VAR: la tecnologia in aiuto del calcio

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Si chiama VAR e significa Video Assistance Referee. Potrebbe trattarsi di una novità molto importante destinata a rivoluzionare il settore del calcio. Infatti VAR non è altro che un arbitro, ma non inteso in senso propriamente tecnologico. Più che altro si tratta di una persona vera e propria che si avvarrà di alcuni prodotti tecnologici innovativi per controllare meglio l’andamento della partita.

Come dovrebbe funzionare il VAR

Già ne hanno parlato anche alcuni siti specializzati, come Topscommesse.com: il funzionamento del VAR sfrutterà le telecamere, che vengono posizionate a bordo campo e sulla linea di porta. In questo senso appare indispensabile la sua funzione, per aiutare l’arbitro presente in campo. Quanto è difficile per quest’ultimo non lasciarsi sfuggire niente e comportarsi di conseguenza in maniera imparziale durante un incontro calcistico?

In molti ritengono che ci sono parecchi dubbi che riguardano questa domanda. Ecco perché si ritengono sfavorevoli all’introduzione di questo arbitro “tecnologico”, che possa controllare meglio. Inoltre tutto il procedimento prevede l’utilizzo di un segnale sonoro, attraverso il quale avvisare l’arbitro sprovvisto di telecamere. Quest’ultimo, dopo aver ricevuto l’avviso, potrà eventualmente riparare a possibili errori commessi.

Non tutti sono comunque favorevoli all’introduzione del VAR, perché ritengono che le decisioni sarebbero sempre prese sulla base di una valutazione scaturita da un occhio umano. Alcuni detrattori ritengono che, nonostante l’ausilio degli apparecchi elettronici, il VAR rimanga pur sempre una persona in carne ed ossa che può commettere degli errori.

Quindi può bastare l’introduzione di un arbitro che guardi le telecamere per porre fine a tutte le polemiche che spesso ci sono sul modo di comportarsi di un arbitro durante una partita? È davvero difficile poter rispondere a questa domanda, anche perché si tratterebbe pur sempre di un’interpretazione.

Le polemiche sul VAR

Anche il presidente della FIFA sostiene con molta forza la buona idea di introdurre il VAR. Recentemente la novità costituita dal Video Assistance Referee è stata sperimentata anche sul campo. Ci sono state comunque delle polemiche che hanno seguito anche questa sperimentazione.

Sembrerebbe che il VAR abbia assegnato un rigore, nonostante l’altro arbitro, quello “tradizionale” non l’abbia notato. Al contrario, non sarebbe riuscito ad identificare un fuorigioco.

Alcune novità introdotte dal VAR

Le polemiche si fanno sentire anche perché con il VAR si introducono anche altre novità, che potrebbero cambiare, almeno potenzialmente, le sorti della partita. Per esempio, secondo alcuni, con l’introduzione del controllo mediante le telecamere, si darebbe addio anche agli arbitri d’area, sostituiti dagli arbitri che controlleranno direttamente sugli schermi.

Inoltre c’è un altro fattore degno di attenzione: nel momento in cui l’arbitro ha bisogno dell’aiuto del VAR, ci ha l’interruzione del gioco. In questo modo nel frattempo il direttore di gara prende la sua decisione e in TV i tifosi continueranno a vedere cosa accade in campo. È logico precisare che non è soltanto il VAR a dover informare l’altro arbitro su eventuali errori. Può essere anche l’arbitro tradizionale ad informare il VAR che ci sia qualcosa di sospetto. Allora scatterebbe la moviola, per ricontrollare tutto il processo avvenuto in campo. In alternativa l’uno o l’altro arbitro possono accettare le indicazioni ricevute, senza aver bisogno di rivedere il filmato.