuti desiderati senza pubblicità, oltre a riprodurli in background e a scaricarli per ascoltarli senza connessione.

Al contempo, Google ha presentato YouTube Premium, che fin qui era conosciuto come YouTube Red: si tratta di un servizio analogo a quello della musica, che ne estende le funzionalità anche ai video, oltre a consentire l’accesso a contenuti originali prodotti da Google. YouTube Premium costerà 12,99 dollari al mese, ossia 2 dollari in più rispetto a Red. Chi ha già un abbonamento a questo servizio, potrà mantenere il costo di 9,99 euro e ottenere gli stessi vantaggi dei nuovi abbonati.

Nonostante la nascita di questo nuovo servizio, Google Play Music continuerà ad esistere, fino a quando sarà soppiantato definitivamente. Assieme a YouTube Music viene lanciata un’app ufficiale disponibile per dispositivi Android e iOS, oltre ad un player musicale che è stato riprogettato per i sistemi operativi desktop. Insomma, la sfida a Spotify ed Apple Music è lanciata: YouTube Music sbarcherà il 22 maggio in USA, Australia, Nuova Zelanda, Corea del Sud e Messico, ppoi nelle settimane successive sarà esteso anche in altri Paesi, come Italia, Austria, Canada, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Irlanda, Norvegia, Russia, Spagna, Svezia, Svizzera e Gran Bretagna.

youtube music

WhatsApp: tutte le novità per i gruppi

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whatsapp gruppi

WhatsApp ha annunciato ufficialmente una serie di novità per migliorare l’approccio degli utenti ai gruppi. Lo scrive chiaramente la società facente parte del gruppo Facebook in un post ufficiale. I gruppi sono utilizzati ormai da ogni tipologia di utente, evidenzia WhatsApp: esistono gruppi di familiari, di amici, gruppi delle partite di calcetto, di lavoro, di studio e quant’altro. È per questo che sono state introdotte, sia sulla versione per dispositivi Android sia per iOS, una nuova descrizione del gruppo, nuove impostazioni per gli amministratori e la possibilità di visualizzare più rapidamente i messaggi in cui si è citati.

E non è tutto, perché all’interno dello stesso post ufficiale, WhatsApp annuncia di aver introdotto modifiche affinché un utente non possa essere più aggiunto ad un gruppo che ha abbandonato. Ecco la descrizione delle novità del client di messaggistica estratte dal comunicato ufficiale:

– Descrizione del gruppo: un breve testo all’interno della schermata Info gruppo che permette di impostare lo scopo, le regole e l’argomento del gruppo. Quando una persona nuova entra nel gruppo, la descrizione viene visualizzata in cima alla chat.

– Impostazioni per gli amministratori: nelle impostazioni del gruppo, l’amministratore ha ora la possibilità di limitare quali partecipanti possono cambiare l’oggetto, l’immagine e la descrizione del gruppo.

– Panoramica delle menzioni: se sei rimasto inattivo in una chat di gruppo per un po’ di tempo, usa il nuovo tasto @ nell’angolo in basso a destra della chat per visualizzare velocemente i messaggi in cui qualcuno ti ha menzionato o ti ha risposto.

– Ricerca dei partecipanti: trova chiunque faccia parte del gruppo cercando i partecipanti direttamente dalla schermata Info gruppo.

– Gli amministratori ora possono revocare i privilegi di amministratore ad altri partecipanti al gruppo e i creatori del gruppo non possono più essere rimossi dal gruppo che hanno iniziato.

F1 2018: prime indiscrezioni e data di uscita in Italia

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f1 2018

F1 2018, il videogioco ufficiale FIA Formula One World Championship sarà disponibile in tutto il mondo, quindi anche in Italia, a partire dal 24 agosto 2018. Lo annunciano Codemasters e Koch Media, che preannunciano un’esperienza più realistica che mai per gli amanti del titolo della Formula 1. F1 2018 sarà disponibile per le seguenti piattaforme: PlayStation 4, Xbox One e PC Windows.

“Siamo stati felicissimi del feedback che ha ricevuto l’acclamatissimo F1 2017 – dichiara Paul Jeal, F1 Franchise Director presso Codemasters – e siamo estremamente entusiasti di poter ulteriormente migliorare con una base così forte F1 2018”. “Negli ultimi anni – prosegue – ci siamo impegnati molto con la nostra base di fan per capire cosa è importante per loro e non vediamo l’ora di svelare maggiori dettagli sulle funzionalità che i nostri fan apprezzeranno. La modalità carriera è stata ulteriormente ampliata per immergere i giocatori ancora più in profondità nel mondo di F1, con il ritorno di una caratteristica molto richiesta nel franchise. Stiamo anche aggiungendo altre auto classiche, ancora una volta ascoltando i nostri fan a proposito delle auto storiche di F1 che vorrebbero guidare virtualmente. Oltre a queste aggiunte, ci sono molti altri grandi miglioramenti che sveleremo prima del lancio del gioco.”

