Home Blog Page 4

Tutti i vantaggi di andare in giro in mountain bike

0

A molti piace andare in mountain bike, ma c’è chi si limita esclusivamente ad un’uscita quotidiana fatta di strade di paese. Quello che invece bisogna provare è di andare a frate un giro su sentieri sterrati tra il verde della natura.

Giro in mountain bike tra la natura: per una volta diciamo no al traffico

L’esperienza della bici va fatta in una zona dove clacson e motori non disturbano, così che corpo e anima  si lasciano andare ad un naturale relax. In quel momento ci siamo noi e la MTB nulla di più o di meno, vivremo spensierati e liberi dallo stress di ogni giorno.

Avremo non solo una scusa in più per mantenervi in forma, ma anche per non partecipare considerevolmente all’inquinamento del globo, vivremo momenti salutari e rigeneranti, senza vivere quel fastidioso nervosismo da code di traffico.

Sarà un’esperienza sensazionale salire in sella alla bici con quel desiderio importante di voler lasciare andare i pensieri, e ad ogni pedalata ogni problema svanirà, la brezza che ci tocca la pelle, il profumo di un’aria pulita. No, non è poesia, ma pura realtà. Ci sono ancora piccoli posti in cui il tran tran quotidiano non si vive, allora perché non lasciarsi andare almeno una volta alla spensieratezza d’altri tempi?

Come scoprire il territorio in mountain bike

Andare in bici è una scusante molto alternativa per andare alla scoperta di nuovi posti meravigliosi, spesso dimenticati da tutti, ma che si rivelano essere dei paradisi naturali. Pedalando è possibile arrivare in zone dove con la macchina non si può giungere, ma che ci sapranno lasciare a bocca aperta. In questo modo si apprezza molto più la natura e le sue meraviglie, si coglie la vena selvaggia e senza tempo di un ambiente che altrimenti non avremo  mai saputo esistesse.

Grazie alla mountain bike si impara a rivoltare come un calzino il paese in cui viviamo, il verde che lo circonda, i meandri di montagna che in un’altra circostanza non avremmo mai esplorato.

Tutta questione di tecnica sulla mountain bike

Chi va in MTB migliora le abilità tecniche nell’andare in bicicletta. Aumenta infatti l’attenzione, il che vuol dire saper aggirare sassi, radici, vuol dire mantenere il controllo in discesa, e migliora la capacità di controllo del mezzo. Se non abbiamo la bici è arrivato il momento di acquistare una mtb online.

Sono proprio gli ostacoli e l’ambiente naturale in sé e per sé a fare di chi porta la bici un ottimo ciclista, oltre al fatto che un po’ di brivido mette pepe e divertimento alla giornata. Non è questione di età o di bravura innata, tutti possono migliorare e tutti possono divertirsi, in particolare se praticano questo vero e proprio sport in maniera costante. La cosa importante per chi è alle prime armi è quella di fare uscite semplici e non pensare di voler strafare tutto all’improvviso. La motivazione è il segreto di quest’attività, solo così saremo in grado di considerare solo il bello della mountain bike.

La mountain bike per il proprio allenamento fisico

In pochi ci credono ma, un giro importante sulla MTB porta dei dolori muscolari e delle sensazioni di indolenzimento alle braccia. Questo vuol dire che fa bene alla salute e al proprio allenamento fisico.

Durante il percorso, in salita o in discesa, lavorano non solo i muscoli delle gambe ma anche addominali e braccia, motivo per cui, una preparazione atletica per chi va in MTB comporta esercizi mirati legati alla parte superiore del corpo. Ad esempio, una regolare partecipazione a corsi di pilates migliora le articolazioni ai ciclisti.

Scegliere la casa giusta? Tutta questione di abitudine

0

Quando decidiamo di acquistare casa, vuoi perché dobbiamo condividerla con la dolce metà, vuoi perché semplicemente è giunto il momento di lasciare mamma e papà, dobbiamo tenere conto di una moltitudine di fattori. Alla domanda “esiste un modo per scegliere la casa giusta?” in molti non sanno rispondere, ma in vero, con i dovuti accorgimenti, sapremo rientrarci verso il nido che sognavamo

Single: ecco come scegliere la casa giusta

Chi dice che per poter vivere da soli bisogna essere sposati o convivere? Anche i single hanno diritto ad una casa tutta loro, magari optando per un appartamentino piccolo e in centro. Non occorre cioè chissà quanto spazio, un’ampia cucina dove trascorrere il tempo con gli amici, una camera sa letto e il bagno. Sicuramente rivolgendosi ad un’agenzia immobiliare Mogliano Veneto, troveremo la strada che fa per noi.

Se per una questione di comodità preferiamo vivere vicino al posto di lavoro, allora non abbiamo che chiedere. In questo modo al mattino, anziché prendere l’auto potremo fare una bella passeggiata a piedi, il che fa bene alla salute e all’inquinamento.

Per quanto concerne le passioni, se amiamo cucinare allora dovremmo protendere verso una casa con cucina più grande, che raccolga tutto il necessario per soddisfarsi in cucina. Se invece siamo maniaci dello shopping la stanza più grande dovrà essere quella da letto, per ospitare una bella cabina armadio in grado di contenere tutto ciò che abbiamo.

La casa giusta da condividere con il partner

Se invece siamo alla ricerca di una casa da condividere con nostro partner, non si bada più alle esigenze per uno, ma alle esigenze per due. Se ambedue lavorano in posti diversi, l’ideale sarebbe scegliere una casa a metà strada tra il lavoro dell’uno e dell’altro. Poiché la mattina si può fare tardi, magari sarebbe meglio scegliere una casa con due bagni, per velocizzate i tempi, o nel caso in cui il bagno sia uno, andrebbero due lavandini. Idea questa per ottimizzare le tempistiche e il servizio senza che occorra un altro bagno.

È importate che i momenti insieme vengano celebrati da spazi condivisibili, romantici e delicati. Ecco perché dovrebbe essere speciale la camera da letto, grande e luminosa, con un bel balcone, dove condividere il relax alla fine di una settimana frenetica.

Come pure ci può stare di poter avere il desiderio di condividere serata in piacevole compagnia di amici e parenti. Quindi anche in questo caso potremmo optare per una casa con cucina ampia, o magari con un soggiorno spazioso in cui mettere un bel divano e un TV al plasma per una serata stile cinema

E se cerchiamo la casa per tutta la famiglia?

Dopo aver formato una vera e propria famiglia, arriva il momento di scegliere una casa più grande in cui per ogni componente esiste uno spazio dedicato alla sua intimità. In particolare se ci sono i figli cambiano le cose, cambiano le necessità, a seconda della loro età.

Se i bambini sono piccoli, occorre una casa in un quartiere tranquillo, con la scuola a quattro passi, con il parco e il giardino in cui giocare e divertirsi. Importante anche valutare cosa circonda la casa, tipo palestre, piscine, così da invogliare i bimbi a praticare uno sport. Certo la gestione di una famiglia è difficile, e l’organizzazione è importante. Per questo la casa deve essere comodamente pratica, con ripostigli e armadi a muro. Ogni piccole comodità garantiranno a figli e genitori una convivenza serena e tranquilla.

Outfit e orologi: per ogni look un abbinamento

0

Ogni orologio ha una portata tale da abbinarsi perfettamente ad un abito, anche se nell’accostamento o bisogna tener conto di una serie di fattori dome ad esempio l’indice di formalità. Se infatti è impensabile accostare delle scarpette ginniche ad una cravatta, è altrettanto impensabile sfoggiare un orologio che con quell’occasione non ha nulla a che spartire. Per fortuna il mercato è ricco di modelli, ognuno con un requisito differente, che si addicono alla perfezione ad ogni situazione.

Abito e cravatta? Sì ad orologi eleganti

Un abito fatto di giacca e cravatta, maga dal colore scuro, ha un suo perché, un perché completamente elegante e raffinato. Se anni fa credevano che il fiore all’occhiello di una mise elegante fosse la cravatta, oggi invece l’attenzione si sposta sull’orologio. I tempi sono cambiati, ma ovviamente va scelto il modello giusto, che si abbina perfettamente alla mise scelta.

L’orologio da abito elegante di norma dovrebbe portare un cinturino sottile, con un quadrante minimal che non attiri più di tanto l’attenzione ma che comunque ha il suo perché accanto alla giacca. Il quadrante dovrebbe essere un classico nero o argento, dalla eleganza sobria, importante ma per nulla vistosa o appariscente. Esempi di modelli da abito da sera possono essere gli orologi Daniel Wellington, caratteristici per la loro portata sobria e raffinata.

Look da business man: orologi importanti e di lusso

L’uomo d’affari ha un aspetto importante, potente, motivo per cui il look è similare a quello sfoggiato per una serata elegante. Ecco quindi che la categoria di orologi si sposta su modelli più portentosi, di maggiore valore, colori importanti, con materiali che si orientano anche sull’oro bianco.

Orologi del genere si addicono alla perfezione ad uomini in carriera, che stringono la mano a colleghi e a collaboratori, e che inevitabilmente devono attirare l’attenzione per la loro figura professionale. Non per forza l’orologio deve essere appariscente, quindi va bene anche un orologio dal quadrante con dimensioni medio-piccole, ma dovrebbe essere sofisticato nel design e pratico nella sua struttura.

Tempo libero: modelli di orologio casual

Nel tempo libero siamo abituati a vestire in maniera un po’ più casual, ecco dunque che gli orologi sono altrettanto soft. I modelli per questo tipo di look presentando dei cinturini in metallo con quadranti più grossi, requisiti questi che consentono maggiore visibilità di numeri e che allo stesso tempo sono meno formali da guardare. Se per i look detti poc’anzi i modelli hanno colori più sobri, gli orologi casual sono di diversi colori, magari con contrasto tra quadrante e contorno un po’ più strong.

Di norma non si trovano orologi casual con muri romani, perché questi rappresentano modelli più formali, ma si trovano viceversa con forme fantasiose, numeri sfiziosi o in alcuni casi, c’è la vivacità del non aver affatto numeri. Più sono le funzionalità di un orologio e più sarà considerato casual, e per funzionalità si intende cronometro e dispositivo di misurazione della profondità. In presenza di questi requisiti un orologio non può essere considerata da cravatta nera. Per il cinturino andrà bene uno in metallo, più sfizioso rispetto a quello in pelle che cozza con una mise fatta di t-shirt e jeans.

Come la domotica ha rivoluzionato l’antifurto e la sicurezza nelle abitazioni

0

C’era una volta l’antifurto antico o di prima generazione, fabbricato un secolo fa, a volte a forma di muffola, posizionato anche all’esterno dell’abitazione, magari in terrazzo, sopra la finestra sul cassone delle tapparelle.

Faceva il suo lavoro dignitosamente, certo, però più che altro con paradossale effetto uguale ma contrario: metteva in fuga non tanto ladri potenziali o malintenzionati all’opera, ma spesso proprietari dell’abitazione, coinquilini e vicinato.

Poteva accadere, infatti, che si mettesse a suonare all’impazzata, magari nel cuore della notte o nel corso di afosi, interminabili, pomeriggi di piena estate in scenari di città deserte.

Bene: tutto questo ora, almeno per chi è più grande d’età, può essere un ricordo persino nostalgico, di un passato relativamente recente ma distante anni luce considerando i passi da gigante fatti dalla tecnologia, l’innovazione in ambito domestico con mille e una possibilità, che va sotto il nome di domotica.

Mercato della sicurezza in crescita, cercasi protezione della casa

Le statistiche sempre molto in voga, ce ne è una al giorno su tutto, raccontano che spesso l’insicurezza percepita abbia la meglio sull’insicurezza effettiva, sul reale pericolo di intrusione di ladri nelle proprie abitazioni, e che anzi i crimini nel loro insieme siano in calo.

Sarebbe il cittadino a fasciarsi la testa, ad avere paura della sua paura, ad essere suggestionato da temi della propaganda politica e da fatti di cronaca in primo piano quali efferate rapine in ville, abitazioni, proprietà private, bar e locali pubblici, talvolta anche con esito mortale. Sia delle vittime che degli aggressori.

Fatto sta che nel presente è sempre più sentita l’esigenza di difendersi, difendere la propria casa, proteggere l’ambiente domestico, ultima trincea di privacy e tranquillità in un mondo caotico e invadente che ci costringe a forzature e ritmi impossibili.

Lo stesso può valere anche per attività commerciali, negozi, uffici ‘esposti’.

