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Fidelio ML2 cuffie per veri appassionati di musica

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Philips phidelio ml2
Philips phidelio ml2

Se siete veri amanti della musica e state ascoltando qualcosa in cuffia che non abbia un suono più che perfetto è molto probabile che passiate più tempo a cercare di cavare un suono decente dal vostro apparecchio che ad ascoltare la buona musica.

Apple ha lavorato moltissimo per produrre dei device in grado di riprodurre suoni più che affidabili. Così aveva acquistato a Maggio Beats Audio, società leader per la produzione di cuffie e software destinato alla perfetta riproduzione del suono digitale. Recentemente aveva anche aggiornato le sue specifiche per consentire la trasmissione audio non solo dal normale jack dedicato alle cuffie ma anche attraverso la porta dedicata al cavetto Lightning.

Ovviamente potere fare uscire il suono dalla porta Lightning invece che dal normale jack audio significa poter erogare suoni molto più puliti ed intensi rispetto a quelli a cui siamo abituati normalmente.

Ed è qui che arriva il colpo di scena. Tutti si aspettavano delle cuffie marcate Apple, integrate con Beats Audio ed in grado di sfruttare il cavetto Lightning, ed invece è arrivata Philips con queste sue Fidelio ML2.

Sostanzialmente si tratta di un paio di cuffie in grado di riprodurre suoni quasi perfetti. Si collegano ad iPhone o iPad tramite cavo Lightning e sfruttano a pieno il canale digitale. Supportano audio a 24-bit usando un DAC interno ed un amplificatore integrato nelle cuffie.

Il design delle cuffie è molto ben curato, ci sono due dischi da 40mm in magnete al neodimio e cuscinetti in pelle. Le premesse ci sono tutte per un esperienza d’ascolto piuttosto piacevole.

Il costo si aggira intorno ai 250$

Fujifilm X100T con Rangefinder

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Fujifilm X100T vista frontale
Fujifilm X100T vista frontale

La messa a fuoco manuale è ormai un lontano ricordo. Fujfilm spinge il concetto di autofocus al limite estremo dotando la sua X100T di un nuovo sistema denominato “Rangefinder”

Sostanzialmente il Rangefinder consiste nel poter visualizzare in un piccolo riquadro in basso a destra nel mirino una zona ingrandita del soggetto da mettere a fuoco.

In questo modo  si ottiene una messa a fuoco più che perfetta poiché si riesce a visualizzare non solo il soggetto da fotografare con ciò che lo circonda, ma l’esatto punto di messa a fuoco desiderato.

[youtube http://youtu.be/joZeBVa-i9w]

Altra novità interessante è l’aggiunta della modalità “Fujifilm Classic Chrome”. Questa modalità nasce per simulare la profondità dei colori tipica della fotografia documentaristica o dei reportage di strada. Classic Chrome non è una novità nell’universo Fujifilm ma lo è per la X100T.

Per il resto la compatta di Fujifilm mantiene il suo aspetto “retrò” che è anche uno dei segreti del fascino di questo modello.

In più ci sono 7 pulsanti Fn personalizzabili, e cosa importante l’otturatore è capace di esposizioni fino a 1/32000 di secondo. In pratica con un otturatore così veloce si può tenere il diaframma alla massima apertura anche in condizioni di luce molto intensa.

In altre parole se vi trovate sulla neve e volete scattare una bella foto dei vostri amici, che affrontano una perigliosa discesa, mettendo a fuoco il soggetto anche se distante e lasciando fuori fuoco lo sfondo, con questa velocità di esposizione potete farlo. È sufficiente infatti aprire al massimo il diaframma, diminuendo così la profondità di campo e utilizzare un tempo di esposizione velocissimo. Tutto ciò in presenza anche di luce intensa.

HTC Nexus 9 in arrivo?

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Non c’è nessun documento ufficiale, ovvero uno c’è ma non si può definire proprio un comunicato stampa, tuttavia sembrerebbe che HTC stia lavorando ad un tablet della serie Nexus.

La storia è un po’ contorta da raccontare. Durante una controversia legale che vede coinvolti Nvidia da un lato e Samsung e Qualcomm dall’altro, in una contesa brevettuale, è comparso un documento che recita qualcosa del genere:

“l’HTC Nexus 9, atteso per il terzo trimestre del 2014 sarà anche dotato del Tegra K1”

Il documento in questione dovrebbe essere un documento ufficiale di Nvidia vistato dai propri legali prima di essere portato in aula ovviamente.

Se tutto fosse confermato, sarebbe ovviamente facile affermare che un tablet Nexus 9 è in costruzione e che lo costruirà HTC. Allo stesso modo sappiamo che il Nexus 9 potrebbe vedere la luce nel terzo trimestre del 2014. Facendo due conti il Nexus 9 potrebbe vedere la luce nel mese di Ottobre. Praticamente fra pochissimi giorni.

Ovviamente nulla si può dire sul prezzo e francamente anche le notizie di cui sopra per quanto provenienti da documenti usciti da un tribunale non sono confermate da alcun comunicato dei diretti interessati, quindi sono comunque da prendere con le pinze.

Certo un Nexus costruito da HTC e supportato da un Tegra K1 sarebbe decisamente il benvenuto

Il documento ufficiale che riporta la frase di cui sopra sembra non essere più disponibile sul sito di Nvidia.

Fonte bsn http://www.brightsideofnews.com/2014/09/10/nvidia-confirms-htc-nexus-9/

Corri veloce come il vento con un Jetpack!

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Alcuni di noi da bambini hanno sognato di avere scarpe con le ali per correre come il vento. I cartoni ci hanno fatto vedere supereroi spostarsi da un punto all’altro in un nanosecondo e siamo tutti un po’ cresciuti con il mito della velocità.

Alcuni di quei sogni potrebbero diventare realtà. Certo non oggi probabilmente  forse neanche domani ma all’Arizona State University si lavora ad un progetto chiamato 4MM che mira a costruire dei “razzi da indossare” che aiutino a correre più veloci.

In realtà il JetPack è uno zainetto del peso di circa 5kg che si aggancia alla schiena del corridore. Ha due propulsori inclinati verso il basso che spingono chi li indossa a correre più veloce.

[vimeo width=”700″ http://vimeo.com/98084869]

I test in realtà non mostrano ancora un aumento di velocità così sostanzioso. Un corridore il cui tempo medio sul miglio è di 5 min e 20 Sec ha abbassato il sui limite di 18 secondi indossando il jetpack, non certo un tempone.

Tuttavia non è solo l’aumento di velocità uno degli obiettivi del Jetpack ma anche quello di “assistere” la corsa in modo tale che la spinta dalle spalle favorisca un minore affaticamento.

In definitiva un progetto affascinante. Gli studiosi che ci lavorano sostengono che potrebbe essere utile in zone di guerra, non sappiamo bene come a dire il vero, noi speriamo che diventi un bel giocattolo per fare divertire grandi e piccini

iPhone 6 e iPhone 6 plus, foto e video migliori?

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Grande show il 9 Settembre per la presentazione di iPhone 6, ma ad un certo punto qualcuno ha detto: la fotocamera di iPhone 6 avrà una risoluzione di 8MP.

Ehy, 8 MegaPixel? ma come 8MP? ma c’è mezzo mondo a seguire questa presentazione ed ad un certo punto lo speaker dice: che bello avremo una fotocamera con 8MP?!??!

Ok, qualcuno avverta Apple che anche iPhone 4, 4S, 5 e 5S hanno una fotocamera da 8MP e non è che in campo fotografico siano proprio dei telefoni da competizione.

Spazio alla luce

In fotografia la risoluzione è importante ma non è tutto. La raccolta della luce è invece tutto. E ci sono esperienze importanti che ci hanno insegnato che un sensore molto sensibile spesso è garanzia di risultati eccezionali anche se la risoluzione non è alta. HTC One è un esempio di questo modo di vedere le cose.

Per cui, d’accordo che ci piacciono i numeroni, ma non è detto che questi 8MP siano realmente pochi. Quello che è importante è come la fotocamera di Apple raccoglierà la luce e su questo Phil Shiller durante la presentazione di iPhone 6 si espresso con una frase del tipo “avremo un nuovo sensore iSight”.

Dunque prima di annotare gli 8MP della nuova fotocamera alla voce “giocoso scherzo” sarà bene aspettare di poter scattare qualche foto e capire se realmente non ci sono migliorie rispetto al passato in quanto a risoluzione in rapporto alla quantità di luce catturata.

È anche vero che alla voce specifiche tecniche si legge 1.5-micron pixels e apertura ƒ/2.2, cioè esattamente identico al 5S. Per cui a meno di un triplo salto carpiato con avvitamento laterale destro, difficilmente iPhone 6 ha fatto un passo avanti in termini di risoluzione e raccolta della luce.

Focus Pixel

Una reale novità invece è la tecnologia denominata “Focus Pixel”. Sostanzialmente Apple dice soltanto che è un modo per raccogliere più informazioni possibili sull’immagine e migliorare la fase di Autofocus. Nei fatti molto probabilmente significa che sia iPhone 6 che iPhone 6 Plus utilizzano un autofocus basato sul riconoscimento della fase e non sul contrasto. Per coloro che non masticano troppo di fotografia, significa che la luce in ingresso viene divisa in due immagini che vengono poi comparate. Si tratta di un metodo realmente ha un’ottima resa sui sistemi di autofocus.

Video e stabilizzatore d’immagine

Se sulle foto non ci sono migliorie così grandi, almeno apparentemente, da farci gridare “evviva!!!” è sui video che invece si registrano significative novità. I video HD ora possono essere registrati a 60fps che è un bel passo in avanti. Ok probabilmente occuperanno di più in termini di dimensioni, ma certamente avranno una resa qualitativa decisamente superiore.

Anche nel campo dei video slo-mo le novità introdotte apportano notevoli migliorie. Di fatto è possibile registrare ora video slo-mo a 240fps e 720p. Questo dovrebbe consentire di catturare movimenti anche molto veloci e contemporaneamente di salvaguardare la qualità.

Infine Apple ha annunciato che ci sarà una feature denominata “Cinematic video stabilization“. In sostanza immaginate di camminare per strada cercando di catturare una scena che vi interessa. Ovvio che una volta tornati a casa il video risulti talmente mosso da fare venire il mal di testa. Camminando sicuramente la telecamerà avrà ondeggiato e provocato l’effetto movimento così fastidioso. La Cinematic Video Stabilization entra in gioco proprio per evitare questo effetto movimento assolutamente deleterio.

Su iPhone 6 plus c’è anche uno stabilizzatore di immagine ottico. Questo significa che le lenti e gli altri elementi cercano di muoversi assorbendo quelli che sono le ondulazioni provocate dai movimenti dell’operatore per mantenere un’immagine il più possibile ferma. La stabilizzazione ottica tipicamente fornisce risultati migliori rispetto a quella digitale dove invece è il software ha fare buona parte del lavoro.