Insomma, con la stagione di Formula 1 che è entrata ormai nel vivo, gli amanti di questi bolidi devono attendere ancora qualche mese, poi potranno finalmente emulare a casa le gesta dei propri piloti preferiti.

Facebook blocca altre 200 applicazioni che avrebbero raccolto dati

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facebook datagate app

Facebook continua a fare “pulizia” come promesso nei giorni in cui imperversava il datagate. Mark Zuckerberg, CEO della società che sta dietro al social network, aveva annunciato guerra senza quartiere a chi come Cambridge Analytica aveva utilizzato la piattaforma per collezionare indebitamente i dati degli utenti. Parlando davanti al congresso degli USA, Zuckerberg aveva stimato in mesi il tempo necessario per valutare tutte le app e così è stato: dopo aver passato al vaglio migliaia di applicazioni, circa 200 di loro sono state sospese.

Non si conoscono ancora i nomi di queste app, ma le stesse sono finite sotto la lente di ingrandimento poiché potrebbero dare vita ad un altro caso Cambridge Analytica. La società partner di Facebook, Ime Archibong, ha spiegato tramite un post come si stiano svolgendo le indagini interne, suddivise in due fasi: innanzitutto, una revisione completa per identificare ogni app che ha avuto accesso ai dati postati su Facebook dagli utenti; qualora sorgessero dubbi, poi, il social network effettuerà delle interviste per richiedere informazioni dettagliate sull’app e i dati, senza escludere ispezioni in loco.

Se venisse individuato un uso scorretto dei dati ottenuti dagli utenti attraverso l’app bloccata (o quelle che lo saranno in futuro) avviserà prontamente gli utenti aggiornando anche la pagina già dedicata a Your Digital Life.

Apple lancia una carta di credito in collaborazione con Goldman Sachs?

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apple carta di credito

Apple pensa ad una carta di credito e si allea con Goldman Sachs. La notizia è riportata dal Wall Street Journal, che cita alcune fonti, secondo cui la carta di credito, che si affiancherebbe al servizio di pagamento Apple Pay, vedrebbe la luce all’inizio del 2019. La carta avrà il marchio Apple e consentirà all’azienda di Cupertino di offrire un ulteriore servizio per i pagamenti ai consumatori. E non è tutto, perché la collaborazione tra la “Mela morsicata” e la banca di Wall Street andrebbe al di là dell’iniziativa legata alla carta di credito. Sarebbero in cantiere anche dei prestiti personali per l’acquisto di prodotti Apple.

Smartwatch: il mercato non è in crisi, i dati di vendita del 2018

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smartwatch mercato

Qualcuno ne aveva decretato il declino, invece il mercato degli smartwatch è vivo e vegeto. Così come se la passa bene tutto il settore dei cosiddetti wearable, i dispositivi indossabili di cui fanno parte anche i cosiddetti fitness tracker. Stando ai dati forniti dalla International data corporation, le vendite di smartwatch e braccialetti per gli allenamenti sono aumentate del 10,3% e per il 2018 si attende un’ulteriore crescita del 15,1%, per un totale di 132,9 milioni di unità consegnate nell’arco dell’anno. Certo, rispetto al 2016, quando la crescita rispetto all’anno precedente fu del 27,3%, ma grazie ai migliori smartwatch economici e ad altri dispositivi indossabili, il settore se la passa molto bene.

Sempre secondo quanto riferisce Idc, non è di certo scemato lì’interesse degli utenti per questi dispositivo, ma dopo il boom iniziale semplicemente il mercato di questo settore si è evoluto, è diventato molto più variegato e più “lento”. Quanto ai big che vi operano, Apple nell’ultimo trimestre del 2017 ha conquistato la leadership: dopo essere stata per molto tempo dietro Fitbit o Xiaomi, la società ci Cupertino sembra aver conquistato il mercato degli smartwatch nel momento migliore, sfruttando soprattutto le necessità degli utenti che hanno deciso di passare a smartwatch che integrino anche la connettività cellulare.

Smartwatch: i nuovi Fitbit, Samsung e Huawei

Con 8 milioni di unità vendute a fine 2017, Apple ha messo sostanzialmente la quinta marcia rispetto alla concorrenza, diventando leader assoluto di questo settore. E il 2018 si prospetta altrettanto scoppiettante, con la ‘Mela morsicata’ che dovrà guardarsi dal ritorno di gran carriera della concorrenza: Fitbit, ad esempio, ha già presentato un nuovo smartwatch (Versa) che costa circa 200 euro, adotta un design moderno e integra tutte le funzionalità di un fitness tracker. Inoltre, questo nuovo dispositivo guarda anche all’universo femminile, poiché consente anche di monitorare il ciclo mestruale, stimare il periodo fertile e tenere sotto contratto la propria salute in generale.

