Amazon non venderà più ChromeCast ed Apple TV

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Amazon ha annunciato che dalla fine del mese cesserà di vendere attraverso il suo store i dispostivi di media-streaming di Apple e di Google. In altre parole Amazon non venderà più Chromecast o Apple TV.

I motivi che spingono la società di Jeff Bezos a ritirare Chromecast e Apple TV dal suo negozio online sono da ricercarsi all’interno di una concorrenza spietata che Apple, Google e Amazon hanno intrapreso sul terreno delle Web TV. Amazon motiva la propria decisione affermando che Chromecast e Apple TV non hanno una buona compatibilità con Prime Video, il servizio di video on demand che il gigante del commercio elettronico mette a disposizione degli utenti in America, Inghilterra, Giappone, Austria, Germania, ma non Italia.

Secondo quanto riportato da Bloomberg, l’annuncio, di portata storica, è arrivato attraverso un’email che la società di Seattle ha inviato ai suoi negozi affiliati in cui si esplicita che Chromecast e l’Apple TV saranno ritirati dallo store poiché non interagiscono in modo corretto con Prime Video. Nella stessa email si rende noto che non sarà consentito mettere in vendita il prodotto oltre la data del 29 Ottobre e che le unità disponibili nell’inventario saranno rimosse entro la stessa data.

Gli altri set-top-box come quelli prodotti da Rocku, Microsoft, Playstation non saranno rimossi poiché supportano correttamente i servizi di Amazon.

Appare dunque evidente il tentativo di Amazon di fare scalare le classifiche di vendita al Fire TV, accessorio che al pari degli altri collegato alla porta HDMI consente di fruire di servizi come Netflix e Prime Video.

La decisione di Amazon arriva proprio alla vigilia del periodo delle feste e del Black Friday che tradizionalmente dà il via allo stagione dello shopping natalizio. A qualcuno fra i più maliziosi, la mossa di Amazon potrebbe sembrare accuratamente studiata anche per approfittare del classico aumento delle vendite tipico del periodo.

Secondo alcuni analisti tuttavia, la strategia di Amazon potrebbe rivelarsi un boomerang. Sono in molti a credere che non ci saranno ripercussioni su Apple, che già vende l’Apple TV attraverso il proprio store e per lo stesso motivo non dovrebbe colpire eccessivamente anche Google. Probabile invece che molti clienti di Amazon andranno a cercare semplicemente i prodotti che gli interessano proprio sullo store dei concorrenti.

“Negli ultimi tre anni” – spiega Amazon, nell’e-mail inviata ai propri venditori – “Prime Video è diventato una parte importante di Prime. È importante quindi che gli apparecchi di streaming che vendiamo interagiscano bene con Prime Video per evitare che i nostri consumatori abbiano problemi”.

La decisione di Amazon dovrebbe, comunque, non destare l’attenzione dell’antitrust, poiché i consumatori hanno in ogni caso una scelta d’acquisto. Si tratta di una mossa che più che altro manda un segnale a Google e Apple. Amazon mostra i muscoli per invitare Apple e Google a creare prodotti più compatibili con i servizi della società di Seattle e non generare nei clienti l’idea che poiché Prime Video non è supportato bene da Chromecast e Apple TV allora è un servizio di bassa qualità.