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L’iPhone 6 Plus è troppo grande?

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I nuovi iPhone 6 e iPhone 6 Plus hanno messo gli amanti della mela morsicata davanti a un dilemma: schermo piccolo (che poi tanto piccolo non è) o schermo grande? Quali sono i reali benefici di uno schermo grande come quello della versione Plus? Non sarà troppo scomodo da utilizzare? Occorreranno per forza due mani?

In teoria, fino a che non lo avremo tra le mani, sarà difficile dare una risposta a questi interrogativi, ma abbiamo comunque una lunga consuetudine con altri “phablet” per avere una buona idea di cosa aspettarci. Fatte salve le ovvie differenze dovute a sistemi operativi diversi, l’usabilità di questi dispositivi è più o meno la stessa, sia che si usi Windows Phone, Android o iOS.

 

Uno schermo grande ha parecchi vantaggi

iPgone6Plus_in_hand

Il nuovissimo schermo da 5.5 pollici dell’iPhone 6 Plus ha come primo, scontato vantaggio, quello di far apparire più grandi tutti i contenuti, grazie anche ad una eccellente risoluzione full HD. Tradotto:

Possiamo visualizzare maggiori porzioni delle pagine web mentre navighiamo

Vedremmo più aggiornamenti sui nostri social network (più tweet e più post di Facebook in un’unica schermata)

Video e foto sono mooolto più gradevoli su uno schermo più grande

I videogame sono più belli da vedere e più facili da giocare, grazie ai pulsanti più grandi e facili da premere

Scrivere risulta più facile e veloce su on-screen-keyboard più grandi

Alcune applicazioni possono trarre beneficio da uno schermo più grande (specialmente quando orientato orizzontalmente), dividendolo in due e utilizzando in maniera differenziata le due porzioni del display.

 

Pro e contro di un phablet, oltre lo schermo

iPhone 5 iPhone 6 e iPgone 6 Plus

Al di là di uno schermo più grande, un dispositivo extralarge si differenzia da un “normale” smartphone anche per altre caratteristiche, con i relativi vantaggi e svantaggi

 

Vantaggi:

Uno smartphone di taglia grande avrà probabilmente una grande batteria, quindi possiamo aspettarci ottime prestazione dal nuovo iPhone 6 Plus, sia alla luce dei risultati ottenuti dai phablet targati Android, sia dando fiducia ai primi test effettuati in America da giornalisti indipendenti.

Un più comodo utilizzo nell’utilizzo con due mani: se possiamo anche dire addio all’utilizzo con una sola mano, possiamo in compenso godere di una più confortevole presa “a due mani”, che si traduce in un utilizzo più rapido della tastiera e in foto più stabili e senza il rischio di coprire l’obiettivo con un dito.

 

Svantaggi:

E’ troppo grande per la maggior parte delle tasche e, anche nel caso entrasse in qualcuna, non sarebbe molto piacevole da portare in giro.

Utilizzato come telefono è decisamente scomodo, specialmente per chiamate molto lunghe. Inoltre, l’impressione che dà non è elegantissima, diciamo…

Batterie più grandi significano anche tempi di ricarica più lunghi. Niente di drammatico, specialmente per chi è abituato a ricaricare di notte, ma è da tener presente.

Scomodissimo da portare con sé quando si fa attività fisica: magari per una breve corsetta possiamo anche sperimentare, ma le probabilità che caschi sono elevate.

 

E’ davvero troppo grande per utilizzarlo con una sola mano?

Two Hands Phone

La risposta breve è “sì”: sostanzialmente l’iPhone 6 Plus non è utilizzabile se non con due mani, specialmente per quanto riguarda l’utilizzo della tastiera e la possibilità di raggiungere tutte le aree dello schermo con il pollice.

Bisogna però tenere presente che, come per Android, è attivabile una modalità che semplifica l’utilizzo a una mano. In aggiunta a questo, possiamo anche contare sul alcune tastiere prodotte da terze parti, specificatamente pensate per l’utilizzo a mano singola. Infine, nella valutazione di questo aspetto, teniamo presente che, in realtà, è possibile che già ora utilizziamo gli smartphone con due mani il più delle volte… quindi possiamo anche non farci condizionare eccessivamente da questo “difetto”.

 

Come posso sapere se l’iPhone 6 Plus è troppo grande per le mie mani?

iPhone 6 di carta

Metodo ovvio: andare di persona in un apple store e provare.

Metodo art-attack: stampare il “cartamodello” dell’iPhone 6 Plus qui. E’ un semplice pdf a grandezza naturale.

Metodo del righello: misuriamo la lunghezza della nostra mano dalla base del palmo alla punta del mignolo. La misura che otteniamo è l’altezza massima dello smartphone che possiamo utilizzare in tutta comodità. Se il telefono scelto è più alto di così, occorreranno (quasi) sempre due mani. E’ un metodo poco scientifico, ma di comprovata efficacia.

Foto di apertura by Ryan Ozawa

 

Doug: questo cane è una star!

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Doug il cane super star
Doug il cane super star

Capita sempre di più ai tempi di internet che alcuni animali diventino un fenomeno virale. Ci sono gatti, cani, pappagallini che per le loro espressioni, bellezza, dolcezza diventano amati dal pubblico della rete come se fossero degli attori o dei personaggi pubblici.

Anche noi oggi rendiamo onore ad uno dei cani più amati della rete: Doug. Da quando la sua padrona Leslie ha iniziato a postare le immagini di Doug su Instagram ha collezionato più di 7.000 followers e continuano ad aumentare.

 

 

Doug è un cane bellissimo con espressioni che alcune volte sono così “umane” e divertenti da lasciare a bocca aperta chi le guarda.

Così è possibile dare un’occhiata a Doug che va sullo Skateboard, che si sollazza beatamente al sole, o che si diverte andando in altalena.

 

 

Ma ciò che è anche importante è che c’è anche dell’etica in tutto ciò. La pagina di Doug su Instagram linka direttamente il sito Barbox.com che fa capo ad un’organizzazione che si prende cura della felicità degli animali e tende ad aiutare anche quelli in difficoltà, senza casa, famiglia, o un posto dove stare.

 

Iscrivendosi a Barbox.com per 19$ al mese si ha la possibilità di ricevere a casa un pacco con una serie di regali per il vostro cane. Il 10% dei ricavati vanno ad una rete di supporto per gli animali in difficoltà. Attualmente il servizio è attivo per Stati Uniti e Canada, ma ci piace rendere merito a questa interessante iniziativa. Per farvi un’idea di cosa contiene ogni pacco, potete dare uno sguardo qui: http://puppyfeed.thebarkpost.com/buzz

Leica M Edition 60 edizione limitata

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Sessanta anni dalla nascita del sistema M3. Assolutamente non pochi. Ed per festeggiare questo anniversario che Leica propone Leica M Edition 60.

Leica+M+Edition+60_front

L’estetica è decisamente retrò ma essendo una edizione che nasce proprio per celebrare la storia del marchio appare abbastanza evidente la volontà di mostrare in un unico oggetto tutto il percorso evolutivo e di ricerca che ha accompagnato e tutt’ora accompagna Leica.

Leica con questo modello si concentra esclusivamente sulle funzionalità base, diaframma, otturatore, fuoco.
Volutamente manca il display posteriore nonostante sia una fotocamera digitale, al suo posto solo un regolatore per cambiare la sensibilità ISO.

Leica+M+Edition+60_back_01

Ovviamente è possibile scattare le fotografie attraverso il normale mirino.

Le specifiche tecniche sono identiche a quelle della M-P, ovvero 24MP full-frame e 2GB di RAM.

Il costo è “appena” di circa 15.000€. Non male per una foto-camera che non ha neanche lo schermo posteriore!

Scherzi a parte il costo elevato è giustificato da una produzione limitata di appena 600 pezzi che la rende un oggetto da collezione e dal fatto che il corpo macchina e le lenti sono progettate da Audi Design.

Nexus 9 in uscita per metà Ottobre

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Ne avevamo parlato qui. Rumors sull’imminente arrivo di Nexus 9 erano già fuoriusciti in modo del tutto casuale all’interno di una contesa legale fra NVidia e Samsung.