Il botto finale

Ci sono poi una manciata di novità interessanti. Prima di ogni altra la possibilità di eseguire video time-lapse con una velocità impressionante. L’aggiunta di una telecamera frontale Facetime HD con un’apertura più ampia in modo da raccogliere l’81% di luce in più e un miglioramento nel riconoscimento facciale che in epoca di selfie farà la felicità degli appassionati del genere.

In definitiva non tutte le novità annunciate si possono definire entusiasmanti. Sicuramente ci si attende un miglioramento nel campo dei video. Per le fotografie bisognerà attendere la prova dei fatti.

Songs of Innocence degli U2 gratis su iTunes

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U2 Songs of Innocence
La copertina dell'album U2 Songs of Innocence degli U2

Il keynote di Apple con cui i nuovi iPhone 6 e il nuovo Apple Watch hanno fatto il loro debutto ufficiale in società era quasi finito.

Si aspettavano solo i saluti finali di Tim Cooks, ed in effetti qualcuno già stava abbandonando l’evento mentre Tim Cooks parlava di quanto sia importante il legame che Apple ha con la musica e annunciava l’iTunes festival che durerà tutto il mese di Settembre.

Proprio a margine di questa presentazione, quando tutto sembrava ormai finito Tim Cooks ha annunciato l’arrivo degli U2 sul palco.

Inutile dire che la folla si è rianimata. Cooks e Bono Vox hanno messo in piedi un simpatico siparietto prima che la band si esibisse sul palco. E alla fine dello spettacolo con un’altra gag hanno annunciato che l’album “Songs of Innoncence” sarebbe stato reso disponibile gratuitamente a tutti gli utenti di iTunes.

A dire il vero non è stato un annuncio classico ma un divertente scambio di battute fra Tim Cooks e Bono Vox. Il secondo alla fine ha chiesto al primo “Sei sicuro che l’album Songs of Innocence sarà distribuito gratuitamente a 500 milioni di persone nei prossimi 5 secondi?”.
Tim Cooks non si è lasciato pregare ed è iniziato un conto alla rovescia che è culminato con l’incontro fra il dito indice di Bono Vox e quello di Tim Cooks.

Inutile dire che qualche secondo dopo l’annuncio, il mio iTunes era già in fibrillazione e un paio di minuti dopo nella mia libreria c’era del tutto gratuitamente “Songs of Innocence”

[youtube http://youtu.be/5uvYUKiFN6k]

Non è un iWatch ma è un Apple Watch anzi due…

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Sono circa le 20.00 ora italiana minuto più minuto meno quando Tim Cook sale di nuovo sul palco del Flint Center ed annuncia “One More Thing”. L’evento è ovviamente quello dell’Apple Keynote del 9 Settembre. L’iPhone 6 ha fatto il suo debutto in società qualche minuto prima e questo “One More Thing” – Abbiamo ancora un’altra cosa da dire – fa presagire quello che tutti aspettavano, forse con una curiosità ed un’agitazione maggiore di quella rivolta proprio ad iPhone 6, l’arrivo di uno smartwatch.

Ed è lo stesso Tim Cook ad esordire dicendo “Sono molto orgoglioso ed entusiasta di condividere questa novità con voi questa mattina” subito dopo parte un video, le immagini sono molto ravvicinate è difficile intuire la forma precisa ma una cosa è certa è un orologio.

[youtube http://youtu.be/QyWB9ljQkvo]

Signori e Signore ecco Apple Watch

Quando il campo visivo delle immagini si allarga la forma risulta chiara, è un rettangolo! ha gli angoli leggermente arrotondati ma è un rettangolo! Le icone e il quadrante interno sono rotondi ma la forma dell’orologio è nettamente un rettangolo.

Un’immagine dell’orologio nel suo insieme completo di cinturino non fornisce indicazioni sufficienti sul materiale con cui è costruito, sicuramente un metallo,  una versione anche in oro. L’aspetto di insieme è intrigante. Compaiono altre immagini questa volta con un cinturino in gomma.

L’ultima slide svela il nome del nuovo orologio: è “Apple Watch”. Non è iWatch come tutti ci aspettavamo e non è rotondo come qualche rumors aveva riportato, e il cinturino non sembra di un materiale fantasmagorico come alcuni avevano sostenuto.

Apple Watch è il personal device migliore che abbiamo mai creato

Tim Cook riconquista il palco. Dice: “Apple Watch is the most personal device we’ve ever create”. Ha un Apple Watch al polso e applaude alla sala, a sua volta la sala è in piedi e applaude entusiasta.

Noi non abbiamo ancora deciso se il centinaio di designer assunti da Apple hanno fatto bene il loro lavoro o no. Ma è comunque uno spettacolo.

C’è già una rivoluzione dentro la rivoluzione di questo evento. Non c’è più la “i”, i nuovi prodotti sono Apple Watch e Apple Pay. Gli altri, quelli che seguono il buon vecchio stile Apple hanno la “i” vedi iPhone, ma questi no, questi sono nuovi e vanno per la loro strada.

Tim Cook dice: è preciso, è sempre sincronizzato con l’orario UTC. Si può personalizzare. E’ un nuovo modo più personale di comunicare e di essere connessi. E’ uno device pensato per la salute e per il fitness.

Come ogni prodotto innovativo tuttavia è necessario creare un punto di rottura con le interfacce precedenti.  Quello che non abbiamo fatto è stato prendere l’interfaccia di un iPhone e rimpicciolirla per rinchiuderla nelle dimensioni di uno smartwatch.

Ecco le funzioni e l’interfaccia

Tim Cook lascia la parola ad un video di Jony Ive e si iniziano ad intuire i primi particolari dell’Apple Watch.

Sul lato destro c’è una piccola corona in tutto e per tutto simile a quella dei vecchi orologi a carica manuale. La corona è chiamata “digital crown”. Si può utilizzare per effettuare uno zoom su una mappa per esempio, ma anche per effettuare lo scroll di una lista e se premuta serve per tornare alla home.

Ci sono alcuni sensori abbastanza evidenti sul retro dell’orologio. La home è costituita da una serie di icone rotonde, c’è sicuramente Siri. Si può interagire con gli amici ma anche tutta una serie di funzioni per il fitness. Lo schermo è sicuramente touchscreen ma ha dei sensori che controllano anche la pressione esercitata sul display. In pratica può distinguere tra tap e press. Il caricabatterie usa un attacco magsafe magnetico e ci sono 6 tipi di cinturini differenti che si possono sostituire attraverso un particolare meccanismo. Il display è in zaffiro.

Ed infine non c’è un solo Apple Watch ma due Apple Watch, il secondo è più piccolo e pensato per il pubblico femminile.
C’è anche una sports collection con un case in alluminio.

Durante il video la home cambia continuamente, e francamente è difficile orientarsi, sembra ci sia un quadrilione di funzionalità, molte combinazioni possibili, in pratica un orologio che può adattarsi a mille situazioni differenti.

C’è bisogno di qualcuno che faccia chiarezza, ed infatti Tim Cook lascia la parola a Kevin Linch per una demo live.

Una demo live

Notizia numero uno: Apple Watch per funzionare ha bisogno di iPhone.  Prende le notifiche, tutta una serie di informazioni da iPhone. In più è progettato proprio per lavorare in stretta sinergia con iPhone. Una persona potrebbe ricevere una email sullo smartwatch e voler rispondere da iPhone, per cui i due vanno in sinergia.

La corona laterale – “digital crown”- serve anche per zoomare sulle applicazioni disponibili che sono rappresentate sulle icone rotonde di cui abbiamo già parlato.  Ovviamente basta un tap per lanciare un app. Allo stesso modo è previsto il classico Swipe per passare da una schermata all’altra. C’è però una nuove gesture chiamata “Force touch” che serve a spostarsi fra le varie possibili modalità dello smartwatch. A dire il vero ci sono molte gesture per spostarsi fra le varie funzionalità.

Ad esempio si può passare da una modalità astronomia ad una modalità calendario. A seconda della modalità la home cambia mostrando le informazioni più appropriate.

Quello che invece viene chiamato taptic engine è sostanzialmente il meccanismo che fornisce una sottile vibrazione al polso in caso di ricezione di una notifica.

C’è una funzione che analizza il testo dei messaggi ricevuti e propone una serie di risposte prestabilite. Non sappiamo ancora nulla del supporto a questo tipo di funzione per l’italiano ma supponiamo che quando l’Apple Watch arriverà in Italia sarà configurato per il nostro mercato.

Ovviamente si può parlare con il telefono attraverso Siri e chiedergli indicazioni su una strada oppure impartire un comando vocale. Infine ci sono una serie di emoticons piuttosto divertenti ed animate per fare le cose più disparate.

Onestamente siamo rimasti impressionati dalla demo sull’uso dello zoom per le fotografie. La demo mostra un’immagine con un centinaio di persone stipate nello spazio di un francobollo. Zoomando si arriva a vedere nel dettaglio il volto di una persona tra la folla, notevole!

Infine ci sono tutta una serie di funzioni per il fitness, ed è a questo che servono i sensori sul retro oltre che a consentire l’attacco del connettore magsafe per la ricarica.

Infine c’è il watchkit ovvero un SDK dedicato ai programmatori per sviluppare App per il nuovo smartwatch di Apple.

Integrato con Apple Pay

Tim Cook torna sul palco e conclude la presentazione di Apple Watch semplicemente aggiungendo che certamente è integrato con il nuovo sistema di pagamento Apple Pay. Ovviamente negli Stati Uniti. In Italia Apple Pay per ora non sembra previsto.

La presentazione di tutte le funzionalità dello smartwatch è veramente lunga e ci sono centinaia di funzioni integrate nell’orologio. Ritorneremo su ciascuna di essa nel dettaglio. Quello che dobbiamo dire è che realmente ci sono così tante funzioni che ciascuno può individuare un preciso utilizzo dell’Apple Watch sulla base delle proprie abitudini e del proprio stile di vita ed è proprio questa probabilmente la chiave di volta su cui Apple ha puntato per questo suo nuovo Smartwatch.

Ci sono tre modelli Apple Watch, Apple Watch Sport, e Apple Watch Edition. La versione Edition è in oro a 18 carati. Il prezzo di base sarà di 349$ e sarà disponibile negli stati uniti all’inizio del 2015.

Nessun particolare è stato invece rilasciato sulla durata della batteria ed il tipo di connettività.

