Windows 10 un nuovo inizio per Microsoft!
di Redazione
23/01/2015
Quando Satya Nadella, nel suo intervento a conclusione della presentazione delle nuove funzionalità di Windows 10, afferma che questa è la versione più completa ed innovativa del sistema operativo prodotto da Redmond le sue parole sembrano meno scontate di quanto di solito siano queste affermazioni dette da un amministratore delegato di una azienda di tecnologia che presenta un nuovo prodotto. È appena terminata la dimostrazione di una delle più straordinarie innovazioni tecnologiche degli ultimi anni e Nadella ha appena tracciato la direzione dell'evoluzione nell'era del post-PC. Ironicamente, l'azienda simbolo dell'era dei PC ne ha appena decretato la morte ma non prima di un ultimo, spettacolare canto del cigno. La tranquilla presentazione di Windows 10 diventa elettrizzante e rivoluzionaria proprio alla fine. Non che non sia stata interessante ma il crescendo è abbagliante. Ma andiamo con ordine...
Windows 10 : un sistema unificato per tutti i device
La prima, importante informazione che Microsoft svela non è una novità. Piuttosto è la conferma di una anticipazione già diffusa e cioè l'unificazione di tutte le piattaforme Windows in una singola linea di sviluppo che comprende non solo desktop e sistemi mobili ma anche la famosa Xbox One, la console di Halo. Windows 10 sarà presente su tutte queste piattaforme senza modifiche e gli sviluppatori potranno creare applicazioni compatibili con tutte le piattaforme hardware senza dover convertire il codice o fare particolari aggiustamenti. Come affermato da Microsoft, "il concetto di versione di Windows che l'utente in quel momento possiede" svanisce e questo per gli sviluppatori significa il materializzarsi della promessa di sviluppare una volta sola ed essere presente su tutti i dispositivi. Una applicazione scritta per Windows 10 può essere scaricata ed usata sulla Xbox, su tablet o sullo smartphone. Questo consentirà, ed è un'altra importante conferma, di utilizzare uno app-store (negozio) unico per tutte le piattaforme, rendendo più semplice la ricerca e l'installazione del software. Ma le "universal app" (così Microsoft chiama le applicazioni multi-dispositivo) possono anche trasferire su tutti i propri device le impostazioni, le informazioni e tutti gli altri dati necessari per il loro funzionamento. Si potrà quindi iniziare ad usare una applicazione sul PC e continuare l'utilizzo su un tablet, su un telefono e così via senza perdere il lavoro svolto e senza dover trasferire i dati. Microsoft promette anche che Windows 10 sarà l'ultima versione del famoso sistema operativo, completando la visione "software-as-a-service". Pur non essendo entrati nel dettaglio è facile intuire che cosa voglia dire questa affermazione: Windows 10 sarà aggiornabile di continuo. Non sarà più quindi necessario sostituire il sistema con una nuova versione perchè quest'ultima potrà automaticamente prendere il posto della precedente con un semplice aggiornamento, un pò come fanno oggi smartphone e tablet. L'impatto potenziale di queste novità è davvero imponente perchè qualsiasi sviluppatore Windows sarà in grado di raggiungere tutto l'eco-sistema di utenti su tutte le piattaforme. Stiamo parlando delle volontà di Microsoft di convertire tutta la sua userbase Windows composta da circa un miliardo e mezzo di utenti in un eco-sistema unico. A quale sviluppatore non piacerebbe avere la possibilità di vendere la propria applicazione ad un miliardo e mezzo di utenti ? E per raggiungere in breve tempo numeri da fantascienza, Microsoft offrirà per un anno l'upgrade gratuito a Windows 10 a tutti gli utenti di Windows 8, Windows Phone 8 e persino agli utenti di Windows 7.
