Dispositivi medici: quando possono essere venduti fuori dalla farmacia?

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dispositivo medico

Al giorno d’oggi, è possibile acquisire conoscenze e ricevere notizie in ambito medico da ogni tipologia di canale. Con l’avvento di Internet, il sapere relativo alla medicina, ai prodotti ad essa relativi e a determinate patologie è stato messo a disposizione di tutti. Sebbene esistano moltissime realtà in rete in grado di fornire definizioni utili, ce ne sono anche diverse che creano allarmismi inutili, allo scopo di destare clamore nell’opinione pubblica. Si tratta, purtroppo, di qualcosa di tanto sconfortante quanto comune, che porta gli enti accreditati a prendere puntualmente provvedimenti.

Il parere di un medico, infatti, è fondamentale, in primis per non inquietare il paziente che vi si rivolge e, in secondo luogo, per un’accurata somministrazione di farmaci e dispositivi medici. Per quanto non ci sia moltissimo da fare in rete, a meno di consigliare al termine di ogni articolo di consultare uno specialista e non avvalersi solo delle definizioni segnalate, riguardo la somministrazione e l’utilizzo di prodotti medici, la norma vigente stabilisce, nella stragrande maggioranza dei casi, che siano solo le farmacie a poterli vendere.

Esistono, però, dei casi particolari in cui i dispositivi medici, per quanto complessi essi possano essere da utilizzare e, quindi, di pertinenza specialistica, siano vendibili in canali diversi dalle farmacie e dalle parafarmacie. Ne sono un esempio lampante i prodotti proposti dalle ortopedie o nella vendita diretta in azienda tenendo conto delle regolazioni applicate. Non solo, i dispositivi medici vengono anche vendute in e-commerce, dunque piattaforme online specializzate, sempre quando la metodologia di vendita a distanza sia conforme con le disposizioni legislative relative al commercio degli apparati e, nella fattispecie, alle informazioni di identificazione relative.

Chi può utilizzare questi dispositivi?

Come abbiamo visto in precedenza, grazie alla rete possiamo scoprire moltissimi aspetti del mondo della medicina e della farmacia. Se, ad esempio, desideriamo scoprire il costo delle faccette dentali, potremmo tranquillamente conoscerlo dopo una breve ricerca sul web. In quanto alla diffusione e alla vendita dei dispositivi medici, invece, occorre chiarire che, al di là di tutto, la normativa non chiarisce quale professionista possa utilizzare certi dispositivi, ma il fabbricante è obbligato ad indicare in etichetta le prescrizioni per le particolari infrastruttura, la formazione specializzata o le qualifiche dell’utilizzatore del dispositivo e di terzi.

Vien da sé che, determinati sistemi come le valvole cardiache siano di appannaggio esclusivo dei cardiochirurghi, ma altri dispositivi non presentano una difficoltà tale da poter essere adottati solo dagli esperti. Le lenti a contatto ne sono un esempio lampante. Comunque sia, la normativa vigente stabilisce obblighi e diritti di utilizzatori ed esercenti, allo scopo di ridurre al minimo i misunderstanding e i possibili errori che potrebbero scaturire da un utilizzo improprio di certe risorse.

Il caso ostico dell’acido ialuronico

Quanto accennato in questa guida non esula da controversie di carattere prettamente burocratico. Il caso anomalo dell’acido ialuronico, infatti, è spesso oggetto di accese discussioni. Sotto forma di dispositivo medico iniettabile, esso è disciplinato tra i dispositivi medici, non essendo necessaria la prescrizione da parte di un medico. Comunque sia, i canali di vendita come i negozi online, devono seguire la disciplina delle farmacie e parafarmacie autorizzate dai fori competenti e dal Ministero della Salute, garantendone la conformità. Insomma, ogni dispositivo medico segue una prassi specifica per la vendita, anche se ci sono alcune regole comuni che un esercente deve assolutamente conoscere per non incorrere in controversie di natura legislativa e per assicurare al cliente un utilizzo in sicurezza di un prodotto che, di fatto, possa essere di sua competenza e non destinato solo ad un pubblico di specialisti in ambito medico.