Ecco perché il mercato della sicurezza cresce in virtù di un aumento esponenziale della domanda di protezione domestica sia ‘passiva’, sistemi collaudati quali inferriate, porte blindate, muri di cinta, cancelli, che in modalità attiva. E qui entra in gioco la domotica.

Antifurto e sistemi di sicurezza abbinati alla domotica, la rivoluzione in casa

In gergo tecnico si chiama ‘controllo remoto’. Dietro l’apparente oscurità dell’espressione tecnica, c’è una tecnologia rivoluzionaria. Si può stare dall’altra parte del mondo, succede a chi ad esempio debba fare frequenti viaggi di lavoro, ed essere costantemente ‘connessi’ con la propria abitazione.

Informati in ‘tempo reale’ con tanto di sistemi combinati, antifurto e videosorveglianza, su cosa accada in casa quando non ci siamo.

Il cellulare si può collegare con la centralina wireless presente in casa a qualsiasi ora del giorno e della notte. Un sistema che può contrastare qualsiasi intrusione di malintenzionati.

Questa preziosa opzione offerta dalla domotica, può anche avvisare di eventuali ‘guai’ o incidenti domestici: fughe di gas, perdite d’acqua e guasti. Un sistema di messa in sicurezza della casa a questi livelli non è mai esistito. Si tratta di una concezione del tutto nuova, integrata.

Occorre, ovviamente farsi installare da tecnici di comprovata professionalità gli avanguardistici sistemi di sicurezza da avere in casa. Ad esempio se siamo i Padova, è bene affidarsi alle mani di esperti di fiducia quali i professionisti nel settore dell’installazione e riparazione antifurto Padova.

In questo modo si può monitorare la propria casa ed essere prontamente informati se ci sia un tentativo d’effrazione.

Il sistema di domotica wireless permette, tra l’altro, di non dover fare lavori in muratura, perché tutti i componenti comunicano tra loro grazie alla tecnologia senza fili abbattendo i costi. Il sistema articolato e complesso, certo, è alla portata di tutti. E rende la casa più che semplicemente intelligente, proprio geniale.

A cosa serve un software recupero dati

0

Gli utenti si ritrovano spesso a far fronte ad un problema comune: l’eliminazione dei file. Non sapendo come comportarsi tendono tutti a cercare una soluzione valida affinché possano recuperare ciò che credono di aver perso. E queste tecniche fai da te li fanno approdare su un unico mezzo disponibile: i software recupero dati.

Ma cosa accade realmente? Ovviamente ci si ritrova dinanzi una memoria che rischia di essere sovrascritta e che richiede un intervento tempestivo affinché possano essere recuperati tutti i file di cui abbiamo bisogno. Basta ritagliarsi 5 minuti del proprio tempo e smanettare con un programma in grado di scansionare il proprio dispositivo a 360 gradi.

Software recupero dati: cos’è

Quando diciamo “software di recupero dati” in genere vogliamo indicare l’insieme di quei programmi che sono in grado di offrire una soluzione al classico inconveniente dell’eliminazione di file importanti come foto, video, documenti e tanto altro ancora.

C’è chi li definisce come l’unico strumento di difesa che un utente può usare per vincere la sua lotta contro il computer. Detto più in parole povere essi sono il mezzo attraverso il quale riusciamo a risolvere situazioni spiacevoli che ci portano a credere di aver perso tutti i nostri dati.

A seconda dei problemi che ha un utente, e a seconda del danno che ha ricevuto i software recupero dati vengono divisi in 5 gruppi:

  • software per recupero di dati provocata da eliminazione accidentale
  • Software per recupero di dati provocata da formattazione non intenzionale
  • Software per recupero di dati provocata da problema di virus
  • Software per recupero di dati provocata da disfunzione dell’applicazione
  • Software per recupero di dati provocata da danno fisico al disco

Software recupero dati: cosa accade nel pc

Grazie ad un programma che recupera i dati, la memoria del nostro PC viene esaminati fino in fondo riportando dunque alla luce file che altrimenti sarebbero stati destinati a scomparire per sempre. Il disco fisso viene rivoltato come un calzino in maniera tale che riusciamo a raggiungere il nostro scopo: ritrovare i file persi.

Dopo aver scoperto della perdita dei dati non dobbiamo fare nessun movimento inconsulto che potrebbe risultare dannoso per i nostri file temporaneamente eliminati.

Quanti software recupero dati esistono

Come per ogni cosa, anche in caso di software recupero dati ce ne sono di diversi tipi e soprattutto di differenti livelli. Più sale di categoria più la difficoltà di utilizzo muta, ma per le nostre necessità andrà bene un programma semplice ed efficace come può essere EaseUS Data Recovery Wizard.

Più semplici sono nella loro interfaccia e più l’utente anche alla prime armi sarà in grado di utilizzare i software per recupero dati e raggiungere il proprio obiettivo.

Normalmente a seconda del motivo per cui i file si sono eliminati cambia la possibili di riuscire o meno nel proprio intento. La cosa importante è avere a che fare con programmi prestanti ma non troppi ostici nelle loro cose, in grado di scansionare la memoria per intera raggiungendone il recupero dei dati finiti sul fondo.

Sicurezza su internet: siamo veramente tutti a rischio?

0

Sentiamo parlare spesso di sicurezza su internet e di quanto sia importante proteggere la nostra privacy quando navighiamo sul web. Sono azioni che compiamo quotidianamente e spesso è davvero difficile riuscire a comprendere fino in fondo quali conseguenze possano avere le decisioni che prendiamo quando navighiamo in rete. Di sicurezza non ce n’è mai abbastanza quando si parla di dati sensibili. Sono diverse le minacce nelle quali possiamo cadere utilizzando un computer connesso alla rete e dei malintenzionati, attraverso delle tecniche particolari, possono intrufolarsi nei nostri documenti personali. Per questo è importante difendersi ogni giorno.

L’importanza di una password sicura

Le azioni che possiamo compiere per proteggerci dagli attacchi informatici, che spesso hanno condizionato anche grandi aziende, ma che nella maggior parte dei casi riguardano anche tutti noi, sono differenti. Innanzitutto è bene affidarsi alla navigazione su siti completamente sicuri. Per saperne di più, possiamo consultare il portale Sito-Ufficiale, attraverso il quale possiamo scoprire quali sono i siti internet più affidabili della rete.

La prima regola da attuare quando navighiamo in rete e abbiamo la necessità di registrarci ad un servizio, ad esempio quello relativo alla posta elettronica, consiste proprio nella scelta di una password abbastanza sicura per prevenire eventuali attacchi da parte di malintenzionati.

Aggiungiamo quindi alla nostra password, oltre alle lettere, dei numeri e dei segni di punteggiatura, per rendere difficile la vita a chi tenta di scoprire le nostre chiavi di accesso ai portali sul web.

Utilizziamo quindi delle password complicate da decifrare e soprattutto cerchiamo di diversificare le password in base al servizio che utilizziamo. Non è per niente sicuro utilizzare la stessa chiave d’accesso per tutti i servizi su internet, perché, una volta scoperta dai truffatori, riusciranno ad associarla alla nostra identità sulla rete.

Esistono numerosi servizi su internet che ci permettono di tenere sotto controllo le password che create, realizzando dei veri e propri database, una vera e propria rubrica di password che possono essere generate manualmente oppure casualmente, per una sicurezza maggiore.

Le domande segrete e gli indirizzi e-mail

Alcuni servizi di posta elettronica consentono di impostare una domanda segreta, alla quale è associata una risposta che sappiamo solo noi, per recuperare la password di accesso quando questa viene smarrita.

Anche in questo caso è bene osservare la massima prudenza, evitando di impostare domande troppo semplici. Se ad esempio inseriamo il cognome da nubile della nostra mamma, dei malintenzionati potrebbero facilmente associarlo alla nostra identità effettuando una semplice ricerca su Google o sbirciando tra gli amici del nostro profilo Facebook.

Si può rimediare a questo problema cercando di impostare delle domande e delle risposte molto difficili, ad esempio sfruttando delle associazioni di parole che ricorderemo facilmente, per evitare di inserire una risposta semplice a delle domande che a volte sono preimpostate e difficili da cambiare.

Un altro modo per proteggersi dagli attacchi dei malintenzionati consiste nell’uso di diversi indirizzi e-mail in base al servizio che utilizziamo. Nulla ci vieta di usare un’e-mail per accedere ai social network e un altro indirizzo come e-mail personale. È un intervento più sicuro, perché in questo modo sarà difficile per chi vuole rubare i nostri dati risalire alla nostra identità, considerando anche che su internet esistono davvero tanti servizi gratuiti che permettono di creare nuovi indirizzi e-mail.

Roll up pubblicitario cos’è e quali sono i vantaggi

0

Il roll up è un espositore pubblicitario che si trova nei poi più comuni e affollati, tipo centri commerciali, aziende, concessionarie ma anche cinema, convegni, fiere e così via. Ecco dunque che nell’arco della giornata ci imbattiamo in così tanti roll up da non saperlo nemmeno: il loro scopo infatti è quello di attirare la curiosità dei passanti, al fine di essere letto. Non a caso, in quanto a contenuto, essi contengono per la stragrande maggioranza dei casi, dei messaggi promozionali a forte impatto visivo che pubblicizzano una qualunque cosa.

Come sono strutturalmente i roll up

È evidente quindi che un roll up può essere considerato un efficace mezzo di marketing dalla straordinaria funzionalità. Esso si contraddistingue in fatto di leggerezza e facilità nel trasporto, non richiede una chissà quale genialità per essere montato, e nonostante sia pratico, è allo stesso tempo dovuto e resistente. Tanto che, infatti, viene trasportato a destra e a manca senza problemi.

Questi espositori pubblicitari appaiono strutturalmente molto semplici, i più comuni sono composti da strisce grandi (dette banner) di materiale leggero come PVC o PET, alle quali è applicata uno strato di plastificazione.

Sono peculiari perché possono essere riavvolge per essere spostate o tolte quando non servono, in tal modo occupano davvero pochissimo spazio. Mantenute da una molta, esse si arrotolano e ancorano ad un tubo di metallo, o di alluminio. Il tutto completato da una bacchetta che si allunga, che funge da base.

I vantaggi di un roll up

Uno dei più grandi vantaggi nel decidere di usare un espositore pubblicitario roll up è legato alla praticità (oltre che alla celerità) della fase di montaggio: bastano davvero pochi minuti.

Questo è il motivo per cui se usati a scopi pubblicitari, i roll up vengono usati in più occasioni, e rientrano tra gli strumenti più efficaci pure in caso di convegni. Pare infatti che la loro velocità di montaggio e la loro capacità di attirare lo sguardo della gente siano importanti per il buon esito di un convegno, anche se quest’ultimo dovesse durare solo un paio di giorni.

Qualora abbiamo decisione di sfruttare a nostro vantaggio un mezzo comunicativo così d’impatto, non serve altro che seguire qualche semplice consiglio.

A primo acchito vanno scelte delle immagini d’effetto, dal valore forte e chiaro che sappia attirare l’attenzione dei passanti. Non bisogna usare troppe parole: ci si deve affidare alla scelta visiva su cui abbiamo mirato.

L’importanza delle immagini su un roll up

È evidente quindi l’importanza che hanno le immagini, le quali dovrebbero essere ad alta definizione, con una discreta risoluzione anche se zoomate per un risultato dalla qualità eccelsa. Poche parole e più contatto visivo: basta dunque uno slogan, una frase, poche righe insomma per andare dritti al cuore di chi legge.

Dopodiché basterà mettere in bella vista il logo, utilizzando i colori al punto giusto e il contenuto della pubblicità sarà ad hoc. Un contenuto poi che va riproposto su brochure, volantini, biglietti da visita e così via.

A questo punto il gioco è fatto: basterà mettere in evidenza il nome dell’azienda e i dati della stessa, e il roll up farà il resto. I clienti non tarderanno ad arrivare.

Tutto quello che c’è da sapere sull’arredamento bagno

0

La stanza da bagno è uno degli ambienti più peculiari della casa, che durante la fase dell’arredamento merita molta attenzione. Si deve pensare al confort, alla funzionalità ma anche al gusto e allo stile. In fondo si tratta dell’ambiente in cui passiamo dei momenti importanti della giornata, a partire dalla doccia allo shampoo o anche alla fase make-up.

