Scelta dei chiodi per lavori domestici: ecco alcuni consigli utili

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Tutti coloro che hanno la passione per il fai da te, sanno alla perfezione come, all’interno della cassetta degli attrezzi, sono presenti degli oggetti di cui non si può fare a meno. Tra gli altri, viene abbastanza facile pensare ai chiodi, che sono estremamente importanti per ogni tipo di lavoro manuale legato al bricolage piuttosto che al restauro.

Uno dei migliori consigli da seguire è senz’altro quello di prediligere sempre dei chiodi di qualità, che vengono realizzati da parte di aziende che hanno raggiunto un alto livello di esperienza e di apprezzamento nel settore: clicca qui per la gamma di chiodi Würth.

Come scegliere i chiodi in relazione al supporto

La scelta dei chiodi dipende anche in relazione al supporto dove si ha intenzione di stabilire il proprio oggetto. Nel caso in cui si tratti di materiali morbidi, quindi per compensato e legno è molto meglio utilizzare dei chiodi metallici decisamente sottili e di dimensioni notevolmente contenute. Facilissimi da utilizzare, ecco che questi chiodi danno l’effetto quasi di essere invisibili su questo tipo di superfici.

Per quanto riguarda le superfici dure, con dei materiali molto molto resistenti come ad esempio cemento oppure mattoni, si consiglia di sfruttare dei chiodi in acciaio e zinco. Questi ultimi, spesso e volentieri, possono contare su delle teste realizzate in ottone che offrono un fissaggio decisamente più forte. Per questo tipo di materiali,

In riferimento ai fili metallici e alle recinzioni, la cosa migliore da fare è quella di sfruttare dei chiodi metallici in ferro piuttosto che in acciaio. In questi casi, la soluzione migliore è quella di optare per delle cambrette con una tipica e caratteristica forma a U, soprattutto quando si tratta di piantarle su dei pali di legno.

Sui tessuti e sulla tappezzeria, soprattutto in caso di rivestimento, la cosa migliore da fare è optare per dei chiodi particolarmente fini e altrettanto sottili, come ad esempio le tipiche bullette che presentano una testa piuttosto grande e dalla forma convessa.

La classificazione dei chiodi

In base al materiale che è presente come supporto, ma anche in relazione all’oggetto che si ha intenzione di fissare alla parete piuttosto che su altre superfici, ecco che si dovrà fare una scelta circa la tipologia di chiodi che è meglio usare.

In commercio ce ne sono numerose tipologie, proviamo a dare un’occhiata a come orientarsi in questa fase. Una prima e importante classificazione dei chiodi è legata alla conformazione della testa. Ad esempio, troviamo dei chiodi a testa bombata oppure tonda, che si caratterizzano per essere una soluzione ottimale nel momento in cui si ha la necessità di effettuare dei fissaggi estremamente resistenti, robusti e a lunga durata. Sono un’opzione su cui puntare quando si ha a che fare con delle superfici particolarmente importanti e connotate da uno spessore elevato.

Poi troviamo i chiodi a testa a groppino, che rappresentano la soluzione migliore nel caso in cui si dovesse lavorare sul legno, dato che in questo materiale possono essere inseriti senza problemi, mimetizzandoli poi usando del mastice e dello stucco. Proprio per questo motivo, ecco che una volta che vengono piantati, sono particolarmente complicati da estrarre.

Infine, troviamo i chiodi a testa svasata, chiamati anche a testa piana. In questo caso, stiamo facendo riferimento a una tipologia di chiodi che va per la maggiore per dei lavori di carpenteria, in cui non serve un alto livello di resistenza e di robustezza in riferimento al fissaggio. Tra le principali caratteristiche di questo tipo di chiodi troviamo sicuramente il fatto di essere decisamente semplici non solo da piantare, ma pure da estrarre. Se dovete eseguire dei lavori all’esterno, specialmente in ambienti che sono caratterizzati da un alto livello di umidità, la cosa migliore da fare è quella di puntare su dei chiodi a testa svasata di tipo zincato antiruggine.