Twitter taglia 8% dei posti di lavoro, vuole un team “più snello”

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Twitter è pronta al licenziamento dell’8% del totale dei suoi 4.100 impiegati nel mondo. Circa 336 persone saranno costrette ad abbandonare il proprio posto di lavoro all’interno del social. La decisione viene annunciata da Jack Dorsey, recentemente diventato CEO della compagnia, attraverso una lettera ai dipendenti e condivisa con il SEC, la commissione statunitense preposta al controllo della borsa valori, omologa della Consob italiana.

“Stiamo andando avanti nel ristrutturare la nostra forza lavoro, in modo da costruire le basi per una crescita più solida per la nostra compagnia”

scrive Dorsey nella sua lettera, e prosegue:

“… la roadmap prevede anche un progetto per cambiare il modo in cui lavoriamo, e gli strumenti di cui abbiamo bisogno per lavorare. I manager di prodotto e il team degli ingegneri sono i maggiori indiziati per un significativo cambio strutturale che riflette i nostri progetti per il futuro. Siamo fortemente convinti che saremo in grado di procedere più velocemente con un team più piccolo e leggero, pur rimanendo la più larga percentuale della nostra forza lavoro. E il resto dell’organizzazione sarà razionalizzata in parallelo”

Taglio piuttosto oneroso dunque per Twitter, motivato dalla necessità di reagire in modo più rapido alle continue sollecitazione poste dal mercato e dalla concorrenza, almeno nelle parole di Dorsey. Twitter recentemente ha annunciato Moments, ha acquistato Periscope ed ha continuato ad investire su Vine. Notevoli spese, dalle quali ci si aspetta grandi ritorni ma che attualmente gravano sulle spalle della società.

La notizia è stata accolta con favore dalla borsa, con un aumento percentuale del valore delle azioni di oltre il 5%, chiaro segnale della convinzione degli investitori che fosse ora per Twitter di ridimensionare la propria struttura