Oggi nuovi rumors affermano che sarebbe stato fissato addirittura il giorno: il 16 Ottobre.

A riferirlo è Paul O’Brien fondatore del sito Tech MoDaCo attraverso un tweet

A produrre il nuovo Tablet di Google molto probabilmente sarà HTC. Insieme a Nexus 9 potrebbe vedere  la luce anche Android L la nuova release del sistema operativo mobile di Google.

Come noto Android L porterebbe con se una nuova interfaccia completamente rivisitata e basata su uno schema denominato Material che aggiungerebbe una migliore gestione della profondità e dei colori e renderebbe complessivamente Android più elegante e minimale rispetto all’attuale versione.

Ci sono già diversi leak sul nuovo Nexus 9, ma nessuno attualmente risponde a niente che non sia una remota ipotesi. In particolare sul sito VR-Zone compaiono immagini di una tastiera che pretenderebbe di appartenere a Nexus 9. Francamente quelle immagini potrebbero a partenere a qualunque dispositivo al mondo, ma hanno suscitato un certo interesse ed è per questo che ne parliamo.

Il Nexus 9 potrebbe essere equipaggiato con il processore Tegra K1, includere una fotocamera da 8 megapixel e 2GB di RAM.

I nostri vestiti potrebbero essere prodotti con le arance

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Si chiama Orange Fiber ed è un progetto che nasce e viene gestito da competenza e fantasia tutta Italiana.

Adriana Santanocito e Enrica Arena hanno unito le loro capacità per creare un progetto veramente innovativo altrettanto utile per l’ambiente e il benessere del pianeta.

L’idea parte da una presa di coscienza di quanti agrumi ed arance in particolare vengono distrutte ogni anno per i motivi più svariati.

Abbastanza velocemente si trasforma in progetto che prevede di utilizzare proprio le arance per realizzare un tessuto adatto alla produzione dei vestiti.

Non è cosa da poco, anzi è un’innovazione realmente straordinaria. Da un lato sfrutta risorse che altrimenti andrebbero perse, dall’altro aiuta l’ambiente poiché nella produzione si utilizzano soltanto materiali naturali. Inoltre il prodotto finito è assolutamente biodegrabile e non inquina.

A Milano in occasione della giornata della Vogue Fashion Night Out alla vigilia della settimana della moda è stato presentato il nuovo straordinario tessuto ottenuto unendo l’esclusivo filato di acetato da agrumi e seta, in due varianti: raso tinta unita (color seta naturale) e pizzo (color naturale e nero) insieme a tre varianti di filato di colore giallo, verde lime e arancio.

[vimeo http://vimeo.com/80400770]

[vimeo http://vimeo.com/83725521]

 
 Foto di apertura by Maria Mastrafchieva https://www.flickr.com/photos/123982544@N05/15071925435  (CC BY-NC-SA 2.0)

OS X Yosemite e due nuovi iPad forse il 21 Ottobre

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Distratti dal lancio di iPhone 6 e di Apple Watch, ci siamo forse dimenticati che Apple ha ancora qualcosa da annunciare.

Un uccellino ci ha detto che è possibile che Apple sveli la nuova versione del suo sistema operativo OSX Yosemite al mondo in un evento programmato per il 21 Ottobre.

Contemporaneamente potrebbero essere annuncianto il rilascio della sesta generazione di iPad e la terza generazione di iPad mini.

C’è molta attesa intorno a Yosemite perché potrebbe rappresentare un vero salto di funzionalità per i sistemi desktop di Apple. Oltre ad un design completamente rinnovato ci si attende anche una maggiore interazione con iOS8 il sistema dedicato ai dispositivi mobile rilasciato proprio oggi.

Ancora nessun rumors invece accompagna il possibile annuncio relativo a due nuove versioni di iPad. È ancora un po’ troppo presto per sbilanciarsi su questo.

Ricordiamo che Mavericks e iPad Air furono rilasciati proprio l’anno scorso in un evento programmato per il 22 Ottobre.

Foto di apertura by jasonpoon https://www.flickr.com/photos/jasonpoon/14730647766/ (CC BY-NC-SA 2.0)

iOS 8 disponibile per il download. Ma non è una rivoluzione

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Il primo dei prodotti annunciati da Apple il 9 Settembre è arrivato. Da oggi i possessori di un iPhone possono scaricare il nuovo sistema operativo di Apple e aggiornare i loro melafonini a iOS8.

Prima di tutto attenzione alla compatibilità. Possono aggiornare ad iOS8 i possessori di un iPhone 4S e successivi, di iPad 2 e successivi, di iPod Touch e successivi.

Prima di fare un qualunque upgrade assicuratevi di fare un backup completo del vostro iPhone/iPad/iPod.
Per effettuare il backup collegate il dispositivo al computer, avviate iTunes, cliccate sul nome del dispositivo ed infine su “effettua backup adesso”.

Una volta effettuato il backup procedete all’aggiornamento o attraverso iTunes oppure da impostazioni/generali/aggiornamento software.

Stuff riporta una notizia secondo cui è opportuno non aggiornare iCloud Drive perché iOS8 lavora in perfetta sintonia con Yosemite, il nuovo sistema operativo Apple per desktop. Se effettuate l’aggiornamento di iCloud drive potreste perdere la sincronizzazione con il vostro Mac fino al rilascio di Yosemite, per il quale dovremmo attendere ancora un po’.

In realtà iOS8 porta con se un bel po’ di novità ma non è esattamente una rivoluzione come lo sono state le precedenti major release. iOS4 ha introdotto il multitasking, iOS5 ha ridisegnato il sistema di notifiche, iOS6 ha incluso le mappe di Apple e iOS7 è stato un vero e proprio redesign.

iOS 8 non porta con se niente di così profondo ma introduce alcune significative migliorie.

Non è come un brivido lungo la schiena

Un nuovo sistema di messaggi, più integrato con tutti i network attualmente utilizzati per la messaggistica, la possibilità di inviare suoni,video e immagini con un tap. La possibilità di mettere in mute una conversazione di gruppo e abbandonarla senza che nessuno vi salti addosso urlandovi quanto poco siate disponibile o incline al dialogo. Di solito la chat inizia a squillare durante una partita di calcio molto sentita, nel bel mezzo di un thriller o appena il vostro capo vi intima di fornire la vostra opinione all’interno di un progetto molto importante. Per cui potersela squagliare da una chat invadente un po’ alla chetichella e al momento giusto è una news non da poco.

Il sistema di ricerca per le foto in iOS8 consente di cercare per data, luogo, e offre tutta una serie di possibilità per organizzare le vostre immagini anche meglio di un bibliotecario maniaco dell’ordine in preda ad un attacco di improvvisa iperattività. Ovviamente ci sono tutta una serie di filtri ed effetti applicabili alle foto.

 

[youtube http://youtu.be/IuUXv_PDGOg]

 

Ci sono miglioramenti sulla tastiera, che consente ora di predire le parole. E anche questa non è una novità che fa sgranare gli occhi e gridare wow! In pratica è roba che altrove si vede già da diverso tempo.
L’unica vera novità è che si possono ora utilizzare tastiere anche sviluppate da terze parti, ma anche in questo caso non si tratta di un’innovazione che possa suscitare più di un battito di palpebra.

 

[youtube http://youtu.be/0biUZo0YUnY]

 

C’è un’applicazione per la salute e il benessere. Questa app dovrebbe funzionare come una sorta di raccoglitore di informazioni raccolte un po’ ovunque ed assemblate per fornire un dato generale sul vostro stato di forma.

Una interessante innovazione è il Family Sharing che consente di condividere all’interno di un gruppo selezionato di persone i contenuti acquistati su iTunes. Così se per esempio acquistate l’ultimo album romantico che piace tanto alla vostra consorte, potete condividerlo con lei via iTunes senza doverlo acquistare nuovamente.

 

[youtube http://youtu.be/va43IlewUVA]

 

Il centro notifiche è stato ridisegnato in modo che anche quando il telefono è in condizione di Lock possiate interagire con email, calendario, messaggi etc senza sbloccare il telefono.

 

[youtube http://youtu.be/k91vNiBvIzw]

 

C’è la possibilità di dettare un testo ma vedremo in Italia quanto sarà efficace.