Questo doveroso preambolo è stato necessario per incanalare coloro che devono arredare il bagno verso scelte più consapevoli. I mobili e gli accessori devono incastrarsi alla perfezione con la scelta dei sanitari o il colore delle pareti. Un mobile da bagno, per quanto piccolo o poco ingombrante ha comunque la sua importanza, e in quanto tale vanno passate al vaglio tutte le soluzioni possibili.

Arredamento bagno: la scelta dei mobili in base ai gusti personali

Quando scegliamo i mobili del bagno non possiamo di certo tralasciare i gusti personali: in fondo il relax durante un’immersione in vasca deve essere all’altezza delle nostre aspettative.

Ognuno di noi preferisce uno stile piuttosto che un altro, sceglie dei componenti d’arredo differenti, e quindi potrebbe orientarsi o su mobili moderni, o su modelli minimal. Insomma c’è l’imbarazzo della scelta. Il rispetto dei gusti personali è sì importante purché non dimentichiamo l’importanza di rispettare le regole di design, che rispettano i canoni di abbinamento e stanno al passo coi tempi.

Non serve altro che fare delle piccole valutazioni prima di orientarsi verso ogni tipo di decisione: avere le idee chiare, seguir precisamente i consigli degli esperti, compiere i passi giusti e rispettare i propri desideri. In questo modo nessun dubbio prenderà il sopravvento e riusciremo ad arredare il bagno nel modo giusto.

Arredamento bagno: funzionalità e stile

Uno dei primi suggerimenti per ottenere alla meglio il proprio arredo bagno è di tinteggiare la stanza dando alle pareti una nuance che possa poi accordarsi bene con i mobili che andremo a scegliere. La scelta dei mobili da bagno è importante dal momento che si deve porre l’accento sulla funzionalità degli stessi senza mai tralasciare l’aspetto e lo stile.

Dopo aver pulito in maniera quanto più igienica possibile il bagno (nel senso di scegliere il colore delle mura) quello che dovremo care è decorare e personalizzare l’ambiente secondo i nostri gusti. Meglio comunque che si resti sulle nuance tenui per un miglior abbinamento con i mobili.

Forme e materiali per l’arredamento bagno

Che sia ceramica o legno, che sia ottone o technostone, oggi la scelta dei materiali per l’arredo bagno è davvero tanto ampia. Chi vuol provare a costruire un’atmosfera più versatile può optare per materiali come il legno. Magari scegliendo un lavabo in stile vintage.

Chi invece ama lo stile moderno, occorrono linee essenziali e geometriche, con materiali tipo la ceramica, dal design eclatante senza rinunciare alla qualità. Il tutto, optando per dei ripiani d’appoggio color antracite e grafite.

Per uno stile High-tech occorrono materiali molto più strong, tipo acciaio sia in versione satinata che in quella lucida (o anche verniciata). E invece un ambiente vintage potrebbe richiedere rubinetti in tinta dorate e argentate. Infine, chi vuole che l’attenzione degli ospiti cada inevitabilmente sul bagno, c’è l’opzione dell’arredo prezioso, dal cristallo temperato, e dal vetro di murano

Gioielli da uomo: la moda che ritorna

0

La moda ritorna e questo è risaputo, oggetti che diventano vintage, nel giro di pochi anni tornano a diventare i protagonisti assoluti. Una tendenza tornata nuovamente ad esplodere nella nostra società è quella dei gioielli da uomo, in particolar modo dei bracciali. Di compagnia agli orologi, o anche indossati da soli, oggi sono un must per un uomo dal look moderno e affascinante

Ce ne sono davvero di tutti i tipi, e di tutte le marche, ognuna con una sua peculiarità in grado di attirare l’attenzione dei gusti maschili.

Gioielli da uomo: la moda in Italia

In Italia gli uomini tendono a seguire la moda a 360 gradi, non a caso infatti ricordiamo che tra le capitali della moda c’è proprio Milano. Molti dunque sono stato i brand famosi ad ideare delle linee di gioielli ideali per tutti i gusti maschili, tanto che il mercato della moda in Italia è aumentato del 4,2%, registrando un valore più consistente rispetto ad altri settori di vendita.

Per ogni stagione ci sarà un modello appropriato, ma ci sono dei modelli che possono essere definiti dei must evergreen, indossabili cioè sia in inverno che in estate. Al di là della stagione faranno la loro splendida figura sul polso di un uomo.

Tra questo modelli merita la menzione il bracciale di cuoio, sia esso liscio o intrecciato, per un look casual se indossato insieme ad un abbigliamento più sciolto, o per un look più elegante che spezza la monotonia del classico vestito. Insieme a questo bracciale, c’è anche il modello in argento, un classico tornato di moda grazie a nuove lavorazioni e nuovi spessori per modelli da urlo.

E ancora popola i polsi degli uomini il bracciale in acciaio, arricchito da particolari di ogni tipo, ivi compreso l’oro. E infine, ma non meno importante si sta diffondendo il bracciale Tamashii. Vediamo cos’è.

I bracciali Tamashii

Abbiamo visto dunque che le scelte in fatto di gioielli maschili sono tanto ampie quanto i modelli femminili. Ma il modello che oggi sta facendo scalpore nel settore della moda è il Tamashii. Si tratta di un bracciale di origine tibetana composto da pietre naturali e altri tipi di materiale. Secondo la cultura del posto, i monaci tibetani lo usano a mo’ di talismano, legando al suo utilizzo una pratica prettamente religiosa.

Non a caso lo stesso termine vuol dire connubio tra anima e gioielli, tanto che i bracciali del genere danno vita al “gioiello dell’anima” che ha lo scopo di proteggere il nostro io, si farlo crescere e di indirizzarlo verso il giusto percorso di vita. Portare sul braccio un simile bracciale, che è bene ricordare sia un modello universale che infonde nella vita di chi lo indossa pace e amore, non solo per sé ma anche per il prossimo. Di norma si tratta di gioielli realizzati in Tibet con vari tipi di pietre, ognuna con un proprio significato,

Ogni tipo di bracciale Tamashii si contraddistingue per un elemento specifico, una formina legno, che sta a rappresentare una zucca piena di semi, detta Kamawatchi Calabush o semplicemente Calabash. Esso indica in maniera del tutto particolare la continuità della vita.

Gli abitanti dello Zang (Xizang, Tibet) credono che questo sia un amuleto pieno DJ speranza e felicità dal momento che  rievoca alla mente la certezza della continuità della vita.

Microsoft Office 2019: ecco tutte le novità

0

Microsoft  Office 2019 è la versione “offline” della famosa suite disponibile per le aziende, e in una versione apposita anche per i privati;  Microsoft ha come obbiettivo di conquistare  gli utenti  e convincerli ad abbonarsi alla versione 365 della suite, interamente in cloud e soggetta ad aggiornamenti frequenti. Ma quali sono le novità di Office 2019? Innanzi tutto è rilasciato con licenza perpetua che va a sostituire l’abbonamento a scadenza; questo determina la frequenza degli aggiornamenti di sicurezza, ma non le nuove funzionalità che il brand via via svilupperà.

Microsoft Office 2019: I pro e i contro

I vantaggi sono tangibili ma vi sono anche i contro, infatti Office 2019 ha compatibilità solamente con Windows 10 e macOs; in base a questo è stato diversificato  il genere di offerta a seconda del sistema operativo che ogni utente preferisce. Non mancano le applicazioni canoniche come Word, Excel, Powerpoint e Outlook, e per chi ha SO Windows ci sono in più Publisher, Access, Project e Visio. Non disponibili per Mac, cosi come Onenote 2019: il software per appunti che sarà fruibile solo se scaricato in un secondo tempo come applicazione nativa di Windows 10. Per saperne di più clicca qui.

Il nuovo approccio

Il costo della licenza perpetua della suite si aggira sui 300 euro; mentre è molto superiore per l’edizione Professional che ha un costo che si aggira intorno ai 600 euro. L’aspetto è rinnovato con un tema scuro e la novità del text-to-speech di Word; notevole la comodissima possibilità di pubblicare fogli di Excel direttamente su business intelligence Power Bi; inoltre spiccano la gestione per le immagini 3D  per Powerpoint e le nuove schede di contatto di Outlook. I costi non sono proprio accessibili, ma questa suite li vale tutti; uno strumento non semplicissimo ma che supporta aziende e privati in tutto quello che riguarda il lavoro di ufficio.

Le novità per chi utilizza Windows 10

Questa suite introduce varie novità per Windows 10, ma anche per altri sistemi operativi; tra le varie segnaliamo le più rilevanti. Come già detto Word si presenta con un nuovo tema scuro; nuovi strumenti di apprendimento come ad esempio le descrizioni audio; e le funzionalità vocali  ovvero il text-to-speech;  e vari miglioramenti per l’accessibilità. Microsoft ha lavorato molto sulle migliorie e anche sulla versione mobile che è la novità assoluta.

Le novità per Excel

Per Excel sono stati introdotti nuovi grafici,  nuove mappe 2D e rinnovate timeline; per lo strumento sono state  sviluppate nuove funzionalità  e soprattutto  la novità di pubblicare i documenti su Power BI; oltre a un evoluzione per  Power Query, e PowerPoint; la creazione di fogli di calcolo e fogli di lavoro non è mai stata cosi performante. Inserito anche un nuovo Morph per ruotare oggetti 3D tra le diapositive e la possibilità di inserire e gestire icone, file SVG in roaming pencil case. Da qui si evince il motivo per il quale è stato fatto un restyling, finalizzato a  supportare le funzionalità aggiuntive della nuova piattaforma 2019.

Il proprio lavoro sullo smartphone

Da pronosticare che la versione mobile riscuoterà un successo stratosferico; oggi tutti accedono al loro lavoro dallo smartphone e poter accedere ai propri fogli di lavoro, in qualunque momento è senza dubbio il massimo della comodità e della praticità; lavorare sui fogli di calcolo di Excel direttamente dallo smartphone permette di non perdere il ritmo durante la pausa pranzo e di accedere al proprio lavoro anche stando in auto.

VAR: la tecnologia in aiuto del calcio

0

Si chiama VAR e significa Video Assistance Referee. Potrebbe trattarsi di una novità molto importante destinata a rivoluzionare il settore del calcio. Infatti VAR non è altro che un arbitro, ma non inteso in senso propriamente tecnologico. Più che altro si tratta di una persona vera e propria che si avvarrà di alcuni prodotti tecnologici innovativi per controllare meglio l’andamento della partita.

Come dovrebbe funzionare il VAR

Già ne hanno parlato anche alcuni siti specializzati, come Topscommesse.com: il funzionamento del VAR sfrutterà le telecamere, che vengono posizionate a bordo campo e sulla linea di porta. In questo senso appare indispensabile la sua funzione, per aiutare l’arbitro presente in campo. Quanto è difficile per quest’ultimo non lasciarsi sfuggire niente e comportarsi di conseguenza in maniera imparziale durante un incontro calcistico?

In molti ritengono che ci sono parecchi dubbi che riguardano questa domanda. Ecco perché si ritengono sfavorevoli all’introduzione di questo arbitro “tecnologico”, che possa controllare meglio. Inoltre tutto il procedimento prevede l’utilizzo di un segnale sonoro, attraverso il quale avvisare l’arbitro sprovvisto di telecamere. Quest’ultimo, dopo aver ricevuto l’avviso, potrà eventualmente riparare a possibili errori commessi.

Non tutti sono comunque favorevoli all’introduzione del VAR, perché ritengono che le decisioni sarebbero sempre prese sulla base di una valutazione scaturita da un occhio umano. Alcuni detrattori ritengono che, nonostante l’ausilio degli apparecchi elettronici, il VAR rimanga pur sempre una persona in carne ed ossa che può commettere degli errori.

Quindi può bastare l’introduzione di un arbitro che guardi le telecamere per porre fine a tutte le polemiche che spesso ci sono sul modo di comportarsi di un arbitro durante una partita? È davvero difficile poter rispondere a questa domanda, anche perché si tratterebbe pur sempre di un’interpretazione.

Le polemiche sul VAR

Anche il presidente della FIFA sostiene con molta forza la buona idea di introdurre il VAR. Recentemente la novità costituita dal Video Assistance Referee è stata sperimentata anche sul campo. Ci sono state comunque delle polemiche che hanno seguito anche questa sperimentazione.

Sembrerebbe che il VAR abbia assegnato un rigore, nonostante l’altro arbitro, quello “tradizionale” non l’abbia notato. Al contrario, non sarebbe riuscito ad identificare un fuorigioco.

