Samsung Entrim 4D+: addio alla motion sickness nella realtà virtuale

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E’ iniziata da pochi giorni l’attesa SDC (Samsung Developer Conference) 2016, il tradizionale appuntamento che la casa coreana riserva al pubblico per scoprire le maggiori novità in arrivo nel prossimo futuro riguardo l’elettronica di consumo. Al centro della SDC di quest’anno, tenuta al Moscone West Center di San Francisco, troviamo diversi aspetti dell’esplorazione di nuove idee in ambito wearables e realtà virtuale, che nonostante l’iniziale scetticismo si sono rivelati settori veramente in grado di interessare anche il pubblico mainstream, da due anni circa a questa parte.

A questo proposito, Samsung ha lanciato l’iniziativa C-Lab, un programma volto a realizzare prototipi di interesse nel mondo dei device indossabili, seguendo il principio relativo al “pensare al di fuori degli schemi”, il classico “think outside the box” che è solito ispirare molte delle più importanti innovazioni hardware e software. Ed è proprio seguendo questo motto che Samsung ha presentato alla SDC 2016 il tanto atteso Entrim 4D+, un headset che si propone di eliminare, o quantomeno ridurre, per sempre i problemi di “motion sickness” (nausea) che alcuni utenti sperimentano nel momento in cui si approcciano alla realtà virtuale.

La nuova realtà virtuale Samsung

Qual è il principio alla base di Entrim 4D? Si tratta della cosiddetta stimolazione galvanica vestibolare: in sintesi, si tratta di una pratica (già allo studio in ambienti medici dedicati alla neurologia) capace di inviare impulsi elettrici direttamente ad un nervo specifico dell’orecchio, riuscendo così a sincronizzare il corpo dell’utente del wearable con i movimenti effettivi che avvengono negli ambienti VR, permettendo di attutire in maniera notevole i sintomi della cinetosi, responsabile anche dei classici mal di mare o d’auto.

Tutto ciò è ancora più interessante se si considera che Samsung Entrim 4D è un gadget costituito prevalentemente da un headset con auricolari ad arco, facilmente indossabile e di certo meno ingombrante degli apparecchi per la realtà virtuale che fino ad oggi ci sono stati proposti dalla stampa e dalle altre convention a tema.

Potremo scoprire al più presto all’opera questo nuovo frutto dell’incubatore di idee più originale di Samsung? Di certo, con lo sviluppo della VR e dei settori ad essa connessi, la risposta non potrà che essere positiva.