Watch Dogs 2: novità importanti per gameplay e stile di gioco

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Le premesse alla base del secondo capitolo di Watch Dogs, titolo Ubisoft che ha permesso al mondo hacker e CyberSec di ottenere una meritata attenzione anche da parte dei gamer meno a contatto con le news sul cyber-attivismo, continuano ad ampliarsi mostrando grazie alle ultime rivelazioni della software house canadese novità interessanti in merito allo stile di gioco e alla conformazione del gameplay.

Watch Dogs 2, disponibile ora per il pre-order in previsione dell’uscita ufficiale (15 Novembre) su console Playstation 4 e Xbox One, ci guiderà al centro di una San Francisco iperconnessa e attivissima dal punto di vista digitale, la “terra madre” della Rivoluzione Digitale in cui impersoneremo il brillante hacker Marcus Holloway, cercando al contempo di entrare a far parte di Dedsec, un gruppo di hacktivist che si prefiggono l’ardua missione di disattivare una volta per tutte ctOS 2.0, un sistema operativo estremamente invasivo capace di condizionare la consapevolezza e la razionalità dei cittadini su larghissima scala.

Premesse tipiche di un action open-world molto dinamico, in cui la rapidità di reazione e la capacità di ragionare a lungo termine del giocatore vengono messe alla prova. Dalle informazioni finora ottenute sembra proprio che il sequel di Watch Dogs vivrà a pari livello con l’hype che si è creato attorno al titolo; tuttavia quali novità dobbiamo aspettarci relativamente al gameplay?

Watch Dogs 2: un open-world da completare in modalità stealth?

Durante un recente Q&A (domanda e risposta) su Twitter, il senior producer di Watch Dogs 2 Dominic Guay ha rivelato che, a sorpresa, il gioco sarà completabile anche in modalità stealth, per soddisfare le capacità e le predisposizioni dei diversi gamer che impersoneranno Marcus. Sarà quindi possibile arrivare al “traguardo” senza uccidere o sparare, avventurandoci per la Silicon Valley semplicemente a suon di hack.

Guay ha inoltre illustrato i motivi alla base di una scelta che ha deluso molti, ovvero l’assenza di una modalità co-op, nonostante fosse stata implementata con successo nel prequel che diede l’origine all’avventura di Aiden Pearce: il gioco cooperativo non si sarebbe adattato a dovere con le premesse e lo sviluppo della trama e della narrativa del gioco, perciò si rimanderà a futuri possibili DLC l’aggiunta di un game mode che avrebbe dato ancora più risonanza all’uscita di Watch Dogs 2.

Attendiamo quindi Novembre prossimo per scoprire se Blume, la gigantesca corporation creatrice del letale ctOS 2.0, riuscirà ad essere eradicata da Dedsec, alla ricerca di sempre più potenza computativa, follower e botnet efficaci per distruggere il sistema senza possibilità di ritorno.