Tra le novità di questo periodo si segnala anche Samsung, che all’Ifa di Berlino ha presentato il Gear Sport, smartwatch da 349 euro che è stato pensato, come lo stesso nome sta ad indicare, per gli sportivi. Il display di tipo Super Amoled da 1,2 pollici lo rende perfetto per gli sportivi dal polso sottile, mentre sul retro è dotato di un cardiofrequenzimetro. Utilizzabile anche quando si fa nuoto, o sotto la doccia, questo wearable è compatibile con Samsung Pay, ma solamente tramite connessione Nfc.

Se la passa bene anche Huawei, che in Cina ha conquistato nel 2017 il 5° posto tra le aziende produttrici di smartwatch. L’ultimo nato, il Watch 2 costa 329 euro, ma con la possibilità di adottare una Sim 4G ha fatto un notevole passo avanti in termini di appeal rispetto al modello precedente.

Android P: cosa cambia con Android TV

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android P

Il protagonista assoluto del Google I/O è il nuovo sistema operativo mobile Android P, che avrà importanti ripercussioni su ogni tipo di dispositivo. Non sarà esente nemmeno Android TV con tante novità in arrivo nella piattaforma di intrattenimento. Secondo quanto mostrato dall’azienda di Mountain View, saranno ottimizzate le prestazioni del sistema, in modo da sfruttare meglio le potenzialità di Android TV anche sui dispositivi di fascia bassa: Smart TV e set-top-box da poche decine di euro.

A livello software non ci sarà alcuno stravolgimento, bensì una semplificazione del tutorial iniziale e del processo di integrazione con il proprio account Google. Tutto più facile anche per la procedura di accesso al servizio via browser iOS o desktop. Inoltre, Big G ha implementato la funzione di riempimento automatico per le password in alcuni menu delle impostazioni, in modo tale da poter offrire suggerimenti. Insomma, un passo avanti importante dal punto di vista dell’usabilità ed è per questo che l’ansia di avere tra le mani il nuovo sistema operativo cresce con il passare delle ore.

Silvertech 2.0: le mutande hi tech che non si devono nemmeno lavare

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mutande hi tech

Presto non si dovranno più cambiare le mutande tutti i giorni: il marchio danese Organic Basics, ha lanciato una campagna di crowdfunding su kickstarter per realizzare Silvertech 2.0, ossia una linea di mutande, magliette e calzini che potrebbero mandare in pensione la lavatrice. Alla base del progetto c’è la volontà di ridurre sensibilmente l’impatto ambientale dell’industria dell’abbigliamento.

Da qui, dunque, l’idea di realizzare prodotti che non necessitino di lavaggi frequenti, consentendo così di risparmiare acqua, detersivo e corrente elettrica. Tutto ciò sarebbe possibile grazie al Polygiene, un trattamento basato sull’azione antibatterica del cloruro d’argento, un sale d’argento usato che la Nasa utilizza ad esempio per purificare l’acqua sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS). Applicata anche nella fase finale della produzione del tessuto, questa tecnologia uccide il 99% dei batteri e dei funghi che possono nascere dal sudore e che sono anche la causa del cattivo odore. In conclusione, si elimina il problema alla base con un’azione sterilizzante del tessuto, che non dovrà così essere lavato ad ogni utilizzo.

“Gli standard bassissimi dell’industria – dichiara Alexander Christiansen, co-fondatore del marchio Silvertech 2.0 – rendono quello della moda il secondo settore più inquinante al mondo. Ma il fatto è che i due terzi dell’impatto ambientale dei vestiti sono generati dal consumatore”.

Come un messaggio può bloccare WhatsApp e Messenger

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whatsapp messenger messaggio

Sta circolando in questi giorni un messaggio ritenuto killer, in grado di bloccare le app di WhatsApp e Facebook Messenger. Per fortuna, come sottolineano alcuni, niente di così grave da mandare in crash iPhone e iPad come accaduto con altri codici malevoli, ma soprattutto nel caso di dispositivi Android è meglio stare molto attenti. Il messaggio pericoloso che gira di smartphone in smartphone in questi giorni è composto da un insieme di 2000 caratteri invisibili, nascosti tutti nell’ultima riga. Nel momento in cui un utente riceve il messaggio pericoloso, facendo tap in qualunque punto, non solo sul pallino nero indicato dall’emoji, si avvia una decodifica che manda in blocco l’app o addirittura l’intero sistema.

Il blocco è causato da una computazione e la durata varia a seconda della potenza di calcolo del dispositivo. Più messaggi killer si ricevono, peggio è, ovviamente. Si tratta solo dell’ultima trovata dei pirati informatici, insomma, sempre pronti a creare codici malevoli per mettere in difficoltà soprattutto gli utenti meno esperti. La soluzione dovrebbe arrivare in un prossimo aggiornamento delle app di Whatsapp e Facebook Messenger per Android. Intanto, però, il consiglio che vi diamo è quello di ignorare ogni messaggio che possa sembrarvi sospetto o contenga link sconosciuti.

