Gdpr: le sanzioni alle aziende non saranno rinviate

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A partire dal 25 maggio prossimo entrerà in vigore il cosiddetto Gdpr, ovvero il General Data Protection Regulation contenuto nel Regolamento Ue 2016/679, che regola la protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento e alla libera circolazione dei dati personali. Si tratta di una normative europea molto importante alla luce di quanto accaduto di recente con il datagate che ha coinvolto Facebook ma soprattutto tantissimi utenti, centinaia di migliaia solo in Italia. Se vuoi avere maggiori informazioni sul Gdpr e restare aggiornato visita il sito Psbconsulting.it.

Intanto, però, nei giorni scorsi si è diffusa una notizia che è stata riportata anche da Agendadigitale.eu, secondo la quale era stato stabilito un periodo di “grazia” durante il quale le aziende non sarebbe state sanzionate anche se non si fossero messe in regola con la nuova normativa. Assolutamente falso, perché il Garante della Privacy fa sapere a Key4biz di non “essersi pronunciato su un ipotetico periodo di grazia”. Secondo la notizia che è stata così bollata come fake news, proprio l’Autorità per la protezione dei personali “ha congelato di 6 mesi le sanzioni alle aziende dopo l’entrata in vigore del Gdpr”.

“Non ci siamo pronunciati su un ipotetico periodo di grazia e il provvedimento citato non ha nessun nesso con il tema delle sanzioni”, dichiara il Garante al noto portale Web in riferimento al provvedimento del 22 febbraio 2018 e che “che riguarda due adempimenti richiesti dalla legge di Bilancio 2018 e non ha nessun legame con la questione delle sanzioni”. Nessuna novità rispetto a quanto precedentemente previsto: a partire dal 25 maggio 2018, il nuovo regolamento generale che si occupa della protezione dei dati sarà pienamente efficace e con esso anche le sanzioni. Il regolamento Ue 2016/679 è infatti in vigore già da maggio 2016, ma in Italia sarà appunto recepito con due anni di ritardo e non ci potranno essere ulteriori rinvii. Per sgomberare ogni dubbio e smentire l’articolo pubblicato da Agendadigitale.eu, il Garante Privacy ha deciso di pubblicare una nota ufficiale:

“Con riferimento all’articolo Gdpr, il Garante privacy rimanda di sei mesi controlli e sanzioni: che significa per le aziende, pubblicato oggi su Agendadigitale.eu,  è necessario precisare che non è vero che il Garante per la protezione dei dati si sia pronunciato sul differimento dello svolgimento delle funzioni ispettive e sanzionatorie né il provvedimento richiamato nell’articolo attiene a tale materia. Nessun provvedimento del Garante, peraltro, potrebbe incidere sulla data di entrata in vigore del Regolamento europeo fissata al 25 maggio 2018″.

Le aziende che non si metteranno in regola con la nuova normativa entro la data indicata rischiano sanzioni importanti: fino a 20 milioni di euro o al 4% del fatturato internazionale annuo lordo. La fake news sul rinvio delle sanzioni pare sia dovuto al congelamento delle sanzioni per 6 mesi deciso dal Garante francese.