Apple Keynote ecco il nuovo iPhone 6

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Ore 18.50 la sala è in fermento, le poltrone non sono tutte piene, il logo Apple campeggia sullo sfondo. A guardare le poltrone in mezzo alla sala ancora vuota e il lento riempirsi della sala si mormora che l’evento possa iniziare in ritardo. In realtà sembra che i giornalisti tentino di evitare i posti centrali, poiché il Flint Center è enorme e non c’è un corridoio fra i posti di centro, per cui tutti cercano i posti laterali per poter scappare come razzi a fare i loro pezzi alla fine della presentazione dell’evento e non rimanere intrappolati al centro.

Ore 19.00 puntuale come una guardia svizzera il keynote ha inizio.

Subito dopo la sigla di apertura sale sul palco Tim Cook. Ed è qui che il live streaming di Apple comincia a tentennare sotto i possenti colpi della marea di persone che in ogni parte del mondo stanno seguendo l’evento.

Camicia e pantaloni di Jeans entra apparentemente tranquillo sul palco del Flint Center. Potrebbe stare presentando le sue creature ad un auditorio di dieci persone o di qualche milione e forse l’atteggiamento non cambierebbe. Tutto molto misurato, molto tranquillo e molto naturale. È solo il Flint Center e lo streaming che non regge e la consapevolezza che Tim Cook Ceo di Apple sta per presentare un evento atteso da diversi milioni di fan nel mondo che fa la differenza.

Il primo pensiero è proprio per il Flint Center, sono le 19.06

È bello essere tornati nel Flint Center, qui è nato il Mac, e proprio qui oggi abbiamo tante cose da farvi vedere

Al flint Center è nato il primo Mac
Al Flint Center è nato il primo Mac

Poche slide e meno di 3 minuti dopo parte il video che presenta iPhone 6. Come atteso non è un solo iPhone 6 ma due, uno più grande e uno più piccolo, esattamente come ce lo aspettavamo. In realtà ad un primo sguardo l’iPhone 6 non è tanto diverso da quello del leak che avevamo mostrato in questo video. Ha angoli leggermente arrotondati e la telecamera sporge leggermente.

 

Signori e Signore iPhone 6 e iPhone 6 Plus

Ed è qui che una slide piuttosto significativa svela il nome dei due telefoni di Apple: iPhone 6 e iPhone 6 Plus. Si vede chiaramente la differenza di dimensioni fra i due smartphone.

iPhone 6 e iPhone 6 Plus
iPhone 6 e iPhone 6 Plus

Tim Cook dice “i migliori telefoni che abbiate mai visto” e passa il microfono a Phil Shiller per i dettagli.

Vetro ultraresistente

Si procede veramente veloci, il tempo è poco e Apple non ha nessuna intenzione di perdersi in quisquiglie. I nuovi iPhone avranno la parte frontale in vetro e il retro in alluminio anodizzato. Il display è un retina HD ed è sRGB.
I rumors parlavano di un vetro zaffiro sulla parte centrale invece è solo un vetro ultraresistente sulla parte frontale. Su questa tipologia di vetro avremo sicuramente modo di approfondire. Phil Shiller dice solo che è un vetro rinforzato agli ioni.

Il rapporto fra le dimensioni dei diversi modelli di iPhone
Il rapporto fra le dimensioni dei diversi modelli di iPhone

Anche le dimensioni sono confermate 4.7″ e 5.5″ rispettivamente per l’iPhone 6 e l’iPhone 6 plus. Sulla risoluzione abbiamo rispettivamente 1334 x 750 pixel e 1920 x 1080 pixel. Rispettivamente il 38% e 185% in più di pixel rispetto all’iPhone 5s.

Compare una slide che mostra iPhone 5s, 6 e 6 plus di profilo. Mentre il 5s aveva uno spessore di 7.6mm l’iPhone 6 avrà uno spessore di 6.9mm mentre il 6 plus misurerà 7.1mm.

Più sottile dell'iPhone 5s
Più sottile dell’iPhone 5s

In pratica l’iPhone 6 Plus è un piccolo tablet ed infatti la UI riprende alcune funzioni tipiche di iPad mini, ad esempio se messo in orizzontale lo schermo può essere diviso in due parti come accade normalmete su iPad. La home può ruotare insieme al telefono quando è messo in posizione orizzonale e ci sono un paio di nuove gestures, tipo un doppio clic sul tasto home centrale e la home scorre verso il basso in modo da poter raggiungere più facilmente i tasti superiori. Niente che ci emozioni francamente.

L’intervento di Phil Shiller è sinceramente abbastanza noioso, sì le app scalano perfettamente su tutti i nuovi telefoni, sì ci sono 1.3 milioni di app nel market e sì gli sviluppattori possono crearne delle altre bellamente customizzate, ma dai ci si attende di più da una presentazione come questa, ok i dettagli ma andiamo avanti!

Ci si risveglia un poco quando Phil Shiller parla dei nuovi processori, sono nominati Apple A8 e hanno un chip a 64 bit, 2 milioni di transistor e sono il 13.7% più piccoli dei precedenti A7. Nonostante questo sono il 20% più veloci e guadagnano quasi il 50% sulla grafica. In totale il nuovo iPhone 6 potrebbe arrivare ad essere 50 volte più veloce del primo iPhone.

Ancora numeri, ed è qui che il live streaming è tornato fluido, credo che la gente mentre Shiller parlava di tutta la parte tecnica sia andata a farsi un panino ed abbia solo pigramente allungato l’orecchio sulle frasi più importanti. In ogni caso Shller imperterrito ha continuato a tirare fuori tutta la roba tecnica possibile ed immaginabile. Ed infatti introduce Metal il motore 3D di cui già si era parlato in passato.

Finalmente questa carrellata di numeri da mal di testa è passata, ed è tempo di demo. Arriva sul palco Stephan Sherman CCO di Super Evil Megacorp.

Finalmente si gioca

Stephan Sherman fa una sola cosa: lancia una demo di Vain Glory su iPhone 6. Ed è qui che la gente si sveglia dal torpore e apre di nuovo gli occhi. WoW vedere giocare Vain Glory proiettato a schermo intero dall’iPhone 6 è uno spettacolo! Ti viene voglia di avere in mano il telefono e darci dentro come un dannato! E’ tutto molto fluido, senza nessuna interruzione degno di dispositivi ben più tipicamente pensati per giocare! WoW again, bravo Sherman.

Vain Glory giocata su iPhone 6 è veramente fluida

Termina la demo di Vain Glory e Shiller torna sul palco. Ancora qualche numero: la batteria dura circa 24 ore di conversazione 3G per iPhone 6 plus e 14 ore per l’iPhone 6. Se questi dati fossero confermati alla prova dei fatti sarebbero assolutamente notevoli.

Un po’ di sport

Il processore M8 ha un “coprocessore” disegnato apposta per il fitness, riesce ad individuare le differenze fra una session di corsa oppure una pedalata in bicicletta e ovviamente può calcolare distanze e altezze. L’app Nike+ è stata aggiornata in modo che possa utilizzare il barometro per calcolare le altezze.

La connettività

Confermato il supporto e anche per Voice Over LTE. Fra i carrier mostrati in foto con support VoLTE non ne riconosciamo mezzo che possa essere utile al mercato italiano, ma comunque anche qui aspetteremo qualche tempo. Se la tecnologia è disponibile trovare gli accordi giusti non dovrebbe essere un problema.
Il wi-fi è su standard 802.11ac che dovrebbe assicurare circa 3 volte la velocità del normale wi-fi.

La fotocamera

Per le immagini si prevede una fotocamera da 8 megapixel e anche qui non abbiamo certo fatto salti dalla poltrona alla notizia, non è proprio una risoluzione sconosciuta al mondo degli smartphone. Piuttosto viene dichiarato un nuovo sensore iSight ed è qui che probabilmente ci sarà da approfondire. Ad ogni modo le immagini scattate con questa nuova camera e mostrate a video durante l’evento sembrano essere piuttosto buone per cui è evidente che indipendemente dalla risoluzione il risultato ottenuto è assolutamente apprezzabile. Viene annunciato anche uno stabilizzatore di immagini digitale per iPhone 6 e uno stabilizzatore ottico sull’iPhone 6 plus.

Per i video si prevedono full HD a 1080p per 60fps e 240fps per i video Slo-Mo, numeri decisamente alti. Ci sono poi un tot di funzioni interessanti come la stabilizzazione cinematica dei video, focus pixel e continuos autofocus. Avremo modo di approfondire tutte queste funzioni, ma ciò che è davvero importante è che le immagini mostrate in video sembrano perfette. Sulla tecnologia avremo da discutere ma apparentemente il risultato sembra ottimale.

iOS 8

Ovviamente con i due iPhone ci sarà il nuovo sistema operativo iOS 8. Una delle novità sarà una nuova applicazione di messaging che conterrà la possibilità di inviare piccole note vocali. Ma non è un po’ tardi per contrastare What’s app? ad ogni modo fa bene Apple a provarci.

Su iOS 8 stranamente Apple non spende molto tempo, giusto qualche slide per illustrare le nuove funzioni, ma si passa subito o quasi subito sulle modalità costruttive, il rispetto dell’ambiente la disponibilità e i prezzi.

Sui prezzi aspettiamo quelli per il mercato italiano. Per la disponibilità invece prenotazioni a partire dal 12 settembre e vendita in 115 paesi entro il 2015

Il nuovo sistema di pagamenti

È Tim Cook a tornare sul palco per illustrare il nuovo sistema di pagamenti. Ci vogliono circa 4 minuti per dire quante transazioni si fanno in America e nel mondo e presentare il nuovo sistema di pagamenti Pay.
In pratica viene confermato l’utilizzo di NFC per Pay.
In sostanza un app specifica memorizza le carte di credito salvate sullo smartphone. Per pagare è sufficiente avvicinare il telefono ad un dispositivo specifico che supporti la stessa tecnologia, premere il tasto TouchID e pagare.
Le carte di credito si aggiungono semplicemente fotografandole. La sicurezza secondo Apple è garantita da un codice personale non registrato da nessuna parte. Allo stesso modo Apple non manterrà in nessun modo traccia delle transazioni effettuate ne registrerà le abitudini di acquisto dei clienti e se per caso perdete il telefono c’è sempre “Trova il mio iPhone”.
I negozi pronti ad adottare il nuovo sistema sarebbero già oltre 220.000. La disponibilità del nuovo sistema è prevista già da Ottobre 2014.

Qualche minuto prima delle 20.00 finisce la presentazione di iPhone 6 e Tim Cook dice “One More Thing…” una cosa ancora.

La presentazione di iPhone 6 termina qui, ma quella che si aprirà immediatamente dopo è quella del forse ancora più atteso iWatch o da ora forse è meglio chiamarlo con il suo nome ufficiale Apple Watch, per gli amici Watch!

LG G Watch R uno sguardo da vicino

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Lg G Watch R
Completamente rotondo

Avevamo parlato del nuovo smartwatch di LG qui. E almeno per qualche tempo LG G Watch R sarà l’unico smartwatch a competere con il Moto 360 tra gli smartwatch rotondi.