Twitter, abbiamo un problema: meglio cambiare la password

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twitter password

Twitter chiede a 330 milioni di utenti di cambiare la propria password: non è ancora chiaro cosa sia accaduto nello specifico, ma pare che le credenziali di accesso di questi iscritti potrebbero essere compromesse. Attraverso un post sul proprio blog ufficiale, l’azienda ha comunque rassicurato tutti sul fatto che l’errore commesso sia già stato sistemato e che, in linea teorica, nessuna password dovrebbe essere finita nelle mani sbagliate. Insomma, non v’è certezza e nell’incertezza, come spesso avviene in casi del genere, meglio cambiare la password del proprio account.

Esattamente come la maggior parte dei servizi Internet, anche Twitter utilizza un protocollo standard per mascherare le password. Stiamo parlando del cosiddetto hashing, che esegue la chiave dell’utente convertendola in una stringa di numeri e lettere che all’apparenza sembrano casuali. Digitando la propria password nell’apposito campo, insomma, il sistema ottiene l’insieme di caratteri alfanumerici che vengono confrontati con quelli nel db e se corrispondono, si dà l’ok all’accesso. Insomma, la vera password, non dovrebbe mai essere salvata sui server, ma pare che sia proprio ciò che è accaduto in questo caso. “Siamo molto dispiaciuti che questo sia accaduto, riconosciamo e apprezziamo la fiducia che riponi in noi e ci impegniamo a guadagnarci quella fiducia ogni giorno”, il messaggio di scuse dell’azienda.

Tablet: mercato ancora in declino, ma gli ibridi volano

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mercato tablet

Il mercato dei tablet continua la propria discesa: come rileva IDC, per l’ennesima volta si registra una diminuzione delle consegne di questo tipo di dispositivi, ma il futuro dovrebbe essere migliore. Buoni segnali, infatti, arrivano dai cosiddetti “detachable”, ossia le “tavolette” con tastiera staccabile, computer ibridi insomma, che si pongono a cavallo tra notebook e tablet. Secondo la società di analisti, si registra un aumento delle quote di mercato di Apple e Microsoft, cui si affiancheranno presto i dispositivi basati su Chrome OS, che vanno per la maggiore soprattutto tra gli studenti statunitensi.

IDC rileva che nel primo trimestre del 2018 sono stati consegnati 31,7 milioni di tablet, contro i 35,8 milioni del 2017: una diminuzione dell’11,7%. Tuttavia, le consegne dei dispositivi ibridi, guidati soprattutto da Microsoft Surface e Apple iPad Pro, sono aumentate del 2,9% negli ultimi 12 mesi. Una ulteriore spinta al settore sarà data dai detachable con Chrome OS e dal fatto che nei prossimi mesi sono in arrivo anche i modelli ARM con Windows 10 di serie.

Quanto ai singoli produttori, Apple continua a guardare tutti dall’alto nel mercato tablet con 9,1 milioni di iPad consegnati nel primo trimestre del 2018, con un market share del 28,8% e un aumento del 2,1% su base annua. Al secondo posto i tablet Samsung, le cui consegne sono però scese dell’11,4%: da 6 milioni di unità a 5,3. Huawei continua a difendersi molto bene con un +13% e 3,2 milioni di tablet consegnati, mentre Lenovo conquista un bel +1,8%. Record negativo per Amazon, le cui quote di mercato scendono dal 6% al 3,5%: il numero di tablet Fire consegnati è sceso da 2,2 a 1,1 milioni di unità, quasi la metà insomma.

Oculus Go: è davvero il visore della rivoluzione?

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oculus go

Oculus ha presentato il 1° maggio quello che promette di essere il visore della “rivoluzione VR”. Oculus Go non ha fili, infatti, costa poco ma ha tutte le caratteristiche dei top di gamma del settore. È possibile acquistarlo con memoria da 32 GB al prezzo di 219 euro, mentre quello da 64 GB costa 269,00 euro: per il momento lo si può reperire solo sul Web, anche in Italia, mentre in estate sbarcherà ufficialmente anche nei negozi tradizionali e nelle grandi catene dell’informatica. Secondo gli addetti ai lavori si tratta di un dispositivo che un elevato rapporto prezzo/qualità e che è in grado di far sperimentare un po’ a tutti la realtà virtuale.

Oculus Go non richiede l’utilizzo di uno smartphone, se non quando si devono gestire i contenuti multimediali. Della dotazione fanno parte un controller wireless per muoversi nei menu, un cavo di ricarica, un distanziale per chi usa gli occhiali e un panno per pulire le due ottiche. L’audio integrato può esser silenziato tramite l’utilizzo di auricolari o cuffie, poiché sul fianco è presente un classico connettore jack. Il produttore è Xiaomi, un marchio che negli anni ha acquisito affidabilità relativamente ai materiali di qualità. La maschera realizzata in tessuto è removibile e lavabile anche in lavatrice. Questo visore VR pesa solo 467 grammi, ma comunque non è indossabile per tante ore, come qualunque altro prodotto analogo, senza sperimentare un minimo di fastidio. È consigliabile utilizzarlo ad intervalli di 15 minuti in modo tale anche da non affaticare troppo la vista.

