Google Noto: il nuovo font open source che elimina le barriere comunicative

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Nonostante Google sia impegnata nella promozione del suo nuovo smartphone top di gamma Google Pixel, che assieme al ‘fratello maggiore’ Pixel XL sta incuriosendo un vastissimo pubblico di utenti Android, la casa di Mountain View è riuscita a concretizzare negli ultimi giorni un progetto altrettanto ambizioso, che prevede il lancio di una nuova famiglia di font in grado di includere fino a 800 linguaggi e le centinaia di migliaia di caratteri previsti dallo standard Unicode.

Il risultato è Google Noto: un font open source da scaricare liberamente e gratuitamente, per essere utilizzato senza particolari limiti, ogni volta che ne avremo bisogno. La licenza applicata per dar vita a Noto è Open Font License, che permette modifica e distribuzione dei font creati riconosciuta dalla Free Software Foundation: tutti gli 110.000 caratteri Unicode sono così coperti da un’unica soluzione in free download.

Per quale motivo Big G ha scelto il nome di “Google Noto” per dare il via alla sua iniziativa? Per scoprirlo dobbiamo fare qualche passo indietro e ricordarci dei piccoli riquadri costituiti da 4 caratteri alfanumerici mostrati su smartphone o computer quando nel set di font disponibili non è previsto il relativo segno tipografico: questi caratteri apparentemente invisibili prendono il nome di Tofu.

Qual è il collegamento con Google Noto, quindi? La risposta sta nel motto “No more tofu”, in breve “Noto”, progetto che mira a dare vita a questi caratteri a volte non visualizzabili a causa delle specifiche più o meno limitate del dispositivo.

Google Noto: tra caratteri open source e comunicazione istantanea più chiara

Il progetto, condotto da Adobe e un team di volontari, è disponibile direttamente dalla pagina del sito ufficiale Google, con una serie di font renderizzati per tutte le lingue maggiormente utilizzate online. Dal menu disponibile, possiamo scegliere se scaricare l’intero pacchetto (dal peso di circa 472.6 MB), oppure i singoli font che potranno arricchire la nostra collezione (tra cui le emoji, e i formati Sans e Serif di tante lingue diverse).

Questa soluzione facile e rapida permette di risolvere un problema annoso su molti smartphone e computer che non riescono a rendere il font giusto per visualizzare emoji, simboli o addirittura caratteri e grafemi di diverse lingue extracomunitarie: dopo tanti anni di sforzi, finalmente il risultato di Google Noto è a portata di un click, e per tutti.

Potranno essere utilizzati anche font relativi a lingue cadute in disuso ma di cui si apprezza la bellezza, a sorpresa anche i tratti cuneiformi dell’antica Mesopotamia. Completano il tutto le notazioni musicali e i simboli matematici, che spesso costituiscono una vera e propria “nemesi” per l’internauta medio, quando devono essere digitati: sempre più utenti troveranno così più facile esprimere i propri pensieri senza barriere linguistiche che potrebbero invece portare a diverse incomprensioni.