Presentato ad IFA 2014, arriverà in Italia probabilmente entro la fine dell’anno. Il prezzo si aggirerà intorno ai 299€, se confermato sarebbe un prezzo leggermente superiore a quello del Moto 360.

L’LG G Watch R è tuttavia l’unico smartwatch rotondo a competere con Moto 360 sul campo dell’eleganza. Si presenta con un quadrante esterno completamente rotondo e con uno schermo totalmente utilizzabili a differenza del Moto 360 che copre leggermente una parte dello schermo con una striscia per i sensori. Anche la forma è una circonferenza piena mentre per il Moto 360 parliamo più di un’ovale anche se la differenza è minimale.

Nella parte esterna dell’orologio, c’è una corona abbastanza vistosa che visualizza i minuti e che funge anche da pulsante On Off.

Grande ma bello

Al polso l’orologio sembra un po’ grande, ovvero se non avete un avambraccio da sportivi e un polso degno di nota, è probabile che lo smartwatch assuma sul vostro polso un aspetto piuttosto massiccio. Non è l’unico orologio, anche fra quelli tradizionali, che sceglie la strada delle dimensioni imponenti. In questo caso però la scelta è dettata da necessità che devono tener conto anche del design tecnologico oltre che di quello estetico. In ogni caso l’LG G Watch R è decisamente bello e fa la sua onesta figura allacciato ad un qualunque polso.

[youtube http://youtu.be/nGx0_ChcD9A?list=UUabfiEzAwNHfShgmt2Y–Yw]

Inizialmente verrà venduto in una sola variante con cinturino in pelle e cassa metallica scura. Il cinturino tuttavia è progettato per essere sostituito con un qualunque cinturino per orologi da 22mm, per cui la possibilità di variare è garantita.

Non c’è la ricarica Wireless e il GPS

Nella parte posteriore dell’orologio c’è il sensore per il rilevamento della frequenza cardiaca e i contatti necessari per poter posizionare lo smartwatch sulla base ed effettuare la ricarica.
Non c’è però purtroppo la ricarica Wireless presente invece sul Moto 360. Questo è dovuto vincoli di design purtroppo. Vedremo se LG riempirà questo gap in futuro. Allo stesso modo manca del GPS.

Il display e il processore

Il display è un P-OLED 1.3 pollici 320×320, questo è garanzia di luminosità e molto probabilmente aiuterà a consumare meno energia e aumentare la durata della batteria da 410mAh.

L’LG G Watch R è alimentato da un processore Qualcom Snapdragon 400 da 1.2GHz, ha 512MB di RAM e 4GB di memoria per lo storage. Dovrebbe essere sufficiente per fare andare Android Wear in modo molto fluido.

Fra Moto 360 e LG G Watch R la lotta è dura, e probabilmente è solo una questione di gusti personali e forse prezzo, staremo a vedere chi la spunta

Ferrari FF la prima dotata di Carplay Apple

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Apple e Ferrari l’avevano detto a Marzo durante il Salone di Ginevra. Avrebbero portato Carplay su una Ferrari prima della fine dell’anno e così è stato.

Sono attualmente in consegna le Ferrari FF con Carplay ed il primo cliente a potersi sedere su uno di questi gioiellini è proprio un anonimo italiano.

Carplay è l’innovativo sistema di Apple dedicato al mondo dei motori, che consente di utilizzare l’iPhone in un modo molto intuitivo per effettuare chiamate, utilizzare mappe, ascoltare musica e accedere ai messaggi.

Gli utenti possono controllare facilmente CarPlay direttamente dall’interfaccia nativa della macchina o semplicemente schiacciando e tenendo premuto il pulsante di controllo vocale sul volante per attivare Siri senza distrazioni

Utilizzare Carplay è molto semplice. Il cuore di tutto è l’onnipresente Siri. È sufficiente schiacciare e tenere premuto il pulsante centrale per attivare i controlli vocali e potere utilizzare tutte le funzionalità dello Smartphone.

“CarPlay è stato progettato da zero per fornire a chi guida un’esperienza incredibile utilizzando il proprio iPhone in macchina”

ha affermato Greg Joswiak, Vice President Product Marketing iPhone e iOS di Apple.

“Gli utenti iPhone vogliono sempre i propri contenuti a portata di mano e CarPlay consente a chi guida di utilizzare il suo iPhone in macchina riducendo al minimo la distrazione. Abbiamo una straordinaria gamma di partner che stanno adottando CarPlay, e siamo entusiasti del suo debutto a Ginevra.”

Gli utenti che utilizzano Carplay all’interno del proprio autoveicolo possono usare Siri per accedere ai contatti, effettuare chiamate, ascoltare messaggi vocali etc. E non c’è ovviamente nessun contatto visivo con lo smartphone.

Immancabile ovviamente l’interazione con le mappe, ma in questo caso CarPlay cerca di anticipare i desideri degli utenti, interagendo con lo storico dei viaggi recenti, gli indirizzi memorizzati nei contatti, e-mail o testi, inoltre fornisce indicazioni sul traffico e sul tempo stimato di arrivo. Se proprio lo desiderate potete fare apparire le indicazioni sul display integrato dell’auto.

Ferrari FF
Bella, elegante e Ferrari

Ovviamente Carplay consente di controllare Musica, podcast e audiolibri attraverso i controlli integrati.

Anche se è Ferrari FF ad essere la prima a disporre di Carplay, Apple ha già stretto accordi per portare il proprio sistema su BMW Group, Ford, General Motors, Honda, Hyundai Motor Company, Jaguar Land Rover, Kia Motors, Mitsubishi Motors, Nissan Motor Company, PSA Peugeot Citroën, Subaru, Suzuki e Toyota Motor Corp.

Apple iPhone 6 e iWatch il giorno della verità

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Apple phone 6 iWatch presentazione il 9 Settembre
Il teaser con cui Aplle ha lanciato l'evento del 9 Settembre in cui presenterà iPhone e iWatch

Oggi è il gran giorno. Apple presenta i suoi nuovi gioiellini. C’è attesa per un nuovo iPhone 6 più grande, forse 2. Ovviamente rimane l’incertezza Smartwatch, sarà presentato oggi? Molti sono pronti a scommettere di sì. Nel frattempo possiamo dire che Apple ha invitato all’evento oltre ai soliti giornalisti anche una serie imponente di designer e fashion blogger. In pratica quelli che vengono definiti “influencer”. Persone che con i loro siti, i loro media, gli eventi che organizzano pur non essendo sempre dei giornalisti esperti di moda o delle persone che operano nel settore, hanno una notevole influenza sulle scelte d’acquisto del pubblico.

La scelta di una platea così particolare per la presentazione di prodotti che in definitiva sono pur sempre degli oggetti hi-tech è segno di quanto Apple abbia investito nel design e nella moda e di quanto li voglia rendere oggetti fashion oltre che tecnologici.

L’evento avrà luogo presso il Flint Center for the Performing Arts in Cupertino lo stesso dove 30 anni fa Steve Jobs ha presentato il primo Mac. Anche questo è un segno della certezza di Apple di presentare nuovamente prodotti che scuotono fortemente il mondo della tecnologia, questa volta anche del design, segnando una linea di rottura con quanto fatto fino ad ora.

Sarà possibile seguire l’evento in diretta streaming su http://www.apple.com/live/ stasera ore 19.00 italiane. Noi ovviamente saremo qui a raccontarvi cosa succede.

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Rotola rotola Ollie! Salta salta Ollie!

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Ollie incredibilmente veloce
Sphero Ollie può raggiungere i 15 kmh

C’era una una volta un gioco, parlo di un gioco di un secolo fa eh, mica quelli moderni, ma un gioco proprio antico. Comunque, si prendeva un vecchio cerchio di una bicicletta e con l’aiuto di una piccola barra di legno lo si faceva correre su e giù per monti e per valli. A volte si correva da soli a volte in compagnia di amici e vinceva chi arrivava prima alla fine di un percorso accidendato.

Poteva mancare nel 2014 l’evoluzione in chiave moderna del famoso gioco? Certo che no, e allora arriva Ollie! Non è il cerchio di una bicicletta ma è un piccolo cilindro con due, chiamiamole ruote, laterali. Della dimensione più o meno di una mano, lo si pilota con un app del cellulare.

Lo si poggia sul terreno, si fa tap sullo smartphone e Ollie corre, sterza, salta, arriva quasi a 15km orari, ovvero una saetta per quelle dimensioni. E si affanna a saltare ogni ostacolo compiendo gesta acrobatiche degne di uno stuntman professionista e anche di più.

Ollie è prodotto da Sphero. Sarà possibile ordinarlo dal 15 Settembre al costo di 99.99$.

Si certo, è estremamente pericoloso per il vostro portafoglio, perché difficilmente riuscirete a sottrarvi al suo richiamo, però una volta che lo vedrete saltare difficilmente  vi mancheranno i vostri soldi.

Ollie la famiglia al completo
Ollie è disponibile in diversi colori

[youtube https://www.youtube.com/watch?v=Ne2IOSdXvMQ]

[youtube https://www.youtube.com/watch?v=Zi-5hbaGmuQ#t=32]

Le bacchette che analizzano il cibo

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Le bacchette di Baidu
Foto via Clare Campana / Flickr (CC BY 2.0) https://www.flickr.com/photos/southpaw2305/4279499215

Questa zuppa non ti ucciderà, questo pesce non aggredirà il tuo stomaco. Questo è più o meno quello che le bacchette cinesi per l’analisi del cibo rispondono ai loro utilizzatori.

Le bacchette sono un prototipo realizzato dal gigante cinese Baidu. E non è poco per due motivi. Uno perché Baidu è in Cina quello che è più o meno Google per il resto del mondo. Un colosso che ha in mano l’interno mercato cinese di Internet. Due perché in Cina il problema della qualità del cibo è senza dubbio un problema reale e sentito.

Secondo WSJ le bacchette misurano la freschezza dell’olio nel piatto, il pH degli ingredienti e le calorie totali del piatto. Ovviamente il risultato delle analisi viene visualizzato dalla consueta App collegata alla bacchetta.

Il passo successivo potrebbe essere quello di aggiungere indicazioni sulla provenienza degli alimenti e i loro valori nutrizionali.

Le bacchette hanno una storia particolare perché il tutto sembrerebbe essere iniziato da un pesce di aprile ma per effetto della moltiplicazione dei social e per le reali problematiche alimentari della Cina si sono trasformate in un prodotto reale.

Le bacchette in cinese hanno il nome di Kuaisou tuttavia un rilascio in produzione non sembra essere imminente. Si tratta di un prodotto ancora allo stato di studio.

Contemporaneamente Baidu starebbe lavorando ad un prototipo di occhiali molto simile ai Google Glass ma questa è un’altra storia.