Oculus Go: caratteristiche tecniche

Al suo interno pulsa un Qualcomm Snapdragon 821 Mobile VR, mentre lo schermo è da 5.5” 2560 x 1440 pixel. Si tratta di un LCD con tecnologia fast-switch, con refresh che può arrivare a 60 Hz o a 72 Hz a seconda delle applicazioni utilizzate. Completano la dotazione giroscopio, accelerometro, speaker e microfono. Secondo il produttore, l’autonomia dovrebbe essere di 2 ore circa in gioco, 2 ore e mezzo in caso di riproduzione video. Per raggiungere la carica al 100%, è necessario tenerlo collegato ad una presa di corrente elettrica per circa 3 ore.

Pokemon Go: in arrivo tante novità, ecco la quarta generazione

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pokemon go quarta generazione

Pokémon Go si rinnova e tante novità sono state chieste proprio dalla community dei giocatori. Tra le innovazioni che saranno introdotte nelle prossime settimane, si parla dell’arrivo dei Pokémon di quarta generazione, dell’aumento di Level Cap e di modalità PVP. I rumors viaggiano principalmente su Twitter, grazie all’utente PokemonDoctorYT, che in seguito ad un incontro con John Hanke, CEO di Niantic, ha reso pubbliche proprio le sue anticipazioni.

Lo stesso Hanke avrebbe dunque confermato che prossimamente sarà aumentato il livello massimo raggiungibile dai giocatori di Pokémon Go, attualmente fissato a 40. Inoltre, dovrebbe essere introdotta la modalità PVP (Player versus Player). E non è tutto, poiché sarebbe stata confermata anche l’introduzione di un sistema di richiesta PokeStop, nuove misure contro i cheater e infine l’organizzazione di un Pokémon GO Fest 2.0, che si terrà molto probabilmente in Germania.

A supporto delle sue affermazioni, l’utente PokemonDoctorYT ha pubblicato le foto dell’incontro con il CEO di Niantic, ma comunque le sue rivelazioni sono da considerarsi ancora a livello di indiscrezioni, che andranno confermate ufficialmente.

Office 2019: via al download della prima preview

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Office 2019

Microsoft ha reso disponibile il download della prima versione preview di Office 2019. Gli utenti business, ossia le imprese che hanno un abbonamento ad Office 365 possono effettuare una registrazione da questo link e ricevere così un’anteprima della suite di programmi, prima del rilascio della versione definitiva. Ovviamente, non si tratta di una versione completa, poiché potranno essere scaricati e installati solo i software Word, Excel, PowerPoint, Outlook, Publisher e Access, senza dimenticare la Universal Windows App di OneNote, già disponibile sullo Store di Windows 10.

Per quel che riguarda gli altri programmi del pacchetto, saranno implementati nei prossimi mesi: stiamo parlando di Exchange 2019, SharePoint 2019, Project Server 2019 e Skype for Business 2019. Per la versione MAC occorrerà attendere ancora qualche mese, ma intanto gli utenti Windows possono testare le nuove funzionalità. Si parla infatti di un migliorato supporto alle penne digitali, nuovi grafici e maggiore potenza di calcolo per Excel, e ancora il supporto a Power BI e ulteriori effetti per PowerPoint. A meno si sorprese, Microsoft Office 2019 sarà rilasciato pubblicamente entro il 2018 e girerà solamente con Windows 10 e macOS.

Addio Google Play Music: c’è YouTube Remix

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google play music youtube remix

YouTube Remix, il nuovo servizio premium di streaming musicale manderà ufficialmente in pensione Google Play Music. L’azienda di Mountain View ha preso una decisione importante e la conferma sarebbe arrivata il mese scorso durante festival SXSW: Lyor Cohen di YouTube ha confermato il lancio di un nuovo servizio a pagamento, che andrà a sostituirne uno attualmente a disposizione degli utenti. Il passaggio è atteso entro la fine dell’anno, anche se non ci sono ancora conferme ufficiali sulle tempistiche.

In buona sostanza, la nuova piattaforma di BigG sarà la fusione di Google Play Music e YouTube Music e offrirà a chi si iscriverà un’esperienza musicale su misura, con tanto di consigli sui brani o le playlist da ascoltare. Insomma, un nuovo Spotify, secondo quanto avrebbe rivelato un portavoce di YouTube a Droid Life.

Qualcuno storce però il naso, poiché Google Play Music per anni è diventato un punto di riferimento per tanti e chi ha rinnovato ultimamente il proprio abbonamento ha anche avuto la possibilità di avere uno sconto rispetto al costo standard. Ad oggi, non si conoscono ancora le tariffe del nuovo YouTube Remix, ma non si dovrebbero discostare molto da quelle di Play Musica.

PlayStation Plus | I giochi gratuiti di maggio 2018, anche Beyond: Due Anime

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Playstation plus Beyond Due Anime

Tramite il tradizionale trailer, Sony ha ufficializzato quelli che saranno i giochi scaricabili gratuitamente da tutti gli abbonati servizio PlayStation Plus nel mese di maggio 2018. Continua così il trend della casa nipponica, che offrirà ai possessori di PlayStation 4, PlayStation 3 e PlayStation Vita di scaricare gratuitamente alcuni giochi davvero interessanti, già a partire dal primo giorno del mese prossimo.

