Nasce Barbie “umana”, la bellezza rispecchia le vere donne

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Barbie cambia stile, o meglio cambia totalmente nell’aspetto fisico, non solo negli abiti o negli accessori, ma cambia taglia, cambia colore della pelle, altezza e in tutto ciò che fa della nuova Barbie una bambola che incarna la realtà, rispecchiando in pieno la donna moderna di oggi. Bellissima come è sempre stata, l’icona della perfezione rivoluziona se stessa rilanciando una nuova visione della realtà in cui la perfezione è solo un punto di vista. Il progetto per il rilancio del marchio è stato denominato “Alba” ed è rimasto segretissimo fino alla notizia della nuova linea di bambole. L’azienda americana criticata per aver rappresentato negli anni una donna “troppo magra”, in questi anni ha venduto più di un miliardo di Barbie.

Per 57 anni le bambine di tutto il mondo sono cresciute giocando con una bambola bellissima che rifletteva gli ideali dello stile occidentale di bellezza, da oggi la rivoluzione è iniziata e l’icona della bellezza assume mille sfaccettature, tante quante sono le caratteristiche fisiche delle donne reali. La Barbie moderna  è ora più “umana”.

L’azienda Mattel ha intrapreso il cambiamento radicale della bambola più amata al mondo lanciando tre nuove versioni di bambola: ‘petit’ (minuta), ‘tall’ (alta) e ‘curvy’ (formosa), con taglie e dimensioni più realistiche, disponibile inoltre con diverse tonalità del colore della pelle e con capelli corti o lunghi, ricci o lisci. Sono in totale 33 i nuovi modelli disponibili entro la fine dell’anno e in vendita a partire dal 1 marzo.

Insomma, ogni bambina potrà finalmente scegliere la propria bambola in base al proprio giudizio personale sulla bellezza, una bambola che rispecchi magari più la propria mamma bellissima o la sorellona da imitare e non invece la modella vista in televisione.

Evelyn Mazzocco, vice presidente e global manager di Barbie ha così spiegato le ragioni di un cambiamento così radicale: – “Siamo convinti di avere la responsabilità nei confronti di ragazze e genitori di riflettere una visione più ampia della bellezza”. A commentare tale scelta è intervenuto anche il chief operating officer Richard Dickson precisando che è stato necessario questa evoluzione proprio per garantire la continuità del successo della bambola perché “Barbie riflette il mondo che le ragazze vedono intorno a loro”.