Alcune novità introdotte dal VAR

Le polemiche si fanno sentire anche perché con il VAR si introducono anche altre novità, che potrebbero cambiare, almeno potenzialmente, le sorti della partita. Per esempio, secondo alcuni, con l’introduzione del controllo mediante le telecamere, si darebbe addio anche agli arbitri d’area, sostituiti dagli arbitri che controlleranno direttamente sugli schermi.

Inoltre c’è un altro fattore degno di attenzione: nel momento in cui l’arbitro ha bisogno dell’aiuto del VAR, ci ha l’interruzione del gioco. In questo modo nel frattempo il direttore di gara prende la sua decisione e in TV i tifosi continueranno a vedere cosa accade in campo. È logico precisare che non è soltanto il VAR a dover informare l’altro arbitro su eventuali errori. Può essere anche l’arbitro tradizionale ad informare il VAR che ci sia qualcosa di sospetto. Allora scatterebbe la moviola, per ricontrollare tutto il processo avvenuto in campo. In alternativa l’uno o l’altro arbitro possono accettare le indicazioni ricevute, senza aver bisogno di rivedere il filmato.

Migliori orologi di lusso in circolazione

0

Quando si parla di lusso il pensiero corre subito agli orologi, che ad oggi possono essere considerati un buon biglietto da visita, in grado di dare charme e importanza a chi lo indossa. Ovvio è che quando si parla di “lusso” si fa riferimento a modelli che per essere acquistati necessitano di un budget un pochino elevato. In fondo si sa che il buono costa, e si fa pagare.

I migliori orologi di lusso ormai hanno occupato un ruolo molto importante e disparati all’interno del mercato, grazie anche ai vari brand che per competere con le aziende rivali hanno attirato l’attenzione della clientela con modelli unici, all’avanguardia e esteticamente favolosi da guardare (e ovviamente indossare).

Migliori orologi di lusso: una cultura intramontabile

Che sia un orologio maschile o femminile, quando si parla di lusso intendiamo modelli che si adattino alle tendenze del momento, dando quella marcia in più rispetto ai più comuni accessori del genere.

Non sarebbe dunque impresa difficile riuscire a stilare una classifica delle migliori marche del momento, ovviamente tenendo conto del fatto che, orientandosi nel mondo “luxury” il costo sale di gran lunga e quindi bisogna essere disposti a spendere quel tanto in più.

In fondo l’orologeria d’alta qualità rappresenta un modo di essere, una concezione culturale legata alla relazione che si ha con il mondo. Quasi un biglietto da visita, come abbiamo già detto poc’anzi, per uomini e donne ambiziosi di mostrarsi per la loro peculiare esclusività.

I nuovi modelli di lusso si sono ben adattati alla nuova società industrializzata e soprattutto automatizzata, mantenendo sempre e comunque quella venatura classica, di conoscenza e pensiero di cui abbiamo sempre bisogno. Il lusso non conosce limiti, né di creatività né di fantasia, per questo un orologio “in” entra nello sguardo sognante di chiunque. Capacità immaginativa, sensazione di potere, bella presenza, ecco i concetti che i più importanti brand hanno messo in cantiere nel creare le loro collezioni fatte solo per pochi. Perché cultura non è solo conoscenza, ma anche stile, vita, approccio al mondo che gira proprio così.

Migliori orologi di lusso: quali e come comprarli

Tutti coloro che amano il lusso e la classe anche applicati nel mondo dell’orologeria sanno bene che devono far fronte a spese care per sfoggiare un modello super lussureggiante fatto di storia e di prestigio. Motivo per cui, anche se in pochi lo dicono, ci si rivolge spesso al mercato dell’usato per acquistare un modello che abbia il suo perché. Di orologi usati a Roma se ne vendono a bizzeffe, si risparmia e si fa la medesima figura, perché in fondo conta il reale valore dell’accessorio e non a quanto noi lo abbiamo acquistato.

Capita poi inoltre di imbattersi in veri e propri collezionisti che amano riempire le teche di modelli rari, quasi unici dal valore inestimabile. Motivo per il quale in giro c’è davvero una vasta gamma di orologi da acquistare, che al solo nominarli, fanno fare i cosiddetti “occhi a cuoricino”.

In una classifica dei più importanti orologi di lusso, non può certo mancare il Brand Cartier, super noto non solo per la linea di gioielli dai valori inestimabili, ma anche per modelli di orologi che simboleggiano l’importanza del marchio e fanno sentire importante chi li indossa. Sono modelli dalla vestibilità pratica ska quelli maschili che quelli femminili, diventando emblema così di un mercato sempre più competitivo.

Ma una delle marche intramontabili che di orologi di lusso ormai nei fa dagli anni ’50 (sempre molto in voga tra star e fanatici collezionisti) è il Rolex. C’è chi dice che il brand in questione faccia i modelli più belli al mondo, ma pur se qualcuno disdegna una tale affermazione, è verità assoluta che la Rolex venda glimorlogi più costosi al mondo. Di anno in anno, la sua presenza sul mercato ha permesso ad ogni modello di diventare un must rappresentativo del brand, senza contare quanti anni passino da un modello all’altro, restano tutti un evergreen dal massimo rispetto. Perché vintage, innovazione e rivoluzione riescono solo in un orologio Rolex a riunirsi in contemporanea.

Come scegliere il corretto piatto doccia per il bagno

0

Come fare a scegliere il miglior piatto doccia in resina? I piatti doccia in resina attualmente costituiscono degli elementi molto apprezzati nell’ambito dell’arredamento per il bagno. Tuttavia non possiamo dire che siano tutti uguali. Ecco perché, nella nostra scelta, dobbiamo tenere conto di diversi elementi, fattori importanti che possono indurci verso un’opzione o verso l’altra. In commercio abbiamo differenti prodotti, che possono essere diversificati per lo spessore e per diversi componenti che concorrono anche alla qualità del prodotto. Ma vediamo quali sono nello specifico le regole da prendere in considerazione.

Lo spessore del piatto doccia in resina

Se guardiamo nei vari negozi che propongono piatti doccia in resina, come Ceramic Store, ci accorgiamo che questi prodotti possono differire anche per lo spessore che li caratterizza. Normalmente un piatto doccia ha uno spessore compreso tra i 2 e i 4 centimetri.

Esistono però dei piatti doccia extra sottili, con uno spessore di 2-3 centimetri. Essi hanno la peculiarità di non presentare un bordo perimetrale. La scelta naturalmente per l’uno o per l’altro modello varia in base alle preferenze personali e in base agli altri componenti del bagno, per cercare di ricreare uno spazio il più armonico possibile.

Ma fondamentale è anche un altro elemento. Si tratta del trattamento antiscivolo, per ridurre le situazioni pericolose mentre si fa la doccia. Di solito un piatto in resina è dotato di grado 3 antiscivolo, ideale per assicurare la massima aderenza e la massima sicurezza.

Gli altri componenti dei piatti doccia in resina

Fondamentale è l’importanza anche di altri componenti che possono determinare una certa originalità anche dal punto di vista estetico del piatto doccia in resina.

Sostanzialmente possiamo scegliere tra due tipologie: quelli dipinti superficialmente con vernice e quelli rifiniti con resina poliestere. Quelli dipinti sono particolarmente diffusi. Possono dare qualche problema in più per quanto riguarda la pulizia, che risulta essere più complicata.

In ogni caso tutto dipende dalla qualità del prodotto. Se scegliamo piatti doccia dipinti con vernice di pessima qualità, la sporcizia tende ad aderire più facilmente e poi la vernice potrebbe anche staccarsi nel tempo, inducendo il continuo cambiamento del piatto.

I piatti doccia in resina con una superficie in poliestere di solito sono i più adatti per qualità. Infatti la resina poliestere è un materiale impermeabile e presenta un grado di resistenza elevato anche ai prodotti per la pulizia.

Esiste poi una particolare struttura in resina minerale, in modo da garantire lo stesso colore della superficie e della parte interna, con un effetto estetico davvero insuperabile.

I piatti in resina poliestere sono particolarmente resistenti, anche perché i prodotti per la pulizia agiscono soltanto sulla superficie e non hanno effetti dannosi nei confronti della struttura essenziale del piatto doccia stesso.

Dobbiamo sempre avere cura di badare alla qualità dei prodotti che scegliamo, soprattutto perché la competitività nel mercato è davvero agguerrita. Sta a noi riuscire a coniugare le nostre esigenze estetiche con quelle che obbediscono alla funzionalità e alla praticità dell’utilizzo quotidiano, al di là anche delle offerte commerciali che ci possono sembrare piuttosto appetibili.

Se consideriamo tutti questi fattori, sicuramente faremo la scelta giusta per il nostro piatto doccia.

Netflix: come si paga l’abbonamento al servizio

0
Netflix

Netflix è diventato uno dei servizi internet più utilizzati degli ultimi tempi. Diversi utenti, per esempio, prima di sottoscrivere un abbonamento con il servizio, preferiscono provare un periodo gratuito di 30 giorni che proprio la TV su internet mette a disposizione. Trascorsi i 30 giorni, come fare l’abbonamento, se si decide per avere sempre a disposizione Netflix? Ecco una piccola guida che vi può aiutare a capirne di più sui metodi più utilizzati per pagare l’abbonamento a Netflix.

Come registrare l’abbonamento

Abbonarsi a Netflix è piuttosto facile. Basta collegarsi al sito internet ufficiale del servizio TV oppure utilizzare l’apposita applicazione per Android e iOS. Occorre cliccare sul pulsante che porta la dicitura “abbonati gratis per un mese”. Successivamente si clicca sul pulsante “vedi i piani”.

Poi si deve selezionare il tipo di abbonamento scelto e cliccare su “continua”. Si segue ancora la procedura guidata, inserendo i dati richiesti per l’accesso e cliccando di nuovo su “continua”. L’utente a questo punto visualizza una schermata, in cui può scegliere il metodo di pagamento.

In questo modo si può registrare il metodo di pagamento preferito e rivolgersi ad esso ad ogni scadenza dell’abbonamento, per continuare ad usufruire dei contenuti televisivi che Netflix mette a disposizione.

Come pagare l’abbonamento

Molti utenti utilizzano la propria carta di credito per pagare l’abbonamento a Netflix. Si può utilizzare PayPal oppure una carta di credito che appartiene ai circuiti Visa, Mastercard e American Express. Ma c’è anche un’alternativa molto valida da sfruttare, invece di ricorrere alla carta di credito.

Si tratta dell’uso delle carte regalo. In pratica sono delle apposite schede che si possono acquistare presso i centri autorizzati, decidendo l’importo da spendere. Ci sono carte da 12, da 25 o da 50 euro. Una volta acquistata la scheda, inseriamo il codice che essa riporta per poter procedere al pagamento dell’abbonamento.

Le offerte di Netflix in base al piano scelto

Ma quanto costa l’abbonamento a Netflix? In generale la TV a pagamento offre la possibilità di scegliere fra differenti opzioni. Ciascun utente infatti può scegliere l’offerta che ritiene più adatta alle proprie esigenze. Naturalmente non tutti guardano tutto su Netflix, anche perché, per gli impegni della vita quotidiana, c’è anche chi non ha molto tempo a disposizione da dedicare alla TV.

Proprio per questo motivo gli importi possono variare anche in base al servizio reso. L’offerta base è quella che permette di vedere i contenuti del catalogo da un solo dispositivo. Il prezzo è piuttosto contenuto, perché si pagano 7,99 euro al mese per vedere i programmi in definizione standard.

Pagando 10,99 al mese, abbiamo un’altra offerta, chiamata standard. Si possono associare due dispositivi contemporaneamente e si possono vedere contenuti in alta definizione. Con l’importo di 13,99 euro al mese, si può accedere all’offerta premium. Questa promozione permette di associare quattro dispositivi differenti e guardare i contenuti in Ultra HD.

Come disdire l’abbonamento

Per disdire l’abbonamento a Netflix non dobbiamo pagare alcun prezzo. Inoltre, se abbiamo intenzione di togliere il servizio, ricordiamoci che fino alla data della scadenza dell’ultimo mese abbiamo sempre la possibilità di continuare a vedere i contenuti televisivi.

