Facebook potrà fornire le vostre informazioni finanziarie alle banche

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Facebook potrà raccogliere informazioni finanziarie e girarle, dietro il pagamento di un compenso, alle banche o altri istituti che dovessero farne richiesta. Lo prevede un brevetto depositato da Mark Zuckerberg lo scorso 4 agosto e che autorizzerebbe il social network a gestire le informazioni personali degli utenti per condividerle successivamente e consentire agli istituti di credito di capire se sia il caso o meno di concedere un finanziamento o meno ad un dato cliente. Lo strumento pensato da Facebook, dunque, dovrebbe dunque essere una sorta di termometro per definire l’affidabilità dei clienti.

Debiti contratti, saldati, protesti, mutui e altre informazioni relative alle nostre abitudini nei pagamenti, saranno una manna per le banche, che potranno così disporre di un quadro generale composto dalle nostre informazioni e da quelle dei nostri amici. Per fare già un’ipotesi del quadro che potrebbe delinearsi, basta pensare che un utente di Facebook potrebbe vedersi respingere una prima richiesta di prestito per via della scarsa affidabilità della rete di contatti che ha sul social network. Normale, dunque, che si discuta già tanto su questo nuovo brevetto, che potrebbe far fare tanti bei soldini a Mark Zuckerberg, ma che consentirebbe anche di bollare come inaffidabile un utente solo per fattori esterni alla sua storia finanziaria.

Il brevetto in questione, per la precisione, è stato acquistato nel 2010 da Friendster e prevede di suo molteplici utilizzi, tra cui anche quello che consente di limitare lo spam tra utenti che non hanno connessioni strette. La tecnologia ereditata da Friendster, però, consente anche di valutare la situazione finanziaria di un utente, sulla base dei contatti virtuali. Se dovesse realmente essere adottato, potrebbe rappresentare una vera e propria rivoluzione.