Per quel che riguarda la console di ultima generazione, occhio a Beyond: Due Anime di Quantic Dream e Rayman Legends di Ubisoft, ma non solo. Ecco la lista completa dei titoli gratuiti su PlayStation Plus  a maggio 2018:

– Beyond: Due Anime (PS4)

– Rayman Legends (PS4)

– Risen 3: Titan Lords (PS3)

– Eat Them (PS3)

– King Oddball (PS Vita)

– Furmins (PS Vita)

Come associare un account PayPal a Samsung Pay

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samsung pay paypal

Paypal annuncia ufficialmente il supporto a Samsung Pay, il sistema di pagamento mobile dell’azienda Sudcoreana. Secondo quanto riferisce Paypal, il sistema di pagamento sarà attivo da oggi, ma ovviamente non tutti gli utenti lo avranno a disposizione in contemporanea. Insomma, il rollout sta avvenendo in queste ore, quindi occorre avere un po’ di pazienza se ancora sul proprio smartphone non sia in funzione. A partire dal 24 aprile, dunque, è possibile utilizzare qualsiasi metodo di pagamento associato a PayPal con Samsung Pay e l’accordo comprende anche l’accesso a tutte le promozioni del secondo.

La transazione è sicura ad ogni livello, poiché al momento del pagamento tramite Samsung Pay, Paypal non invierà informazioni particolari al commerciante, esattamente come avviene quando effettuate qualunque altro acquisto effettuato con Paypal, che non mostra al venditore il codice effettivo della carta di credito.

Associare un account PayPal a Samsung Pay

Per associare un account Paypal a Samsung Pay bisogna avviare quest’ultima app e premere Aggiungi, presente nella home in alto a destra. A questo punto, occorre selezionare Aggiungi PayPal nella schermata che consente di aggiungere una carta e se è già abilitato One Touch di PayPal, il login avverrà in automatico. In caso contrario, occorrerà inserire le proprie credenziali di accesso e un pin per gli acquisti in negozio. Ora, non resta che indicare la fonte dei fondi per Paypal, accettare i termini di licenza e il gioco è fatto. Insomma, tutto molto semplice e sicuro, una vera e propria rivoluzione nei pagamenti tramite dispositivi mobili.

Smart working: alcuni gadget imperdibili per migliorare la postazione di lavoro da casa

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smartworking

Negli ultimi mesi il termine smart working è entrato nel vocabolario comune e soprattutto nelle abitudini di milioni di lavoratori. Il passaggio dal lavoro in ufficio per alcuni risulta semplice e naturale mentre per altri si può trasformare in un vero inferno. I vantaggi dello smart working sono senz’altro molteplici così come lo sono gli svantaggi che vanno dal difficile bilancio tra attività lavorativa e ménage familiare, al cambio radicale dei contatti (dal faccia a faccia alla videochiamata il passo non è così breve) passando per la non più netta divisione tra vita privata e professionale.

Lo spazio lavorativo nel quale si opera diventa dunque fondamentale, per la verità è sempre stato così ma adesso lo è di più e per questo alcuni accorgimenti nell’arredo potrebbero aiutare a favorire l’equilibrio psicofisico. Forse anche per questo oggi va di moda il feng-shui, l’arte geomantica cinese che cerca di armonizzare l’arredo con le energia che dominano il cosmo seguendo la dottrina ermetica del microcosmo e macrocosmo. Con questa logica la postazione di lavoro tende quasi a trasformarsi in uno spazio sacro dove curare la propria mente e il proprio corpo.

Alcune categorie di lavoratori come i giocatori di poker professionisti sono abituate a lavorare da casa e consigliano di fare attenzione all’esercizio fisico e in particolare di non sottovalutare i possibili problemi alla schiena. Anche per questo, soprattutto chi soffre di ernie del disco, protusioni vertebrali e scoliosi varie dovrebbe ponderare attentamente l’acquisto di una sedia ortopedica oltre che dedicarsi regolarmente a pause di stretching mirate al rilassamento dei muscoli della schiena. In commercio ve ne sono di tutti i tipi e per tutte le tasche, dagli sgabelli con seduta angolata passando per le sedie ergonomiche con archi a dondolo in legno piegato al vapore. La seduta è del resto un investimento che non si può prescindere considerando che i lavoratori sedentari vi passano circa un terzo della loro giornata.

I “comodoni” potrebbero optare per le avvolgenti sedie da ufficio in stile racing che garantiscono comodità e supporto dando un pizzico di brio alla quotidianità. Sulla scrivania non dovrebbe mai mancare un angolo verde. Diversi studi scientifici hanno dimostrato come gli elementi naturali siano un toccasana per ridurre lo stress e in particolare il colore verde migliorerebbe le capacità di attenzione aiutando a rilassare la vista. Dai cactus ai bonsai, la scelta del compagno vegetale dipende sempre dai gusti e dalle tasche di chi acquista sebbene in ambiente casalingo varrebbe la pena optare per piante ossigenanti che liberano l’aria dell’angolo studio da agenti atmosferici inquinanti e perciò gli esperti di specie botaniche consigliano tra gli altri il ficus, lo spatifillo, il pothos e la dracena.

