Facebook blocca altre 200 applicazioni che avrebbero raccolto dati

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Facebook continua a fare “pulizia” come promesso nei giorni in cui imperversava il datagate. Mark Zuckerberg, CEO della società che sta dietro al social network, aveva annunciato guerra senza quartiere a chi come Cambridge Analytica aveva utilizzato la piattaforma per collezionare indebitamente i dati degli utenti. Parlando davanti al congresso degli USA, Zuckerberg aveva stimato in mesi il tempo necessario per valutare tutte le app e così è stato: dopo aver passato al vaglio migliaia di applicazioni, circa 200 di loro sono state sospese.

Non si conoscono ancora i nomi di queste app, ma le stesse sono finite sotto la lente di ingrandimento poiché potrebbero dare vita ad un altro caso Cambridge Analytica. La società partner di Facebook, Ime Archibong, ha spiegato tramite un post come si stiano svolgendo le indagini interne, suddivise in due fasi: innanzitutto, una revisione completa per identificare ogni app che ha avuto accesso ai dati postati su Facebook dagli utenti; qualora sorgessero dubbi, poi, il social network effettuerà delle interviste per richiedere informazioni dettagliate sull’app e i dati, senza escludere ispezioni in loco.

Se venisse individuato un uso scorretto dei dati ottenuti dagli utenti attraverso l’app bloccata (o quelle che lo saranno in futuro) avviserà prontamente gli utenti aggiornando anche la pagina già dedicata a Your Digital Life.