Ci sono poi delle novità che riguardano Spotlight con il quale adesso si possono trovare delle informazioni correlate a quella richiesta. Per cui se cercate qualcosa è molto probabile che oltre all’informazione cercata possiate trovare anche un link a wikipedia per esempio.

In definitiva una serie di novità interessanti. Prese singolarmente nessuna di essa è sconvolgente ma nel totale apportano qualche significativo vantaggio.

Un affare per gli sviluppatori (e per l’APP Store)

Coloro che trarranno maggiore vantaggio dal rilascio di iOS8 sono probabilmente gli sviluppatori, che attraverso il nuovo SDK avranno a disposizione una quantità industriale di funzionalità con la quale sviluppare applicazioni come se piovesse, oppure aggiornare quelle esistenti.

In altre parole il rilascio di iOS8 per noi significa che oggi non cambia molto per l’utente finale ma che grazie alle nuove possibilità fornite agli sviluppatori in brevissimo tempo vedremo l’APP Store ribollire di novità come se fossimo al giorno immediatamente dopo la sua nascita.

Foto di apertura by bas-boerman https://www.flickr.com/photos/bas-boerman/15266216891/ (CC BY-NC 2.0)

AirVR trasforma l’iPad in un visore per la realtà virtuale

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Sarà anche brutto a vedersi ma dobbiamo dire che l’idea è simpatica. Alcuni di voi avranno già visto alcuni dispositivi per godere delle funzionalità della realtà virtuale. Ad esempio avevamo già parlato del Samsung Gear VR.

AirVR sfrutta un principio molto simile, ovvero si tratta di un caschetto che consente di collegare l’iPad in modo tale da poterlo posizionare direttamente sul volto e sfruttare in questo modo la distanza ravvicinata con gli occhi.

Una volta compiuta l’operazione l’iPad diventa il mezzo con cui la realtà virtuale viene proiettata all’interno del caschetto.

Certamente questo AirVR non è bello a vedersi ma tutto sommato raggiunge lo scopo. Esistono anche delle versioni più piccole progettate per iPhone 6 che potrebbero essere esteticamente più gradevoli.

Tuttavia AirVR ha alcuni lati molto positivi, poiché ha un costo molto basso di appena 49$ e consente di trasformare qualunque iPad o iPhone in un visore per realtà virtuale.

Il progetto attualmente è disponibile su Kickstarter.

MusicMachine 2 un carillon fantascientifico

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C’era una volta il carillon. Oggetto classico, intramontabile, davanti al quale bambini di tutto il mondo hanno passato le ore guardando danzare personaggi incantati, lasciandosi trasportare dalle sonorità che solo un oggetto del genere sa offrire.

C’era una volta e c’è ancora il carillon. Solo che questa volta è un moderno oggetto di design, dall’aspetto vagamente simile alla nave Enterprise del mitico capitano Kirk.

MusicMachine 2 o meglio MM2 è uno splendido carillon che dietro il suo aspetto futuristico contiene tutte le peculiarità di un carosello tradizionale. È progettato da Reuge, produttore di carillon da crica 150 anni. Le melodie oscillano fra Guerre stellari, L’Impero Colpisce Ancora, Star Trek, Stairway to Heaven dei Led Zeppelin, Angie dei Rolling Stones e Should I Stay or Should I Go? dei Clash.

 

[youtube http://youtu.be/-XTjL08BhV8]

 

I movimenti di ricarica del Carillon sono posizionati sull’estremità posteriore del velivolo e camuffati da propulsore. Ognuno di essi ha una chiave di ricarica (camuffata da propulsore), un bariletto, un cilindro orizzontale dotato di copiglie e un pettine con lamine accordate a mano che riproducono tutte le note necessarie. Ogni cilindro riproduce tre melodie. Un regolatore a forma di ventola circolare (che ricorda un radar) regola la velocità di svolgimento del cilindro.

Un grande lavoro è stato fatto sull’amplificazione del suono. Normalmente nei carillon è la cassa in legno che a contatto con il movimento amplifica il volume. In MM2 la cassa è in alluminio ed è costituita dal guscio che costituisce anche il corpo centrale dell’astronave. Apparentemente l’asta diagonale sulla coda è l’unico elemento visibile che collega lo scafo al movimento principale. Dietro le quinte un particolare congegno sviluppato da Jeanmichel Capt di JMC Lutherie consente la trasmissione del suono.

Ecobee3 il termostato per tutte le stanze

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Vi avevamo già parlato di Nest, il termostato prodotto da Google per la gestione intelligente della temperatura negli ambienti domestici.

Google non è però la sola ad avere intuito che il mercato dell’Internet of Things ha già un valore inestimabile e ancora di più potrebbe averne negli anni a venire.

Così ecco che a contrastare Nest arriva questo Ecobee3, termostato intelligente prodotto dall’omonima azienda Ecobee.

La particolarità di Ecobee è quella di essere distribuito insieme ad una serie di sensori remoti. Sostanzialmente dei ricetrasmettitori di segnale con sensore di temperatura.  I sensori possono essere posizionati in tutte le stanze della casa in modo da trasmettere costantemente la temperatura del singolo ambiente ad Ecobee3. A sua volta Ecobee3 provvederà a regolare la temperatura in ogni stanza affinché sia coerente con quella impostata.

In altre parole, mentre molti termostati regolano la temperatura sulla base della stanza dove sono installati, Ecobee3 rilevano la temperatura da tutte gli ambienti dove i sensori sono posizionati in modo da poter impostare la temperatura nel miglior modo possibile in tutte le stanze.

Oltre questo può essere pilotato da remoto via App, è in grado di entrare in una modalità risparmio energetico quando nessuno è in casa e può essere impostato in modo da impostare la temperatura sulla base delle abitudini degli inquilini.

In ecobee prevedono un risparmio di energia fino al 23% che non è poco in tempo di crisi, e sicuramente non è poco se paragonato al consumo energetico che l’intero pianeta potrebbe risparmiare se nelle case fossero installati dispositivi intelligenti come Ecobee3 o Nest

[youtube http://youtu.be/hcKpfzwPmpA]

Polaroid Socialmatic, la macchina fotografica con stampante annessa

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Polaroid OneStep

Prima di tutto il marchio Polaroid emana sempre un certo fascino. Chi di voi negli anni 80 non ha utilizzato una Polaroid? Era piuttosto divertente scattare una foto e poco dopo vederla venir fuori dall’apposita feritoia bellamente stampata su carta fotografica e quel tipo di foto rappresentano ancora oggi un’icona della cultura pop degli anni 80.

Poi è arrivata la fotografia digitale e quella bellissima Polaroid è andata scomparendo.

Oggi però c’è Polaroid Socialmatic evoluzione digitale di quel concetto così straordinario.

È una macchina fotografica digitale

Polaroid Socialmatic è una macchina fotografica con una fotocamera frontale da 14Mp, una fotocamera secondaria da 2Mp, uno schermo touchscreen, una memoria interna da 4GB, GPS, Wi-Fi e Bluetooth.

Esteticamente ha un suo fascino del tutto retrò con la sua forma quadrata il grande obiettivo frontale e quel marchio Polaroid che da solo evoca la cultura pop degli anni 80.

Ha una stampante integrata

La più sorprendente delle funzionalità tuttavia è che la Polaroid Socialmatic ha una stampante integrata. Così un po’ come succedeva negli anni 80 basta premere un pulsantino per ottenere immediatamente una stampa fotografica a colori su carta.

Si certo è possile utilizzare la Socialmatic in modo “tradizionale” continuando a salvare le immagini in memoria, ma la parte più divertente è proprio quella di poter stampare direttamente e immediatamente su carta.

[vimeo http://vimeo.com/98682758]

C’è anche il QR-Code

Carina anche l’idea di poter aggiungere un QR-Code sulla foto scattata. In questo modo si può imprimere sulla stampa un marchio di fabbrica, utile per favorire la tracciabilità della foto nel tempo

Inchiostro e costi

Polaroid inoltra dichiara che non è necessaria nessuna cartuccia di inchiostro per rifornire la stampante. La tecnologia si chiama Zero Ink® ovvero l’inchiostro è già presente nella carta utilizzata per la stampa.

