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PI Zero

PI Zero: il primo computer da soli 5 dollari

Da Redazione

Dicembre 01, 2015

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PI Zero: il primo computer da soli 5 dollari

PI Zero, realizzato dalla fondazione Raspberry Pi, è il primo computer interamente programmabile che viene immesso sul mercato al costo di soli 5 dollari. Precisiamo subito, che non si tratta di un PC completo di tutto, bensì di una scheda madre che contiene già al suo interno tutto quello che occorre per un computer di base. Non si tratta del primo prodotto lanciato dalla fondazione britannica Raspberry Pi, poiché il PI Zero non è altro che una versione più economica dei precedenti modelli ‘PI’ venduti a circa 35 dollari.

Il nuovo nato della serie PI, non è altro che la base per un computer pensato per sviluppatori e programmatori, magari per progetti di robotica o Internet delle cose. Consta di una scheda da soli 5 millimetri, su cui monta un microprocessore Broadcom a 1 GHz; è dotato di 512 MB di memoria Ram; non mancano uno slot per le schede microSD, il connettore mini HDMI per l’uscita video Full HD, una porta USB e l’ingresso per una chiavetta WiFi. Al PI Zero è possibile collegare una tastiera, un mouse e un monitor per essere dunque pronti a lavorare come se si avesse a disposizione un PC completo di tutto.

PI Zero: come funziona e cosa ci faccio

Il nuovo prodotto Raspberry, funziona con il sistema operativo Raspbian, una versione di Linux che dopo l’installazione di presenta con un’interfaccia grafica praticamente identica a quella di Windows e che dispone subito di icone e menu per l’accesso a programmi ed impostazioni varie. Al suo interno l’intramontabile Minecraft, ma anche Scratch, il software che passo passo insegna a programmare anche a chi parte da zero. Come se non bastasse, Pi Zero può essere adoperato per far dialogare tra di loro vari oggetti, una soluzione molto utile per la domotica. Il programma di Raspberry prosegue, dunque, e in passato ha incontrato anche il favore di Google che donò 1 milioni di dollari per acquistare 15mila schede da fornire agli studenti desiderosi di cimentarsi con l’arte della programmazione.


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