Non è la prima volta che un prodotto del genere si affaccia sul mercato. C’è già Hapifork la forchetta intelligente che però ha una funzione diversa ovvero controllare la velocità con cui il pranzo viene consumato e avvertirvi se state mangiando troppo velocemente.

I mattoni del futuro saranno i Lego

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Non è uno scherzo e non è un museo isolato è un serio tentativo di trasportare una tecnologia molto simile a quella utilizzata nei noti lego in un ambiente di produzione vasto e reale. In altre parole è un tentativo di costruire case e palazzi con mattoncini molto simili ai lego.

A studiare il progetto è Kite Bricks e sul loro sito scrivono:

Kite Bricks sta sviluppando un prodotto rivoluzionario, tale che cambierà il modo di costruire case, edifici, ponti e marciapiedi. Da ora in avanti gli edifici saranno maggiormente isolati dagli agenti esterni, molto più resistenti e meno costosi

I mattoni Kite Bricks assomigliano in tutto e per tutto ai lego e naturalmente ce ne sono di ogni forma e dimensione. Si inseriscono in supporti metallici e il tutto viene unito da uno speciale collante. Le costruzioni possono essere ideate in laboratorio ed i mattoni trasportati nei cantieri in modo tale che costruire fisicamente l’edificio costi uno sforzo minimale.

Infine Kite Bricks sostiene che i loro mattoni isolano maggiormente dagli agenti atmosferici, questo significa una minore dispersione di energia per la produzione del riscaldamento etc, con conseguente risparmio.

Per ora tuttavia si tratta solo di un progetto. Kite Bricks deve raccogliere circa 3 milioni di dollari per portare a compimento il progetto. Per ora ci tocca solo goderci il video.

 

 

Fatti una doccia con gli amici!

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Shower With Friends
Foto via winterofdiscontent Flickr (CC BY-NC-SA 2.0) https://www.flickr.com/photos/winterofdiscontent/3539751347

Non è un invito a lasciarsi andare a tentazioni orgiastiche e non è una velata allusione a controllare maggiormente il vostro stato di igiene. È una libera traduzione di “Shower With Friends” progetto risultato vincitore del recente Hackaton organizzato da Techcrunch a San Francisco – hashtag #HackDisrupt

Alla competizione hanno partecipato 132 team sfidandosi a colpi di ingegno. Riassumendo in un minuto di video progetti estremamente innovativi. Combattendo più a colpi di capacità , competenza e creatività che con la forza dei budget. Ed in effetti di budget questi ragazzi ne hanno ben pochi, ma i progetti venuti fuori sarebbero stati veramente tutti da premiare.

Alla fine ha vinto la mirabolante somma di ben 5.000$ il progetto “Shower With Friends”. In italiano suonerebbe più o meno come “Fai una doccia con gli amici”.

Si tratta di un app che misura il quantitativo di acqua e il tempo per fare una doccia. L’idea è che si possa sprecare meno acqua attraverso un uso più attento e consapevole. Così “Shower with Friends” misura giorno dopo giorno quanta acqua consumate nel fare una doccia e vi stimola ad un uso più corretto.

Non è tutto perché potete condividere le informazioni con i vostri amici e sfidarvi a chi risparmia più energia nel fare la doccia.

 

Tefal Cook4Me la pentola che cucina per voi

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Tefal Cook4me
La pentola con oltre 85 ricette precaricate che cucina per voi

Toccate la pasta a  noi italiani e si scatena il finimondo. Ci sono libri, tradizioni, riti che si consumano davanti al cibo e alla sua cottura! Ci sono correnti di pensiero sulla corretta esecuzione di un piatto e sugli ingredienti che lo compongono.

Ma, se avete lavorato tutto il giorno, tornate a casa con una fame da competizione e non avete alcuna voglia di cucinare, potrebbe pensarci Tefal Cook4Me a risolvervi la serata.

È sostanzialmente una pentola. Si attacca alla corrente elettrica. Selezionate la ricetta che vi interessa. Mettete dentro gli ingredienti tutti insieme oppure seguendo le istruzioni passo passo della ricetta, et voilà dopo pochi minuti la vostra cena è servita!

Ecco non c’è molto altro da dire su Tefal Cook4Me il funzionamento è davvero semplice. Il prezzo è intorno ai 300 euro. Può cucinare per 2, 4 o 6 persone in tempi rapidissimi. Ha una capacità di 4 Litri e misura 37cm di larghezza per 31 cm di altezza con un diametro di 35cm.

Per quanto riguarda i costi d’esercizio la stima è di crica 20€ l’anno se la utilizzate tre volte alla settimana, ma ovviamente è tutto da verificare.

[youtube https://www.youtube.com/watch?v=JXinoJAEgIs]

Samsung Gear S e Galaxy Note 4 in edizione limitata con Swarovski

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Samsung Swarovski
Samsung e Swarovski insieme per un edizione limitata su Gear S e Note 4

Samsung e Swarovski avevano formalizzato un accordo questa estate per la produzione di accessori speciali per i prodotti della casa coreana. È proprio il caso di dire che lo scopo dell’accordo era far diventare i prodotti di samsung dei veri e propri gioiellini, questa volta non solo tecnologici, ma nel campo del design.

Ad IFA 2014 si sono viste (e si sono viste in tutto il loro splendore), le edizioni limitate per Samsung Gear S e Galaxy Note 4.

Bisogna dire che l’effetto è sorprendente. Sul Gear S che di suo è già un orologio e dunque piuttosto portato ad essere bello e ornamentale, l’opulenza di Swarovski contrasta con la fredda tecnologia dell’oggetto. Ma è proprio questo che sorprende ed emoziona. L’effetto d’insieme è fantastico.

Sul Galaxy Note 4 è il dorso ad essere equipaggiato con i gioielli di Swarovski e, dunque a differenza dell’orologio che ne fa bella mostra in ogni situazione, rimangono celati agli occhi. Nel momento in cui vengono mostrati in tutto il loro splendore non lasciano altra opportunità agli astanti che esclamare un sincero “wow!”

[youtube https://www.youtube.com/watch?v=Lkm-aElsH5g]

Nuovo iPhone 6 svelato da un video (cinese)

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Come sempre accade in prossimità del rilascio di nuovi prodotti targati Apple le notizie si susseguono a ritimo vertiginoso e nessuna può essere smentita o confermata prima della conferenza stampa ufficiale. È il caso di queste nuove immagini pubblicate da un utente cinese sul social Weibo e riprese dal sito cnBeta che pretendono di anticipare il rilascio ufficiale di iPhone 6. Ad accompanare le foto anche un breve video.

Non possiamo confermare ,naturalmente, che quello che si vede in foto o nel video sia un iPhone 6 reale. Ovvero non possiamo dire se le foto e il video siano un fake, tuttavia se di fake si tratta sembra essere fatto molto bene.

leak iphone 6 back
iPhone 6 back. http://www.cnbeta.com/articles/325925.htm

Le immagini sembrano rappresentare un nuovo iPhone con uno schermo da circa 4.7 pollici e questo è anche quello che ci attendiamo dalla conferenza stampa di Apple visti i rumors precedenti.

Ne il video ne le immagini sembrano essere significativi delle nuove funzionalità di iPhone 6. Eccetto che è la prima volta che lo vediamo acceso. Unico particolare degno di nota una piccola linguetta rossa sull’icona di passbook. Volendo essere molto poco conservativi, potremmo azzardare che possa in qualche modo confermare le voci di un sistema di pagamento innovativo di cui il nuovo iPhone disporrebbe.

Comunque sia per il fatto che non possiamo dire nulla sull’originalità del prodotto mostrato, sia perché quello che si vede è veramente poco, siamo nel campo delle pure illazioni.

Sapremo solo Martedì tutta la verità su iPhone 6 e forse molto altro ancora.

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iPhone 6 profilo. http://www.cnbeta.com/articles/325925.htm

iPhone 6! iWatch! cosa dobbiamo aspettarci dal 9 Settembre?

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Evento Apple 9 Settembre
Ci siamo quasi. iPhone 6 e iWatch saranno presentati a breve

È giunto il momento, o almeno è quasi giunto. Il 9 Settembre Apple tirerà fuori dal cilindro un’altra raffica di prodotti. Ad alcuni piaceranno, alcuni li ameranno e qualcuno li detesterà profondamente.

Ciò che è certo è che nel bene e nel male di cosa accadrà il 9 Settembre e dei prodotti che faranno il loro debutto ufficiale in quel giorno si parlerà e si parlerà tanto. È una di quelle date che in un qualche modo segnano una svolta per gli appassionati di tecnologia, per i fan del mondo Apple e per coloro che amano le cose belle in generale.

Detto questo facciamo una rapida carrellata di quello che possiamo aspettarci il 9 Settembre.

Prima di tutto iPhone 6 non sarà l’unico prodotto a sferrare un attacco al vostro portafoglio, ci saranno altri dispositivi a cantare il richiamo della sirena rivolgendosi al vostro conto in banca.

Non uno, ma due, forse anche tre iPhone

Andando per gradi. Prima di tutto non ci sarà un solo iPhone 6 o almeno è previsto che non ci sia una sola misura di iPhone 6. Probabilmente vedremo un iPhone da 4.7 pollici e uno più grande probabilmente da 5.5 pollici. Se questo fosse confermato sarebbe una svolta. Francamente l’iPhone 5 per essere bello era bello ma abbiamo visto più di qualcuno invidiare le dimensioni di HTC o Samsung.
Non è detto però che non ci sia anche spazio per un tradizionale 4 pollici, questo perché di telefoni “piccoli” Apple ne ha svenduto un bel po’ di milioni, per cui non si può certo dire che la gente li odia.
In conclusione diversificare è meglio, perciò forse vedremo più di un iPhone 6 con dimensioni diverse.

Pagamenti mobili

Apple si è data da fare un bel po’ a stringere accordi con Mastercard, Visa, American Express e le altre maggiori società che offrono carte di credito. Tutto questo movimento non può essere solo dovuto ad una improvvisa voglia di socializzare. È molto probabile invece che farà il suo debutto un nuovo sistema di pagamenti mobile.

Il tutto si potrebbe basare sull’introduzione di NFC nell’iPhone. Grazie ad NFC probabilmente si riuscirà a pagare semplicemente avvicinando il telefono ad un POS o similari. Scopriremo di più sul meccanismo proprio il 9 settemte.

Detto questo, se il nuovo sistema andasse realmente in funzione, dovrà conquistarsi la fiducia dei consumatori. Perché, insomma, pagare con lo smartphone sarà anche bello ma è anche vero che qualche remora dovuta alla sicurezza c’è. Niente che non possa essere vinto, più un problema psicologico ma reale, ma dovremo scoprire come sarà concepito il nuovo sistema prima di saltare di gioia per il suo arrivo.