Le novità di Windows : l'interfaccia si aggiorna e le app "out-of-the-box"
Ormai lo sanno tutti : tornerà il pulsante di Start. C'è chi lo ama, chi non lo sopporta. L'ultima build di Windows 10 introduce altri miglioramenti consentendo all'utente di ingrandire a tutto schermo l'area del pulsante di Start, ottenendo così l'effetto della schermata di Start di Windows 8. È stato poi presentato il nuovo centro notifiche che consentirà non solo di raccogliere tutti i messaggi delle diverse applicazioni ma anche di definire delle modalità di interazione con tali messaggi, diverse dal semplice click per aprire l'applicazione o la semplice rimozione della notifica. Gli sviluppatori potranno infatti implementare parti della propria applicazione direttamente nel centro notifiche, consentendo così agli utenti di effettuare operazioni senza aprire l'applicazione. Una novità interessantissima per migliorare la produttività complessiva dell'utente sulla piattaforma, soprattutto perchè le medesime funzionalità saranno presenti (appunto) su tutti i device. E per dimostrare le potenzialità di queste due importanti novità, Microsoft ha deciso di sviluppare un set di applicazioni universal da rendere disponibili in maniera identica su tutte le piattaforme. Si va dal client mail all'applicazione Xbox o a quella musicale e molte altre applicazioni "di base" che saranno pre-installate sui device. Questo contribuirà a dare un tocco di uniformità a tutte le piattaforme, oltre che dimostrare le potenzialità di Windows 10. Finalmente Microsoft mangia il proprio cibo e sviluppa le proprie applicazioni con la stessa tecnologia che sarà a disposizione di tutti gli altri sviluppatori. Tra queste, oltre alla citata applicazione Mail e quella di Xbox, troveremo un set piuttosto ricco che va da un gestore delle proprie foto che aggrega le immagini su tutti i dispositivi (incluso OneDrive) rimuovendo automaticamente i duplicati e migliorando automaticamente la foto per una visione ottimale, ad applicazioni come Contatti e Musica, quest'ultima in procinto di poter effettuare la riproduzione della musica da un archivio OneDrive : sarà così possibile fare l'upload in cloud della propria collezione e ascoltarla con qualsiasi dispositivo connesso ad Internet. Microsoft ha anche previsto una modalità mista desktop-tablet che consentirà a Windows 10 di operare come un PC o come un tablet a seconda delle situazioni. Entrerà in azione sui dispositivi ibridi (o convertibili) come Surface: quando si opera con la tastiera, Windows 10 funzionerà come un PC mentre quando si sgancia il tablet dalla tastiera, Windows 10 passerà alla modalità touch, migliorando l'esperienza e la fruizione da parte dell'utente. Il tutto in automatico, previa conferma da parte dell'utente.Office su tutti i dispositivi
Abbiamo visto come Windows 10 diventerà non solo un sistema operativo ma una piattaforma multi-dispositivo, coronando la promessa fatta da Microsoft qualche anno fa. Forse però dovremmo parlare non di piattaforma Windows ma di piattaforma Windows-Office visto che la suite di software di produttività di Microsoft sarà presente su tutti i dispositivi Windows 10, inclusi tablet e smartphone. Office sarà completamente nuovo, ottimizzato non solo per i sistemi desktop ma anche per quelli touch e capace di passare da una modalità all'altra per fornire, su tutti i dispositivi, una esperienza omogenea. In particolare, le interfacce di nuova generazione consentiranno ai dispositivi mobili di superare i limiti che li hanno sempre relegati ad essere macchine con cui poter effettuare modifiche limitate ai propri documenti Office e di produttività in generale. L'obiettivo di Microsoft è invece quello di dare la possibilità reale di creare e modificare i propri documenti in modo quasi identico a quanto si potrebbe fare su un PC e per farlo ha elaborato una complessa interfaccia che sostituisce quella presente sui sistemi desktop. Alcune componenti di Office saranno addirittura integrate nel sistema operativo, come ad esempio l'editor di Word usato in Mail per la creazione dei messaggi. Inoltre, tutte le applicazioni verranno potenziate con il supporto, ad esempio, delle GPU in applicazioni come Powerpoint anche sui device mobili per offrire la massima omogeneità nell'esperienza dell'utente.Hey, Cortana!
