Solar Impulse 2: il primo giro del mondo dell’aereo solare

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Solar Impulse 2

Più di 42mila chilometri percorsi, quattro continenti, 17 tappe, quasi 500 ore di volo e nessuna goccia di carburante. Un anno e qualche mese dopo, il Solar Impulse 2 è atterrato ad Abu Dhabi, completando con successo la missione mirata a promuovere l’energia pulita. Se negli ultimi anni abbiamo visto tante nuove applicazioni dell’energia solare, questa rimane ad oggi una delle più ambiziose.

L’aereo solare era decollato il 9 marzo 2015 dalla capitale degli emirati arabi con un obiettivo preciso: completare il primo giro del mondo sostenibile della storia. Evidente la soddisfazione dei piloti svizzeri Bertrand Piccard e André Borschberg, che si sono alternati ai comandi del velivolo durante tutta la durata del progetto durata sei mesi. L’ultimo ad occupare il posto d’onore in cabina di pilotaggio è stato Piccard, che ha volato per 2.763 chilometri dal Cairo fino alla destinazione finale. Borschberg, invece, lo ha atteso sulla pista d’atterraggio del Al Bateen Executive Airoprt di Abu Dhabi, insieme al comitato d’accoglienza di cui faceva parte anche il principe Alberto di Monaco.

Le reazioni dei piloti

All’atterraggio Piccard non è sembrato affatto provato dalle lunghe ore di volo, mostrandosi invece riposato e raggiante per il successo della missione. “Si pensa che sia fantascienza e invece è realtà, l’avvenire è pulito”, ha dichiarato, commentando la sensazione unica di volare su un aereo che non fa rumore e non inquina.

Borschberg, dal canto suo, ha voluto spendere alcune parole per ricordare i momenti di difficoltà che i piloti si sono trovati ad affrontare durante il lungo viaggio: “è stata una sfida più umana che tecnica,” ha detto.

L’impresa non è passata inosservata al segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon, che ha avuto occasione di esprimere “profonda ammirazione” durante il passaggio sul Golfo Persico, l’ultima tappa sulla tabella di marcia.”È un giorno storico, non soltanto per voi ma per l’umanità,” ha aggiunto Ban Ki-moon rivolgendosi ai due piloti.

I due infatti hanno stabilito record invidiabili: Piccard è il primo a effettuare la traversata dell’Atlantico con un aereo a energia solare e Borshberg è diventato il primatista del volo in solitaria grazie alla tappa sul Pacifico (8.924 chilometri in poco meno di cinque giorni e cinque notti).

La missione del Solar Impulse 2

Come detto, il volo è partito da Abu Dhabi, ha fatto tappa a nel continente Asiatico a Mascate (Oman), Ahmedabad e Varanasi (India), Mandalay (Birmania), Chongqing e Nanjing (Cina) e Nagoya (Giappone). Poi ha sorvolato il Pacifico fino alle Hawaii, fermandosi negli Stati Uniti a San Francisco, Phoenix, Tulsa, Dayton, Lehigh Valley e New York. Infine la traversata dell’Atlantico fino a Siviglia, Il Cairo e l’ultima tratta fino ad Abu Dhabi.

Il Solar Impulse 2 pesa 1,5 tonnellate ed è grande quanto un Boeing 747. Il volo si è svolto a una velocità compresa tra i 45 e gli 80 chilometri orari, a un’altitudine massima di 9.000 metri. Completamente sprovvisto di carburante, il velivolo procede grazie circa 17.000 celle solari posizionate sulle ali, che immagazzinano energia nelle batterie.

Il piano iniziale del progetto prevedeva 25 giorni di volo effettivo distribuiti su una durata di viaggio di cinque mesi. L’impresa, però, ha richiesto molto più tempo a causa di ritardi di varia natura, dalle condizioni meteo ai problemi tecnici. Ciò nonostante, il Solar Impulse 2 rappresenta un momento di svolta dell’aviazione e un-ottima notizia per il futuro dell’energia rinnovabile.