La tecnologia Zero Ink non è nuova ed i costi della carta non sono eccessivi, si aggirano intorno ai 14 euro per 100 stampe.

Non un costo nullo ma neanche assolutamente improponibile.

La Socialmatic invece ha un costo di circa 300 euro. Un prezzo abbastanza alto per questo tipo di oggetto, ma se si pensa che all’interno c’è anche una stampante sicuramente si capisce perché il prezzo di mercato non possa essere proprio contenuto.

In pratica si tratta di un oggetto cult, rievocativo della cultura pop anni 80. Peccato per il prezzo un po’ alto, ma la Socialmatic ha un fascino tale che potrebbe convincere molti nostalgici a raschiare il fondo del portafoglio pur di averla

La foto di spalla è una Polaroid OneStep 1977 – Photo by squeakymarmot http://www.flickr.com/photos/squeakymarmot/429058439/  (CC BY-NC 2.0)

Strati: la prima macchina al mondo realizzata con una stampante 3D

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Ok, supponiamo che abbiate voglia di cambiare macchina. Una mattina vi dirigete allegramente verso il vostro concessionario di fiducia e invece della solita esposizione di autoveicoli trovate un bel catalogo cartaceo.
Scegliete dal catalogo la macchina che più vi piace. Il concessionario sparisce per qualche minuto nel retrobottega accende la sua stampante 3D e via in un battibaleno stampa la vostra nuova macchina. Aprite e prendete posto sul sedile alla guida, mettete in moto e partite felice con la vostra nuova automobile.

Non è un cartone animato, non è un racconto per bambini e non è nemmeno una novella fantascientifica dalla trama scontata.

È più o meno quanto pensa Jay Rogers CEO di Local Motors che ha appena costruito la prima macchina stampata attraverso una stampante 3D. L’autoveicolo in questione è meglio conosciuta come “Strati” ed è stata presentato la scorsa settimana all’International Manufacturing Technology Show (IMTS) di Chicago

Ecco come si stampa un’automobile

Il video che mostra il processo di stampa di Strati è assolutamente impressionante. Si tratta ovviamente di un promo ed in pochi secondi ad una velocità molto accelerata mostra come le varie parti di Strati vengono stampate. In realtà l’intero processo di produzione dell’autoveicolo dura 44 ore, ma guardare il tutto condensato in quei pochi secondi fornisce veramente il senso della rivoluzione del processo di produzione che questo veicolo potrebbe portare all’industria dell’automobile.

[youtube http://youtu.be/daioWlkH7ZI]

Una normale macchina è composta da circa 5.000 – 6.000 pezzi, Strati condensa tutto in 49 pezzi inclusa la scocca che è anche il pezzo più grande prodotto. Ci sono poi gli altri componenti tradizionali, sterzo, motore, freni, posto guidatore e passeggeri.

È un po’ Italiana

Ci sono voluti più di due anni di studio per stampare Strati e durante questi due anni sono stati raccolti quasi 200 modelli per la stampa 3D di un automobile con le caratteristiche ricercate da Local Motors. Alla fine è stato scelto il progetto di un italiano: Michele Anoe.

Infine la macchina è stata stampata con l’aiuto dell’Oak Ridge Labs e di Cincinnati Inc.

Strati è stata prodotta utilizzando un materiale in fibra di carbonio rinforzata, può arrivare alla bellezza di quasi 65Km/h con un autonomia di quasi 200Km. Ovviamente il motore è elettrico.

A questo punto qualcuno potrebbe pensare che costerà un botto, ed invece Local Motors dice che i prezzi potrebbero essere contenuti, forse non subito ma a partire dal 2016 potrebbe essere prodotta in serie e commercializzata con un prezzo fra i 22.000 e i 37.000 euro. Non esattamente un prezzo da competizione, ma certamente con il passare del tempo i prezzi potrebbero abbassarsi.

La tecnologia senza dubbio è affascinante, il prezzo per ora un po’ meno. Per tutti l’hashtag è #3dprintedcar

Misfit Flash il fitness tracker a basso costo

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Misfit
Misfit Flash tracker per il fitness a basso costo

Misfit Flash è un fitness tracker, uno di quegli oggetti indossabili che misura il miglioramento delle performance atletiche. Ha tutte le funzioni classiche di oggetti di questo tipo: misura le calorie, conta i passi, la distanza percorsa. Mostra lo stato di avanzamento del tuo benessere fisico attraverso una serie di led luminosi posti in modo circolare sullo schermo.

Ma Misfit Flash ha anche qualcosa di particolare. Prima di tutto ha un costo veramente basso per un oggetto di questo tipo. Arriva sugli scaffali ad un prezzo di circa 60 euro, praticamente uno dei più economici sul mercato.

Oltre questo, non ha bisogno di ricarica. Può funzionare attraverso delle normali batterie con un ciclo di vita di circa 6 mesi.

Ulteriore caratteristica è particolarmente attraente con la sua gamma di 7 colori tutti divertanti e molto accesi.

Può resistere fino a 30 metri sott’acqua e naturalmente da il meglio di se quando utilizzato in congiunzione alla sua app.

Attraverso l’app si possono lanciare sfide agli amici, tenere traccia dei proprio miglioramenti nel corso del tempo e impostare degli obiettivi giornalieri.

Può essere preordinato sul sito MisfitWearables

Microsoft: è partito l’invito per il 30 Settembre

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Invito Microsoft 30 Settembre
Microsoft invia l'invito per un evento organizzato per il 30 Settembre a San Francisco

Ce lo aspettavamo da tempo e lo avevamo detto qui, Microsoft avrebbe tenuto un evento il 30 Settembre per presentare le sue novità e così è stato. Sono partiti gli inviti ufficiali per l’evento che Microsoft terrà il 30 Settembre a San Francisco.

Il promo dell’evento recita:

Partecipa per ascoltare cosa abbiamo progettato per Windows e per le imprese

Certo non è esattamente una scaletta degli interventi programmati per l’evento ma in via informale è abbastanza facile scommettere che Microsoft presenterà una Technical Preview del suo Windows 9 e probabilmente contestualmente distribuirà agli sviluppatori e alle aziende una versione molto vicina a quella definitiva per consentirgli di toccare con mano le caratteristiche del nuovo sistema.

Le novità le conoscete ormai quasi tutti, ne abbiamo parlato qui, qui e anche qui. Ci si aspetta il ritorno del tasto start, l’ingresso di Cortana, l’addio della Charm Bar, una nuova modalità per il lancio delle applicazioni, e l’arrivo dei desktop virtuali.

Per ora non ci sono ulteriori indiscrezioni e presumibilmente bisognerà attendere ancora qualche tempo per poter installare Windows 9 sui propri PC (ammesso che si chiami Windows 9). Più probabile che all’evento del 30 Settembre, durante il quale con una buona dose di certezza verrà presentato il nuovo sistema operativo, segua un periodo di tempo più o meno lungo, durante il quale verranno completati gli ultimi test.

In ogni caso Windows 9 non dovrebbe ormai tardare ad arrivare

Ecco il robot clone del Ghepardo

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Non chiedeteci esattamente a cosa serva, ma certo che fa impressione vedere questo robot correre a quasi 30 miglia all’ora lungo un campo di calcio ed imitare in tutto e per tutto le movenze di un ghepardo.

Lascia presagire tempi di cloni, realtà per ora solo da film di fantascienza. Vi ricordate Eva? film del 2011 diretto da Kike Maíllo. Per non spingersi troppo lontani basta dare un’occhiata al cane robotico fedele compagno di uno dei protagonisti. Il film è ambientanto nel 2041 e noi siamo ancora molto lontani dal clonare la psiche, ma non volendo scadere nel retorico per ora basta dire che questo Ghepardo Robotico fa una certa impressione.

Il ghepardo è progettato dagli scienziati del MIT, può correre fino a 30 miglia all’ora ed è in grado di saltare gli ostacoli esattamente come un vero ghepardo.

Per muoversi così rapidamente utilizza una tecnica denominata “High Torque Density Actuator” in grado di far muovere l’animale robotico senza rompere l’esoscheletro di metallo.