Un dispositivo indossabile

Apple introdurrà un dispositivo indossabile, tutti lo chiamano iWatch. In realtà non è certo se sarà davvero quello il nome. Certo è che ci sarà uno smartwatch e che sarà bellissimo e progettato con l’aiuto di qualche centinaio di Designer. Su iWatch molto già abbiamo scritto qui.

Uno spazio per gli outsider

Non ci fidiamo molto dei rumors ed Apple ci ha abituato a grandi sorprese. Per cui riserviamo l’ultimo paragrafo ad un immaginario outsider. Siamo sicuri che Apple riempirà questo vuoto informativo con un qualche dispositivo di cui quasi niente è trapelato, ma che ci sono buone possibilità che esista e faccia il suo debutto insieme agli altri.

Sarà possibile seguire l’evento in diretta live su http://www.apple.com/live/

Fossil e Intel produrranno uno SmartWatch?

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Fossil è un colosso nel campo degli orologi e Intel è un colosso nel campo della tecnologia. Cosa potranno mai produrre insieme se non uno Smartwatch? In realtà un comunicato stampa apparso in questi giorni sul sito di Intel parla più genericamente di “Accessori Indossabili” (Wereable), per cui non limita il campo ai soli SmartWatch ma visti i soggetti in gioco, è facile intuire che lavorareranno quasi sicuramente alla produzione di un nuovo Smartwatch.

A dire il vero Intel proprio recentemente era già scesa in campo per partecipare al mercato dei Wereable quindi non ci sorprende più di tanto che sia alla ricerca di collaborazioni per entrare più decisamente in un settore così promettente.

D’altra parte Fossil ha larga esperienza nel design, nella produzione, nella commercializzazione degli orologi. Immaginiamo dunque che la collaborazione darà sicuramente luogo a prodotti di una certa importanza.

Non ci sono ulteriori dettagli a trasparire dal comunicato, certamente ne sapremo di più nei prossimi giorni.

 

Kosta Kartsotis, Chief Executive Officer di Fossil Group ha dichiarato:

“Siamo molto entusiasti di collaborare con Intel e lavorare per sviluppare prodotti innovativi nel settore emergente del wereable. L’unione delle capacità del nostro marchio nei campi della moda e del lifestyle con le competenze di Intel nella tecnologia, hardware e innovazione ci consentirà di essere leader nel segmento”

Mike Bell, Vice Presidente di Intel e General Manager della divisione New Devices, ha aggiunto:

“La combinazione fra le tecnologie di Intel e la capacità del gruppo Fossil nel disegnare accessori di moda innovativi, la conoscenza del mercato e della distribuzione globale è il motivo per cui siamo certi che questa iniziativà sarà un successo. Siamo concentrati su indentificare le tendenze e le richieste che provengono dal mondo della tecnologia e nell’accelerazione nel campo dell’innovazione per i  prodotti indossabili”

Il termostato di Google arriva in Europa

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Alcuni di voi già conoscono Nest azienda acquistata da Google per più o meno la modifica cifra di 3.2 miliardi di dollari. Per coloro che non hanno la minima idea di cosa sia Nest e cosa faccia diciamo subito che si tratta di un’azienda specializzata in apparecchiature domotiche.

In realtà il parco prodotti di Nest è per ora tutt’altro che gigantesco, ma Google vede un grande futuro nel Termostato automatico prodotto da Nest.  Ed in verità questo oggetto ha delle potenzialità piuttosto interessanti.

Si sostiuisce molto facilmente al termostato casalingo, quello che tradizionalmente si utilizza per regolare la temperatura del vostro impianto di riscaldamento per intenderci. Una volta installato inizia ad auto-apprendere le vostre abitudini di vita. Quando siete in casa, a che temperatura vi piace dormire, quando uscite, quando rientra uno dei componenti, se uscite nel weekend e così via.

Il termostato apprende sempre anche quando regolate manualmente la temperatura ed adegua il suo comportamento di conseguenza.

Una foglia si illumina di verde quando la temperatura è regolata in modo da risparmiare energia. Può essere naturalmente controllato da remoto attraverso l’immancabile App e garantisce di farvi trovare la casa sempre adeguatamente riscaldata in ogni momento senza che vi dobbiate preoccupare di programmarlo ogni volta.

Il termostato è già disponibile e funzionante negli Stati uniti al prezzo di circa 200€. In Europa arriverà il prossimo mese, per ora solo in Francia, Olanda, Irlanda e Belgio. Per l’italia non ci sono ancora previsioni.

 

La casa con le stanze che ruotano

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Casa con stanze che ruotano time laps
Sharifi-ha House in TheIran Photo by Parham Taghioff. Courtesy of Next Office.

Il problema delle case moderne è che non si muovono. Per dire la verità era un problema anche delle case antiche, ma poiché qualche tempo fa c’era più tempo per godersi la vita, il problema si risolveva con case più grandi e spaziose e stanze che avevano almeno un balcone o una finestra verso ogni punto cardinale. Così magari c’era il salotto del mattino e quello del pomeriggio, quello d’inverno e quello estivo.

La storia forse non è esattamente come ve l’abbiamo raccontata noi, ma in ogni caso questo è più o meno quello che devono avere pensato gli architetti iraniani di Next Office quando hanno progettato Sharifi-ha House la casa con le stanze che ruotano.

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Sharifi-ha House in Teheran Photo by Parham Taghioff. Courtesy of Next Office.

E dunque in questo palazzo ci sono tre stanze disposte su altrettanti piani. Al piano più basso una stanza per il pranzo, al centro un ufficio, e al piano più alto una camera per gli ospiti.

La particolarità è che con poco sforzo le stanze possono ruotare, spostando il loro balcone nella direzione che in quel momento vi aggrada di più.

Così se avete voglia di farvi baciare dal sole del mattino, basta un tocco ed il gioco è fatto, poi nel pomeriggio tornerete ad una condizione a voi più ideale e se proprio non avete voglia di luce mettete la stanza in posizione orizzontale e non ci pensate più!

Motorola Moto X (2014) camaleontico!

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Come vi sentite stamattina, siete più un tipo da pura plastica? asettico, flessibile ma pronto a tutto, o un più vi sentite più un tipo da legno? caldo, morbido, generoso.

La domanda è lecita se si parla di Motorola Moto X (2014) perché la nuova versione del Moto X è un camaleonte dalle mille facce.

Per la parte posteriore potete scegliere fra 25 stili diversi. Potete usare un dorso in pelle o legno, con quattro diverse varietà per ciascuna tipologia di materiali e 10 tonalità differenti per variante. E se non avete voglia di pelle o legno ci sono 17 dorsi plastici ad attendervi.

Molti impiegano diverse ore al mattino di fronte all’armadio per capire cosa indossare e come abbinare i vari accessori. Da oggi avranno una questione in più da risolvere: come vestire il Motorola Moto X perché sia ben abbinato con il look del giorno?  Sono problemi, mica quisquiglie!

Detto questo, il Motorola Moto X non ha solo bei vestiti, ha anche un bel fisico.

Un display da 5.2” 1080p full HD con 423ppi, una CPU Snapdragon 801 a 2.5Ghz che lo rende abbastanza comparabile con il Samsung Galaxy S5 e l’HTC One (M8) ed infine ha 2GB di RAM. A completare il quadro c’è Android KitKat 4.4.4 Insomma ha tutte le sue cosine al suo posto per renderlo uno smartphone trendy ma potente.

Qualcuno ha avuto qualcosa da ridire sul prezzo perché 499$ non sono noccioline, ma vedremo se sarà abbastanza attraente da far fare una follia a chi già se ne è innamorato

[youtube https://www.youtube.com/watch?v=uSAs0-ur6sc]

MICA il braccialetto di Intel

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Mica Intel disponibile in bianco o in nero
Il braccialetto di MICA costruito con Open Ceremony è disponibile nella versione Bianca o Nera

Non c’è più alcun dubbio. La parola magica al cui fascino nessuno può sfuggire è “Wereable”, tecnologia da indossare insomma. E se anche Intel che non è che sia proprio nota per avere costruito molti device mobile si lancia in questo mercato vuol proprio dire che ne vedremo delle belle nei prossimi anni.

In ogni caso il primo Wereable di Intel è un braccialetto: MICA My – Intelligent Communication Accessory. Ma non è un braccialetto comune. È un vero e proprio accessorio di moda progettato insieme ad Opening Cerimony ma con le caratteristiche di un vero e proprio braccialetto hi-tech

Il braccialetto sarà disponibile in due versioni, una in pelle nera adornato con perle e uno in bianco adornato con ossidiana. In tutti e due i casi ci sarà un display curvo in vetro zaffiro.

Il braccialetto di MICA
Il braccialetto di MICA costruito con Open Ceremony è un vero accessorio di Moda

Le caratteristiche tecnihe non sono ancora state divulgate, ci saranno sicuramente tutte le notifiche per le email, gli sms etc ma il resto ancora vaga in un territorio oscuro, è probabile la ricarica Wireless.

Negli Stati Uniti sarà disponibile per la fine di quest’anno. Per l’Italia non ci sono ancora previsioni.

Dyson 360 eye l’aspirapolvere con gli occhi

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Che siate uomini o donne, casalinghe o lavoratori e lavoratrici questo robot è ciò che stavate aspettando da tempo. Si perché francamente passare l’aspirapolvere non è mai un piacere. In realtà ho sentito qualcuno che dice di rilassarsi nel farlo, ma non c’è bisogno di citare una statistica ufficiale per dire che andare in giro per la casa o l’ufficio o un qualunque altro luogo maneggiando un aspirapolvere non è esattamente uguale ad andare a fare una bella passeggiata nel parco.

Non sarebbe meglio se ci fosse un bel robot automatico che fa il lavoro sporco al posto vostro? ed in effetti di questi robot qualcuno esiste già, ma Dyson 360 eye ha qualcosa di speciale: ha gli occhi!

L’occhio di Dyson 360

L’amico Dyson 360, il fedele compagno che vi tiene pulita la casa, ha gli occhi! Una telecamera panoramica a 360 gradi che scatta 30 foto al secondo, prende nota della vostra casa, la guarda, annota ogni più piccolo granello di polvere e immagazzina tutte le informazioni nel suo robotico cervello. Non solo, ma ha anche una serie di sensori ad infrarossi che vanno ha completare le informazioni raccolte dalla telecamera.

