Facebook live streaming: vip pagati per usarlo

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Facebook live streaming

Facebook Live streaming usato dai Vip dietro pagamento: è quanto emerge da un documento in possesso del Wall Street Journal. Si tratterebbe della conferma che Mark Zuckerberg avrebbe una vera e propria ossessione per i video. Nei giorni scorsi sono circolate voci secondo le quali entro pochi anni il social network abbandonerà i post di puro testo, per pubblicare solamente clip. Non è un caso, infatti, che Snapchat stia continuando ad avere successo: i post freddi cominciano a stancare gli utenti, che pubblicano sempre più contenuti multimediali in Rete. Zuckerberg, che ovviamente la sa molto lunga, dopo aver tentato inutilmente di acquisire Snapchat, ha deciso di emularne le gesta per monetizzare al massimo anche dai filmati.

Per fare ciò, ha messo in conto anche importanti investimenti, tra i quali ci sono anche assegni milionari nei confronti di media e celebrità con lo scopo di accrescere l’utilizzo di Facebook Live, il servizio di streaming in diretta lanciato ormai da un bel po’ di tempo da Menlo Park. Secondo il documento di cui è venuto a conoscenza il Wall Street Journal, Facebook avrebbe siglato ben 140 accordi per un totale di 50 milioni di dollari di investimento. Le partnership sono state siglate con Cnn, New York Times, Vox, Mashable e Huffington Post, ma anche con celebrità del calibro di Kevin Hart, Gordon Ramsay, Deepak Chopra e Russell Wilson, quarterback della Nfl.

Facebook Live streaming: l’inchiesta di Recode

Per tentare la scalata al monopolio dello streaming live sul Web, Zuckerberg ha dunque deciso di incentivare giornalisti e vip ad utilizzare il suo servizio. La conferma dell’investimento è stata data indirettamente anche da Justin Osofsky, VP per le operazioni globali e delle media partnerships di Facebook:

“Abbiamo voluto invitare un’ampia gamma di partner per poter ricevere un feedback da diverse organizzazioni su quello che può o non può funzionare”.

Nulla propriamente di nuovo, dunque, anche perché qualche mese fa anche un’inchiesta di Recode aveva confermato contatti tra un dirigente Facebook e le agenzie di alcune star per discutere di un compenso in cambio dell’utilizzo di Facebook Live.