Per evitare di perdere tempo con fili e caricatori dei vari dispositivi elettronici senza i quali oggi è diventato praticamente impossibile sopravvivere, conviene organizzare sulla scrivania o appena a ridosso dell’angolo lavoro una piccola power station provvista di numerose porte usb dove poter collegare e tenere sempre in carica i vari smartphone, tablet e altri strumenti elettronici senza ingombro e caos di fili.

portatile

Un ambiente profumato aiuta a combattere lo stress e anche per questo candele profumate, incensieri o dispersori di oli essenziali dovrebbero essere un gingillo essenziale del quale non privarsi mai per evitare squilibri nervosi. Sempre in tema di nervi, a portata di mano dovrebbe sempre esserci una pallina antistress (un ottimo gadget per allenare avambracci d’acciaio) mentre varrebbe anche la pena munirsi di una comoda borraccia a tenuta termica per mantenersi idratati e avere sempre il giusto apporto di liquidi nell’organismo.

Le distrazioni non sono del tutto bandite e tra una call con i colleghi e una task da completare, un breve stacco di qualche minuto con un gadget scacciapensieri potrebbe aiutare a ritrovare la concentrazione. In questo caso la fantasia dell’acquirente non ha limiti e i maggiori portali di acquisti online forniscono una marea di paccottiglia sfiziosa come l’intramontabile pendolo di Newton (per i profani sono le file di palline metalliche che rimbalzano le une su le altre attaccate ai fili) passando per un rompicapo classico come il cubo di Rubik o bizzarri set di mini golf da scrivania.

Apple-Shazam: UE apre indagine sulla fusione

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apple shazam

Apple acquisisce Shazam e la Commissione UE vuole vederci chiaro. Secondo quanto riferisce l’agenzia Ansa, l’Unione Europea vuole capire se la fusione tra i due brand possa ridurre l’offerta di streaming musicale per gli utenti. Inoltre, si teme che Apple abbia l’accesso ai dati dei clienti dei suoi concorrenti, avendo così la possibilità di convincerli a cambiare servizio rivolgendosi ad Apple Music. I fari di Bruxelles sull’acquisizione di Shazam da parte di Apple erano stati puntati già lo scorso 6 febbraio, quando Austria, Francia, Islanda, Italia, Norvegia, Spagna e Svezia avevano sollevato dubbi in merito.

La commissaria alla concorrenza, Margrethe Vestager, sottolinea che le attenzioni dell’UE siano volte a garantire la qualità del servizio per gli utenti. “La nostra indagine ha lo scopo di assicurare che gli appassionati continuino ad avere un’offerta attraente”, sottolinea. La fusione, in sostanza, creerebbe un unico servizio sommando due elementi operanti nello stesso settore. La società di Cupertino, infatti, ha già un servizio di musica in streaming come Apple Music, che nell’ultimo triennio è diventato il secondo fornitore più importante del Vecchio Continente. Shazam, dal canto proprio, è il numero uno nel riconoscimento musicale per dispositivi mobili in Europa e nel mondo.

Tra gli altri timori dell’UE, dunque, c’è quello che una volta completata la fusione, Apple interrompa i legami di Shazam con gli altri competitors, creando una sorta di monopolio. La transazione porta data 14 marzo 2018 ma la Commissione UE ha 90 giorni lavorativi, ossia fino al 4 settembre, per prendere una decisione definitiva.

FIFA 18: i Mondiali di Russia in una nuova modalità gratis?

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fifa 18 mondiali russia

EA Sports starebbe per pubblicare una nuova modalità di gioco per FIFA 18 dedicata ai Mondiali e interamente gratuita. Secondo i rumors provenienti dagli USA, infatti, la casa produttrice della simulazione calcistica numero uno al mondo, avrebbe pronta una DLC all’interno della quale è presente il Campionato del Mondo di Russia 2018. E l’accesso a questa competizione dovrebbe essere addirittura gratuito.

Con la stagione calcistica 2017-2018 vicina al termine, dunque, gli appassionati di calcio sono pronti a catapultarsi nella coppa del Mondo di Russia, sia nella realtà, sia nella simulazione. Non ci sarà l’Italia, eliminata dalla Svezia agli spareggi, ma l’interesse per i Mondiali è sempre alto anche nel Bel Paese, ragion per cui la notizia di un contenuto aggiuntivo e gratuito dedicato a questa competizione, non può che fare piacere. In passato, il titolo FIFA ha sempre dato la possibilità di giocare i Mondiali, ma la novità assoluta è rappresentata dal fatto che stavolta lo si potrà fare gratis, purché si disponga di una copia originale per PlayStation 4, Xbox One X o PC.

