Google Andromeda: annunciata la nuova fusione tra Android e Chrome OS

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In queste ore, Google sta ponendo gli ultimi ritocchi ad una sorpresa del tutto particolare che verrà annunciata al pubblico il prossimo 4 Ottobre, nel corso di un evento ufficiale che la casa di Mountain View dedicherà al debutto di nuovi dispositivi, tra cui i tanto attesi smartphone della linea Pixel, Chromecast 4K ed un innovativo router Wi-Fi.

Il nome del progetto su cui si sta tanto discutendo ultimamente è Google Andromeda, ed i più informati avranno intuito che si tratta della realizzazione concreta della proposta di fusione tra Android e Chrome OS, due sistemi operativi tra di loro certamente molto differenti, ma anche compatibili sotto diversi punti di vista, connettività in primis.

Nonostante la voce inerente un nuovo OS in grado di miscelare il meglio di Chrome ed Android sia stata smentita più volte, Google ha questa volta intenzione di offrire a tutta l’utenza una soluzione univoca, adatta a smartphone, tablet, notebook e in generale a tutto l’ecosistema hardware utile a soddisfare le necessità di un pubblico in costante movimento.

Google Andromeda: qual è il primo dispositivo pronto al test?

Questa domanda avrebbe già una chiara risposta: si tratterebbe di Nexus 9, un tablet particolamente apprezzato per versatilità e performance. A confermarne la probabilità concorre anche l’attento esame del codice sorgente relativo ad Android Nougat, nella fattispecie del file chiamato “SurfaceCompositionTest”, scritto in Java e con il seguente messaggio: “Nexus 9 performance is around 8.8. We distinguish results for Andromeda and Android devices. Andromeda devices require higher performance score.”

Il che sarebbe un evidente riferimento all’idoneità di Nexus 9 come tablet test per il nuovo Google Andromeda. Il codice sorgente ufficiale prosegue poi alludendo a due parametri minimi da superare in termini di performance globali su dispositivi next gen: 8 per Andromeda, 4 per Android, evidenziando quindi una maggiore pretesa generale a livello grafico per quanto riguarda le funzionalità del nuovo OS.

L’obiettivo di Google sembra quindi essere proprio l’unificazione di tutto il mondo dedicato a Chrome e Android sotto un unico segno, in maniera simile a quanto fatto da Microsoft con il suo Windows 10 e l’arrivo delle universal app: le sorprese in arrivo, soprattutto per ibridi 2 in 1, visori per realtà virtuale ancora alla ricerca di un proprio ecosistema cybernetico in cui muoversi, e tutti i servizi di Big G saranno svelate tra pochi giorni, in vista delle prime immagini e dei benchmark ufficiali di Google Andromeda.