[youtube https://www.youtube.com/watch?v=4y_9V7O1pac#t=64]

Questo posto lo conosco

Così ad un vostro comando Dyson 360 si stacca dalla base di ricarica, si porta al centro della stanza e inizia a pulire eseguendo un percorso a spirale, allargando pian piano il suo raggio. Se incontra un ostacolo ricalcola il suo percorso, se riconosce una zona su cui è già passato la evita graziosamente risparmiando il suo tempo. E naturalmente in tutto questo voi non vi accorgerete di nulla, silenzioso come un gatto, agile come una gazzella, rapido come un falco pellegrino, e intelligente come solo un Dyson 360 può essere, pulirà la vostra casa in un battibaleno

Quasi un carroarmato

Fa un po’ impressione con i suoi cingoli. Si perché non ha ruote ma cingoli. Già perché se incontra un gradino pensate che possa mai demoralizzarsi o stare a guardarlo pensiero? assolutamente no Dyson 360 affronta l’ostacolo mettendo in mostra tutta la forza dei suoi cingoli e la potenza del suo motore.

La polvere poi l’aspira sul serio. Ha un motore basatto su tecnologia Radial Root Cyclone e senza voler parlare di numeri e di tecnologia diciamo subito che la polvere la aspira senza il minimo sforzo in più la separa da altri tipi di sporcizia incontrati per strada e mette tutto nel suo serbatoio da 0.4 litri.

Quanto dura? mi obbedisce?

Beh sulla lunga distanza non è proprio un campione. Dopo una mezz’oretta ha bisogno di ritornare alla base e ricaricare le batterie, poi può partire per nuove avventure.

Naturalmente lo potete comandare a bacchetta da remoto tramite l’immancabile App

In italia non sappiamo ancora quando sarà disponibile. I primi ad avere una casa pulita da Dyson 360 saranno i giapponesi più o meno nella primavera 2015, a seguire tutti gli altri.

Il prezzo non è noto, speriamo di non dover vendere la casa per comprarlo!

Motorola Moto 360 in vendita da oggi!

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Da oggi nei negozi c’è in vendita un orologio in più! Detta così dubito che la notizia possa spostare di molto le strategie di marketing dei più grossi produttori di orologi al mondo. I modelli disponibili sono così tanti che l’arrivo di un nuovo concorrente non sarebbe un problema per nessun produttore. Il mercato è abbastanza grande da lasciare qualche spazio a tutti.

In realtà quello che arriva oggi sul mercato non è un concorrente qualunque. È un orologio che segna un punto di rottura, uno di quei prodotti che potrebbe costringere anche produttori che tradizionalmente non amano scendere in competizione a variare il loro punto di vista.

La differenza infatti fra il Motorola Moto 360 e il resto degli Smartwatch è che è un orologio, attenzione un orologio non solo uno smartwatch. La differenza è sottile, ma si percepirà di più quando dopo aver allacciato il cinturino al vostro polso, non sentirete di avere indossato un corpo estraneo ma un normale tradizionale orologio, bello come un orologio, grande come un orologio, pesante come un orologio, elegante come un orologio. Nessuna tentazione di classificarlo in un modo diverso ne di sentirlo come un oggetto diverso da quello che avete sempre portato.

E’ un bene tutto ciò? Assolutamente si. Perché il Motorola Moto 360 irrompe sul mercato come un orologio. Non è un gadget e non è un supercomputer, è pensato e nato per essere un orologio,  ma ha in più dalla sua tutte le funzioni degli smartwatch e non è assolutamente una cosa da poco.

Sobrio con brio

Il cinturino in pelle realizzato dalla conceria Horween di Chicago la dice lunga sul perché il Moto 360 è concepito come un orologio prima che come uno smartwatch. Horween non è proprio l’ultima arrivata nel campo nel design e lavorazione degli oggetti in pelle, non è una bottega di quartiere o un ordinario laboratorio cinese, ma una delle concerie più antiche degli stati uniti.

Il display tondo ha un design ben concepito. Non è solo una questione di forma non è un modo di per dire che tondo è bello mentre quadrato lo è di meno. E’ proprio una questione concettuale, il design tondo poggia perfettamente sul dorso del polso, vi si colloca in modo del tutto naturale. Si certo lo spessore è ancora un po’ alto, parliamo di 11,5mm non proprio una sottiletta ma neanche spesso come un misuratore di pressione.

Il peso è di 48 grammi circa. Anche in questo caso non una libellula ma neanche pesante come una borsa della spesa.

In pratica, ok lo mettete al polso, si certo ci giocherrellate un po’ ma poi ve ne potete tranquillamente dimenticare. Non lo sentirete neanche, tranne quando con un gesto consueto quanto tradizionale lo consulterete per conoscere l’orario oppure una delle tante informazioni in più che il vostro orologio vi mette a disposizione.

[youtube http://youtu.be/E34L1BWJP2s]

Parliamo di misure

Ok, uno dei più grandi dillemi della storia: quanto contano le misure? nel caso del Moto 360 secondo noi poco. E’ una questione di feeling, di sensazioni, di quello che questo orologio è capace di trasmettervi. Ma se siete amanti delle statistiche e non potete fare a meno di collezionare i numeri che certificano le dimensioni dello strumento, allora sappiate che il display ha un diametro di 1,65 pollici, sporge leggermente fuori dalla sede in cui è alloggiato. Unica pecca che rovina leggermente l’estetica è una sottile striscia nera posta in corrispondenza di una delle attaccature del cinturino e che ospita i sensori interni del dispositivo.

La risoluzione è di 320×290, il vetro è un Gorilla Glass. Sulla resa di questa soluzione i pareri sono discordanti, alcuni trovano che sia perfetta, altri che la leggibilità dei caratteri non è sempre il massimo e che sullo schermo si può fare di più.

Sotto il cofano c’è Android Wear

Molti sostengono che Android Wear non sia ancora pronto per le rotondità. Sembrerebbe, ma non abbiamo ancora provato con le nostre mani, che di tanto in tanto qualche etichetta, o qualche immagine venga tagliata, un po’ come se un sistema operativo per schermi rettangolare fosse stato adattato a forza e costretto in uno schermo rotondo.

Detto questo, sappiamo ormai di cosa parliamo, Android Wear sembra per ora una soluzione più che matura per questo tipo di dispositivi. Le notifiche scorrono a tonnellate e nelle forme  più variegate sullo schermo. Tweetter, posta elettronica, meteo, tutto arriva e tutto va, compare rapidamente, vi da la possibilità se volete di leggere, consultare, interagire e poi scompare graziosamente così come è arrivata.
E naturalmente con lo smartwatch potete discutere, si proprio discutere, perché se avete bisogno di questa o quella informazione, il più delle volte è sufficiente chiederla al vostro smartwatch e molto probabilmente ve la fornirà molto volentieri e senza mai stancarsi.
C’è anche il cardiofrequenzimetro e un pedometro e le altre funzioni per il finess. Anche su questo non abbiamo ancora suffcienti informazioni per sapere quanto siano precisi, ma c’è tempo per scoprirlo

Della durata ne vogliamo parlare?

La batteria dovrebbe durare un giorno, e se così fosse potrebbe anche andare bene. Si certo è il minimo sindacale, nessuno straordinario, nessun “WoW che fenomeno!” ma sufficiente per svolgere bene il suo compito.

Cassa grazie!

Il costo dello Smartwatch è di 249$ per un prodotto di Design con funzioni di smartwatch, non poco non molto. Disponibilità per gli scaffali italiani ancora non certa.

Nel frattempo oggi è prevista una session di question e answer direttamente live con Join Lauren Gellman

Motorola Moto 360 la presentazione ufficiale

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Così, oggi tutti gli occhi erano puntati su Motorola. Oggi era il 4 Settembre, il giorno tanto atteso in cui ci si aspettava il debutto ufficiale del Motorola Moto 360, del Motorola Moto X+1, Moto G2.

Ed in effetti il debutto c’è stato, ovvero forse per quello che è dato sapere c’è stato. Sembrerebbe che Motorola abbia tenuto una serie di briefing molto veloci e riservati con alcuni giornalisti ben selezionati. Niente di pubblico insomma, niente da dare in pasto alle masse ansiose e frementi di poter vedere i nuovi gioiellini di Motorola.

Come sia possibile che nessuno dei pochi giornalisti invitati abbia lasciato trapelare nulla di quello che è successo nelle stanze del palazzo resta ancora per noi un mistero. Si sa che i giornalisti non sono esattamente una razza che sa mantenere un segreto, a meno che un NDA molto ma molto ben controllato non li leghi mani e piedi con nodi molto stretti, oppure che realmente oggi nel palazzo di Motorola non sia successo nulla e magari ci stiamo immaginando tutto. Comunque quello che è successo il 4 Settembre lo sapremo solo domani.

Ed in effetti quello che c’è di solido, tangibile e verificabile è questo tweet:

 

a cui ha fatto seguito quest’altro tweet

In buona sostanza Join Lauren Gellman direttore Marketing di Motorola ha decretato: amici miei state pure ad aspettare perché tanto ci vuole ancora un po’

Per cui noi effettivamente stiamo qui ad aspettare. In alto in questo stesso articolo c’è il video attraverso il quale si dovrebbe poter seguire l’evento in diretta streaming. L’hashtag #askmoto è già lanciato e noi vi aggiorneremo immantinente, appena anche la sola ombra di un Moto 360 , di un G2 o un X+1 dovesse fare capolino dal quartiere generale di Chicago.

 

Sony Smartwatch 3 e Smart Band Talk non belli ma buoni!

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Sony ha presentato ad IFA 2014 due suoi nuovi prodotti indossabili Sony Smartwatch 3 e la Smart Band Talk. Prima di tutto dobbiamo dire che a differenza di quanto ci aspettavamo da Sony lo SmartWatch 3 utilizza pienamente Google Android Wear e questa certamente è una sorpresona. In precedenza Sony aveva dichiarato che l’adozione di Android Wear non era nei loro piani.

Ma per tornare a SmartWatch 3 non possiamo dire che sia bello come il Moto 360 o l’LG G Watch R. Piuttosto si presenta come un orologio quadrato con cinturino in silicone. Le dimensioni non sono proprio da libellula ma tutto sommato sembra un buon orologio per lo sport o comunque un orologio di dimensioni generose non propriamente elegante ma funzionale.

La prima annotazione interessante tuttavia è proprio sul cinturino. L’orologio infatti è collocato all’interno del cinturino in modo che sia completamente rimovibile dal suo supporto. In questo modo  se dopo aver comprato la versione Black avete voglia di cambiare colore non vi resta che staccare l’orologio dal cinturino e innestarlo su uno nuovo.

Se l’aspetto non è entusiasmante ed il cinturino intercambiabile non è una caratteristica che vi possa convincere ad amare questo orologio, probabilmente potrebbero essere le sue funzionalità a spostare i vostri sentimenti.

Android Wear con la sua pletora di applicazioni è già un buon motivo per fare iniziare a palpitare il vostro cuore, ma poiché la piazza degli smartwatch che utilizza Android Wear comincia ad essere affollata, è probabile che il Sony Smartwatch si possa fare notare poiché è dotato di GPS e dell’applicazione Walkman a completare il quadro il collegamento a cuffie Bluetooth. In altre parole se andate a correre potrete ascoltare un po’ di buona musica e tracciare il vostro percorso anche in assenza di un collegamento allo Smartphone.

