Spotify: hackerati centinaia di account

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Spotify hackerato

Spotify preso di mira dagli hacker: le credenziali di tantissimi utenti sarebbero finite in Rete. Sul sito Pastebin, uno dei “contenitori” online più utilizzati dagli internauti, sono comparsi negli ultimi giorni centinaia di credenziali di account Spotify, il servizio tramite il quale si ascolta e si condivide la musica in streaming. Parecchi iscritti al servizio, dunque, si sarebbero visti cambiare le credenziali di accesso al proprio account, mentre i loro dati sensibili (email, nome utente, password e altre informazioni personali) venivano pubblicate appunto su Pastebin.

La società che gestisce il servizio di streaming musicale, nega di aver subito un attacco hacker e ribadisce che i dati dei propri utenti siano al sicuro. A questo punto, dunque, appare normale chiedersi da chi e dove siano stati recuperati questi dati. L’eventualità che possano provenire da una fonte terza non convince, poiché oltre ai dati di accesso agli account, su Pastebin sono finite anche le informazioni relative ai tipi di account – Premium o gratuito – le date di sottoscrizione e quelle di scadenza, oltre al Paese nel quale siano stati creati. Insomma, informazioni approfondite che si possono carpire solo violando i sistemi di sicurezza di Spotify.

Già in passato il database del servizio musicale è stato violato dai pirati informatici, ragion per cui una delle ipotesi prese attualmente in considerazione riguarda la possibilità che l’elenco in questione sia stato compromesso in passato, ma solo in questi giorni sarebbe finito in Rete. Peccato, però, che alcune persone i cui account sono stati violati, hanno raccontato una diversa versione dei fatti una volta raggiunti da Techcrunch. Sei persone intervistate, infatti, hanno risposto affermando che i rispettivi account sarebbero stati violati loro proprio di recente e se ne sarebbero accorti ciascuno in modi diversi: alcuni utenti, infatti, si sono trovati in playlist brani da loro mai aggiunti, altri hanno trovato nella cronologia canzoni mai ascoltate, altri ancora si sono trovati “sloggati” improvvisamente dal servizio mentre stavano ascoltando musica.

Non solo Spotify

Altri iscritti, invece, hanno scoperto che l’indirizzo connesso al loro account era stato cambiato e per accedere nuovamente hanno dovuto contattare l’assistenza di Spotify. E non è tutto, perché nonostante le correzioni, alcuni utenti si sono visti nuovamente buttare fuori dal servizio nei giorni successivi. Insomma, il problema c’è ed è innegabile, ma non sembra essere ridotto al solo servizio di streaming, poiché diversi utenti hanno segnalato di aver subito attacchi simili ai rispettivi account Facebook, Skype e Uber per i quali utilizzano password identiche a quelle di Sportify.