Apple Watch 2: arriva la seconda serie di uno smartwatch atteso da mesi

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Apple ha scelto di cambiare filosofia applicata alla seconda iterazione del suo smartwatch di maggior successo, Apple Watch, che nonostante una generale diffidenza del pubblico rispetto al mondo dei wearables è riuscito ad imporsi rendendo il settore più conosciuto e in sviluppo che mai. Apple Watch 2 è un concentrato di tecnologia e upgrade che miglioreranno sensibilmente la nostra user experience: scopriamo come.

Il primo valore aggiunto di Apple Watch 2 è costituito sicuramente dalle sue funzioni swimproof, ovvero “a prova di nuoto”. Ciò significa che è possibile utilizzarlo per l’attività sportiva in piscina ed anche in mare, andando ben oltre il concetto waterproof relativo all’uso sotto la doccia. Nonostante non ci sia una certificazione ufficiale per le immersioni oltre il limite standard di 50 metri, il miglioramento è tangibile, come risulterà chiaro ai più sportivi di noi.

Apple Watch 2 aggiorna inoltre la sua dotazione di sensori con un GPS integrato, un evento da lungo atteso da tutti gli utenti che non hanno intenzione di portare con sé iPhone durante la corsa o comunque le attività motorie: ora lo smartwatch è diventato indipendente dal Melafonino, perciò non avremo particolari problemi nel pianificare le nostre coordinate geografiche in movimento.

Apple Watch 2: WatchOS 3 è il sistema operativo per smartwatch ideale?

Nonostante l’aggiornamento proposto da Apple, il wearable ha purtroppo ancora qualche difficoltà nel gestire le chiamate ed i messaggi senza un iPhone ausiliario, tuttavia per migliorare l’interazione con i movimenti touch e la programmazione delle attività quotidiane interviene WatchOS 3, nuovo update dell’OS firmato dalla casa di Cupertino che ottimizza del 50% le performance ottenute col primo Watch.

Il software, ottimizzato su misura e capace di rispondere al meglio alle sollecitazioni di un chipset dual core, sembra veramente fluido e reattivo proprio come desiderato. WatchOS 3, oltre alle consuete novità grafiche ed estetiche, legate ai quadranti e alle informazioni da visualizzare sul display, ci permetterà inoltre di avere a che fare con il dock, sistema di ancoraggio che i fan Apple conosceranno grazie a Mac.

L’usabilità diventa un concetto ancora più evidente grazie a questa funzione, che permette di aprire una serie di app custodite in un elenco pronto da avviare con uno swipe o un semplice movimento di tocco sul quadrante. Potremo infine utilizzare una lieve pressione sullo schermo per attivare il Force Touch, scorrendo le opzioni dei menu e delle app integrate (tra cui non manca il Meteo, da sfogliare località per località grazie a questo metodo) fino ad arrivare alla nostra scelta.

Apple Watch 2 sembra quindi essere un prodotto sempre più maturo, che fa propria la stessa filosofia alla base di iPhone: usabilità e immediatezza. I prossimi passi della Mela, in seguito al lancio del wearable a livello mondiale, riguarderanno certamente un approfondimento delle sue relazioni con l‘intero ecosistema Apple.