Bambini nel mirino degli hacker con l’App Magic Kinder

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Magic Kinder

 Magic Kinder

Magic Kinder non era una App sicura, uno dei giochi per dispositivi smart sviluppati dalla Ferrero, che solo per Android vanta oltre mezzo milione di download, era a rischio intrusione e ad essere nel mirino degli hacker erano i bambini. Una notizia che sconvolge non poco i tanti genitori che hanno dato per scontato l’affidabilità dell’applicazione proprio perché il marchio in questione è la Kinder, uno dei colossi della produzione dolciaria che insieme con l’italiana Ferrero fanno la felicità dei più piccoli con gli intramontabili Ovetti Kinder o la Nutella, la cioccolata da spalmare più amata nel mondo, solo per citarne un paio.

Tenere i bambini al sicuro è la priorità per ogni genitore, ma in questa epoca in cui i pericoli non sono più solo al di là della soglia di casa, prendersi cura dei piccoli è diventato ancora più complicato. Il pericolo è molto più spesso insidiato dall’altra parte dello schermo di un giocattolo smart, di un computer collegato ad internet o di un Smartphone con cui i piccoli si divertono grazie al touchscreen.

La Magic Kinder app tra le varie funzioni ha anche una sorta di social network, il “Family Diary”, con cui i bambini possono condividere foto, messaggi e anche video, con i loro amici e familiari o comunque con una cerchia ristretta di persone e che per l’appunto doveva essere sicura. Sicura invece non lo era per nulla e la chat poteva essere facilmente violata dagli hacker. Ad individuare la falla nel sistema di sicurezza dell’App della Kinder è stato il gruppo italiano Hacktive Security. Secondo Carlo Pelliccioni responsabile del gruppo, chiunque poteva visualizzare i contenuti condivisi ma anche modificare le informazioni del profilo, inviando foto e messaggi di testo.

Il caso della Kinder è però solo l’ultimo di tanti, un dato preoccupante proprio perché ad essere a rischio sono i bambini. Solo pochi mesi fa ha fatto scalpore il caso dell’azienda di Hong Kong, la VTech, che a causa di una falla nel suo negozio online, ha esposto i dati di oltre 6,3 milioni di bambini.