Xiaomi Mi Band 1S Pulse con misurazione del battito [Recensione]

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Xiaomi Mi Band 1S Pulse
Xiaomi Mi Band 1S Pulse

La Xiaomi Mi Band 1S Pulse costa solo 28€ e con questo ci siamo tolti immediatamente ogni dubbio su cosa dobbiamo aspettarci da questa fitband. In altre parole si tratta di un ottimo prodotto, con un costo molto contenuto ma che non può rivaleggiare in quanto a funzionalità con concorrenti di fascia molto più alta. Nonostante questo, Xiaomi Mi Band 1S Pulse dispone di alcune caratteristiche piuttosto interessanti che la rendono ideale per un pubblico amatoriale che vuole avere a disposizione informazioni sul proprio stato di forma senza spendere un capitale.

Abbiamo tenuto al polso una Xiaomi Mi Band 1S Pulse per più di una settimana. Dopo un primo periodo di adattamento dovuto alla necessità di abituarsi ad indossare costantemente, anche durante il periodo notturno, un oggetto che non offre alcun feedback visivo (non dispone di display), la fitband si è rivelata una fonte di informazione attendibile e utile.

Vincere le diffidenze iniziali

L’impatto non è dei migliori. La Xiaomi Mi Band 1S Pulse arriva in un’anonima scatolina delle dimensioni più o meno di un portafoglio. All’interno troviamo il braccialetto, la fitband da inserire all’interno del braccialetto stesso, il caricabatterie, ed un manualetto di un paio di paginette assolutamente inutile a meno che non siate in grado di tradurre dal cinese.

Prima di ogni utilizzo è necessario caricare la fitband. L’operazione avviene collegando il caricabatterie USB in dotazione alla fitband attraverso i due contatti di raccordo posti ad una delle estremita della band.

La seconda operazione indispensabile è scaricare l’applicazione Mi Fit dal Play Store. Se già l’impatto con la scarna scatoletta ed il manuale cinese non è dei migliori, il setup dell’applicativo restituisce una sensazione di deciso fastidio. Per completare il setup è infatti indispensabile registrare un account sul sito di Xiaomi. Nei nostri test abbiamo inizialmente provato ad effettuare la registrazione direttamente dal telefonino utilizzando un account Gmail. L’App richiede il consenso per accedere ai dati personali del vostro profilo Gmail. Si tratta di un’operazione comune utilizzata da molte altre applicazioni, ma nel caso della Mi Fit è concepita in maniera tale da suscitare una certa diffidenza. Alla fine abbiamo optato per effettuare la registrazione via desktop attraverso il sito web e tenendo più facilmente sotto controllo le autorizzazioni concesse.

Una volta completato il setup dell’applicazione, il passo successivo è connettere la fitband al telefonino, l’operazione avviene attivando il bluetooth e sfiorando la fitband nel momento in cui emette la vibrazione. Anche in questi casi la sensazione non è stata delle migliori, ci sono voluti due o tre tentativi per riuscire a connettere la fitband al cellulare.

Una strada in discesa

L’impatto con il manualetto in cinese, con il setup dell’app ed il collegamento bluetooth, non favorisce la creazione di un feeling positivo immediato con la Xiaomi Mi Band 1S Pulse, tuttavia appena si capisce qual è il miglior modo per utilizzare questa fitband e si stabilisce un contatto costante fra braccialetto e polso le cose migliorano nettamente.

Il contapassi inizialmente sembra essere un tantino esagerato, basta muoversi anche di poco per ottenere cifre significative sul display. In realtà abbiamo provato a percorrere alcune centinaia di metri osservando in tempo reale il numero di passi segnati sul telefonino e quelli realmente percorsi ed il contapassi si è rivelato estremamente preciso. Altra nota positiva è che la misurazione funziona anche a bluetooth spento. I passi vengono registrati anche lontani dal telefono, la sincronizzazione avviene nel momento in cui il bluetooth viene attivato e l’app e il braccialetto entrano in connessione.

Si tratta di una precisazione importante perché consente di risparmiare decisamente la batteria del telefonino e anche quella del braccialetto.

