A New York la pasta italiana è più social con la vetrina digitale

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Nasce a New York nel cuore di Manhattan, il primo ristorante social tutto italiano. Dalla vetrina del locale a Herald Square, sarà possibile leggere le recensioni  “in diretta” così da decidere se entrare o meno a gustarsi le prelibatezze cucinate all’interno. Il nuovo ristorante è del Gruppo Barilla, il terzo inaugurato dal produttore di pasta per eccellenza che ha portato nel mondo la cultura della pasta italiana.

L’inaugurazione della vetrina digitale si è svolta oggi così come annunciato dal Gruppo Barilla. La realizzazione di questo nuovo modo di comunicare con i clienti che si apprestano a mettere piede nel ristorante, è nata grazie alla collaborazione con Microsofs e la sue rete di partner tecnologici Jingle Bells. Si tratta di un progetto unico a livello internazionale che utilizza le tecnologie Microsoft più innovative, come il cloud computing e le interfacce naturali con Kinect.

Una vetrina trasformata in uno schermo interattivo, con cui mettere in mostra il proprio operato e la cultura gastronomica italiana, facendo sfoggio del menù digitale e degli ingredienti utilizzati per le proprie ricette, rappresenta una vera e propria innovazione per l’ambiente della ristorazione. Il Gruppo Barilla, da sempre sinonimo di evoluzione, ha colto con efficacia le tendenze giovanili, sempre pronti ad essere affascinati dalle novità tecnologiche. Direttamente dalla vetrina del locale, con l’applicazione di Tripadvisor, sarà possibile recensire i piatti, il servizio, la location e lasciare le proprie sensazioni sul posto in cui si è stati a gustare il pranzo o la cena.

Gli amanti della cucina italiana e della pasta, potranno in questo modo lasciare il proprio contributo per far crescere la reputazione del ristorante Barilla, assaporando la sensazione di avere un mega smartphone davanti a se. Guido Barilla, presidente del Gruppo Barilla ha commentato dicendo:  “La nuova vetrina del ristorante di New York ci aiuta ad essere sempre più vicini al consumatore, consentendoci di ascoltare e dialogare con le persone che gustano i nostri prodotti”.