Atlas: il robot di Boston Dynamics che ha imparato il parkour

0
Atlas

Si chiama Atlas ed è il robot di Boston Dynamics che si caratterizza per una particolarità. Infatti questo ultimo ritrovato della tecnologia è stato progettato per imparare a fare parkour. È davvero molto divertente, ma allo stesso tempo interessante, perché questo robot riesce ad avere un bilanciamento davvero incredibile, riuscendo a saltare un tronco e poi saltando da una gamba all’altra con molta facilità. Ultimamente le tecniche sperimentali della tecnologia ci stanno regalando davvero moltissime sorprese.

Quali sono le caratteristiche di Atlas

Atlas è un robot dotato di due piedi, è alto 150 centimetri e pesa 75 chili. È dotato di una batteria, quindi si può muovere in perfetta autonomia. Presenta 28 giunture complessivamente ed è dotato di alcuni sensori che gli permettono di percepire con una certa precisione l’ambiente circostante.

In particolare Atlas utilizza la computer vision, per trovare una propria collocazione nello spazio. Ha un software di controllo in grado di usare tutto il corpo e di coinvolgere le gambe, le braccia e il busto per trovare la giusta forza che gli permette di fare parkour.

L’altro robot di Boston Dynamics

Boston Dynamics non sta lavorando soltando ad Atlas. Infatti si stanno conducendo degli esperimenti molto interessanti che stanno portando alla creazione di un altro robot che si chiama Spot. Esso è dotato di quattro piedi e gli stessi responsabili dell’azienda hanno molte aspettative su Spot.

Il robot è stato usato per muoversi all’interno di due siti in costruzione e per rilevare i progressi che erano stati effettuati durante i lavori.

Il parquet prefinito è il più preferito dagli italiani

0

Il parquet è diventato oramai uno dei rivestimenti domestici preferiti dagli Italiani (e non solo). Inutile chiedersi il perchè, dato che le motivazioni di questo successo sembrano essere abbastanza ovvie. I pavimenti in legno regalano infatti agli ambienti della casa un’atmosfera calda ed accogliente, oltre ad uno stile elegante e raffinato. Questi sono soltanto alcuni dei pregi di questo rivestimento, che offre anche un’ampia scelta di colori, disegni di posa e tipologie di legni tra cui scegliere. In linea di massima, tra le infinite possibilità che questo pavimento offre, il parquet prefinito sembra essere tra le più utilizzate. Si tratta della tipologia di parquet che richiede il minor tempo di posa e messa in opera, il che lo rende immediatamente calpestabile. Vediamo insieme quali sono i pregi e i difetti di questo rivestimento, così da capire se davvero è quello perfetto per la vostra casa.

Parquet prefinito: tutte le caratteristiche

A distinguere il parquet prefinito è proprio la sua particolare “conformazione”. Questo pavimento in legno si caratterizza infatti per essere composto da listoni già finiti sulla superficie nella fase di produzione, il che non richiede ulteriori interventi di lamatura e/o verniciatura. Questo significa che il parquet prefinito richiede poco tempo per la sua messa in posa – due/tre giorni al massimo -, essendo già pronto per essere calpestato.

Conosciuto anche come “multistrato“, il parquet prefinito si differenzia dalla tipologia più tradizionale: ogni listone è infatti composto da strati di supporto realizzati con un legno povero e poi da uno strato di calpestio in legno pregiato. Generalmente, durante la fase di produzione del rivestimento, lo strato superiore viene rivestito utilizzando un olio o una vernice protettiva, molto spesso opaca trasparente, poi asciugata naturalmente oppure trattata con lampade UV in fase di produzione, rendendo così il parquet prefinito già pronto per la posa. A differenza di un parquet tradizionale, per cui le operazioni di verniciatura si effettuano dopo la messa in posa, questo è già pronto per essere “installato” nella vostra casa.

La messa in posa del parquet prefinito

Come già detto, il parquet prefinito è già pronto per la messa in posa. Ma come avviene questa operazione? Nel caso di parquet a due soli strati, generalmente si procede con il solo utilizzo della colla, mentre per un pavimento multistrato si predilige una posa flottante, che non richiede quindi l’incollaggio dei listoni al suolo sottostante.

Proprio questa particolare caratteristica rende il parquet prefinito adatto a lavori di ristrutturazione, dato che la messa in posa risulta essere piuttosto rapida e semplice. Anzi, questo tipo di pavimento in legno può essere posato senza la necessità di dover eliminare in qualche modo il pavimento sottostante, il che assicura un risparmio notevole in termini di tempo e denaro. Se avete quindi la necessità di utilizzare il parquet in una casa in affitto, il prefinito è sicuramente la soluzione migliore, dato che poi può essere rimosso senza causare danno alcuno al rivestimento originario.

Tenendo conto della rapidità della messa in opera del parquet, a voi non resterà altro che dover scegliere il disegno di posa che più vi piace, scegliendo tra queste opzioni:

  • a plancia unica, con disegno omogeneo o con inserti scuri/chiari a listelli
  • a due diverse file di listoni
  • a spina di pesce

Una volta scelto il disegno di posa adatto alla vostra casa, non dovrete far altro che lasciar passare qualche giorno per i lavori generali e poi potrete godervi l’atmosfera calda ed accogliente che avete sempre desiderato.

WhatsApp e Telegram tremano: arriva Yahoo Together

0
whatsapp telegram

È un periodo molto strano per i social network. Si parla spesso di problemi di privacy su Facebook e contemporaneamente arriva l’annuncio ufficiale da parte di Google della prossima chiusura di Google Plus. Le applicazioni di messaggistica istantanea spesso continuano ad avere la meglio sui dispositivi mobili, con l’indiscussa supremazia di WhatsApp e, in maniera minore, di Telegram.

Cos’è Yahoo Together

Chi si rivolge a Google Plus per le discussioni di gruppo e non è solito utilizzare WhatsApp per comunicare potrà usufruire di un nuovo servizio social disponibile su iOS e Android. Si tratta di Yahoo Together, un’app innovativa dedicata proprio alle conversazioni di gruppo sui device in mobilità.

L’obiettivo con molta probabilità è quello di richiamare alla mente Yahoo Messenger, che ha da poco tempo chiuso i battenti e che ha lasciato forse senza una valida alternativa gli appassionati utenti che la utilizzavano da anni.

Yahoo Together si basa nello specifico su un’altra applicazione, Yahoo Squirrel, che è stata messa da parte tempo fa per non aver ottenuto un grande successo. Squirrel in particolare puntava molto sulla privacy degli utenti, tanto che si poteva accedere esclusivamente per invito e non si effettuava l’accesso alla rubrica del dispositivo.

Come funziona la nuova Yahoo Together

Sono diverse le caratteristiche interessanti di questa nuova applicazione di messaggistica istantanea. Innanzitutto i topic sono organizzati per essere considerati dei gruppi aziendali. I gruppi stessi saranno suddivisi per argomento.

Sono previste anche delle room segrete, in modo che gli utenti possano accedervi senza dare nell’occhio. Un’altra caratteristica utile è rappresentata dalle funzionalità per eliminare le notifiche di gruppo. Poi è presente anche la funzione di promemoria intelligente. È possibile interagire con gli altri utenti inviando contenuti multimediali ed emoji.

Riuscirà questa applicazione a contrastare il predominio attuale di WhatsApp? Solo il tempo potrà dirlo con certezza.

Mal di testa e cellulare: quale collegamento?

0
mal di testa

Gli esperti sostengono che potrebbe esserci un collegamento ben definito tra l’insorgenza del mal di testa e l’uso del cellulare. Il problema non riguarderebbe soltanto gli adolescenti, che utilizzano molto i nuovi strumenti offerti dalla tecnologia, ma anche gli adulti, ormai sempre più propensi all’uso di smartphone e tablet. Certamente i possibili problemi di salute che derivano dall’utilizzo intenso di uno smartphone possono colpire molto i più giovani, che fanno del proprio telefono un oggetto da avere sempre a portata di mano, in qualsiasi momento della giornata e in qualsiasi luogo ci si trovi ad essere.

Un vero e proprio ritorno al passato

La scienza sostiene che non sarebbe sbagliato parlare di una vera e propria postura scorretta che deriva dall’utilizzo costante durante la giornata dello smartphone o degli oggetti tecnologici in generale. Per lo stesso principio che porta a volte a mantenere una postura non corretta davanti al computer, anche lo smartphone può causare questi problemi.

Per l’utilizzo intenso di questi oggetti tecnologici si tende sempre di più a stare con la testa piegata in avanti verso i device. E questo potrebbe causare dei dolori nell’area cervicale, che a lungo andare potrebbero essere determinanti nella causa di un mal di testa difficile da sconfiggere.

Gli esperti spiegano che nell’evoluzione dell’uomo stiamo quasi assistendo ad un ritorno al passato. Se ci sono voluti millenni per permettere all’uomo di camminare in piedi, adesso stiamo ritornando ad avere una schiena curva a causa dell’utilizzo costante durante la giornata del computer o dello smartphone.

Tenere un braccio rigido e con un movimento rotatorio e mantenere l’altro braccio flesso sul fianco, una postura tipica di chi utilizza il cellulare, può determinare grandi tensioni nel nostro corpo, causando anche una certa rigidità, tutti fenomeni che portano ad avere il mal di testa. Per questo è importante il consulto di un esperto, che possa consigliare al meglio come rimediare. Uno di loro è il Neurologo Fabio Antonaci, che si occupa da più di 30 anni di cefalee, dolore cronico e algie facciali.

Un’abitudine scorretta per tantissimi italiani

Non è una questione da sottovalutare, perché le più recenti ricerche sull’argomento ci dicono che i nostri connazionali passano anche 7 ore durante la giornata a navigare su internet sia sul computer che sui dispositivi mobili. Inoltre le ultime analisi parlano anche del fatto che gli italiani sono portati a controllare quotidianamente circa 150 volte il telefono, per navigare su internet, guardare i messaggi di posta elettronica, scrivere su Facebook o chattare su WhatsApp.

Tutte queste azioni vengono effettuate sempre non tenendo conto della postura corretta e con grandi difficoltà per il nostro corpo nel mantenersi in un adeguato stato di salute.

Cosa fare quindi per rimediare a questo problema che potrebbe avere dei risvolti davvero negativi? Gli esperti consigliano sicuramente di porsi dei limiti nelle ore di utilizzo dei prodotti tecnologici durante la giornata. Poi è ovviamente utile sforzarsi di assumere una posizione corretta quando si sta al computer o quando si utilizza il telefono cellulare, magari aiutandosi con delle sedie e dei tavoli che possano aiutare la schiena a mantenersi dritta.

In aggiunta a questi consigli, gli esperti raccomandano di effettuare delle sedute di ginnastica correttiva per quanto riguarda i ragazzi e di ginnastica posturale per gli adulti. Naturalmente è opportuno effettuare con regolarità attività fisica, per una perfetta opera di prevenzione.

Nuovo aggiornamento Instagram: arrivano i Nametag

0
nuovo aggiornamento Instagram

Un nuovo aggiornamento per Instagram, direttamente con l’arrivo dei Nametag. Si tratta di una sorta di biglietti da visita ufficiali che consentono di effettuare delle ricerche in maniera molto veloce e pratica. Ormai Instagram costituisce uno dei social network più utilizzati in tutto il mondo. Ecco perché via via vengono introdotti degli aggiornamenti importanti con la resa di particolari funzionalità che hanno l’obiettivo di migliorare l’esperienza utente. Ma vediamo in maniera più dettagliata cosa sono i Nametag e come si utilizzano.

Cosa sono i Nametag di Instagram

I Nametag di Instagram funzionano proprio come dei biglietti da visita. Vanno utilizzati all’insegna della personalizzazione. Chiunque riceva i nostri Nametag, con una semplice scansione, può accedere velocemente al nostro profilo.

Se aggiorniamo la nostra applicazione per i dispositi Android e iOS, senza spendere assolutamente niente, possiamo creare e condividere i nostri virtuali biglietti da visita.

Come creare i Nametag su Instagram

Ma esattamente come funzionano questi Nametag e come facciamo a procedere, se vogliamo crearli direttamente sul nostro profilo Instagram? Non dobbiamo fare altro che andare sulla nostra scheda profilo e selezionare il puslante che si trova nella parte superiore destra, quello che riporta tre linee.

Eseguiamo un tap sulla voce “Nametag” e immediatamente il nostro biglietto da visita viene creato. Poi possiamo personalizzare il tutto, modificando lo sfondo e i colori e aggiungendo adesivi ed emoji a nostro piacimento.

