Google X batterie più durature e sicure allo studio

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La durata delle batterie è un elemento critico per tutti i nuovi device. Così mentre a Stanford si studiano batterie che si ricaricano in meno di un minuto, nel frattempo i grandi provider di soluzioni mobile si sfidano sul terreno della ricerca nel campo della durata e della sicurezza delle batterie.

L’ultimo big a scendere sul terreno di scontro delle batterie è Google. Google X, il laboratorio in cui sono nate alcune delle maggiori tecnologie del gigante di Mountain View, non ultimi i Google Glass e le macchine senza pilota, avrebbe allo studio un progetto innovativo proprio nel campo delle batterie.

L’indiscrezione nasce da un articolo riportato da Wall Street Journal, secondo cui, già nel 2012 Google avrebbe iniziato a lavorare per produrre batterie più affidabili e durature sotto la guida di Ramesh Bhardwaj esperto nel settore e proveniente da Apple.

Il gruppo alla guida di questo progetto non sarebbe particolarmente numeroso e comprenderebbe altri tre membri oltre Ramesh Bhardwaj. Contattato da WSJ, Google non avrebbe reso nessuna dichiarazione in merito alla faccenda.

L’importanza delle batterie

Google negli ultimi anni, è diventato un gigante che abbraccia diversi settori, l’assistenza sanitaria, la robotica, la comunicazione, la progettazione di dispositivi mobile e altri che comunque richiedono l’impiego di batterire efficienti. Lo stesso Larry Page nel 2013 aveva dichiarato agli analisti che la durata delle batterie per i dispositivi mobile è un problema enorme. Ed in effetti oggi la durata delle batterie è un elemento cruciale per la buona riuscita di ogni tipo di device. La stessa Apple, ma anche Samsung e tutti gli altri competitors sel mercato mobile cercano continuamente soluzioni migliorative che consentano da un lato di aumentare le capacità delle batterie dall’altro di diminuirne il tempo di ricarica.

L’indiscrezione fuoriuscita dalle pagine di WSJ comunque non deve destare scalpore. Google ha almeno 20 progetti che coinvolgono l’uso delle batterie. Le auto senza pilota funzionano con batterie ricaricate da energia elettrica, i Google Glass sono fortemente dipendenti dalle batterie così come i dispositivi per le diagnosi mediche. Dunque è assolutamente credibile che Google stia compiendo uno sforzo ulteriore per mettere a punto delle batterie in grado di rendere maggiormente sostenibili i priopri progetti.

Batterie allo stato solido

Gli sforzi di Google in particolare si starebbero concentrando sulle batterie solid-state, allo stato solido, uno studio non del tutto nuova che si concentra sulla ricerca di materiali solidi con elevata conducibilità elettrica nel tentativo di raggiungere un duplice obiettivo. Da un lato si tenta di innalzare la sicurezza delle batterie utilizzando dei materiali solidi che tipicamente hanno un basso grado di infiammabilità, dall’altro si ricercano materiali in grado di soddisfare il bisogno di longevità delle batterie.

Batterie di questo tipo, per il loro tasso di sicurezza elevato rispetto a quelle tradizionali, potrebbero rappresentare una soluzione ottimale per progetti come i Google Glass per esempio che necessitano certamente di batterie super sicure. Inoltre le batterie allo stato solido possono essere prodotte in dimensioni più piccole e dunque soddisfare maggiormente i bisogni di dispositivi dove lo spazio occupa un ruolo importante.

Altri team all’opera

Il team del Dr. Ramesh Bhardwaj non sarebbe comunque l’unico all’opera nel settore delle batterie. Un team separato starebbe lavorando insieme ad AllCell Technologies per la costruzione di batterie sempre più potenti da adottare sul progetto Loon, il progetto che Google ha in mente per portare Internet in ogni zona del mondo attraverso l’uso di mongolfiere.

Le mongolfiere di Google attualmente stanno utilizzando batterie agli ioni di litio protette da grafite in grado di assorbire le alte temperature, tuttavia le stesse batterie non darebbero ancora un totale affidamento alle basse temperature, dunque Google sarebbe all’opera anche per risolvere questo problema.