Gli errori più comuni in materia di video editing

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Guida agli sbagli più diffusi che vengono commessi da chi si occupa di montaggio video: un elenco di tutto quel che sarebbe meglio evitare

 

Il montaggio è senza dubbio una delle fasi più delicate nel settore della produzione di video. Esso ha lo scopo di rimuovere parti che si reputano non funzionali per il risultato finale; al tempo stesso, però, permette di inserire nel video contenuti testuali, brani musicali, elementi grafici e ogni altro file possa essere utile per un assemblaggio ottimale. Nessun dettaglio può essere lasciato al caso, e gli errori sono dietro l’angolo: scopriamo quali sono.

Attenzione al mix audio

Per il video editing, la timeline è composta da tre elementi che richiedono una certa attenzione: la musica, la voce e le clip audio. A volte, però, può succedere che le tracce siano sovrastate dalla traccia musicale, con effetti poco piacevoli dal punto di vista della resa finale. Per fare in modo che questo non succeda, occorre far sì che la musica e la voce siano come fuse l’una con l’altra. Nello specifico, è auspicabile che la musica di sottofondo non sia di disturbo rispetto agli effetti sonori o ai dialoghi; invece, deve rimanere dietro, come sullo sfondo. Qualora si scelga di aggiungere un effetto sonoro, poi, occorre valutarne la resa con attenzione, per essere certi che la sua presenza sia funzionale allo scopo. I suoni superflui non fanno altro che distrarre.

I fotogrammi che lampeggiano

Quando ci si occupa del montaggio video, poi, occorre prestare attenzione alla possibile presenza di fotogrammi lampeggianti. Si tratta di un inconveniente piuttosto comune, e si verifica quando in fase di montaggio si introducono dei fotogrammi casuali. Ciò può avvenire, per esempio, in seguito al taglio tra due scene, quando non viene eliminato un fotogramma ma viene sostituita la seconda scena. Si verifica, appunto, un lampeggiamento di durata limitata. Questo può succedere anche se alle modifiche che sono state effettuate sulla timeline non si allinea in modo appropriato un fotogramma nero. Per altro, non è detto che l’errore venga notato da tutti o che ogni spettatore si accorga di quel che accaduto, ma questo non è un buon motivo per non intervenire sui fotogrammi da correggere.

Che cos’è il pacing e perché è bene evitarlo

Il pacing è quel fenomeno che si verifica nel momento in cui l’editor video modifica la lunghezza delle riprese, affinché gli spettatori abbiano una reazione emotiva rispetto alla scena. Se si opta per un ritmo lento, la reazione che ne deriva è di riflessione e relax; al contrario, un ritmo rapido assicura eccitazione e alta intensità. Il compito di un bravo montatore è quello di identificare il ritmo ideale che aiuti a evitare errori. Errori che possono condizionare il modo in cui una scena viene riprodotta. Un ritmo interno può essere definito attraverso l’identificazione dei punti in cui la ripresa appare troppo lunga. Se si taglia una scena di azione, invece, con tutta probabilità si ha a che fare con un ritmo di modifica rapido.

Errori di editing: la transizione non completa

Un altro errore di editing si concretizza quando la transizione ha una lunghezza superiore a quella della clip precedente. Può capitare, in sostanza, che una transizione inserita da un montatore tra due clip risulti incompleta perché una delle due clip è meno lunga del dovuto. Accade, così, che al termine della prima clip si avverta la presenza dello schermo nero in transizione. Evitare tale inconveniente non è difficile, poiché è sufficiente verificare quanto sono lunghe le clip precedenti e controllare la regolazione del tempo di transizione.