Altrettanto positiva anche l’esistenza di un ingresso USB utile per collegare lo Smartphone e lo scambio dati.

Per il resto ci sono le solite funzioni principali di tutti gli smartwatch, la possibilità di ricevere ogni tipo di notifica sullo schermo telefonate, testi, e-mail, avvisi dai social media etc. Ovviamente c’è “LifeLog” , app ufficiale di Sony, che consente di monitorare i soliti parametri di fitness – passi, distanza, calorie ma anche che film avete visto, la musica che avete ascoltato, i giochi che avete giocato o i luoghi che avete visitato. Queste informazioni vanno a formare una linea temporale da sincronizzare con il vostro Xperia Z3.

Anche sulla Smart Band Talk dobbiamo dire che non è bella come il Jawbone Up e non è futuristica come il Samsung Gear Fit ma fa bene il suo lavoro. E’ sicuramente instancabile e fornisce tutte le funzionalità tipiche di una SmartBand : conta-passi misura della distanza, rilevamento della qualità del sonno. E’ certificata IP68 e questo è un buon plus. Non ha però il GPS. La caratteristica maggiore che poi è anche quella che da il nome al prodotto è quella di poter gestire le chiamate attraverso il microfono e uno speaker integrato.

Prezzo annunciato per lo Smarwatch 3 intorno ai 230€, per la Smart Band Talk intorno ai 159€

 

Samsung Gear VR ed il mondo non vi sembrerà più lo stesso

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Samsung Gear VR
L'esperienza 3D in realtà Virtuale è molto buona

Presentato ieri a sorpresa ad IFA 2014, il Samsung Gear VR era uno dei prodotti più attesi ad alto contenuto innovativo. Prima di passare a spiegarvi cosa è e come funziona diciamo soltanto che è il frutto della collaborazione fra Samsung, colosso dell’elettronica di consumo e uno dei leader nel campo del mobile e Oculus VR, una delle compagnie più innovative nel campo della realtà virtuale capace di raccogliere ben 2.4 milioni di sterline su KickStarter e recentemente acquisita da Facebook.

Ora che è abbastanza chiaro chi sono gli attori di questa storia, andiamo a discutere di cosa hanno combinato insieme Samsung e Oculus ed in particolare parliamo di Samsung Gear VR.

Sostanzialmente Samsung Gear VR è un visore. Vi ricordate i vecchi visori per diapositive? ma sì! quelli che negli anni 70 e 80 si indossavano come normali occhiali e venivano utilizzati per guardare scorrere le diapositive? Vi ricordate l’effetto che facevano quelle diapositive proiettate all’interno di un ambiente chiuso a pochi centimetri dagli occhi invece che su un proiettore a qualche metro di distanza?

Ecco l’idea di base di Samsug Gear VR è un’evoluzione molto avanzata di quel concetto primitivo. Apparentemente all’aspetto assomigliano ad una grossa maschera da indossare al posto degli occhiali. Una volta indossati iniziano a scorrere immagini, animazioni, giochi etc tutto rigorosamente 3D. Naturalmente con tutti questi oggetti si può interagire esattamente come si fa con uno smartphone. Una mappa diventa 3D. Una foto diventa 3D. Un gioco, una qualunque immagine app o contenuto viene fruita attraverso un mondo tridimensionale noto come realtà virtuale.

Non esattamente così a dire il vero. Prima di essere indossata il visore-maschera deve essere aperto e nell’apposito scomparto bisogna collocare un Samsung Galaxy Note 4. Non un altro qualunque dispositivo ma solo e unicamente il Samsung Galaxy Note 4.

A questo punto il visore può essere indossato e l’esperienza 3D più emozionante che possiate immaginare può avere inizio. Si può vedere un concerto in 3D, si può giocare, si possono guardare fotografie etc.

Su un lato del visore c’è un piccolo touchpad sul quale si può agire per scegliere la funzione desiderata, la scelta all’interno è aiutata da un cursore luminoso. In definitiva imparare a pilotare il Samsung Gear VR non è complicato.

Una prova su strada effettuata da Mashable indica qualche lato negativo, ad esempio c’è una funzione per la messa a fuoco delle lenti ma opera su tutte e due gli occhi contemporaneamente, quindi se come molti avete diversi gradi di miopia da un occhio all’altro dovrete smanettare un po’ per trovare il corretto bilanciamento. Naturalmente non è progettato per essere utilizzato con gli occhiali e anche questo per alcuni potrebbe essere un handicap. Infine pesa un po’ per cui certo non lo si può indossare a lungo. Infine deve interagire con il Samsung Galaxy note 4 che non è esattamente un campione di leggerezza e un oggetto da tenere nel taschino.

Per il resto l’esperienza 3D sembra molto intrigante così come l’esperienza di gioco. Si tratta senza dubbio di un prodotto innovativo e di una tecnologia che ha ancora margini di crescita entusiasmanti.

 

Specifiche Tecniche


Gear VR

Optical Lens

96˚ Field of View

Sensor

Accelerator, Gyrometer, Magnetic, Proximity

Motion to Photon Latency

< 20ms

Focal Adjustment

Covers Nearsighted / Farsighted Eyes

Interpupillary Distance Coverage

55 ~ 71 mm

Physical User Interface

Touch Pad, Back Button, Volume Key

Connection

microUSB 1.1 connection to the Galaxy Note 4

Dimension (Headset)

198(W) x 116(L) x 90(H)mm

Contents

Available through Oculus Store

microSD Card(16GB) in-box: A collection of 360-degree videos and 3D movie trailers from major studios will be pre-loaded.

Marvel’s Avengers; Age of Ultron offers Samsung Gear VR users to have exclusive access to Tony Stark’s Lab inside the all new Avengers Tower.

IMAX offers samples of Hollywood and documentary films in a virtual theatre with Samsung Gear VR – the next best thing to a live IMAX experience.

DreamWorks VR from DreamWorks Animation allows Samsung Gear VR users to interact and laugh with DreamWorks characters and content in a whole new way like never before.

Legendary’s Pacific Rim Jaeger Pilot is an immersive content experience that puts viewers at center of the action with Samsung Gear VR.

Cirque du Soleil Media presents a 360 live-action 3D VR experience, featuring an act from Zarkana filmed by Felix & Paul Studios for Samsung Gear VR.

M-GO Advanced, a new paradigm for digital video VR applications, offers an unmatched interactive search and discovery experience with Samsung Gear VR.

Vevo offers more than 100,000 HD music videos, live concert events and original programming can be enjoyed in an immersive, full-screen theater experience on Samsung Gear VR.

Protocol Zero (working title) from DENA offers Samsung Gear VR players to infiltrate enemy grounds undetected in blackout conditions with hi-tech optics including night vision, X-ray vision, and thermal vision.

Qualcomm Vuforia connects the physical world with digital experiences to demand attention, drive engagement and deliver value through a mobile vision platform that enables apps to see with Samsung Gear VR.

Galaxy Note 4

Display

5.7 inch (143.9mm) Quad HD Super AMOLED (2560 x 1440)

Camera (Pass-Through)

High Frame Rate Preview (60fps)

Audio

3D Spatial Sound on Samsung VR Player for VR Gallery contents (Earphone needed)

 

 

Asus svela ZenWatch a IFA 2014

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ASUS ZenWatch
Il display è curvo. L'orologio è comunque sottile

Di ZenWatch ne avevamo parlato qui. Avevamo già detto che molto probabilmente sarebbe stato lo SmartWatch più economico del momento ma non avevamo ancora svelato tutte le caratteristiche tecniche, in attesa che fosse ufficialmente presentato a IFA 2014.

Il gran giorno è arrivato Asus, durante un’affollata conferenza stampa, ha presentanto il suo ZenWatch insieme ad alcune altre novità fra cui Zenbook UX305, EeeBook X205, e MeMO Pad 7 (ME572C).

Asus ZenWatch è li primo smartwatch della famiglia Asus basato su Android Wear. Dal punto di vista estetico prima di tutto dobbiamo dire che non è rotondo, ha comunque angoli arrotondati. L’effetto di insieme è veramente molto elegante, probabilmente perché è dotato di un cinturino in pelle che conferisce allo ZenWatch un’aria da orologio classico piuttosto prestigioso.

Il quadrante invece, come già detto, non è rotondo ma ha invece un aspetto rettangolare con bordi arrotondati con un delizioso schermo curvo da 2.5D.

Il display è AMOLED da 1.63 pollici per una risoluzione di 320×320. Il processore è un Qualcomm da 1.2Ghz. Per la RAM abbiamo 512MB e 4GB per lo storage.

Naturalmente, grazie al sistema operativo Android Wear, usufruisce del pieno collegamento a tutti gli Smartphone Android con le funzioni che questo tipo di abbinamento si porta dietro.

C’è il classico tap-tap che consente con un paio di colpi sul display di ritrovare lo smartphone perduto. C’è la remote camera che consente di scattare foto con un controllo a distanza. Ovvero potete posizionare lo smartphone in un’altra stanza e pilotarne la fotocamera da remoto via smartwatch. C’è un sensore di prossimità che consente di mettere le chiamate in “mute” semplicemente passando una mano sullo smartwatch e c’è anche un sistema per utilizzare lo ZenWatch come telecomando per un proiettore di diapositive.

Naturalmente poi ci sono tutta una serie di sensori dedicati al fitness e al wellness e grazie alla app ASUS ZenUI, si possono monitorare i passi effettuati, le calorie bruciate, il tempo di attività, il battito cardiaco, l’intensità degli esercizi e il livello di relax.

Sul prezzo ci attendevamo ancora qualcosa in meno , si parla di 199£ che sono sicuramente un prezzo economico ma non così lontano dagli altri smartwatch offerti sul mercato.

Probabilmente lo troveremo disponibile nei negozi a partire da Natale 2014. Un regalino niente male da fare o da farvi fare.

Specifiche tecniche

Processor Qualcomm® Snapdragon™ 400 processor with 1.2GHz CPU
OS System Android Wear
Memory 512MB RAM
Storage 4GB EMMC
Display AMOLED1.63″, 320×320, 278ppi touch display
Cover Lens 2.5D curved Corning® Gorilla® Glass 3
Sensor 9 Axis Sensor , ,Bio sensor
Bluetooth Bluetooth 4.0
USB Port Micro USB on Charging Cradle
Audio Built-in microphone
Battery Polymer 1.4Wh
Water Resistance IP55
Colors Silver and rose gold color layering
Brown leather strap
Size 50.6 x 39.8 x 7.9-9.4mm
Weight Body: 50g
Strap: 25g