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Film e calcio in streaming: Guarda di Finanzia blocca 152 siti pirata

Da Redazione

Novembre 09, 2016

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Film e calcio in streaming: Guarda di Finanzia blocca 152 siti pirata

Film e calcio in streaming, operazione senza precedenti da parte della Guardia di Finanza. Le Fiamme Gialle hanno avviato da ieri il blocco degli indirizzi IP relativi a ben 152 siti Web che consentono l’accesso a materiale piratato. Nell’elenco figurano i siti più cliccati dagli internauti italiani: Altadefinizione, Cineblog, DirettaCalcioStreaming, l’immancabile Roja-directa, Filmsenzalimiti, Guardacalcio e tantissimi altri portali. Tra le loro pagine vi è praticamente di tutto e di più: dai link per la visione in streaming dei film appena usciti nelle sale cinematografiche, alle dirette degli eventi sportivi più seguiti, le partite di calcio su tutti.

A portare avanti l’operazione sono i Nuclei Speciali della Guardia di Finanza di Roma, che hanno messo in campo un dispiegamento di forze mai visto prima nel nostro Paese. Nei confronti dei siti che hanno violato i copyright di film e musica, oltre che di quelli che violano la normativa vigente in termini di diritti televisivi, sono stati eseguiti provvedimenti di sequestro preventivo. Per rendere irraggiungibili i siti in questione, le Fiamme Gialle si stanno avvalendo anche della collaborazione dei provider, ossia le società che forniscono agli utenti l’accesso ad Internet.

Film e calcio piratati: operazione senza precedenti

Attualmente, infatti, molti dei siti in questione risultano ancora raggiungibili ed utilizzabili, ma nelle prossime ore i loro IP dovrebbero essere oscurati. Per rendere l’idea della vastità dell’operazione, basti pensare che, come ricorda lo Studio Sarzana & Associati, “in tre anni di attività sul diritto d’autore l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (AGCOM), con un notevole dispendio di energie e di personale, ha effettuato più o meno lo stesso numero di inibitorie di quanto accaduto oggi con un singolo atto dell’Autorità Giudiziaria”.

Il reato contestato ai siti in questione e ai loro proprietari, è quello di aver violato la normativa vigente sul diritto d’autore, ossia l’art 171, comma 1, lettera A.


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Redazione

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