Se vogliamo scannerizzare i Nametag dei nostri amici, utilizziamo l’apposita funzione della fotocamera, che si chiama “scannerizza Nametag” e il gioco è fatto.

Telegram: alternative migliori all’app di messaggistica istantanea

0
Telegram

Telegram attualmente è molto usato come canale per la messaggistica istantanea. Possiamo dire che questo servizio è diventato un vero e proprio punto di riferimento in questo campo, sia per quanto riguarda l’uso su PC che su dispositivi mobili. L’applicazione di Telegram è riuscita a far leva su delle caratteristiche fondamentali che piacciono agli utenti e che hanno fatto in modo di distanziare di molto tutti i concorrenti. Infatti Telegram è uno dei servizi più usati non soltanto nel nostro Paese, ma in tutto il mondo.

Ma viene da chiedersi: quali sono le alternative a Telegram come applicazioni di messaggistica istantanea che potremmo prendere in considerazione? Vediamo alcuni suggerimenti a questo proposito.

WhatsApp e Messenger

Molto utilizzato è anche WhatsApp, un’app di messaggistica istantanea, la cui prima versione risale al 2009. Mentre fino al 2016 si poteva utilizzare pagando un canone annuale, attualmente invece WhatsApp è diventata completamente gratuita. Con WhatsApp è possibile mandare messaggi di testo, immagini, video, documenti, file audio.

Inoltre l’app consente di fare chiamate e videochiamate. Si basa sull’uso di messaggi crittografati, che vengono utilizzati per garantire un livello di sicurezza molto alto.

Anche Facebook Messenger è un’applicazione molto conosciuta e molto utilizzata. All’inizio era disponibile soltanto per un uso mobile. Adesso si può utilizzare anche da web. Attraverso Messenger si può accedere alle conversazioni in maniera molto più veloce e diretta rispetto a prima, quando si doveva ricorrere al popolare social network. Anche con Messenger è possibile inviare messaggi di testo, foto, video e molti altri file. Gli utenti possono anche effettuare chiamate e videochiamate.

Le alternative a Telegram meno conosciute

Se WhatsApp e Messenger rappresentano le più conosciute come alternative a Telegram, non bisogna trascurare anche altri servizi molto importanti che permettono di accedere in maniera rapida e all’opportunità di scambiarsi messaggi istantanei. Per esempio potremmo consigliare l’uso di Viber. Si tratta di un servizio gratuito e multipiattaforma.

Molto interessante è la possibilità di effettuare su Viber delle chat di gruppo, fino ad un massimo di 250 persone. Ecco perché Viber è consigliabile soprattutto per chi ha l’esigenza di creare gruppi di lavoro. Viber è stata acquistata nel 2014 da una società giapponese. È un servizio che può contare su più di 800 milioni di utenti attivi.

Un altro servizio da non perdere è Wechat, un’applicazione che viene utilizzata da 980 milioni di utenti e che è diffusa soprattutto in Cina. Con Wechat si possono inviare messaggi di testo, stickers, registrazioni vocali. Inoltre si possono mandare file multimediali di diverso genere, anche foto e video.

Gli utenti di Wechat hanno la possibilità di parlare soltanto con un altro utente oppure di creare dei gruppi per parlare con tanti utenti contemporaneamente. Da non sottovalutare l’integrazione con il servizio Wechat Pay, una sorta di portafoglio elettronico molto utile per trasferire denaro online.

È da specificare, però, che questo sistema di pagamento e di transazioni di somme online funziona attualmente soltanto con carte di credito cinesi, ma si spera che ben presto vengano estese delle funzionalità di questo genere anche per altri Paesi, tra cui il nostro.

Smartphone Android: in arrivo tanti telefoni che sfidano iPhone

0
smartphone android

Il settore del mobile amplia le sue prospettive. Infatti sono sempre più diffusi gli smartphone Android. Si stima che nel mese di ottobre dovrebbero esserci in commercio tantissimi telefoni in grado di intraprendere una vera e propria sfida nei confronti di Apple con i suoi iPhone. A differenza di chi possa pensare che il colosso di Cupertino abbia conquistato il mercato, le ultime analisi degli esperti piazzano in buona competizione anche altre marche di smartphone, come Google, Nokia, Samsung e Huawei. Molti di questi produttori nel mese di ottobre presenteranno i loro prodotti che si collocano nella fascia medio-alta del settore della telefonia mobile.

Quali smartphone verranno presentati

Il 3 ottobre LG rivelerà tutti i dettagli del suo V40 ThinQ. Si tratta di un device molto interessante, perché è il primo del produttore coreano che sarà dotato di tripla fotocamera collocata posteriormente. Il 4 ottobre Nokia, sia a Londra che a Milano, dovrebbe rendere ufficiale Nokia 7.1, che avrà molto probabilmente anche una versione Plus. Anche questo brand ci presenterà un telefono molto particolare, con doppia fotocamera.

Il mercato del mobile, quindi, si arricchirà di nuovissimi prodotti tanto attesi già dai primi giorni del mese di ottobre, offrendo ai consumatori ampia disponibilità di scelte. Ogni azienda cercherà di conquistare il favore degli utenti, proponendo qualcosa di innovativo.

Per il resto anche gli altri dispositivi che saranno presentati da qui a poco ci riservano caratteristiche da non sottovalutare. Continuiamo quindi con la carrellata di smartphone che saranno resi ufficiali nel corso del mese di ottobre e che sfidano i nuovi iPhone di Apple.

Il ruolo di Google e di Huawei

Il 9 ottobre Google presenterà a New York e a Parigi il Pixel 3, altro dispositivo da non perdere con il suo schermo da 5,4 pollici e da 6,7 pollici nella versione XL. Molto affascinanti le sue colorazioni basate sul verde e sul rosa.

Il 16 ottobre sarà la volta di Huawei, che propone il Mate 20. Si tratta di uno smartphone che promette performance molto potenti, grazie al processore Kirin 980 di cui sarà dotato.

Come bloccare un contatto su WhatsApp

0
come bloccare un contatto su whatsapp

Se ti chiedi come bloccare un contatto su WhatsApp, prendi in considerazione questa guida in cui ti spieghiamo come fare. Può essere una soluzione molto utile in diverse occasioni, specialmente quando non vogliamo più avere a che fare con una persona presente nel nostro elenco dei contatti, che magari disturba la nostra quiete quotidiana con messaggi indesiderati.

Se proprio non sopportiamo più di avere a che fare con uno dei nostri contatti, non disperiamo. Abbiamo a disposizione una valida procedura che ci permette di bloccare un contatto su WhatsApp in poco tempo. In questo modo non avremo più la possibilità di interagire con questa persona.

Dopo aver bloccato il contatto, la persona interessata non riuscirà più a vedere il nostro stato online e non potrà mandare messaggi o effettuare telefonate attraverso l’applicazione stessa di messaggistica istantanea. Ma naturalmente ricordiamo che non si tratta di una procedura irreversibile. In qualsiasi momento possiamo cambiare idea e sbloccare il contatto, rendendo di nuovo possibile l’interazione con l’altra persona.

Come bloccare un contatto WhatsApp su iPhone

La procedura per il blocco di un contatto sull’app su iPhone è molto semplice e rapida. Basterà spostarsi sulla tab Chat o Preferiti dell’applicazione e scegliere il nome della persona che vogliamo bloccare. Facciamo tap sul nome e scegliamo la voce Blocca.

Abbiamo anche un’alternativa utile: spostiamoci nel menu Impostazioni e poi sulle voci Account, su Privacy e su Bloccati. A questo punto possiamo aggiungere nel menu i nomi dei contatti che vogliamo bloccare.

Come bloccare un contatto WhatsApp su Android

Per chi ha uno smartphone con il sistema operativo Android di Google la procedura è altrettanto semplice e veloce. Per prima cosa apriamo l’applicazione di WhatsApp e spostiamoci nella scheda Contatti.

Qui scegliamo dall’elenco il nome della persona che vogliamo bloccare e facciamo tap sui puntini che si trovano sulla parte superiore, a destra. Scegliamo quindi l’opzione Altro e poi la voce Blocca. Confermiamo con un tap su Ok.

Abbiamo anche un’altra possibilità molto semplice per impedire ad una persona di visualizzare il nostro stato e di inviarci dei messaggi. Basterà aprire la finestra della chat che abbiamo utilizzato per parlare con questa persona e fare tap sui tre puntini che si trovano in alto sulla destra.

Scegliamo quindi la voce Impostazioni, poi spostiamoci su Account, Privacy e poi su Contatti bloccati. A questo punto basterà premere con il dito sull’icona con un omino e il segno più, che si trova nella parte in alto a destra. Scegliamo a questo punto i nomi delle persone da bloccare.

Ricordiamo comunque che le persone che saranno state bloccate avranno la possibilità di capire ciò che abbiamo fatto, perché non avranno più la possibilità di inviarci messaggi o di ricevere notifiche dal nostro profilo.

Ricordiamo anche che WhatsApp offre anche una valida alternativa al blocco dei contatti indesiderati. Possiamo infatti anche silenziare un contatto, per fare in modo di disattivare le notifiche, evitando il blocco dei contatti. In questo modo però non riusciremo ad impedire all’altra persona di inviarci messaggi o di effettuare chiamate verso il nostro numero.

Per applicare questa funzionalità basta selezionare il contatto nella chat di WhatsApp e premere su ON la piccola levetta dell’impostazione Silenzia notifiche.

Come scegliere una Web Agency

0

Spesso si può presentare l’occasione per la nostra attività di doversi appoggiare a dei servizi di una Web Agency. E dunque il dubbio amletico diventa: come si sceglie un’agenzia degna e seria? Sì, magari tutte bene o male si compongono di gente esperta e di professionisti, ma all’atto pratico ciò che conta sono i fatti non certo le chiacchiere.

Di sicuro imparare a selezionare la web agency giusta non è cosa facile a farsi, perché sono molte le componenti di cui tener conto, prima tra tutte la qualità del servizio offerto. Smanettando sul web non è difficile imbattersi nei siti delle agenzie che offrono i servizi per cui richiediamo intervento, d’altronde anche la migliore agenzia di web marketing in Lugano mette a disposizione servizi che nemmeno immaginiamo.

Web agency: serietà e affidabilità utili per la scelta

Un prima analisi da fare è scegliere una web agency i cui servizi costano quanto il budget che ci siamo prefissati: non è vero infatti che più costa più è di qualità, anzi, possiamo tranquillamente avere ciò che cerchiamo in maniera ottimale e rientrando nello standard che ci siamo prefissati. Questo perché il segreto di un’ottima agenzia di web marketing è la serietà.

Prima di buttarsi a capofitto nella situazione è bene informarsi su quali risultati di solito ottiene la web agency, e soprattutto su quanto siano affidabili. Va bene dunque fare sottosopra il loro sito e cercare di capire come si presentano e come si descrivono. Non farti ammaliare dalle chiacchiere ma vai ben oltre ciò che si presenta nella stesura della presentazione

Esperienza e affari per la scelta della web Agency

Quando assumiamo un collaboratore o dobbiamo fare un acquisto non tendiamo mai a farlo ad occhi chiusi, ma ci piace raccogliere le dovute informazioni su qualità e competenze. La stessa cosa vale anche per la scelta di una web agency. Più saprà vantare il suo giro d’affari consistente più darà prova di esperienza e più sarà indice di massima affidabilità.

Non a caso molte agenzie caricano sul proprio sito il portfolio, per dare prova della comprovata professionalità messa a disposizione già per un alto numero di clienti e grazie ai quali hanno raggiunto la loro posizione sul mercato settoriale. Se il portfolio sarà superiore alle nostre aspettative allora vuol dire che siamo inciampati nei professionisti che fanno al caso nostro.

Scelta della web agency, andare oltre le apparenze

Mai limitarsi alle apparenze, quindi anche se l’agenzia vanta un ottimo portfolio bisogna andare oltre per capire se la facciata corrisponde al vero o invece è tutta una parata. Quindi attenzione anche a questo, e non limitarsi né al bello né al brutto che ci viene presentato. Anzi bisogna provare a capire se la web agency sia in grado di venirci incontro accontentando le nostre richieste: in questo modo riuscirà a distinguersi dalla concorrenza sempre più agguerrita.

Anche la presentazione del sito di web agency sarà il loro biglietto da visita e più sarà innovativo più capiremo quanto la loro capacità sia in grado di far fronte al lavoro che stiamo per proporgli.