L’esoscheletro stesso cerca di imitare quello di un animale reale.

Questo prototipo non è l’unico del suo genere, altri esempi sono Big Dog progettato da Boston Dynamics società recentemente acquisita da Google e Petman umanoide sempre progettato da Boston Dynamics

 

[youtube http://youtu.be/cNZPRsrwumQ]

 

[youtube http://youtu.be/tFrjrgBV8K0]

 

Ecco FuelWear la maglietta a temperatura regolabile!

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Si indossa, si imposta la temperatura e vi tiene caldi per almeno tre ore

Ho caldo, ho freddo, ho sia caldo che freddo, quando sono uscito faceva freddo ma ora fa caldo. Quante volte avete inveito contro abiti che sembravano perfetti quando siete usciti di casa ma sono diventati assolutamente fuori luogo in ufficio, al cinema, in discoteca o in un altro qualunque luogo diverso da quello che vi aveva fornito l’indicazione della temperatura quando li avete indossati?

Così due studenti dell’Università di Toronto stanchi di combattere contro il caldo e contro il freddo nei loro percorsi dentro e fuori dall’università hanno deciso di creare FuelWear Flame Base Layer la prima maglietta a temperatura variabile per adesso conosciuta.

Come funziona?

Il funzionamento è semplice. La si indossa, si imposta la temperatura desiderata e FuelWear inizia a riscaldarsi fino a quando non raggiunge la temperatura impostata, a quel punto si autoregola per non superarla e per mantenere il vostro corpo ad una temperatura stabile.

Naturalmente c’è un sensore che disattiva la maglietta in caso di movimento attivo (corsa, sci, neve etc) allo stesso modo il sensore entra in funzione quando si entra in una stanza calda.

La maglietta può fornire calore per 3 o 12 ore a seconda del livello di temperatura impostato.

Quanto costa?

Il costo per ora non è assolutamente basso, si parla di circa 250$. Certo lo studio è agli inizi ed in seguito se il progetto dovesse raggiungere una dimensione industriale potrebbero esserci i margini per diminuire il costo. Purtroppo, in attesa che tutto ciò accada e di poterla comodamente indossare nei rigidi inverni, il massimo che si può fare a meno che non vogliate comprarla per 250$ è dare un’occhiata al progetto su IndieGogo

[youtube http://youtu.be/Qi6bM3-KXvI]

Withings Pulse O2 misura il livello di ossigeno nel sangue

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Niente paura, questo è sempre “TStyle il lato bello della tecnologia” e non è diventato un sito a sfondo medico. Quello di cui vi stiamo per parlare è un braccialetto per il fitness, per l’esattezza la seconda versione del Withings Pulse, già sul mercato da qualche tempo.

I braccialetti per il fitness sono ormai abbastanza diffusi, possono monitorare il numero di passi durante la giornata, la qualità del sonno, alcuni hanno un cardiofrequenzimetro integrato. Avevamo presentato qui qualche tempo fa una carrellata dei braccialetti più diffusi.

Withing Pulse O2 si comporta come un normale braccialetto per il fitness, durante il giorno fornisce misurazioni come il numero di passi effettuato, la distanza percorsa, le calorie bruciate e il dislivello affrontanto. Durante la notte Withing Pulse O2 può misurare la qualità del sonno. Quante volte vi girate nelle coperte, vi alzate, o avete il sonno leggero.

Ciò che veramente distingue il Withing Pulse O2 è che può misurare sia il battito cardiaco sia il livello di ossigeno del sangue. La misura del battito cardiaco è ovviamente utile poiché fornisce un’indicazione sul proprio livello di allenamento. Abbassare il tempo di recupero fra un picco di livello cardiaco ed un altro significa che il proprio allenamento è efficace.

La misurazione del livello di ossigeno del sangue è invece utile per coloro che praticano sport ad altitudini elevate per evitare una condizione di anossia.

Piccolo ma completo

Esteticamente il dispositivo è molto piccolo e può essere legato al polso attraverso l’apposito braccialetto. Ha un solo tasto che svolge le funzioni di pulsante di accesione e per sincronizzare il pulse con lo smartphone attraverso bluetooth.

La ricarica avviene a mezzo di una porta micro usb presente sul dispositivo. La ricarica ha una durata elevata, il produttore dichiara fino a 2 settimane.

Il display è OLED con una risoluzione di 128×32 pixel e attraverso il touch screen si può far scorrere lo schermo per consultare lo storico del proprio allenamento fino a 10 giorni precedenti.

Ovviamente ha poco senso utilzzare Pulse O2 da solo. Tutte le informazioni raccolte infatti affinché forniscano una reale indicazione del proprio stato di allenamento devono confluire nell’applicazione Health Mate disponibile sia per iOS sia per Android.

Il costo del dispositivo è €119,95

Carino il video di presentazione del braccialetto che prende un po’ in giro tutti coloro che fanno presentazioni molto emozionali per annunciare i propri prodotti per poi perdere di vista le funzionalità più importanti. Una velata presa in giro nei confronti di Apple? Non sarebbero i primi

[youtube http://youtu.be/NpHV_i1Yxb0]

Google rilascia Android One per smartphone a basso costo

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Spice Android One
I primi telefoni con Android One disponibili in India

Google aveva annunciato già a fine Giugno la sua intenzione di produrre un sistema operativo da dedicare ai mercati in espansione. Caratteristica principale ovviamente quella di poter girare su device non particolarmente potenti. Nome del nuovo sistema operativo Android One

Oggi Google ha ufficialmente annunciato la disponibilità di Android One sul mercato indiano. L’iniziativa è condotta in collaborazione con Micromax, Karbonn Mobiles e Spice e mira a rendere disponibile uno smartphone entry-level che tuttavia sfrutti al meglio le capacità di Android. Il claim di Android One in India è “Apni Kismat Apne Haath”, che si traduce in “Il tuo destino nelle tue mani.”
[youtube http://youtu.be/X7UPR9z3OV8]

I telefoni avranno caratteristiche del tipo: schermi da 4,5 pollici, 1GB di RAM, 5 megapixel per la telecamera principale e 2 megapixel per la telecamera anteriore, processore 1,3 GHz quad-core MediaTek, dual-SIM slot microSD, archiviazione espandibile, e radio FM.

I dispostivi Android One saranno disponibili con supporto multilingue e disporranno di una tecnologia studiata per consentire uno scambio minimale di dati in modo da poter riguardare più volte i video senza eccedere nel consumo di banda.

I primi telefoni potrebbero essere disponibili al prezzo di 6399 rupie, circa 105 dollari.

In realtà già oggi uno Spice Android One Dream è comparso brevemente e immediatamente rimosso sul sito di Flipkart con un prezzo di 6.999 rupie (115$)

Motorola Moto 360 disponibile su Amazon

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Sul sito di Amazon Italia sono comparsi stamattina i modelli nero e argento del Motorola Moto 360 al prezzo di 249€.

In realtà non è ancora possibile acquistare il Moto 360, ed infatti Amazon riporta l’etichetta “prodotto non disponibile”, tuttavia è possibile effettuare una prenotazione: “Se prenoti ora, effettueremo la consegna non appena arriverà. Venduto e spedito da Amazon. Confezione regalo disponibile.”

Le condizioni applicate sono quelle del prezzo minimo garantito. Ovvero se il prezzo dovesse cambiare al ribasso dopo che la prenotazione è avvenuta, Amazon addebiterà il prezzo più basso.

L’addebito sul conto avviene solo quando il prodotto è realmente spedito.

Sul sito di Amazon non sono riportate notizie sulla garanzia ma poiché i modelli dovrebbero essere destinati al mercato Europeo dovrebbe essere possibile ripararli anche in Italia

Windows 9 praticamente svelato. Ecco i video!

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Windows 9 tornerà il tasto start
Il tasto start in basso a sinistra

Mancano ancora quindici giorni al 30 Settembre, data in cui quasi certamente Microsoft annuncerà ufficialmente la disponibilità del suo nuovo sistema operativo, ma di WIndows 9 si conosce già tutto o almeno si presume di conoscere già tutto.

Facciamo un breve riepilogo.

