Twitter contro l’intelligence Usa: no all’uso dei servizi di analisi

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Twitter Intelligence

Twitter decide di mettersi di traverso nei confronti delle agenzie di intelligence statunitensi vietando l’accesso a un servizio di analisi dei messaggi pubblicati utilizzato per la lotta contro il terrorismo. Dal caso di San Bernardino e dell’iPhone poi sbloccato dall’FBI senza l’aiuto di Cupertino, la questione della privacy e dell’accesso ai dati sensibili degli utenti ha avviato un dibattito che continua a dividere, ma che sta trovando compatti colossi del Web contro l’imbarbarimento. Si teme la creazione di precedenti tali per i quali la privacy degli utenti venga definitivamente svenduta “per il bene nazionale” e dopo la diatriba con Apple, ora le agenzie di intelligence a stelle e strisce se la dovranno vedere anche con Twitter.

Il ‘Wall Street Journal’, infatti, riferisce oggi di nuove tensioni tra il governo americano e il microblogging più amato dagli internauti, la cui decisione, seppur non annunciata in maniera ufficiale, sarebbe stata confermata da un funzionario dell’intelligence e da altre persone informate sui fatti. Il servizio di informazioni e alert relativi ad attacchi terroristici, disordini e altri eventi potenzialmente pericolosi per la sicurezza non sono forniti direttamente dfa Twitter, bensì dall’agenzia Dataminr. Si tratta di una società privata che estrae le notizie dai feed del microblogging e poi le fornisce ai clienti, tra cui anche l’intelligence.

Twitter e Dataminr: come funziona?

È così che Dataminr, dunque, è l’unica autorizzata ad accedere a tutti i messaggi pubblicati dagli utenti della piattaforma: lo ha fatto ad esempio segnalando alle agenzie di spionaggio USA degli attacchi terroristici in Francia subito dopo il loro inizio e in seguito lo stesso avvenne per gli attentati del Belgio, annunciati da Dataminr 10 minuti prima della diffusione dei media. È per questo motivo che John Inglis, ex vicedirettore della National Security Agency, si esprime così sulla decisione di Twitter di bloccare l’accesso ai servizi di analisi dell’intelligence:

“Se Twitter continua a vendere i suoi dati ai privati, ma li nega al governo, è ipocrita. Credo sia il brutto segnale di una mancanza di cooperazione appropriata tra le organizzazioni del settore privato e il governo”.