Plutone il pianeta delle montagne di Ghiaccio

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New Horizons, la sonda partita 9 anni fa con l’obiettivo di esplorare Plutone ed il suo satellite Caronte ha compiuto la sua missione il 14 Luglio e ed ha raggiunto una distanza di soli 12.500Km dal pianeta nano.

In sostanza New Horizons si è avvicinata abbastanza da potere scattare delle foto dettagliate di Plutone e dei suoi misteri. Un po’ come se un fotografo decidesse di scattare un bel primo piano del suo soggetto preferito.

Le immagini scattate dalla sonda iniziano ad arrivare sul pianeta terra, trasmesse alla velocità consentita da apparecchiature progettate ben 9 anni fa e dunque ad una velocità che non è quella consentita dalle tecnologie moderne.

Ma non è la tecnologia in questo caso che deve sorprenderci, quanto le rivelazioni contenute nelle spettacolari immagini che la sonda New Horizons invia sulla terra. Plutone sarebbe un pianeta costituito in massima parte da una superficie composta da nitrogeno, metano e monossido di carbone, sulla quale compaiono montagne di ghiaccio alte fino a 3.500 metri.

Formazioni geologiche ancora giovani la cui formazione potrebbe risalire a 100.000.000 di anni fa circa. Gli scienziati non sono ancora riusciti ad individuare crateri e questo li porta ad ipotizzare che queste formazioni geologiche su Plutone possano essere ancora attive

“Queste montagne potrebbero essersi formate non più di 100 milioni di anni fa — hanno dunque un età relativamente giovane rispetto ai 4.56 miliardi di anni attribuiti al sistema solare — e potrebbero ancora essere in una fase di formazione”

ha scritto Jeff Moore a capo del team Geophysics and Imaging (GGI) della NASA nel centro di ricerca di Ames in Moffett Field, California, ed ha proseguito:

“Questo suggerisce che la regione fotografata, che copre meno dell’1% della superficie di Plutone possa ancora essere geologicamente attiva oggi”

Montagne di Ghiaccio su Plutone
Formazioni geologiche con un’età di 100.000.000 di anni, costituite da ghiaccio

New Horizons ha trasmesso anche alcune immagini di Caronte, la Luna più grande nell’orbita di Plutone. Nelle foto prende corpo l’ipotesi di un canyon di enormi dimensioni molto più grande e profondo del Gran Canyon terrestre.

Foto meno dettagliate arrivano anche di Idra la Luna più esterna nell’orbita di Plutone. Le foto appaiono non molto nitide e Idra sembra essere particolarmente incline a riflettere la luce, le prime ipotesi fanno sospettare un pianeta totalmente ghiacciato.

Cambia definitivamente nome la striscia di colore scuro che aveva suscitato in un primo momento l’attenzione degli scienziati che l’avevano denominata la grande balena, per la forma particolare della sua coda. Il cuore di Plutone è stato ribattezzato la regione di Tombaugh rendendo merito a Clyde Tombaugh a cui viene attribuito il merito di avere scoperto il pianeta Plutone nel 1930

La regione di Tombaugh
Il cuore di Plutone, la coda della balena, ribattezzata la Regione di Tombaugh