Myon il robot che canta l’opera

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Si chiama Myon, è alto più o meno un metro e 30 e pesa circa 16kg ed è un robot. Myon è stato realizzato nell’ambito dell Union’s Artificial Language Evolution on Autonomous Robot’s (ALEAR) un progetto che mira a studiare l’evoluzione cognitiva del linguaggio negli automi. Ciò che rende straordinario Myon è che stato impiegato all’interno dell’opera My Square Lady, spettacolo che ha aperto il Komische Oper di Berlino.

Myon non ha un nastro registrato e non ha una serie di movenze preimpostate, e non c’è nessuno che lo controlla dietro le quinte. Myon è in grado di muoversi e cantare reagendo agli stimoli dell’orchestra e sulla base dei movimenti degli altri membri della compagnia sul palco.

I ricercatori hanno lavorato insieme a Myon, all’orchestra e ai cantanti per più di due anni, durante i quali il robot ha lentamente imparato a “convivere” ed interagire con i suoi compagni di spettacolo.

[youtube https://youtu.be/jWBN9627mSg]

L’opera ruota tutta intorno al percorso che mira ad insegnare ad un robot cosa significa essere una persona con emozioni.

“Ogni pezzo che cantiamo nell’pera per lui illusrra una differente emozione”

ha detto Bernhard Hansky un cantante del gruppo

“all’inizio sedeva di fronte a noi su una sedia e questo era quello che riusciva a fare. Non poteva fare altro che restare seduto e guardarci. Ma in questi due anni ha acquisto la conoscenza dei comportamenti umani ed adesso è in grado di fare ciò che vuole da solo”

Myon si muove sul palco scegliendo quando alzarsi, quanti passi compiere, dove posizionarsi con il suo corpo robotico e come spostarsi sulla base del posizionamento degli altri. In più canta.

Certo non sono tutte rose e fiori, perché Myon non sempre è un cantante che va a ritmo con l’orchestra e qualche volta è il maestro a dover rallentare l’orchestra per seguire Myon, ma comunque resta un esperimento del tutto affascinante