Windows 10 un sistema in continua evoluzione

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Microsoft lo aveva lasciato trapelare già qualche tempo fa, Windows 10 sarebbe stato l’ultimo Windows conosciuto. Non perché Microsoft intenda abbandonare lo sviluppo del sistema operativo, anzi al contrario, la casa di Redmond si muove verso un modello di software in costante evoluzione, per il quale Microsoft ha coniato il nome “Windows As Service“.

Lo sviluppo di Windows non sarà più basato sul rilascio di periodiche Major Release, ma su un costante aggiornamento del sistema operativo che evolverà in modo quasi trasparente per l’utente.

La notizia non è certamente inaspettata per gli addetti ai lavori, che già in precedenza avevano accennato all’argomento, ma ha trovato conferma questa settimana durante la Ignite conference di Chicago. Ad aprire le danze alla Ignite Conference, sul tema dell’aggiornamento costante di Windows era stato uno dei developer evangelist di Microsoft, Jerry Nixon, che aveva dichiarato:

“Attualmente stiamo rilasciando Windows 10, e poiché Windows 10 è l’ultima versione di Windows, stiamo tutti ancora lavorando su Windows 10”

Lasciando intendere che non ci sarà una prossima versione di Windows. A seguire le parole sibilline di Nixon erano state riprese da una nota di Microsoft che confermava lo sviluppo del sistema operativo di casa Redmond secondo una logica di aggiornamenti incrementali nel tentativo di riposizionare il brand come “Windows as service”.

Microsoft non è certo l’unico produttore di software ad abbracciare questo modo di aggiornare i propri prodotti. Chi usa Linux sa benissimo che l’aggiornamento costante è una delle caratteristiche insite nel sistema operativo. Allo stesso modo gli utenti hanno già potuto toccare con mano il funzionamento di questa modalità attraverso Chrome o Firefox che aggiornano continuamente i loro prodotti senza rilasciare ogni volta una major release.

Si tratta invece di una svolta importante per Microsoft che per la prima volta abbraccia questa modalità di aggiornamento e di conseguenza è costretta a cambiare anche completamente il proprio modello di business per il sistema operativo. Di fatto non è ancora noto se l’aggiornamento avrà un costo, se sarà destinato a tutti, se sarà necessario un abbonamento o se sarà totalmente gratuito.

Questa ennesima svolta per Microsoft, sotto la direzione del ceo Satya Nadella, in ogni caso è una conferma di quanto la casa di Redmond stia facendo per riposizionare il proprio marchio orientandolo più fortemente ai servizi. Inoltre una politica di aggiornamento continuo consentirebbe a Microsoft di abbracciare più rapidamente le nuove tecnologie come richiesto da un mercato dinamico e rapido come quello che va consolidandosi ai nostri giorni