Cosa sono gli indicatori di performance di un punto vendita?

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I KPI, acronimo di Key Performance Indicators sono gli indicatori del successo aziendale, strumenti assolutamente imprescindibili per affinare il business process, ma soprattutto per definire obiettivi realistici e perseguibili.

Per quanto riguarda l’ambito Retail, ogni azienda può stabilire dei punti di riferimento per tutti i collaboratori: il numero chiaramente non è fisso, l’importante è definire indicatori che diano informazioni giuste.

Nel caso specifico di un negozio le informazioni importanti possono essere il monitoraggio costante delle vendite e il comportamento dei potenziali clienti, sia quelli da conquistare che quelli già conquistati.

I KPI sono talmente variabili che possono dipendere anche dalla posizione geografica dello store: per questo motivo spesso le aziende si affidano a professionisti del settore.

KPI Retail

Sicuramente uno dei primi indicatori di performance con un significato fondamentale quando si parla di uno shop è il numero di persone che sono entrate e sono uscite senza spendere.

Un’informazione di questo tipo non è affatto banale e può dare indicazioni anche su un eventuale restyling dello store, dalle vetrine al design interno. Del resto, anche l’occhio vuole la sua parte e molto spesso i clienti danno molto peso all’accoglienza che ricevono: un marchio deve trasmettere qualcosa che resta nel cuore della persona, qualcosa che lo spinga ad acquistare anche a livello empatico perché si sente affine al luogo in cui è entrato.

La paura dei commessi

I negozi spesso hanno dei budget da raggiungere: se ciò non avviene il personale non viene ritenuto adatto. Le prestazioni del negozio possono determinare addirittura il licenziamento, quindi, perché le aziende considerano anche chi era di turno quando sono state effettuate meno vendite!

I nuovi clienti

Per monitorare l’arrivo di nuovi clienti spesso si fanno delle card gratuite: in questo modo si può valutare settimanalmente o anche mensilmente quante persone sono interessate al nostro punto vendita. Se nemmeno un restyle porta nuovi clienti bisogna porre l’attenzione sui prodotti e vedere cosa va per la maggiore. In tal senso sarebbe ottimo aggiornare sempre il catalogo, tenere d’occhio il magazzino e decidere se scartare qualcosa o aggiornare il listino.

Tornando al punto precedente, anche il collocamento geografico ha la sua importanza. Spesso uno store non è posizionato in modo ottimale, ad esempio. Certo, sappiamo tutti che quando si parla di affittare o acquistare locali commerciali la fortuna (e il budget a disposizione) giocano la loro parte specialmente all’inizio di un’attività. Ma col tempo si può pensare di cambiare location e collocarsi in zone più a vista o comunque più adatte al tipo di business che si propone.

Se poi lo store passa al digitale il cliente può essere inseguito in tutti i passi possibili e immaginabili. Il cosiddetto customer journey traccia il viaggio dell’utente da quando approda all’e-commerce fino a quando completa l’acquisto. E se non lo completa, esistono strumenti come il remarketing che inseguono il cliente con i banner e gli ricordano di completare l’acquisto.