Obbligo lampadine a led: ma le alogene sono ancora utilizzabili

0

Così come ogni cosa, anche per le vecchie lampadine è arrivato il momento di dire addio. Sì, i vecchi modelli alogeni saranno sostituiti da nuovi modelli a led.

Dal 1 settembre 2018 in Italia è entrata in vigore una direttiva europea (risalente al 2009, n. 244) che era stata prevista per il 2016, ma tra recepimento e proroghe è stata posticipata al 2018.

Grazie alla normativa europea, sono stati messi alla gogna tutti i “prodotti ad alto consumo energetico”. In tale categoria di prodotti dunque sono rientrate anche le lampadine alogene (per capirci quella a forma di pera). Queste ultime verranno rimpiazzate dai modelli di lampade a Led dette anche in inglese, “Light Emitting Diode”  tradotto in ‘’diodo a emissione di luce”.

La direttiva europea sulle lampadine a led

La normativa in questione non impone ai cittadini di buttare le lampadine alogene che hanno in uso, anzi se in casa abbiamo la scorta possiamo finirla senza problemi. Ma al momento del cambio, l’acquisto della nuova lampadina non potrà ricadere di nuovo sull’alogena bensì di quella a LED, poiché le serie di vecchia generazione saranno sostituite completamente da quelle innovative. Questo perché nei negozi di illuminazione saranno vendute solo quelle. O meglio: se in negozio ci sono ancora lampadine alogene potranno essere tranquillamente vendute, ma ad esaurimento scorte le uniche vendibili saranno quelle a led.

La direttiva varrà sia per l’Italia che per Europa, dove dovranno circolare solo le  eco-friendly lampadine Led: che avranno una durata nel tempo pari anche a 20 anni e più econome sotto il profilo dei consumi.

Lampadine a led: e le alogene?

La direttiva europea concerne «lampade non direzionali senza trasformatore con efficienza energetica inferiore a B», che appaiono poco efficienti rispetto alle moderne tecnologie. La vecchia generazione di lampadine è costituita di classe energetica categoria D a basso impatto ecologico, un livello questo di gran lunga inferiore rispetto a quello massimo di A++. Questa cosa comporta inoltre un consumo più alto, di cinque volte maggiore rispetto alle lampade a led.

Le vecchie lampadine si riconoscono grazie al loro attacco a vite con dicitura indicata sulla scatolina-confezione di vendita E14, E27, B15d, G4 e GY6,35.

Tuttavia le alogene non sono state bandite poiché quelle di classe energetica C, con attacco R7s, G9 ed E14 (usate per le lampade da tavolo e i proiettori).

Cosa pensano i rivenditori delle lampadine a led

Ma cosa ne pensano i rivenditori? Ad oggi tutti hanno cominciato a riorganizzare i loro scaffali, su cui sono state nascoste le lampadine alogene per far spazio alle lampadine led. Ormai le alogene stanno andando a scomparire nei negozi e potranno rimanere in commercio fino ad esaurimento scorte. Sono state dunque declassate al fine di dare spazio massimo a quelle a led, per evitare che il cliente sia sempre attratto ancora dalla lampadina vintage.

Oltre ciò, sono molti i punti vendita, soprattutto le grosse catene, in cui i commessi hanno l’obbligo dall’alto di dare consiglio all’acquisto di una lampadina di nuova generazione, nel rispetto delle nuove normative europee, ma anche per una questione di convenienza.

Come cancellare la cronologia Internet

0

Come tutti sanno, quando navighiamo su Internet e visitiamo siti e pagine web, il nostro browser memorizza nella cronologia gli indirizzi che abbiamo visitato in modo da consentirci di tornare a visitarli in maniera rapida, salvando anche il giorno e l’ora in cui abbiamo effettuato l’accesso. Se questa funzionalità può essere utile in alcuni casi, in altri può risultare fastidiosa, ad esempio quando condividiamo il Pc con altre persone e non vogliamo che qualcuno possa conoscere le nostre abitudini online.

Perché e come cancellare la cronologia?

La cancellazione della cronologia internet è una pratica che serve a salvaguardare la nostra privacy, ovviamente solo nel contesto del nostro Pc locale, in quanto le attività che svolgiamo presso i siti visitati sono comunque memorizzate nei relativi server remoti. Ci sono diversi metodi per eliminare la cronologia del nostro browser, quello più rapido e indicato per gli utenti meno esperti è di affidarsi a specifici programmi gratis (puoi scaricarli dal sito Programmigratis.org che presenta diverse tipologie di software adatti allo scopo). Se non vuoi affidarti a un programma allora devi agire direttamente nelle impostazioni del browser.

Cancellare la cronologia su Edge, Firefox e Chrome

Vediamo come eliminare le tracce dei siti che abbiamo visitato nei 3 browser più diffusi, ossia Edge, Chrome e Firefox. Su Edge è sufficiente aprire il menu Impostazioni cliccando sul pulsante in alto a destra, cliccare sulla voce “Cancella dati delle esplorazioni” e selezionare “Cronologia esplorazioni”, dallo stesso pannello possiamo anche cancellare i cookies, svuotare la cache ed eliminare le password salvate.

Su Firefox la procedura è simile, in questo caso bisogna aprire il menu Opzioni, recarsi nel Tab “Privacy e sicurezza” e cliccare sul pulsante “Cancella cronologia”, ovviamente, anche in questo caso, è possibile rimuovere altri elementi memorizzati.

Per quanto riguarda Chrome, la procedura è simile a quella per Firefox, è sufficiente aprire il menu Impostazioni e selezionare “Cancella dati di navigazione” per eliminare l’intera cronologia o solo le voci che ci interessa cancellare.

Come abbiamo visto si tratta di operazioni piuttosto semplici che possono essere eseguite manualmente o tramite software specifici (che includono opzioni aggiuntive). La scelta di eliminare o meno la cronologia è data dall’utilizzo che facciamo del nostro browser e dalla nostra considerazione della privacy personale, soprattutto se non vogliamo che terze persone possano conoscere le nostre attività sul web. Se, al contrario, vogliamo avere la comodità di visualizzare in ogni momento i siti che abbiamo visitato nel corso del tempo, allora possiamo evitare di cancellare la cronologia, anche se, in questo caso, potremmo utilizzare la comoda funzionalità dei Preferiti che ogni browser mette a disposizione.

iPad Mini 4 16 GB: nuove interessanti offerte a settembre con Vodafone

0

Nel corso delle ultime settimane Vodafone ha reso note quelle che sono le promozioni previste per il mese di settembre per l’acquisto del tablet iPad Mini 4 da 16 GB di memoria. Si tratta di uno dei tablet più ambiti e performanti presenti sul mercato, che presenta delle dimensioni maggiormente contenute rispetto al suo fratello maggiore e che offre comodità e maneggevolezza nell’utilizzo di tutti i giorni.

Per il pubblico italiano intenzionato ad acquistare questo device, arrivano disponibili delle nuove e interessanti offerte targate Vodafone, che permettono di avere l’iPad Mini 4 con comodi pagamenti rateali e un anticipo contenuto. Una proposta allettante che permette di avere il dispositivo di Apple senza un esborso iniziale consistente derivante dall’acquisto completo del tablet.

iPad Mini 4 è definito da Apple una mini superpotenza, un tablet pronto a stupire con prestazioni eccezionali, sottile e leggero ma con tutta la potenza necessaria a garantire elevate prestazioni in tutti i campi: produttivo e ludico. Dotato di processore con architettura a 64 bit può montare un film, sfogliare le foto o fare entrambe le cose in modo fluido e immediato, garantendo sempre una buona autonomia con una media di 10 ore di utilizzo. Disponibile nelle versioni solo Wi-Fi ma anche con supporto per l’utilizzo con sim dati e connessione cellular, che permette di essere sempre connessi anche in assenza di reti esterne.

Un tablet dal design curato in ogni dettaglio, caratteristico degli studi fatti da Apple per garantire il meglio ai propri clienti. Device che può essere ulteriormente personalizzato e reso unico grazie all’ampia gamma di accessori, tra cui sono disponibili le custodie iPad personalizzabili, che proteggono il tablet rendendolo originale e vicino ai gusti personali di tutti, realizzabili anche online grazie ai servizi di Personalizzalo, azienda che offre la possibilità di avere una custodia unica direttamente a casa in sole 72 ore.

Entrando nel dettaglio delle offerte Vodafone di settembre per l’acquisto di iPad Mini 4 16 GB, sono quattro le soluzioni disponibili: Giga In&Out e Total Giga, disponibili sia con metodo di pagamento CDC che  SEPA SDD.

Partiamo con Giga In&Out con pagamento CDC che permette di avere l’iPad a 15 euro mensili per 30 mesi con un anticipo di 49 euro e un contributo di recesso anticipato di zero euro. La soluzione con pagamento con SEPA SDD prevede invece 15 euro al mese per 30 mesi, anticipo di 69 euro e contributo di recesso anticipato di zero euro.

E’ disponibile poi la Total Giga, nella versione con pagamento CDC da 15 euro al mese per 30 mesi con anticipo di 49 euro  e contributo di recesso pari a zero euro, mentre la soluzione con pagamento SEPA SDD prevede un pagamento mensile di 15 euro per 30 mesi e anticipo di 69 euro con contributo di recesso anticipato di zero euro.

Le promozioni sono attive dal mese di settembre e permettono di avere un iPad Mini 4 a condizioni davvero vantaggiose, altre soluzioni sono disponibili anche per iPad Pro da 10,5 pollici.

New economy e tecnologia: l’importanza di una consulenza legale e strategica

0

I nuovi settori dell’economia non possono prescindere da una fondamentale consulenza legale e strategica. Le imprese che operano nelle nuove tecnologie hanno un equilibrio molto delicato nel panorama della new economy, perché possono influire decisamente nei settori dell’innovazione e dello sviluppo sostenibile. Per questo per un’azienda è importante rivolgersi a degli esperti qualificati che operano nel settore delle consulenze legali e strategiche.

Il diritto può essere un alleato straordinario dell’innovazione, considerando che spesso i due temi operano di pari passo. Professionisti del settore possono aiutare aziende, privati o pubbliche amministrazioni ad ottenere una precisa consulenza legale e strategica, in base alle normative di riferimento.

Cosa vuol dire sviluppare un’impresa

Sviluppare un’impresa vuol dire tenere sempre molto alta l’attenzione su diversi campi e differenti aspetti, soprattutto nei momenti in cui si possono verificare situazioni discontinue, che richiedono di mettere in atto delle soluzioni in maniera precisa e veloce.

La scelta di un buon professionista permette proprio di far fronte ai necessari e continui mutamenti del mercato e dell’economia, in modo da tenere conto delle trasformazioni da mettere in atto e delle strategie aziendali da adoperare in base alle necessità dei clienti.

Una consulenza legale e strategica per un’azienda, ma anche per una pubblica amministrazione, è quindi fondamentale, per avere un occhio di riguardo costante alla normativa legale, aiutando i clienti ad elaborare delle precise operazioni da svolgere tenendo conto dei continui mutamenti nel settore oggetto di studio, di analisi e di sviluppo.

Anche nel campo delle nuove tecnologie è importante servirsi di strumenti adeguati per rispettare le norme e per agire di conseguenza in base a come variano le necessità del momento. Per questo si sta diffondendo sempre di più una consulenza legale di tipo digitale, rivolta alle imprese di nuova costituzione che sempre più spesso fanno riferimento al web e alle tecnologie di ultima generazione per operare.

In cosa consiste la consulenza legale e strategica

I professionisti del settore operano in differenti modi per offrire ai clienti un’apposita consulenza di questo genere. Innanzitutto c’è la fase di consulenza vera e propria, che può comprendere pareri di tipo ambientale o quelli che riguardano proprio le tecnologie emergenti. A questo proposito è bene ricordare l’aspetto del CiberLaw, sul quale si pone oggi sempre maggiore attenzione.

Ci sono poi i pareri legali ad alta specializzazione, sia dal punto di vista ambientale (e molto spesso la new economy e le nuove tecnologie vanno di pari passo anche con questo aspetto) che per quanto riguarda la possibilità di prevenire problemi e di risolvere situazioni di interpretazione del diritto della tecnologia.

