Facebook “copia” Snapchat: ecco le storie e i filtri per le foto

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Facebook somiglia sempre più a Snapchat: Mark Zuckerberg ha deciso infatti di mutuare alcune delle funzioni della concorrenza per rendere ancora più appetibile il suo social network numero uno. Dopo averle introdotte già in Instagram, altro prodotto del gruppo, le Storie arrivano anche su Facebook: si tratta di una funzione che inizialmente era ritenuta più che altro “acchiappa-ragazzini”, ma che ha dimostrato con il passare del tempo di essere apprezzata anche dai più grandi.

Le Storie erano già disponibili sulla versione USA di Facebook, ma da qualche ora sono state introdotte anche in Italia e consentono sostanzialmente di fare un sunto della propria giornata tramite foto o video che si cancellano autonomamente dopo 24 ore. E non è tutto, perché come spesso accade, Zuckerberg ha accorpato diverse innovazioni in un unico update. Oltre alle Storie, infatti, è stata introdotta una fotocamera tramite la quale scattare selfie e foto alle quali poi è possibile applicare dei filtri. Infine, arrivano anche le “chat usa e getta” che prendono il nome di “Direct”. L’obiettivo dichiarato è quello di rendere il social network sempre più giovane e fresco.

Facebook “incline al plagio” dice la Kerr

L’introduzione anticipata di funzioni analoghe su Instagram è stato sostanzialmente una sorta di antipasto. Zuckerberg vuole recuperare una parte del pubblico adolescenziale perso nei mesi passati per via della presenza dei rispettivi genitori su Facebook. Molti ragazzini, dunque, si sono spostati su Snapchat, approfittando della minore diffusione di questo social network e ora dalle parti di Menlo Park sono corsi ai ripari. Ovviamente, questi tentativi di “imitazione”, non sono sfuggiti nemmeno a Miranda Kerr, CEO di Snapchat, che proprio di recente ha accusato senza mezzi termini Facebook di avere una particolare propensione a “copiare” le scelte altrui.

Del resto, non è mistero il fatto che lo stesso Zuckerberg avesse intuito le potenzialità di Snapchat, tanto che nel 2012 fece un’offerta importante per rilevare la società. La proposta, però, fu gentilmente rispedita al mittente.