Il Wi-Fi diventa social

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Secondo una recente ricerca di iPass, gli hotspot pubblici in Italia sono oltre 60.000, e si tratta di un numero in costante crescita.

Mentre il numero di hotspot a pagamento sembra calare, quello degli hotspot gratuiti aumenta di anno in anno. Si tratta di un cambio di rotta significativo, che è iniziato nel 2012 e ha portato esercenti e commercianti a percepire il Wi-Fi, che prima era una fonte di ricavi, come un costo.

Allo stesso tempo, i consumatori finali sono diventati sempre più esigenti in termini di performance delle reti: se qualche anno fa chiedevano semplicemente di poter controllare le proprie e-mail, oggi gli utenti vogliono utilizzare la connessione per caricare fotografie su Instagram e Facebook, guardare video e ascoltare musica in streaming, e molto altro ancora.
Servono reti più efficienti, connessioni più veloci, una banda maggiore… e i costi salgono sempre.
Quindi, come monetizzare l’accesso al Wi-Fi, senza far pagare gli utenti?

Hotspot, si può guadagnare senza far pagare gli utenti

La risposta arriva da alcune aziende, tra cui l’italiana Tanaza, che forniscono software per il “Social WiFi”. Il concetto è semplice: gli utenti forniscono le proprie credenziali Facebook (o di altri social network) per accedere a Internet, e allo stesso tempo la rete raccoglie i dati degli utenti (dati personali, contatti email e telefonici, e così via). Si tratta a tutti gli effetti di uno “scambio”, nel quale gli utenti traggono i vantaggi maggiori: innanzitutto, si connettono a Internet gratuitamente; in secondo luogo, non devono effettuare una nuova registrazione per ogni rete Wi-Fi (perché possono usare sempre le stesse credenziali, quelle di Facebook o di un altro social network); terzo, gli utenti mantengono il controllo totale sui dati trasmessi a chi fornisce la rete – così, anche la privacy è tutelata.

Facciamo un esempio. Mario Rossi visita il suo supermercato di fiducia, nel quale trova una rete Wi-Fi a cui connettersi. Visualizza a questo punto la pagina del supermercato:

tanaza-supermercato

Cliccando sul pulsante di autenticazione tramite Facebook, Mario riceverà la seguente richiesta:

tanaza-editor

e cliccando sul pulsante “Edit this” potrà decidere se fornire o non fornire i dati richiesti. Ad esempio, potrà decidere di non comunicare il proprio indirizzo e-mail a terzi.
Mario potrà inoltre consultare i termini e condizioni d’uso del servizio, nel quale sono descritte le modalità di utilizzo dei dati raccolti. I commercianti che decidono di offrire la connessione Wi-Fi gratuita sono in ogni caso tenuti a rispettare tutte le leggi vigenti in materia di privacy e tutela dei dati.

Allo stesso tempo, anche chi offre la connessione Wi-Fi trae qualche beneficio. I commercianti rinunciano ad ottenere un ricavo diretto, ma fanno felici i propri clienti offrendo un servizio gratuito. Raccolgono inoltre i dati degli utilizzatori delle rete, che possono usare per scopi di marketing, ad esempio per inviare un’email con uno sconto speciale il giorno del compleanno del cliente.

Alcuni commercianti usano il Social Wi-Fi per chiedere agli utenti di interagire con propria pagina Facebook, ad esempio cliccando su “Mi piace”: in questo caso la visibilità sui social media aumenta notevolmente e i commercianti possono promuovere la propria attività anche agli amici dei propri clienti.