La notizia deve essere ancora confermata ufficialmente da EA Sports, ma i rumors relativi a FIFA 18 sarebbero confermati da alcuni dataminer che sostengono di aver rinvenuto nel codice sorgente del noto titolo calcistico alcuni riferimenti ad un “Free FIFA World Cup Pack”. Non resta che attendere fiduciosi quella che sarebbe una vera rivoluzione, considerato che in passato, ad esempio nel 2014, EA Sports ha realizzato uno spin-off apposito di Fifa 14.

Netflix: anteprime video automatiche su iOS, presto su Android

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netflix ios

Netflix: ecco le anteprime video automatiche per i dispositivi iOS, già sbarcata da qualche tempo su Android TV e Smart TV. Si tratta di una novità molto importante poiché consente agli abbonati al servizio televisivo in streaming di risparmiare del tempo prezioso individuando un video interessante senza doverne avviare per forza la riproduzione. Presto, la stessa funzione sarà introdotta sui dispositivi Android, che consentiranno di avviare una clip diretta della durata di 30 secondi. Un trailer a tutti gli effetti che consente di avere un’anteprima per film e serie TV senza negare la possibilità di accedere alla descrizione completa dell’episodio o del lungometraggio in questione.

La nuova funzionalità di Netflix consente di interagire con la piattaforma utilizzando il dispositivo in verticale, senza dover ruotare lo schermo per accedere alla preview. Le anteprime video potranno essere consultate anche in formato slide show e consentiranno di accedere al contenuto per esteso o anche passare a quello successivo tramite un classico swipe. Già testata su ambienti Smart TV, la nuova funzione ha consentito di migliorare di molto l’interattività e ad ottimizzare i tempi di utilizzo da parte degli utenti. I possessori di smartphone e tablet Android ora attendono impazienti.

Gdpr: le sanzioni alle aziende non saranno rinviate

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gdpr sanzioni

A partire dal 25 maggio prossimo entrerà in vigore il cosiddetto Gdpr, ovvero il General Data Protection Regulation contenuto nel Regolamento Ue 2016/679, che regola la protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento e alla libera circolazione dei dati personali. Si tratta di una normative europea molto importante alla luce di quanto accaduto di recente con il datagate che ha coinvolto Facebook ma soprattutto tantissimi utenti, centinaia di migliaia solo in Italia. Se vuoi avere maggiori informazioni sul Gdpr e restare aggiornato visita il sito Psbconsulting.it.

Intanto, però, nei giorni scorsi si è diffusa una notizia che è stata riportata anche da Agendadigitale.eu, secondo la quale era stato stabilito un periodo di “grazia” durante il quale le aziende non sarebbe state sanzionate anche se non si fossero messe in regola con la nuova normativa. Assolutamente falso, perché il Garante della Privacy fa sapere a Key4biz di non “essersi pronunciato su un ipotetico periodo di grazia”. Secondo la notizia che è stata così bollata come fake news, proprio l’Autorità per la protezione dei personali “ha congelato di 6 mesi le sanzioni alle aziende dopo l’entrata in vigore del Gdpr”.

“Non ci siamo pronunciati su un ipotetico periodo di grazia e il provvedimento citato non ha nessun nesso con il tema delle sanzioni”, dichiara il Garante al noto portale Web in riferimento al provvedimento del 22 febbraio 2018 e che “che riguarda due adempimenti richiesti dalla legge di Bilancio 2018 e non ha nessun legame con la questione delle sanzioni”. Nessuna novità rispetto a quanto precedentemente previsto: a partire dal 25 maggio 2018, il nuovo regolamento generale che si occupa della protezione dei dati sarà pienamente efficace e con esso anche le sanzioni. Il regolamento Ue 2016/679 è infatti in vigore già da maggio 2016, ma in Italia sarà appunto recepito con due anni di ritardo e non ci potranno essere ulteriori rinvii. Per sgomberare ogni dubbio e smentire l’articolo pubblicato da Agendadigitale.eu, il Garante Privacy ha deciso di pubblicare una nota ufficiale:

“Con riferimento all’articolo Gdpr, il Garante privacy rimanda di sei mesi controlli e sanzioni: che significa per le aziende, pubblicato oggi su Agendadigitale.eu,  è necessario precisare che non è vero che il Garante per la protezione dei dati si sia pronunciato sul differimento dello svolgimento delle funzioni ispettive e sanzionatorie né il provvedimento richiamato nell’articolo attiene a tale materia. Nessun provvedimento del Garante, peraltro, potrebbe incidere sulla data di entrata in vigore del Regolamento europeo fissata al 25 maggio 2018″.

Le aziende che non si metteranno in regola con la nuova normativa entro la data indicata rischiano sanzioni importanti: fino a 20 milioni di euro o al 4% del fatturato internazionale annuo lordo. La fake news sul rinvio delle sanzioni pare sia dovuto al congelamento delle sanzioni per 6 mesi deciso dal Garante francese.