Il 21 luglio, quasi ormai due mesi fa comparivano su myce due screenshot del futuro Windows 9. Il primo screenshot mostrava il ritorno del tasto start, il secondo mostrava le Windowed App, un’altra delle novità che potrebbero caratterizzare Windows 9.

Windows-9-Menu-Start

Windows-9-Windowed-App

Addio Charm Bar

Pochi giorni dopo, precisamente il 6 Agosto, Winbeta annunciava che Microsoft avrebbe rimosso dal Desktop la Charm Bar e avrebbe aggiunto il supporto ai Desktop Virtuali. Sembra possibile che la Charm Bar, ovvero la finestra che compare nel lato destro dello schermo e che mostra comandi contestuali all’applicazione possa invece essere integrata in una barra dei menù ridisegnata.

Ecco i Desktop Virtuali

Quasi contemporaneamente Neowin riporta che WIndows 9 includerà il supporto ai Desktop Virtuali. Spazi di lavoro completamente separati per organizzare al meglio le proprie applicazioni. Una funzionalità molto simile a quella presente nei sistemi Linux o Mac a dire la verità. Ed infatti l’articolo su Neowin apre proprio con una schermata di Ubuntu abbastanza esplicativa della funzionalità di desktop virtuale.

Ci sarà Cortana

L’11 Agosto è ancora il sito Neowin a riportare la notizia che WIndows 9 includerà Cortana, l’assitente vocale già presente in Windows Phone 8.1. L’idea è che tramite Cortana l’utente possa interagire con i sistemi operativi dotati di Windows 9 attraverso la voce. Cortana funzionerà più o meno come una normale App con la quale si può interagire con la voce, attraverso delle normali domande, oppure scrivendo. Probabilmente girerà in una piccola finestra e non a tutto schermo come in Windows Phone.

Forse arriverà il 30 Settembre

Anche noi facciamo la nostra parte il 18 Agosto con questo articolo in cui illustriamo tutte le novità che accompagneranno Windows 9. Non è finita qui perché si susseguono una serie di aggiornamenti che diligemente annotiamo. In particolare il 22 Agosto The Verge riporta la notizia che Microsoft annuncerà ufficialmente Windows 9 il 30 Settembre attraverso un evento appositamente dedicato.

Una nuova modalità per gli aggiornamenti

Il 26 Agosto ZDNet riporta un rumors sul ciclo degli aggiornamenti di Windows 9. Probabilmente non ci saranno più nuovi rilasci a distanza di lunghe cadenze temporali, ma un ciclo continuo di aggiornamenti costante. In pratica è la fine del rilascio di nuove versioni. I prossimi Windows potrebbero essere aggiornati costantemente senza dover ogni volta upgradare ad una nuova versione del sistema operativo. Non è chiaro la modalità con cui l’utente usuffruirà degli aggiornamenti, ovvero con che tipo di abbonamento ammesso che di abbonamento si tratti.

Ritorna il tasto Start

Pochi giorni fa Winfuture.de e Computerbase.de mostrano degli screenshot “leaked” che confermano il ritorno del tasto start, l’esistenza della funzionalità dei desktop virtuali, un nuovo centro di notifiche e le nuove Windowed App. Anche noi abbiamo riportato la notizia qui. Negli stessi screenshot viene fatta notare l’assenza di un numero di versione nella procedura di Setup, cosa che potrebbe confermare che il futuro Windows 9 potrebbe non avere un numero di versione e potrebbe chiamarsi definitivamente solo Windows o similari. Se così fosse avrebbe fondamento anche la notizia sulla modalità con cui Microsoft vorrebbe rilasciare i futuri update.

Ecco i video!

Il 12 Settembre è ancora Winfuture.de a pubblicare un video in cui si mostra il ritorno dell’acclamato tasto start

 

[youtube http://youtu.be/–wgAsHWNRE]

 

Nello stesso giorno Winfuture.de pubblica ancora un video in cui questa volta mostra l’uso dei desktop virtuali

 

[youtube http://youtu.be/VF4Eva_4UNE]

 

Non sazi di voler dare informazioni è sempre Winfuture.de a pubblicare l’ultimo video fino ad ora disponibile, questa volta mostra l’uso del centro di notifiche

 

[youtube http://youtu.be/7hG_0pLq49s]

 

Ad oggi sostanzialmente con questa serie di informazioni si conosce già moltissimo sul nascituro Windows 9. L’evento del 30 Settembre potrebbe riservarci tuttavia ancora qualche sorpresa

 

Lomography LC-A 120: la lomografia conquista il medio formato

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La lomografia è un tipo particolare di fotografia basata sull’impiego di una macchina fotografica LOMO che, grazie al particolarissimo obiettivo utilizzato, un 32mm con luminosità f/2,8, permette di ottenere foto con colori particolarmente sature e vignettate.

Finora era disponibile un solo modello di fotocamera per realizzare questo tipo di foto, la LC-A, ma da pochissimo a questa si è affiancata la LC-A 120. Questo nuovo modello abbraccia il medio formato, adottando pellicole 120 e portando la lomografia su un nuovo livello.

La LC-A 120 è una fotocamera digitale e automatica, dotata di un obiettivo 38mm f/4,5, corrispondente ad un 21mm in standard 35mm, che impressiona fotografie splendidamente analogiche nel formato quadrato tipico delle pellicole 120, e grazie alla possibilità di realizzare esposizioni multiple e lunghe esposizioni, è possibile ottenere scatti davvero interessanti e creativi.

La LC-A 120 ha la messa a fuoco a quattro zone ed una distanza minima di messa a fuoco di soli sessanta centimetri. Non mancano nemmeno l’attacco per il treppiede, la slitta per il flash ed anche l’esposizione automatica programmatica. La fotocamera, inoltre, permette di selezionare impostazioni ISO comprese tra 100 e 1600.

Al momento la Lomography LC-A 120 può essere preordinata sul sito Lomography (http://microsites.lomography.com/lca-120/it/) per 399,00 euro. L’azienda ha realizzato un primo lotto di soli 500 esemplari, per cui, se volete acquistarne una dovrete affrettarvi perché, probabilmente, questo andrà esaurito velocemente. A proposito: se ne acquistate una, preparatevi ad attendere per un po’: le consegne, difatti, dovrebbero iniziare in tempo per il periodo natalizio.

In collaborazione con phototrend.it

Nikon D750, la nuova full frame dal costo accessibile

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Nikon D750
Full Frame a prezzo accessibile

Nikon ne fa un’altra delle sue, e a quanto pare, l’ha fatta bella. Dopo la D610, la prima full frame per tutti o quasi, ecco arrivare sul mercato una seconda fotocamera con sensore a piena grandezza (24×36 millimetri) della stessa fascia di prezzo: la D750.

Questa Nikon D750 non fa nulla per sembrare appariscente o particolarmente pesante, tutt’altro. Grazie agli inserti in kevlar e fibra di carbonio, difatti, il corpo macchina risulta particolarmente robusto, ma il peso risulta limitato a soli 750 grammi. Esteticamente distinguerla da una qualunque altra fotocamera non full frame è arduo, visto che le dimensioni sono contenute e il numero di ghiere e pulsanti non è esagerato, a livello di funzioni e dotazione, invece, il discorso cambia. E molto.

Fa piacere scoprire che il display LCD, che ha una diagonale di 3 pollici e una risoluzione di 1,229 milioni di pixel, non è fisso, ma bascula verso l’alto e il basso. Il sensore, come detto, è un full frame con risoluzione di 24,3 megapixel abbinato ad un processore immagine EXPEED 4, cosa che permette alla fotocamera di gestire sensibilità ISO comprese tra 100 e 12800 ISO, estensibili a 50-51200.

Il sistema di messa a fuoco è il Multi-CAM 3500FX, una versione migliorata rispetto a quello utilizzato dalla D810, che sfrutta 51 punti di AF e capace di operare anche con -3 EV, con ben quindici punti a croce. Buona la velocità di scatto continuo, con un frame rate massimo di 6,5 scatti al secondo.

Non male anche le caratteristiche video, con la D750 in grado di effettuare riprese in formato Full HD con frame rate di 50p oppure 60p. A questo proposito Nikon promette significativi miglioramenti per quanto riguarda il livello di disturbo, l’effetto moiré e i falsi colori.

