VillageCare: il primo sito per chi si prende cura di anziani fragili

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VillageCare è la prima piattaforma web  italiana di orientamento e supporto ai figli che si prendono cura dei propri genitori anziani e affrontano le fragilità dell’invecchiamento.

La startup, che ha mosso i primi passi nel mese di luglio 2015 e ha iniziato a operare online nel 2016, vede alla guida Silvia Turzio e Paola Casalino, professioniste con un’esperienza ventennale nel settore socio-assistenziale. L’azienda, inoltre, è stata premiata come start-up innovativa dell’anno dal Comune di Milano – Bando FabriQ – e dall’incubatore di imprese innovative Impact Hub Milano e si differenzia dalle altre piattaforme per il servizio clienti dedicato alle famiglie con genitori anziani, disponibile quotidianamente, con consulenza personalizzata.

In un clic, inserendo l’area geografica di interesse, l’utente ha la possibilità di entrare in contatto con le diverse realtà che possono aiutarlo nella delicata fase dell’assistenza alla persona anziana, confrontando caratteristiche e costi delle varie strutture partner: dalle residenze sanitarie assistite agli alberghi assistiti, dai centri diurni (con un focus legato anche alle situazioni in cui è presente l’Alzheimer) a professionisti che operano nel campo dell’assistenza domiciliare.

“Conosciamo molto bene le difficoltà che un familiare vive nel momento in cui ha la necessità di trovare un aiuto valido per poter assistere nel migliore dei modi il proprio genitore anziano – spiega Silvia Turzio, Amministratore Unico e Co-founder di VillageCare – In primo luogo, sono le figlie ad occuparsi dei genitori anziani (oltre il 70%). Si tratta di donne tra i 45 e i 60 anni della “generazione sandwich”, mamme e mogli, che prendono in carico la cura e l’assistenza di uno o entrambi i genitori anziani, dalle piccole attenzioni quotidiane (come il controllo delle medicine) alle situazioni con criticità (ad esempio, in casi in cui l’anziano sia disabile). La presa in carico di un genitore passa anche dall’organizzazione delle finanze familiari, alla gestione delle bollette, visite mediche e vacanze.

Siamo partite da queste considerazioni e dall’esperienza personale e abbiamo deciso di dare vita al nostro progetto, VillageCare, che ad oggi include già 3.000 soluzioni assistenziali in tutta Italia. Non rappresentiamo un semplice database di strutture tra cui scegliere, ma contattandoci (via telefono un giorno a settimana, via mail tutti i giorni), le famiglie riceveranno un primo orientamento, una consulenza personalizzata, caso per caso, cucito su misura in base alle esigenze familiari e di assistenza. Le famiglie, soprattutto i figli, vengono ascoltati, “prese in carico” con le loro esigenze e orientati verso la soluzione (o le soluzioni) migliore secondo le sue necessità.”

VillageCare si ispira ai più avanzati modelli di servizio forniti dai leader della sharing economy come ad esempio le imprese di servizi turistici, come Airbnb e Booking.com, in termini di orientamento al cliente, facilità di utilizzo, di accesso alle informazioni e disponibilità a trovare soluzioni erogate da enti terzi.

Assistenza agli anziani: la situazione in Italia

In Italia sono 13,5 milioni gli over 65: è la fetta di popolazione più grande, con un’incidenza del 22,3% sul totale. Tra gli over 65, almeno 6 milioni vivono situazioni di fragilità legata all’invecchiamento, ma la situazione più critica risiede nei 4 milioni di anziani privi di autonomia, il 50% curato direttamente dai figli. Un dato particolarmente significativo: gli anziani affetti da Alzheimer corrispondono a 600mila e quelli affetti da Parkinson sono 250mila.

“Osservando questa panoramica e soffermandosi a riflettere su questi numeri – conclude Silvia – comprendiamo che è destinata a rimanere sempre più scoperta la componente di supporto alle famiglie che si prendono cura di persone non più autosufficienti, un problema che è destinato a diventare sempre più importante visto il progressivo invecchiamento della popolazione ed una spesa privata in crescita. Proprio per questo è importante riuscire a dare alle famiglie ogni supporto possibile per aiutarli nella gestione ottimale di situazioni che richiedono l’assistenza della persona anziana. Se si lavora in questa direzione, tutti potranno trarne un beneficio, sia i genitori anziani che i familiari: ed è questo che conta.”