Facebook, la guerra alle bufale è iniziata

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Da tempo Facebook è al lavoro per realizzare strumenti efficaci che permettano di combattere il diffondersi di bufale nel suo social network, evitando così la disinformazione. Una notizia che è stata ora confermata da Adam Mosseri, vice presidente di Facebook a capo della divisione News Feed, con un comunicato sul blog ufficiale.

Facebook, gli strumenti contro le bufale

“Stiamo testando diversi strumenti per rendere più facile la segnalazione delle bufale su Facebook. Per farlo basterà infatti cliccare nell’angolo destro della notizia. Crediamo molto che la community possa aiutarci a risolvere questo problema, segnalandoci le notizie false.”

Facebook non si affiderà soltanto ai giudizi degli utenti ma lavorerà in prima linea con siti come Snopes, Abc News, Associated Press, FactCheck.org, Politifact per verificare l’autenticità delle notizie e storie sospette.

Le segnalazioni inviata dagli utenti verranno infatti elaborate dai siti sopra citati. Se questi riterrano falsa la notizia, il post sarà segnalato come non affidaibile, accompagnato da una descrizione delle motivazioni. Chiaramente tutti questi strumenti saranno prima di tutto diffusi per il pubblico del social network che parla la lingua inglese e successivamente applicato a quelli italiano.

Facebook, il problema delle bufale

Il problema delle bufale su Facebook è noto da tempo, allora perchè Facebook, si è mosso maggiormente solo nell’ultimo periodo? La motivazione è da ricercarsi in alcune accuse mosse a Facebook in occasione dell’elezioni presidenziali USA. Facebook era stato accusato di non aver fatto abbastanza per combattere le notizie false. Sarebbero proprio queste, secondo i sostenitori di Hillary Clinton, ad aver favorito la vittoria di Donald Trump alle elezioni. Il CEO di Facebook aveva difeso il suo social network, ma non aveva negato le affermazioni che parlano di come Facebook fosse ormai uno strumento in grado di guidare il dibattito pubblico globale. La notizia relativa ai nuovi strumenti per combattere le bufale ne è un’ulteriore conferma.