Da segnalare la presenza del Wi-Fi integrato, grazie al quale è possibile connettere la fotocamera ad uno smartphone o ad un tablet purché dotato di sistema operativo Android o iOS. La Nikon D750 farà il suo ingresso sul mercato entro il mese di ottobre ad un prezzo di circa 2000 euro.

In collaborazione con Phototrend

Crock-Pot la pentola che si telecomanda con il cellulare

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Supponiamo che abbiate messo a cuocere la cena e nel frattempo avete deciso di guardare un po’ di televisione. Siete immersi nella visione del vostro programma preferito quando un improvviso odore di bruciato vi ricorda che avevate lasciato la pentola sul fuoco! Un solo grido si ode: “La cena *****” (Sostituite pure gli asterischi con le esclamazioni che pensate siano più adatte alla situazione)

È da queste situazioni che vi salva “Crock-Pot® Smart Slow Cooker enabled with WeMo”. La pentola nasce da una collaborazione fra Belkin e Jarden Consumer Solutions e porta in dote la tecnologia Belkin Wemo che consente di controllare e gestire a distanza attraverso uno smartphone le funzionalità della pentola.

Così potreste andare a fare una passeggiata con le amiche e controllare la temperatura della vostra pentola a distanza. Potreste decidere di dare il via alla cottura in qualunque momento, magari mentre siete in ufficio in modo da trovare la cena pronta quando tornate, oppure potreste iniziare a preparare la cena e poi andare al cinema e spegnere la vostra Crock-Pot a distanza.

La Crock-Pot è una pentola elettrica a cottura lenta. La temperatura è determinata da una resistenza accostata ad un fondo in metallo.

[youtube http://youtu.be/Xvq6Y7kGxps]
Il tipo di cucina che è possibile fare con questa pentola è leggermente diverso da quello tradizionale ma sul canale Youtube “Crock-Pot Slow Cooker ” si trovano moltissime ricette adatte.

Molte altre se ne trovano in rete. La cottura lenta è un tipo di cucina che si sta molto diffondendo anche per la propria capacità innata di cuocere i cibi in modo più naturale e senza sottoporli a violenti cambiamenti di temperatura

È possibile acqustare la Crock-Pot Smart Slow Cooker enabled with WeMo su Belkin.com, crock-pot.com e amazon.com al costo di 129$. L’app è disponibile sia sull’App Store di Apple sia sul Play Store di Google.

 

L’orologio Gucci Handmaster in edizione limitata

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Gucci Handmaster Black
In edizione limitata di 25 esemplari nelle versioni donna e uomo

Sarà prodotto in una serie limitata di soli 25 esemplari per uomo e per donna il nuovo orologio Gucci Handmaster.

Carattere classico ma movimenti di altissima qualità e materiali pregiati. La cassa sarà in oro rosa da 18 caratteri. Gucci lo indica come il modo più elegante per celebrare le feste di Natale.

L’orologio prodotto nel laboratorio svizzero di Gucci Timepieces di La Chaux-de-Fonds abbina cassa in nero alle tonalità calde dell’oro rosa. Il quadrante riprende la forma della meridiana.

Gucci Handmaster
In edizione limitata di 25 esemplari nelle versioni donna e uomo

I movimenti interni sono forniti dalle Manifatture Sowind. Nel modello da uomo è previsto un movimento automatico GP3300 con 46 ore di riserva di carica. Per il modello femminile invece è previsto un movimento automatico GP2700 con 36 ore di riserva di carica.

Il fondello è trasparente proprio per offrire ai fortunati possessori una finestra sulla meccanica interna . Sulla massa oscillante è inciso l’iconico motivo diamante Gucci.

Il motivo diamante è previsto anche sul quadrante nero, invece numeri romani sono in ora rosa.

Le dimensioni previste sono 26.5×27.5 mm per la versione femminile e 32.5×33 mm per la versione femminile.

Gli orologi da donna prevedono la presenza del datario posizionato in corrispondeza delle ore 6 con il timbro “Gucci Automatic”. Negli orologi maschili sono presenti invece indicatori per la riserva di ricarica e la lancetta dei piccoli secondi.

Il cinturino è in coccodrillo nero, mentre la fibbia ha un design particolare a staffa.

La confezione è in pelle Guccissima.

Un orologio sicuramente italiano ma dotato di precisone svizzera.

Disponibile il Tizen Wearable SDK per Samsung Gear S

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Samsung Gear S è appena arrivato sul mercato ed è già disponibile per il donwload il suo SDK. Gli sviluppatori sanno già di cosa stiamo parlando, per tutti gli altri diremo che SDK è acronimo di Software Development Kit, ovvero una serie di strumenti messi a disposizione dei programmatori per potere creare applicazioni per un determinato oggetto, in questo caso parliamo degli strumenti per creare app per il Samsung Gear S.

Il Tizen SDK per Gear S consente di utilizzare al meglio le API messe a disposizione dall Smartwatch. In particolare sono presenti le funzionalità per la gestione del Network e la connettività, sfruttando ovviamente il fatto che il Samsung Gear S dispone nativamente della connessione 3G. Con le stesse API si possono gestire il Barometro, l’Accellerometro, il giroscopio, le notifiche e ancora molto altro.

Il mercato delle app per gli Smartwatch d’altra parte sarà uno di quei terreni di battagli per sviluppatori e software House. Se si pensa infatti che i vari marketplace per Smartphone sono già abbondantemente saturi, appare ovvio che in molti vorranno diversificare offrendo anche un prodotto per smartwatch.

D’altra parte sono proprio le App a fare la differenza fra un dispositivo e un altro. Per il samsunge Gear S sono già disponibili diverse applicazioni:

  • Air France per la prenotazione dei biglietti aerei
  • AXA per il controllo del proprio benessere fisico
  • Deezer per ascoltare musica di qualità
  • EasilyDO come organizer
  • Endomondo Sports Tracker per tenere traccia della propria attività sportiva nella corsa
  • Expedia per trovare alberghi, prenotare auto etc
  • Fast FT feed delle notizie live
  • Flesky una tastiera virtuale piuttosto curata
  • Glympse per condividere la propria posizione con chiunque altro usi un Gear S
  • Koomot un app pensata per gli amanti della mountain bike
  • MapMyRun per tenere traccia delle proprie attivita legate al fitness
  • MarketWall per avere le quotazioni della borsa in tempo reale
  • MyMusicCloud per sincronizzare la musica su tutti i Device
  • NewAce per leggere le news via RSS
  • N-TV per ottenere notifiche push sulle notizie più importanti
  • Paypal per inviare e gestire denaro
  • Runtastic ok la conoscete tutti, per gestire l’attività fisica e la corsa in particolare
  • Scotiabank per gestire i propri conti bancari ma solo su Scotia Bank
  • Wunderlist per gestire la prorpia to-do list
  • Dfinery per cambiare le WatchFaces del Gear S
  • Vogue per cambiare le WatchFaces mostrando sullo sfondo le foto di Vogue
  • ChargePoint per trovare i punti abilitati alla ricarica degli autoveicoli a motore elettrico
  • Facebook per ovviamente connettersi al ben noto social
  • Foursquare app dedicata al geo-social
  • Inrix per avere informazioni sul traffico

e ancora iPass, SolCalendar, SolMail, The Score, TripCase, Umano.

Stranamente non abbiamo trovato Twitter ma crediamo che non tarderà ad arrivare. Per tutte le app che non ci sono e quelle che ancora devono arrivare c’è ora questo Tizen Wearable SDK per Samsung Gears S dove sicuramente gli sviluppatori troveranno terreno fertile per dare sfogo alla propria fantasia

Formula E ai nastri di partenza

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Ci sono voluti quasi due anni di preparativi ma Sabato 13 Settembre prende il via ufficialmente la prima stagione di Formula E. A sfidarsi saranno 10 Squadre e 20 piloti. Fra cui anche alcuni nomi famosi provenienti direttamente dalla Formula 1.

Scenderanno in pista fra gli altri il mitico Jarno Trulli, Bruno Senna, Nicolas Prost figlio del più noto padre Alain, Sébastien Buemi, Nelson Piquet figlio anche lui del più noto omonimo padre.