Non ci sono dubbi che una delle funzionalità più attese fosse l'assistente personale Cortana, disponibile su tutti i sistemi Windows 10 e quindi anche sui sistemi desktop. Joe Belfiore ha mostrato come Cortana può non solo interagire con i comandi vocali ma resti sempre attivo per acquisire informazioni sulle modalità di utilizzo del proprio sistema e sugli interessi o le modalità di lavoro dell'utente. Le informazioni raccolte includono decine di parametri che rendono possibile personalizzare l'esperienza dell'utente e la centralizzazione di queste informazioni nel cloud consente a Cortana di utilizzarle sempre con qualsiasi dispositivo Windows 10. Potremo quindi interagire con Cortana su smartphone e l'assistente personale utilizzerà anche le informazioni raccolte sul desktop. La produttività degli utenti crescerà grazie alla possibilità di interagire con il proprio sistema attraverso la voce mentre si effettuano altre operazioni, ad esempio dettare un messaggio e-mail mentre si lavora ad altro o prendere nota di qualcosa o impostare dei promemoria. Ma Cortana va oltre e può seguire la situazione del vostro volo o avvertirvi in caso di pioggia ma anche capire che cosa volete digitare quando state cercando qualcosa sul vostro PC. Belfiore ha evidenziato come Cortana sia un componente che fa parte integrante del sistema e ne è un esempio il nuovo browser che Microsoft incorporerà su tutti i sistemi Windows 10, il cui nome in codice è "Spartan".
Nuovo browser "spartano"
La notizia era circolata qualche giorno fa ed è stata confermata proprio da Joe Belfiore che ha mostrato il nuovo browser che Microsoft renderà disponibile con tutte le installazioni di Windows 10. Spartan non sostituirà Internet Explorer, del resto usato ancora da decine di milioni di utenti soprattutto in ambienti enterprise, ma consente a Microsoft di creare un nuovo navigatore nel quale riversare tutte le tecnologie più moderne senza gli svantaggi del dover supportare quasi 20 anni di evoluzione per motivi di compatibilità. Tanto per iniziare Spartan sarà dotato di una nuova versione del motore di rendering Trident usato anche da IE e non userà, come qualcuno aveva ipotizzato, WebKit. La nuova versione del motore di rendering e la rimozione del codice legacy consentiranno di spingere ancora di più sulle prestazioni del nuovo browser che, come tante altre componenti, è sviluppato come universal app e quindi funzionerà senza modifiche su PC, device e persino la Xbox. Un interessante rumor, che ovviamente Microsoft non ha confermato, racconta della possibile compatibilità dei componenti di Chrome con il nuovo Spartan. Vedremo ma nel frattempo tra le novità di Spartan ci sono la possibilità di aggiungere note direttamente sulla pagina Web e salvare o condividere anche attraverso i social network queste informazioni, il supporto integrato per i file PDF e un ulteriore affinamento della modalità di lettura. La novità principale è però l'integrazione di Cortana direttamente nel nuovo browser. L'assistente personale potrà effettuare tantissime operazioni e avrà un ruolo anche nelle ricerche, oltre che potersi integrare con le mappe di Bing.