La misurazione del battito cardiaco

La Xiaomi Mi Band 1S Pulse contiene una comoda funzionalità di misurazione del battito. Come già detto si tratta di un prodotto dai costi estremamente contenuti dunque è lecito aspettarsi qualche limitazione. In questo caso la limitazione consiste nel fatto che la misurazione non è continua ma avviene su richiesta. Per iniziare a misurare il battito è necessario accedere all’apposita funzionalità attraverso l’app e dare il via all’operazione. La misurazione avviene in pochi secondi.

Per la nostra esperienza si tratta di una funzionalità non particolarmente utile, poiché i telefonini di ultima generazione, ad esempio il Galaxy S6 che abbiamo usato per il test offrono una funzione analoga attraverso un apposito sensore. Tuttavia per coloro che non hanno a disposizione un telefonino che offre questa funzionalità si tratta sicuramente di un’informazione utile per misurare il proprio stato di salute.

La misurazione della qualità del sonno

Interessante la funzione che consente di misurare la qualità del sonno. Indossando la Xiaomi Mi Band 1S Pulse abbiamo scoperto di non riposare esattamente in modo corretto. Il sistema restituisce informazioni sul sonno totale, sonno profondo, sonno leggero, ora di sveglia e ora in cui ci siamo addormentati. Apparentemente sembrerebbero informazioni del tutto inutili per determinare il nostro stato di forma, invece se tenute in debita considerazione consentono di gestire adeguatamente i nostri ritmi, e di conseguenza migliorano lo stato di forma durante la giornata. Dormire bene è insomma importante per il nostro organismo.

Le notifiche a vibrazione

Inizialmente questa funzionalità sembrava la meno interessante dell’intero pacchetto ed invece si è rivelata una delle più utili. E’ possibile ricevere delle vibrazioni al polso quando avvengono degli eventi sul cellulare, ad esempio l’arrivo di un messaggio di WhatsApp, una telefonata, un sms. E’ anche possibile selezionare da quali applicazioni si vuole ricevere la notifica via vibrazione. Per noi è una funzionalità che si è rivelata immediatamente vincente. Consente di non portare costantemente il cellulare in tasca, utilissima al cinema o in ambienti di lavoro dove la suoneria può infastidire i colleghi.

Allarmi e sveglie

Con lo stesso sistema di notifiche a vibrazione sul polso, è possibile impostare degli allarmi attraverso l’App. Ad esempio dopo un paio di giorni abbiamo sostituito la classica sveglia del mattino con una vibrazione al polso. L’efficacia è simile ma il risveglio molto più dolce.

La durata della batterie

La durata delle batterie è uno dei punti forti di questa Xiaomi Mi Band 1S Pulse, dopo circa una settimana di utilizzo continuo la batteria è scesa di appena un 20%. La misurazione della batteria avviene attraverso l’app Mi Fit che mostra la percentuale di utilizzo. Realmente esistono poche fitband che hanno una necessità di ricarica così limitata.

Protezione dall’acqua

La fitband è garantita come IP67 Waterproof. Sostanzialmente non potete farci immersioni oltre il metro ma è abbastanza protetta da resistere agli schizzi d’acqua e a brevi bagni. Tenendola al polso ogni mattina durante la doccia fino ad ora non ha mostrato alcun segno di cedimento

Conclusioni finali

Tutto il negativo di questa fitband è concentrato nell’impatto iniziale. Se si vince la prima diffidenza verso un prodotto che almeno inizialmente non si presenta particolarmente curato per il mercato italiano, la Xiaomi Mi Band 1S Pulse diventa un ottimo prodotto, più che adatto ad aiutarci a mantenere in buona salute il nostro stato di forma. D’altra parte il prezzo di soli 28€ con cui è possibile acquistare questa fitband unito alle buone caratteristiche del prodotto la rendono un’ottima scelta per chi vuole un braccialetto comodo, funzionale, senza troppi fronzoli e con un costo limitato adatto ad un uso quotidiano per sportivi amatoriali.