Galaxy Note 7: le batterie alla base degli incendi
di Redazione
23/01/2017
Samsung: 700 ricercatori al lavoro su Galaxy Note 7
Per venire a capo del problema che ha portato al ritiro mondiale di Galaxy Note 7, Samsung ha messo al lavoro circa 700 ricercatori e ingegneri, che hanno lavorato alla replica degli incidenti su ben 200mila esemplari del phablet e di 30mila batterie. Dopo il ritiro dal mercato del prodotto, con conseguente danno economico e d’immagine, Samsung conta ora di rifarsi con il prossimo Galaxy S8. Intanto, il capo della divisione smartphone, Koh Dong-jin, si è nuovamente scusato nella speranza che presto l’azienda riesca a riconquistare la fiducia dei tanti consumatori persi. "Sono state adottate diverse azioni correttive per assicurare che questo non accada più in futuro, incluse le misure di sicurezza in fase di progettazione e il piano di otto punti di verifica delle batterie", ha sottolineato. "Abbiamo condotto indagini per ricostruire le causa dei problemi del Galaxy Note 7. Ora più che mai - continua -, siamo decisi a guadagnare la fiducia dei nostri clienti con l'innovazione per quanto è possibile sulla sicurezza come porta per illimitate e incredibili possibilità di nuove esperienze". In totale, il richiamo di 2,5 milioni di Galaxy Note 7 è costato a Samsung circa 5,3 miliardi di dollari.We’ve identified the cause of the Galaxy Note7 cases. Find out what happened and why it won't happen again. https://t.co/SBjhPoRhc3 pic.twitter.com/hFGlaJygJz
— Samsung Mobile (@SamsungMobile) 23 gennaio 2017
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