Xbox e gaming
Non è un segreto che Windows sia la piattaforma di gaming per eccellenza e Microsoft ha iniziato la sua presentazione con una novità importante per gli addetti ai lavori: Unity, il famoso framework per la costruzione di videogame, ha scelto di supportare nativamente DirectX 12 che promette di fornire prestazioni fino al 50% maggiori e di ridurre nel contempo il consumo di batteria su tutti i dispositivi. Ma se DirectX 12 fornirà la potenza di base per il gaming, le novità della piattaforma sono tante e tutte interessanti a partire da una nuova applicazione Xbox che consentirà di consultare tutte le informazioni sui propri giochi, sugli amici e ciò che viene condiviso come in un vero social network. Ma non è finita perchè l'applicazione consentirà di chattare con i contatti sia con messaggi di testo che con una vera chat vocale ed essendo implementata come universal app e quindi utilizzabile su tutti i dispositivi Windows 10, lo si potrà fare anche attraverso device diversi, ad esempio tra un PC desktop ed uno smartphone Windows Phone. Un sistema integrato DVR consentirà poi attraverso il tasto Win+G di sospendere qualsiasi gioco e salvarne gli ultimi 30 secondi, una funzione utilissima per realizzare video di momenti particolari e, soprattutto, inaspettati che possono accadere durante i giochi. I video potranno poi essere condivisi con i propri amici attraverso l'applicazione Xbox. Finalmente sarà possibile per i giocatori partecipare alle partite con device diversi e quindi un giocatore Xbox potrà entrare nel gioco con un utente PC. Per finire, qualsiasi gioco su Xbox potrà essere inviato in streaming ad un altro dispositivo Windows 10, sia esso PC o tablet, per continuare la partita lontano dalla propria console.Microsoft Surface Hub
Mentre si avvicina la fine della presentazione Microsoft inizia a presentare i propri device specializzati. Ricordate che Microsoft è sempre stata una azienda di software e hardware e oggi lo diventa ancora di più grazie all'acquisizione della divisione telefonia di Nokia. Il primo device specializzato è una sorta di PC dedicato all'aziende. All'apparenza sembra un grande monitor 84" e si chiama Microsoft Hub. In realtà è un vero e proprio PC che usa Windows 10 ed ha delle funzioni specifiche per semplificare le attività come brainstorming ed i meeting aziendali. Il sistema può connettere automaticamente tutti i partecipanti alla riunione e condividerne il controllo. Con un solo click la riunione può iniziare con la connessione dei partecipanti e con pochi click si possono condividere contenuti interni ed esterni, dai file Powerpoint ai modelli 3D. L'unità può essere programma con tutti gli asset necessari per la riunione ed i vari partecipanti possono interagire fra di loro. Al termine della riunione, con un solo click l'unità può essere ripulita automaticamente da tutte queste informazioni per passare al caricamento dei dati della riunione successiva. È sicuramente un device molto specializzato che interesserà principalmente le aziende medio-grandi ma che dimostra ancora una volta non solo la flessibilità di Windows 10 ma anche la complessità e la vastità delle tecnologie e dei servizi di Microsoft.
Microsoft HoloLens : la fine dell'era dei PC e l'inizio dell'era olografica
La vera rivoluzione arriva quando sembra che tutto si appresti ad una conclusione serena e tranquilla. È a quel punto che Alex Kipman sale sul palco ed inizia a parlare di una tecnologia che, a suo dire, rappresenta uno dei più importanti e meglio tenuti segreti di Microsoft. E non c'è che dire: ha davvero ragione ! Quando parte il video dimostrativo di Microsoft HoloLens, la risposta di Microsoft ai Google Glass, si capisce subito che stiamo parlando di una tecnologia rivoluzionaria e destinata a cambiare il modo in cui intendiamo il personal computing. Ma la vera sorpresa è che nessuno, ma proprio nessuno, ne ha mai saputo niente fino ad oggi ! HoloLens è un dispositivo che si indossa come un paio di occhiali molto elaborati, più vicino ad un visore che ad un prodotto come Google Glass, ma definirlo come ha fatto qualcuno "un visore a realtà aumentata" è un pò riduttivo. È chiaro che stiamo parlando di una evoluzione della tecnologia Kinect che qualche anno fa ha rivoluzionato il mondo del gaming. HoloLens non è solo capace di proiettare delle informazioni sulle lenti e sovrapporle al campo visivo dell'utente ma interagisce