Qualcomm Snapdragon Wear 1100, nuovo chipset per smartwatch low-cost

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Novità di rilievo per il mondo degli smartwatch in generale, grazie alla nuova presentazione, avvenuta al Computex 2016, di una delle novità più accattivanti di Qualcomm: un chipset studiato appositamente per supportare gli smartwatch low-cost, noto come Snapdragon Wear 1100. Secondo la casa californiana il nuovo processore permetterà al settore dei wearables di usufruire di buone capacità di calcolo a prezzi contenuti, che si tratti di device come smartband, fitness tracker, semplici smartwatch o headset di capacità mid-end.

Il nuovo Snapdragon Wear 1100 segue, seppur con prestazioni inferiori ma adeguate al costo complessivo del device, le orme di Wear 2100, concepito per wearables di maggiori dimensioni e orientati più ad un segmento di fascia medio-alta. Le performance garantite sono comunque eccezionali in termini di contenimento del consumo energetico e di nuovi feature, notando l’algoritmo per il battery-saving estremamente avanzato (in grado di consentire 7 giorni di autonomia continua al device) e alcune migliorie, tra cui l’implementazione di una modalità crittografica esclusiva.

Snapdragon Wear 1100: un processore alla portata di tutti

Scoprendo infatti di cosa è costituito l’hardware di Qualcomm Snapdragon Wear 1100 da vicino, troviamo in prima linea un ARM Cortex A7, compatibile con i recenti standard LTE e in cui ravvisiamo anche l’aggiunta di moduli per Wi-Fi e ovviamente Bluetooth: il tutto in meno di 80 millimetri di chipset, che trova anche giusto spazio per le novità basate sull’open source: Wear 1100 integra un coprocessore per app di derivazione Linux, e aggiunge un pizzico di personalità in più grazie all’implementazione di Qualcomm iZat, capace di geolocalizzare l’utente e tutto ciò che si trova accanto a lui in un attimo, con accuratezza e senza incidere eccessivamente sulla durata della batteria.

L’engine crittografico di Qualcomm Snapdragon Wear 1100 fa leva su TrustZone, un approccio firmato ARM che permette ai dispositivi portatili di basarsi su un nuovo approccio alla sicurezza, coinvolgendo nella protezione dei dati anche la CPU e CryptoCell, un insieme di livelli di rafforzamento dell’architettura del chipset capace di renderlo sempre più invulnerabile ad eventuali attacchi esterni. Una dotazione niente male se si considera il fatto che Wear 1100, assieme al “fratello maggiore” Wear 2100 verrà implementato da Qualcomm in oltre 45 smartwatch pronti al lancio, e alla portata di tutti coloro che vogliono coniugare performance, protezione e qualità in un unico dispositivo low-cost.