Nomi di tutto rispetto dunque per una formula che prevede l’utilizzo dei soli motori elettrici e anche segno dei tempi che cambiano.

Le velocità massime previste non sono eccezionali se paragonate a quelle della F1, si parla di 225km/h ma certamente si tratta di un laboratorio che produrrà ad un’evoluzione esponenziale dei motori, dei telai e della tecnologia a disposizione degli autoveicoli in generale.

La prima gara di Formula E prende il via il 13 Settembre a Beijing Cina
La prima gara di Formula E prende il via il 13 Settembre a Beijing Cina

Se l’esperienza ci ha insegnato qualcosa, possiamo già dire che le soluzioni adottate in F1 sono poi arrivate anche sugli autoveicoli comuni, per cui siamo certi che questa nuova formula farà da volano a questi motori.

La prima gara si terrà Domenica 14 Settembre a Beijing China. In europa si prevedono tappe a Berlino, Montecarlo, Londra.

Breve ma bellissimo lo spot che lancia la nuova Formula. Si vedono città inquinate, petrolio che inonda le strade, poi una macchina con motore elettrico parte e si allontana rapidamente da tutto l’inquinamento e dallo sporco. Sullo sfondo un bambino racconta la sua speranza per un futuro fatto di città pulite.

Formula E è anche uno sport ha dunque non solo un’anima sportiva e muscoli in banca, ma anche un cuore sensibile alle esigenze e al futuro del pianeta.

Windows 9 e il ritorno del tasto (start) smarrito

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Addio Barra Charm
Windows 9 Addio Barra Charm

Ho visto gente smarrita davanti ad un monitor a fissare il vuoto alla ricerca del famoso tasto, altri con occhi sbarrati e viso tirato ripetere ossessivamente “perché perché”?

Ma fra poco tutto ciò potrebbe avere una fine, tutto potrebbe tornare come era una volta, tutto potrebbe tornare al suo posto e gli utilizzatori di Windows potrebbero ritrovare il loro equilibrio, perché signori e signori, rullo di tamburo e squillo di tromba, il tasto start sta per tornare!

Lo avevamo già anticipato qui. Oggi tuttavia due siti tedeschi Winfuture.de e Computerbase.de hanno quasi simultaneamente pubblicato nuovi screenshot del futuro Windows 9 anticipando in parte o quasi totalmente molte delle novità che caratterizzeranno il prossimo sistema di Microsoft

Il ritorno del tasto Start

Il figliol prodigo sta per tornare. Si vede chiaramente in un’immagine campeggiare bellamente in basso a sinistra. Nella stessa immagine si vede un menu delle applicazioni usate più recentemente e le classiche live tiles di metro a destra. Non manca la casellina per la ricerca rapida.

Windows 9 tornerà il tasto start
Il tasto start in basso a sinistra

Desktop Virtuali

Per chi usa OsX o Linux da qualche anno, non sono una grande novità ma Windows 9 introduce i desktop virtuali. In un’altra delle immagini leak pubblicate si vede chiaramente la nuova funzionalità in tutto il suo splendore.

Centro Notifiche

Anche questa non è una enorme novità per molti, ma Windows 9 introdurrà probabilmente un nuovo centro di notifiche simile a quello di Windows Phone.

Anche il look del sistema operativo appare rinnovato ed in generale più snello.

Windows 9 notifiche
Windows 9 avrà un centro notifiche

Lo chiameremo semplicemente Windows?

In una delle immagini viene mostrata la procedura di installazione del sistema operativo. Non compare però alcun numero di versione o nome in codice. Questo potrebbe significare che non c’è certezza che il nome del nuovo sistema operativo sarà Windows 9, potrebbe anche cambiare in qualcosa di diverso.

Windows 9 procedura di Setup
Windows 9 procedura di Setup

Ma qualunque cosa si possa dire, qualunque novità si possa osservare, una e una sola cosa rende felici gli uomini e le donne che usano Windows in tutto il mondo: lui il tasto start è tornato! e questa volta speriamo per sempre

Vodafone e Tre già pronti per iPhone 6

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iPhone 6 arriverà in Italia intorno al 26 Settembre, ma gli operatori telefonici stanno già muovendo i primi passi per commercializzare in tempi rapidi i nuovi telefoni di Apple.

Sul sito di Tre compare una nuova area dedicata ad iPhone 6 dove è possibile lasciare i propri dati per essere ricontattati appena i telefoni di Apple saranno disponibili.

Non si conoscono ancora i prezzi, anche se le modalità di commercializzazione non dovrebbero differire molto da quelle fin qui utilizzate per le serie precedenti.

Anche Vodafone ha approntato un’area dedicata all’iPhone 6 attraverso cui lasciare i propri dati. Ed anche nel caso di Vodafone non sono noti i prezzi.

D’altra parte la guerra per accapparrarsi nuovi utenti inizia anche con un po’ di pretattica e dubitiamo che qualcuno voglia rivelare con largo anticipo i propri prezzi ai concorrenti.

Resta fuori dalla contesa per ora Tim, ma crediamo che a meno di sorprese dell’ultimo minuto anche Tim aggiornerà il portale a breve.

Acer Selfie Hat, cappello fashion per Selfie alla moda

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Che i selfie siano ormai una tendenza è poco ma sicuro. Ovunque compaiono autoritratti nelle posizioni e nelle espressioni più disparate. Certo che farsi un Selfie è certe volte scomodo. Perché non creare un bel sombrero abbastanza grande da appenderci un tablet per le foto al bordo e farsi un selfie in tutta comodità?

Acer selfie hat Christian Cowan-Sanluis
Sarà presentato alla Fashion Week di Londra

Selfie hat non è soltanto questo. È un sombrero alla moda, è progettato dal fashion designer Christian Cowan-Sanluis e sarà mostrato alla fashion week di Londra a partire da domani. E’ anche un portaTablet però utile per scattare un bel selfie.

Al bordo del sombrero infatti trova posto appeso attraverso una speciale tasca anche un Acer Iconia A-1 840 tablet.

Per scattare un selfie da qualunque angolazione è sufficiente ruotare il cappello all’angolazione desiderata.

Certo difficilmente potrete indossarlo per andare a fare la spesa, ma è una bella provocazione per la moda e mette in luce da un’angolazione del tutto diversa il concetto di weaeable – accessori da indossare – che tanto sta facendo parlare in questo periodo.

In più è anche una bella sponsorizzazione per Acer che affianca il suo brand ad un fashion designer di talento mostrando come anche Acer possa produrre oggetti che seguano una linea elegante e alla moda.

Samsung prende in giro Apple con 6 video

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Nonostante Apple disponga di una divisione marketing in grado probabilmente di vendere sabbia nel deserto, in molti di noi durante la presentazione di iPhone 6 e Apple Watch di questa settimana ci siamo chiesti “ma sul serio uno schermo più grande è una notizia? ma non ci sono già qualche dozziliardo di telefoni con lo schermo grande?”.

Ed in effetti sull’enfasi posta su alcune novità dei nuovi iPhone e anche su Apple Watch si è scatenata la satira più corrosiva di una parte del pubblico della rete.

Fra i tanti scherzi, lazzi e battute che si sono sprecati sulle novità non novità di Apple si distingue la campagna AntiApple promossa dal suo nemico storico Samsung.

In Italia nel giorno del lancio di iPhone 6 e iPhone è comparso l’hashtag sponsorizzato #largescreen che per la verità non sembra avere raccolto il successo sperato, ma che mirava da un lato a mostrare gli smartphone a schermo grande che Samsung commercializza già da un po’ dall’altro a prendere in giro Apple.

Ma soprattutto Samsung si è superata producendo sei video raccolti nella serie “It Doesn’t Take a Genius” – “Non ci vuole un genio” in cui due nerd prendono abbondantemente in giro Apple in tutti i modi possibili e immaginabili.

In uno dei video i due Nerd si lanciano in grida di gioia ineguagliabili all’annuncio che iPhone 6 avrà uno schermo più grande per poi guardarsi in faccia con aria sorpresa e dire: “uno schermo più grande? ma tutti gli smartphone hanno lo schermo grande”.