con l'ambiente esterno e con l'utente stesso, creando a tutti gli effetti degli oggetti virtuali che entrano a far parte del mondo di chi li indossa. Per fare un esempio, HoloLens è in grado di proiettare le immagini di un televisore non solo all'interno delle lenti ma di inserire quell'elemento nel mondo ibrido reale-virtuale dell'utente che, quando gira il viso, vede sparire questo oggetto come succederebbe ad un vero televisore. Quell'elemento diventa parte del mondo virtuale e rimarrà attivo, consentendo una interazione naturale attraverso il movimento delle mani come un qualsiasi oggetto reale. Questa capacità di riempire lo spazio consente inoltre al dispositivo di creare immagini e proiettare suoni non solo davanti all'utente ma anche dietro di lui. Nell'esempio del televisore, potremo così ascoltare l'audio del nostro televisore provenire da dietro la nostra testa, come se avessimo davvero rivolto il viso dall'altra parte. Con HoloLens si possono estendere gli oggetti reali con parti virtuali, ad esempio completando la carena di una motocicletta realmente presente nella stanza con parti virtuali per verificarne l'effetto. Oppure un altro utente può inserire delle note o delle indicazioni nello spazio visivo di chi indossa le HoloLens per inviare istruzioni particolari come ad esempio quali parti di un tubo devono essere serrate. E' differente quando, invece che una generica indicazione, nel tuo campo visivo possono comparire delle frecce che ti indicano che cosa toccare. È del tutto evidente che le possibilità di una tecnologia di questo tipo sono praticamente infinite così come infinitamente più complesse sono le possibilità di interazione degli utenti. La capacità di HoloLens di creare oggetti virtuali che interagiscano con il mondo reale rende immediatamente obsolete tutte le altre tecnologie digitali di interazione, compresi PC, console, tablet e smartphone. Il dispositivo potrebbe proiettare una tastiera nel proprio spazio reale e l'utente potrebbe scrivere su quella tastiera come farebbe con una reale, con le proprie dita. Quando la tastiera non servisse più, questa potrebbe essere rimossa. Va da sè che questo, per continuare con questo esempio, renderebbe inutili le tastiere reali, così come gli smartphone o i tablet perchè HoloLens potrebbe creare oggetti virtuali con i quali interagire senza bisogno di altri strumenti. Il cuore di HoloLens è un sofisticato computer a tutti gli effetti, dotato della propria CPU ed anche di una GPU che consente le eccezionali prestazioni grafiche necessarie per proiettare le immagini che arricchiscono l'ambiente ma che ricevono ed analizzano anche tutte le decine di input che il dispositivo può captare. Alla base di tutto questo, inutile dirlo, c'è Windows 10. Le API che consentono ad HoloLens di funzionare saranno disponibili su tutte le installazioni di Windows 10 e il kit di sviluppo (SDK) sarà distribuito in anteprima alla conferenza Build che si terrà tra Aprile e Maggio 2015. Ma la vera notizia è che HoloLens non è un prototipo ma un dispositivo finito, pronto per l'uso e che sarà messo in commercio quando Windows 10 sarà disponibile quindi probabilmente dopo l'Estate 2015. [youtube http://youtu.be/aAKfdeOX3-o]Conclusioni
HoloLens è davvero la ciliegina sulla torta di un evento che mette le basi per una vera rivoluzione in ambito informatico. Con Windows 10, Microsoft rende disponibile una tecnologia che, oltre che mandare già in pensione dispositivi di livello infinitamente più basso come Google Glass (non sarà una coincidenza che il dispositivo sia stato ritirato dal mercato poco prima della presentazione del suo fratello maggiore), pone le basi per la creazione di un mercato unico che potrebbe contare fino a 1,5 miliardi di utenti su migliaia di dispositivi diversi e che ha nei dispositivi specializzati e soprattutto in HoloLens una arma letale. Se Microsoft voleva soprattutto riguadagnare la fiducia degli sviluppatori per recuperare le orde di programmatori migrati verso altre piattaforme che sembravano più al passo con i tempi, Windows 10, la sua prossima obiquità, la sua semplicità di sviluppo e tecnologie come HoloLens hanno fatto centro. Il fattore "wow!" ora è nel campo di Microsoft e non si vede per adesso cosa i suoi concorrenti potrebbero fare per riguadagnare lo smalto che hanno perso in poco più di due ore.Articolo Precedente
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