Surface Pro 4: sostituisce il vostro notebook e Microsoft torna cool

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Sicurezza

Parafrasando una nota serie sci-fi, da una grande mobilità derivano grandi responsabilità. La capacità del Surface di sostituire il vostro notebook significa anche una cosa: l’unità verrà usata per memorizzare tutte le informazioni ed i dati sensibili che normalmente risiederebbero all’interno del vostro PC. Questo capita più raramente con smartphone e tablet che di solito hanno memorizzate le informazioni che state utilizzando in quel momento (documenti etc.), sebbene lo smartphone sia una categoria d’uso tutta sua. L’ultra-portabilità del dispositivo aumenta le possibilità di problemi legati allo smarrimento o alla sottrazione, oltre che ovviamente al danneggiamento. Per quest’ultimo, il backup dei dati più importanti è l’unica soluzione ma per i casi precedenti le cose sono più complesse. L’accesso al dispositivo è infatti bloccato da una password, come sempre, ma Microsoft ha previsto alcune tecnologie all’avanguardia.

La prima è la presenza di Windows Hello in Windows 10. Windows Hello è una tecnologia che consente al nuovo sistema di Microsoft di interfacciarsi con dispositivi di identificazione biometrica, da usare poi per identificare la persona che effettua l’accesso al sistema. L’identificazione biometrica è ovviamente più sicura dell’inserimento della semplice password. La prima cosa che ho fatto sia sul mio Lumia 950 XL che su Surface è quindi abilitare l’accesso attraverso Windows Hello. Sul Lumia, il dispositivo usa uno scanner dell’iride per l’identificazione. Fa molto Minority Report ma funziona bene, anche se serve un po’ di pratica per capire la distanza ideale per l’identificazione. Sul Surface invece una camera ad infrarossi usa una rappresentazione 3D del proprio viso per effettuare l’identificazione biometrica dell’utente.

Il metodo del Surface è più sicuro perché la rappresentazione 3D, che funziona anche al buio, non può essere superata con una foto ad alta risoluzione del viso. Anzi, per verificarne la sicurezza, alcuni media hanno effettuato numerosi test usando coppie di gemelli e tentando di indurre la tecnologia di riconoscimento in errore, non ottenendo però alcun risultato. Microsoft stessa afferma che l’errore è nell’ordine di 1 su 100mila scansioni e Redmond, come detto, fornisce anche delle nuove Type Cover con lettore di impronte digitali che però a mio parere (e come dimostrato su dispositivi come gli iPhone) è meno sicura della scansione facciale in 3D.

Ma la domanda più importante è: se attivo Windows Hello quanto pratico è da usare ? Digitare la propria password è molto semplice (ammesso di ricordarla!) quindi che impatto ha l’identificazione biometrica ? La cosa ha sorpreso anche me ma l’accesso con Windows Hello è notevolmente più veloce !

Rispetto al Lumia 950 XL, sul Surface la posizione più lontana dallo schermo consente una scansione rapidissima: basta avere il viso davanti allo schermo del dispositivo ed in pochissimo tempo la camera effettua il riconoscimento e consente l’accesso al desktop. Questo “pochissimo” è molto meno tempo di quello impiegato per digitare la propria password ed il riconoscimento è tanto veloce che è stato rallentato di proposito per evitare situazioni in cui il Surface venga bloccato, magari con il classico WIN+L, ma prima di allontanarsi la camera lo sblocchi nuovamente. Questa è una cosa che in effetti ogni tanto succede. Una volta abilitato, Windows Hello rende l’accesso non solo più sicuro ma anche più veloce, tanto che non ho mai pensato di tornare indietro.

Unica miglioria, secondo me, è il codice PIN a 4 cifre che si può usare quando il dispositivo non ci riconosce. Dico miglioria per eccessivo scrupolo ma un PIN da 5 cifre è considerato abbastanza sicuro per il vostro Bancomat mentre la maggior parte delle carte di credito ne usa uno a 4 cifre quindi come Windows Hello. Forse avrei preferito una password per questa funzionalità, cosa che renderebbe ancora più sicuro l’accesso, ma mi rendo conto che la scelta del PIN è anche dettata dalla necessità di usare un numero che sia facilmente memorizzabile dall’utente.

A completare il set di protezione del Surface c’è ovviamente la crittografia dei dischi che aiuta a proteggersi nel caso di sottrazione del dispositivo. Con Windows Hello e Bitlocker attivo (opzionalmente disponibile anche per la microSD) lo standard di sicurezza del Surface aumenta notevolmente e ne fa una macchina adatta alla memorizzazione anche di dati di una certa importanza. L’impatto della crittografia sulle prestazioni, al termine della prima cifratura, è abbastanza contenuto e non si dovrebbero notare particolari differenze di prestazioni.

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