Google risponde ad Apple, Play Music gratis con la pubblicità

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Non c’è pace nella corsa per la leadership nel campo dello streaming musicale. Così con Apple Music dato come favorito, gli altri contendenti non hanno nessuna intenzione di mollare la presa. Se fino ieri però la lotta sembrava ristretta solo ad Apple Music e Spotify, oggi un terzo contendente compare alle spalle delle due lepri e non è un contendente da poco, poiché si tratta di Google con il suo servizio Play Music.

Con un post sul proprio blog ufficiale, Google ha annunciato che Play Music, per ora negli Stati Uniti, renderà disponibile la propria musica gratuitamente per gli utenti che non vogliono acquistare un abbonamento. Per questi utenti il prezzo da pagare sarà quello di dover ascoltare la musica con alcune interruzioni pubblicitarie, cosa che non avviene nel servizio a pagamento.

Non sarà l’unica limitazione per chi sceglie di utilizzare Play Music gratuitamente. Oltre alla presenza delle inserzioni pubblicitarie, gli utenti free dovranno anche abituarsi all’idea di non poter selezionare liberamente i brani da ascoltare on demand, ma invece dovranno scegliere fra varie playlist che Google fornirà preconfezionate agli utenti.

Le playlist saranno di diverso tipo e potranno essere tematiche come “alla guida”, “sessione di allenamento”, “prima di dormire” e così via, oppure si potranno selezionare playlist per genere o artista e creare automaticamente una stazione di musica simile ai propri gusti.

Le playlist saranno curate da Songza, servizio specializzato nella selezione di brani musicali, che Google aveva acquistato nel Luglio del 2014.

Fino ad adesso Google aveva offerto solo un servizio in abbonamento agli utenti degli Stati Uniti ad un costo di 10$ al mese. Con il lancio di un servizio gratuito basato sulla pubblicità, Google avverte Apple e Spotify che non ha nessuna intenzione di lasciare campo libero ai due contendenti, ma che sia Apple sia Spotify dovranno guadagnarsi i propri utenti e non tutto è dato per scontato.

Se sul campo dei servizi basati sulla pubblicità, il concorrente più diretto sembra essere Spotify, Google invece conduce la propria battaglia sia verso Apple sia verso Spotify sul terreno dei servizi a pagamento.

Gli utenti che decideranno di sottoscrivere un abbonamento avranno diritto ad ascoltare la musica senza interruzioni pubblicitarie anche offline, creare le proprie playlist, e avranno libero accesso agli oltre 30.000.000 di brani di cui Play Music dispone. Un pacchetto di tutto riguardo dunque che mette in guardia sia Apple sia Spotify.

Spotify recentemente ha lanciato una nuova versione del servizio che funziona in modo molto simile a quanto ideato da Google per la creazione di playlist basate su interessi. Nel frattempo Apple ha alcune gatte da pelare con gli artisti che dopo aver vinto la loro battaglia per ottenere il pagamento delle royalty per lo sfruttamento della propria musica anche nei tre mesi di prova gratuita per gli utenti, adesso spingono per sapere quale sarà la percentuale che Apple riconoscerà loro per il proprio lavoro.

[youtube https://youtu.be/PfnxgN_hztg]