Conferenza unificata. Ok accordo reale ma niente ulteriori rinvii

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Baretta

Secondo “il Baretta pensiero” si andrà in Conferenza Unificata “nel momento in cui si sarà pronti (tutti) per chiudere questo accordo”. Non ci potrà essere nessun altro rinvio (se non probabilmente un piccolo slittamento della data di questa settimana): il sottosegretario sembra proprio essere fermo sulla sua posizione e d’altra parte non è la prima volta che si esprime in questo “ferreo” modo. D’altra parte che del gioco e del giocare al casino online se ne sia fatto un “abuso” sul territorio è un dato di fatto, quindi serve assolutamente mettere un punto fermo e ricominciare in altro modo: questo è, ovviamente, anche il pensiero del Governo.

Certamente, vengono in mente tante frasi “fatte” che si sono dette in questi periodi come “Il gioco è parte della vita” oppure il “gioco ha nel suo DNA il divertimento: è nato per questo” e via via tutto ciò che del mondo-gioco è stato sciorinato da più parti. Quello che è altrettanto vero è che non bisogna assolutamente avere una linea proibizionista posto che sia vero che non si combatte la malavita liberalizzando il gioco a tutti i livelli, ma non è neppure vero il contrario.

Si ribadisce ancora una volta che, apparentemente, i lavori della Conferenza Unificata stanno procedendo lentamente, per gradi, ci sono stati anche punti di incomprensione con alcuni soggetti, incomprensioni che, però, si stanno appianando e, certamente, quando vi sarà il “mare calmo” si potrà procedere ad un accordo definitivo.

Senza contare che si sta impostando qualcosa anche per il gioco online, che sfugge dalle trattative perché forse non ci sono ancora gli strumenti adatti per poter affrontare la sua tematica con completezza e cognizione. Per il momento appare utile affrontare il primo problema che riguarda il settore ludico, la sua distribuzione sul territorio, ove gli Enti Locali hanno preso provvedimenti “personali” a tutela della sanità pubblica, dei giocatori e dei propri territori.

L’obbiettivo comune che si vuole raaggiungere è una omogeneità nella presenza del prodotto sul suolo italico, come una regolamentazione nazionale che metta tutto il territorio allo stesso livello. Ed anche sulle distanze si sta discutendo “accanitamente” in quanto per preservare magari alcune zone si rischia di creare ghetti in altri luoghi: e qui si parla sempre di periferie che già per loro stessa location hanno “qualche problema” sociale con l’infiltrazione della malavita visto che sono luoghi a volte persino inaccessibili da parte delle Forze dell’Ordine.

Poi, nell’accordo tra Stato, Regioni ed Enti Locali si è affrontato il tema della pubblicità sul prodotto gioco e sui casino online: qui non aiuta certamente a trovare una soluzione il fatto che vi sia la mancanza di una legislazione europea. Quindi, ogni Stato si muove secondo il proprio criterio e la propria coscienza: c’è anche chi è propenso ad una proibizione totale, ma probabilmente un provvedimento così forte potrebbe avere conseguenze inaspettate ed imprevedibili. Bisognerebbe, in realtà, promuovere un confronto su questa tematica a livello europeo.

Insomma, a parere di chi scrive, le argomentazioni “in ballo” sono ancora tante ed anche “tanto aperte e suscettibili a diverse interpretazioni”: la conseguenza di questo dato di fatto è che quando si sarà pronti ad una data definitiva della Conferenza Unificata? Pier Paolo Baretta di date non ne vuole fissare ancora se non c’è certezza che in quel momento si possa addivenire ad un accordo concreto: “Non voglio più entrare in una Conferenza uscendone con un altro rinvio”. E questo la dice tutta.