Consumo energetico elettrodomestici: 1 su 5 è fuorilegge

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consumo energetico

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Il consumo energetico di un quinto degli elettrodomestici risulta superiore a quanto dichiarato dal suo produttore e le informazioni in merito al consumo di elettricità riportato sulle etichette risultano pertanto non veritiere. La rivelazione giunge dai risultati del progetto MarketWatch cofinanziato dalla Commissione Europea con il sostegno di associazioni ambientaliste come Legambiente e associazioni dei consumatori tra cui figura il Movimento di difesa del cittadino.

I dati raccolti dai test sugli elettrodomestici dal progetto MarketWatch sull’efficienza energetica, pongono un ombra direttamente sui produttori che pubblicizzano i propri prodotti fornendo ai consumatori elementi non veritieri. Questo aspetto è stato sottolineato dallo stesso portavoce della MarketWatch. Jack Hunter ha affermato che “i consumatori stanno ottenendo meno di quanto pensano dai prodotti che comprano. Le autorità hanno chiaramente più lavoro da fare per proteggere i consumatori e l’ambiente da prodotti che usano più energia di quanto pubblicizzato”. I risultati dei tre anni di studio hanno evidenziato che nel complesso, 18 prodotti su 100 sono risultati non conformi alle leggi europee sull’efficienza energetica.

A sottolineare la gravità di quanto è emerso dai test, è Legambiente: in una nota l’associazione ambientalista spiega che gli esperti stimano che oltre 10 miliardi di euro di risparmio energetico viene sprecato a causa di prodotti che non seguono le norme europee sull’efficienza energetica. La vera preoccupazione è che di questo passo non sarà facile raggiungere l’obiettivo prefissato dalla Commissione Europea che prevedeva un taglio di 465 euro all’anno alla bolletta energetica di ogni famiglia europea al 2020.

Davide Sabbadin, responsabile efficienza energetica di Legambiente, si rivolge direttamente al Governo chiedendo che si adottino delle misure di controllo efficaci sugli elettrodomestici che vengono immessi sul mercato ma anche che si provveda a punire chi “vende prodotti con dichiarazioni mendaci che fanno male all’ambiente e al portafoglio”.