Il Boss di Megaupload propone una chat a prova di spioni
di Redazione
03/01/2015
I will tweet about beta invites to #MegaChat in the coming weeks. This is going to be THE END of NSA mass surveillance & YOU WILL LOVE IT!
— Kim Dotcom (@KimDotcom) 29 Dicembre 2014
Sicuramente un servizio del genere potrebbe fare un bel po' di paura a case cinematografiche, produttori di software e case discografiche che già avevano individuato in MegaUpload una discreta fonte di problemi.
È anche vero che l'opera di Kim Dotcom va vista anche nel contesto americano dove lo scandalo WikiLeaks ed il sospetto dell'esistenza di un uso abbastanza frequente di un sistema di intercettazione governativo operante alle spalle di tantissimi cittadini, anche comuni, hanno minato alla radici la certezza della privacy per gli utenti, che dunque hanno per questo tema una sensibilità molto elevata.
Tuttavia i servizi di Kim Dotcom e soci operano in un mercato globale così che è difficile capire dove siano totalmente leciti ed offrano ad utenti onesti e senza secondi fini un riparo contro occhi indiscreti e dove invece consentano lo stesso riparo a chi utilizza questi servizi in modo illecito.
In ogni caso Kim Dotcom tanto per aggiungere un altro po' di pepe ad una polemica già delicatissima ha anche lanciato una seconda proposta: "E se venisse formata una community di controspionaggio che agisca nei confronti delle fonti governative che minano i diritti dei cittadini?"
What do you think about an Internet community powered counter-spy website that spies on Govt officials who undermine our rights? #SpyOnSpies
— Kim Dotcom (@KimDotcom) 30 Dicembre 2014
Una proposta più che provocatoria, considerando anche i rapporti non esattamente idilliaci di Kim Dotcom con il dipartimento di giustizia americana
Foto by thierry ehrmann (CC BY 2.0)
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