Cloud Storage: che cos’è e quali sono i vantaggi?

0
2830
cloud storage

Il Cloud Storage rappresenta una delle nuove frontiere nell’immagazzinamento e conservazione dei dati. La parola stessa “cloud” (nuvola), lascia intendere che i dati stessi non risiedono su uno spazio fisico immediatamente vicino a chi li ha conservati, bensì in un posto spesso remoto, su server virtuali ospitati presso strutture di altre aziende. Insomma, anziché salvare documenti, foto, video e quant’altro sui propri computer, smartphone, tablet o unità di memoria esterne, gli stessi vengono conservati per noi da altri.

Stiamo parlando di questo servizio solo negli ultimi anni, ma il primo esperimento in questo senso è stato fatto nel lontano 1983, ossia quando CompuServe iniziò ad offrire ai propri utenti 128 K di spazio su disco per archiviare i propri dati tramite upload. L’evoluzione più importante si ebbe nel 1994, quando AT&T lanciò PersonaLink Services, una piattaforma online dedicata all’imprenditorialità e alla comunicazione aziendale. Il vero e proprio pioniere della “nuvola” come la conosciamo oggi, però, è stato Amazon Cloud Services: nel 2006, infatti, il colosso dell’eCommerce lanciò un servizio dedicato a chi voleva archiviare grandi quantità di file nel cloud, anziché in locale.

Il panorama attuale è composto da numerosissimi servizi di cloud storage che offrono solitamente una quantità di spazio gratuito e la possibilità di ottenere “contenitori” aggiuntivi dietro il pagamento di un abbonamento che è direttamente proporzionale al numero di Gigabyte richiesti. Le aziende che gestiscono questi servizi hanno dunque data center di dimensioni notevoli, dovendo gestire i file di numerosissimi utenti disseminati in ogni angolo del globo. E non è tutto, perché con il passare del tempo i servizi cloud si sono specializzati e sempre più perfezionati, tanto che oggi tramite lo spazio di archiviazione remoto è possibile anche gestire siti Web e quant’altro.

Cloud storage: i vantaggi

Ma quali sono i vantaggi del cloud storage? Sono numerosi e non è un caso che sempre più utenti comuni, professionisti e aziende si rivolgano a questo tipo di servizi. Le risorse possono essere distribuite su più server, in maniera trasparente e sicura per l’utilizzatore finale, e questo rappresenta un importantissimo punto di partenza. Inoltre, gli utenti pagano solamente “quello che usano”: insomma, scelgono la quantità dello spazio di cui necessitano e il tempo per il quale serve effettivamente, un mese, un anno… Alla fine, per l’utente la scelta è quella tra uno spazio di archiviazione “proprio”, ossia tramite una chiavetta USB o un hard disk esterno, o quello di terzi. La differenza consiste nel fatto che con il “cloud” non ci si devono portare con se ulteriori dispositivi a parte il computer, il tablet o lo smartphone, poiché i dati rimangono a disposizione 24 ore su 24, da qualunque dispositivo ci si colleghi.

Al netto della scelta di una password affidabile, inoltre, il cloud storage garantisce un alto grado di sicurezza dei file. La storia recente narra effettivamente di servizi “bucati” dagli hacker, che sono così riusciti a prelevare foto e altri dati personali anche di diversi VIP, ma si tratta pur sempre di episodi sporadici e spesso dovuti anche alla leggerezza con la quale sono state scelte password e chiavi di crittografia.

Cloud storage a confronto: quale scegliere?

Basta fare una semplice ricerca in Rete per imbattersi in una miriade di servizi che offrono la possibilità di conservare dati nel cloud. Alcuni sono stati sfruttati anche da circuiti di file sharing per condividere file protetti dal diritto d’autore, altri sono ormai dei servizi irrinunciabili per professionisti e aziende, ma anche per utenti comuni che usano la Rete semplicemente per diletto. Dropbox è probabilmente il più conosciuto, ma sono tantissimi anche gli utenti che utilizzano lo spazio di Google Drive, che si integra con tutti gli altri servizi offerti da Big G. Anche Microsoft ha il proprio servizio di Cloud Storage, ossia OneDrive, mentre Cloudbox offre uno spazio gratuito di 1 Giga con backup giornaliero automatico, traffico illimitato e supporto app per dispositivi mobili. Con 19,90 euro/anno, inoltre, è possibile espandere lo spazio fino a 10 Giga e sono disponibili tagli fino a 1TB o più. Dal punto di vista della privacy, infine, CloudBox garantisce per contratto che i dati sono e rimangono di proprietà dell’utilizzatore del servizio.