C’è anche il settore della formazione. Studi come P&S Legal offrono la possibilità di usufruire di corsi di formazione e di aggiornamento che vengono personalizzati in base alle specifiche esigenze dei clienti. Si tratta di seminari, conferenze e workshop che spesso vengono organizzati per le aziende e per le pubbliche amministrazioni e che danno la possibilità di ottenere una formazione adeguata al settore di riferimento e di partecipare attivamente. I corsi sono sempre rivolti sia agli esperti del settore che ai non addetti ai lavori.

Arredare un bagno in stile moderno? Tutta questione di gusti

0

Quando ci accingiamo a rimodernare del tutto (o a scegliere ex novo) il bagno, ci sono alcune constatazioni da fare inerenti al materiale, ai colori e pure agli accessori, che se scelti senza criterio rischiano di guastare deltutto l’interior design.

Il bagno è la parte della casa, in cui è importante ricreare equilibrio ed armonia delle forme ( ma anche dei colori). Se lo spazio è curato in ogni particolare, allora tutto risulterà più facile e sinuoso. Bastano alcuni piccoli accorgimenti e il gioco è fatto.

L’arredo bagno può essere un passo difficile se non si mettono in chiaro alcuni punti: se lo spazio è poco si arreda in un modo; se invece lo spazio è medio-grande allora la fantasia avrà molto più adito.

Arredare un bagno tra sanitari e rubinetteria

I sanitari dal design moderno devono avere delle forme raffinate, meglio quelli senza base e bianco assoluto, abbinati con la rubinetteria in acciaio lucido, opaco oppure bianca. Le forme avranno una linea pulita e semplice, ma andranno bene sia squadrate che arrotondate sui bordi. No a decori o bordi con rilievo.

Che dire poi della rubinetteria se non che oggi sono molto in voga gli accessori lussuosi e hi-tech, per poter ascoltare la musica. Anzi con qualche marchingegno tecnologico in più si può pure misurare la temperatura dell’acqua (usando il termometro digitale). Sono alternative innovative per un arredo bagno moderno e originale. Bisogna poi pensare che tutti si abbina a rubinetti per lavandini dalle forme semplici ma allo stesso tempo chic. Trash invece sono ottone e rame. Non si puo inoltre non dare la giusta attenzione al box doccia di design, un elemento fondamentale per dare una forma perfetta al tuo bagno.

Linee pulite per arredo bagno moderno

Occorrono forme pulite, quindi, non solo per i sanitari. Anche per i mobili, che siano scaffali, cassettiere e mensole la regola è la stessa: semplicità e raffinatezza.

Ci vuole un gioco di contrasti se amiamo i colori anche se la scelta “evergreen” è sempre quella del bianco candido laccato. Gli specchi moderni sono poi un must, a prescindere che abbiano rifiniture in acciaio, che siano di design p del tutto nude.

Un altro elemento essenziale è dato dalle sedute, che ad oggi nelle regole dello stile moderno sono, non solo utili ma anche esteticamente belli. E poi c’è anche la questione della luce: dunque no ai noiosi faretti prediligere un lampadario moderno che abbia una forma tonda e sia pieno di luce, proprio simili a quelli del soggiorno.

Le piastrelle per arredare un bagno moderno

Per quanto concerne le piastrelle basta ispirarsi ai propri gusti dando un’occhiata alla !oda del momento, anche se un valido consiglio è quello di optare per rivestimenti in pvc o in parquet o, anche e in particolare per le pareti, l’uso del cemento o dell’effetto pietra.

Se siamo fedeli alle piastrelle bagni con mosaici, c’è una buona notizia: la moda è scoppiata di nuovo, basta non scegliere quelle a tinta unita che diventano anonime e rendono scialba l’intera la parete. Quindi assolutamente si ai mosaici dai colori freschi e tinte eccentriche, che donano allegria e luce a tutto il bagno

In linea di massima, per quanto concerne i colori, nero e antracite vanno completamente minimizzati a favore di nuance neutre e colori chiari, in particolare se il nostro bagno moderno è piccolo. Per chi ama il nero e le sue sfumature e proprio non riesce a tradirlo, andranno bene dei decori solo una parete; il resto contrasto con il bianco puro.

Quale documentazione serve per entrare in Canada

0

Per poter viaggiare in Canada è necessario, nel caso in cui non si provenga da una della 52 nazioni esenti da visto, dell’autorizzazione di viaggio elettronica (Electronic Travel Authorization) da ottenere prima di intraprendere la partenza.

Questa autorizzazione consentirà di sostare per fini turistici nello stata canadese fino ad un massimo di 180 giorni. Dovrà essere richiesta anche in caso di transito senza sosta sul territorio.

Da molti anni il Canada ha una propria politica relativamente ai visti d’ingresso ed è particolarmente attenta ad identificare chi entra sul territorio. Già nel 2013 il governo aveva specificato che si sarebbero messi in movimento per un sistema di autorizzazione similare a quello già istituito nel 2009 negli Usa.

La normativa canadese l’ha ufficialmente reso obbligatorio l’eTA a partire dal 29 settembre del 2016.

Cosa occorre per un viaggio in Canada

Chi vuole intraprendere un viaggio turistico in Canada deve essere consapevole deve possedere:

  1. passaporto;
  2. godere di buona salute;
  3. dimostrare che l’intenzione di tornare nel paese di provenienza dopo il viaggio;
  4. dimostrare di avere abbastanza soldi per il viaggio e di avere legami forti con il paese di origine quali ad esempio il lavoro o una famiglia.

L’ingresso in Canada ai minori di 18 anni è consentito accompagnato dai genitori, da soli o con un adulto. Naturalmente nelle ultime due ipotesi è di fondamentale importanza che il minorenne abbia un suo passaporto e che ci siano le autorizzazioni scritte dei genitori che garantiscano il volo.

E’ bene ricordare che anche in caso di presenza ad autorizzazione eTA non necessariamente sarà consentito transitare o sostare in Canada ma sono necessari ulteriori controlli.

Autorizzazione elettronica

Per poter entrare in Canada o per potervi transitare è necessario munirsi dell’eTA. L’autorizzazione elettronica non è però necessaria in due casi ossia se ci si arriva dagli Stati Uniti via terra o se lo si raggiunge via mare.

Per poter ottenere il visto è fondamentale inserire all’interno di un modulo on line una serie di informazioni. Il modulo, facilmente reperibile, potrà essere riempito autonomamente oppure, nel caso si dinieghi il fai da te, ci si può affidare ad agenzie specializzate come Eta-canada.it che vi seguono passo passo.

Una volta inserite tutte le informazioni richieste ed effettuato il pagamento si dovrà attendere il suo esito. In caso di accettazione dell’eTA sarà necessario stamparlo,conservarlo con il passaporto e portarlo all’imbarco insieme al biglietto e a gli altri documenti utili per l’imbarco.

In alcuni casi sporadici potrebbe anche succedere che l’autorizzazione non venga rilasciata. A titolo di esempio vi citiamo la presentazione di dati di passaporto rubato o smarrito, il rifiuto di un precedente visto o di precedente autorizzazione, legami con associazioni terroristiche o criminali, mancati rientri in patria dopo la scadenza del visto e così via.

Oltre che per viaggi di natura turistica è possibile fare richiesta anche per le seguenti motivazioni:

  • visite a parenti o amici;
  • cure mediche;
  • partecipazioni ad eventi di natura sociale;
  • partecipazione a corsi di formazione o di addestramento per i quali non è previsto alcun compenso;
  • meeting ed incontri di natura commerciale;
  • partecipazione a incontri volti alla stesura di contratti di natura commerciale;
  • partecipazione a conferenze scientifiche, professionali o commerciali.

Negli altri casi invece sarà necessario rivolgersi al consolato del Canada o all’ambasciata per la richiesta del visto. Vi rientrano motivi di studio, lavoro ed emigrazione.

Quanto tempo prima è consigliato fare richiesta dell’eTA? E’ bene inoltrare la richiesta on line almeno 72 ore prima di partire ma, nel caso in cui si abbiano dei dubbi sul loro possibile rilascio, è bene muoversi ancora prima. L’anticipo vi consentirà ,in caso di diniego, la possibilità di richiedere il visto mettendo in salvo il vostro viaggio.

Vediamo nel dettaglio cosa deve essere effettuando per poter ottenere l’autorizzazione elettronica. E’ fondamentale che venga compilato un modulo che consente di raccogliere una serie di informazioni sul viaggiatore quali il dettaglio del passaporto, l’indirizzo, l’occupazione, l’indirizzo mail ed i dati della carta di credito. Il modulo è disponibile on line ed è a pagamento.

Una volta inserite tutte le informazioni richieste ed effettuato il pagamento si dovrà attendere il suo esito. In caso di accettazione dell’eTA sarà necessario stamparlo,conservarlo con il passaporto e portarlo all’imbarco insieme al biglietto e a gli altri documenti utili per l’imbarco. L’autorizzazione sarà richiesta al momento del check-in verso il Canada e sarà fondamentale per l’emissione della carta d’imbarco.

Vi raccomandiamo vivamente di rientrare nel paese di origine prima della scadenza dei sei mesi previsti nell’eTA per evitare che in futuro questo venga negato. La stessa autorizzazione eTA potrà essere utilizzata nel corso dei 6 mesi di validità per viaggiare in tutti gli stati in cui è prevista.

Guida alla scelta di tutine per neonati

0

Le tutine sono i capi per neonati che vanno per la maggiore tra 0 a 24 mesi: è importante esserne muniti , averne in caso una decina o quantomeno una per ogni giorno della settimana, in maniera tale da lavarle all’occorrenza ed essere tranquilla di avere un cambio in caso di esigenza. Anche perché i neonati, tra poppate e rigurgiti sono soliti sporcare molto bavette e tutine, per questo il capo in questione risulta pratico e gettonato.

Come vestire un neonato

Il corredino dei neonati è la prima cosa a cui pensano le neo mamme e iniziano gli acquisiti già prima del parto, anche se l’ideale sarebbe quello di non acquistare subito troppe cose, anche perché in molti paesi è usanza che parenti e amici regalino tutine ai neonati quando vanno a trovarli la prima volta.

In primavera e autunno le tutine da prendere dovrebbero essere di ciniglia. Ma la ciniglia cotone: quindi massima attenzione a non comprare quella mista a materiali sintetici. Questo solo ed esclusivamente per una comodità per il bambino, dal momento che il cotone lascia respirare meglio la pelle.

Per l’estate invece tutine di cotone a bizzeffe, per far stare fresco il piccolo. In inverno, poiché la temperatura è più bassa, è sempre meglio usare tutine in ciniglia e non in lana, dal momento che quest’ultimo è un tessuto che potrebbe far sudare il piccolo ( visto che quasi sicuramente saremo in un ambiente caldissimo e ovattato appositamente per il bambino).

Per ciò che concerne le taglie, per le prime settimane vanno scelte tutine con taglia 0-1 mese. Già a cominciare dal secondo mese la taglia passa a quel la 1-3 mesi. Certo è che il tutto è influito dalla rapidità di crescita del piccolo. Mai dimenticare che la taglia va in base alla lunghezza: prendere la misura del bambino è quindi importante ai fini dell’acquisto delle tutine

Vestiti neonati: maschietto contro femminuccia

Gli abiti da neonato più scelti dalle neo mamme sono:

  • Body: a mezza manica tra più indicati nel periodo dell’anno caldo mentre quando comincia a far freddo si devono scegliere quelli a manica lunga.
  • Tutina: va bene in cotone nei periodi più caldi e in ciniglia per i mesi più freddi.
  • Tuta imbottita neonato è quella tipica invernale

I vestitini neonato sono di diverso genere. Per quelli dei maschietti ci sono versioni colorate e allegre e altre più neutre, mentre invece è facile inciampare in tutine dalla trama dei cartoni o di pupazzetti famosi.

Per le femminucce la scelta è più vasta e ce ne sono molte che sono carine, delicate, già femminili. Comunque sia le tinte sono molto più versatili, il tutto dipende dalla scelta di mamma.

La migliore tutina neonato

Per i primi mesi a prescindere il sesso del bambino, la tutina intera è la più indicata perché cosi il bimbo non rischia di rimanere scoperto. Dopo i 3 mesi si può optare anche per un due pezzi, il che va anche a favore dell’altezza del piccolo. Questo perché con la tutina intera si deve incappare nella misura in centimetri precisa, viceversa  col due pezzi si può pure sforare di qualche centimetro.

Infine la tutina intera si addice alla perfezione perché così caviglie e piedini sono sempre coperti, cosa molto importante nei primi periodi di vita del piccolo.