Samsung Turbo Speed Technology: smartphone più veloci a partire dal 2017?

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Samsung, sempre attiva anche nel 2016 grazie al lancio della nuova serie di smartphone Galaxy J, ed al rinnovamento della gamma Galaxy A, è riuscita a conquistare con il popolarissimi top di gamma Galaxy S7 una posizione di supremazia in molti benchmark, tra cui anche quelli di AnTuTu, un punto di riferimento per la valutazione delle capacità hardware di tantissimi dispositivi mobile.

Forte di questo successo, la casa coreana non smette di cercare nuove soluzioni volte a migliorare le performance complessive dei suoi dispositivi, inaugurando un progetto finora applicato agli smartphone serie Galaxy J, al momento “sconosciuti” dalle nostre parti ma di popolarità crescente in Cina, dove sono stati presentati per il loro esordio.

Il progetto in questione prende il nome di TST (Turbo Speed Technology) e si tratta sostanzialmente di una nuova tecnica di ottimizzazione della RAM, che dovrebbe avere risultati a dir poco sconvolgenti sul dispositivo: app aperte con una velocità maggiore del 40%, paragonate a quelle installate sugli smartphone dotati di una quantità di RAM doppia.

Samsung Turbo Speed Technology: smartphone low-cost con performance sempre maggiori?

L’iniziativa rende entusiasti molti fan Samsung e degli smartphone dal buon rapporto qualità-prezzo in generale: se gli esiti di Turbo Speed Technology si rivelassero sempre più promettenti, si potrebbe facilmente dare il via a una generazione di dispositivi che nonostante l’appellativo di “low cost” sono in grado di offrire performance tipiche dei medio gamma dal doppio del prezzo.

Samsung ha spiegato ufficialmente i contenuti della tecnologia tramite un video dimostrativo, che consiste in una nuova ingegnerizzazione guidata delle app essenziali per il dispositivo (tra cui SMS, foto/videocamera, galleria immagini, funzioni di chiamata, agenda) con inoltre la possibilità di modificare ottimizzando lo status delle app direttamente a livello del kernel, e non più solamente da sistema operativo.

Lo spazio a disposizione verrebbe quindi ordinato con una veloce operazione di deframmentazione, che porterebbe ovviamente a maggiori performance (operazione chiamata da Samsung “Intelligent Memory Control”, che si aggiunge ad un monitoraggio proattivo delle app in background e alla minimizzazione del loro peso in memoria).

E’ quindi un’occasione d’oro per Samsung e i dispositivi che faranno parte della fascia bassa o medio-bassa a partire dal prossimo anno: potremo finalmente avere più low cost Android ottimizzati al punto da poter gestire ancora più facilmente la produttività e le app di tutti i giorni? Staremo a vedere come e in quali modelli TST riuscirà veramente a migliorare la situazione.