Google presenta Android M e Android Pay

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C’era grande attesa per Android M durante Google I/O 2015, la conferenza che Google dedica agli sviluppatori, in corso al Moscone Center di San Francisco in California. Google non ha deluso le attese e nel corso della conferenza ha fatto luce su alcune delle funzionalità che caratterizzeranno il prossimo Android M.

Le linee guida sono state dettate da Sundar Pichai SVP di Google, che in poche semplici parole ha illustrato la filosofia che Google sta seguendo per lo sviluppo della nuova versione di Android:

“Con Android M siamo letteralmente tornati alle basi” ha detto Pichai. “Ci siamo concentrati sui particolari e sulla qualità, abbiamo risolto migliaia di Bug”

In altre parole non ci si attendono rivoluzioni da Android M ma una maggiore stabilità, una migliore gestione della RAM e della batteria, e l’introduzione di poche ben bilanciate nuove funzionalità.

Durante la Google I/O non è stata ancora annunciata una data di rilascio per Android M, ma gli sviluppatori possono provare già da oggi il nuovo sistema in anteprima su Nexus 5, Nexus 6, Nexus 9 e sul set-top box Player.

Migliore gestione dei permessi

Android M introduce una gestione dei permessi delle applicazioni più raffinata e disponibile anche a runtime. Non sarà più necessario accedere al menu delle impostazioni per gestire le autorizzazioni per un’App, così come non sarà necessario farlo la prima volta che si lancia un’App.

Sarà invece possibile garantire ad un’App l’accesso a determinate funzionalità dello Smartphone o a particolari dati anche direttamente dal contesto dell’applicazione stessa.

Dunque per esempio l’utilizzo del microfono per effettuare una videochiamata può essere autorizzato anche direttamente dall’App e non necessariamente attraverso il menu delle impostazioni.

Dal punto di vista degli sviluppatori questo richiederà una maggiore attenzione nel creare Applicazioni che richiedano le giuste autorizzazione durante il momento dell’esecuzione. Google valuta questa operazione “come uno degli elementi critici da sottoporre a test nel momento in cui gli utenti passeranno ad Android M”.

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Link all’interno delle App

Apparentemente l’introduzione di un meccanismo più raffinato che consente di trasmettere un link da un’applicazione ad un altra è una funzionalità che riguarda più gli sviluppatori che gli utenti finali. Tuttavia l’aggiornamento di questa funzionalità consente di trasmettere un link da un’App al browser, o da un’App ad un’altra App senza passare attraverso il consueto pop-up di selezione e questo garantisce anche una migliore usabilità per l’utente finale.

Questa migliorata gestione dei Link va ad integrare la già annunciata indicizzazione delle App nella ricerca. In altre parole supponiamo che abbiate installato sul telefonino un’App per le ricette di cucina. Se eseguendo una ricerca su Google vi viene mostrata una ricetta che è già gestita dall’App che avete installato, potrete vederla direttamente nell’App invece che nel browser.

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Migliore gestione della batteria

Google comprende benissimo che la durata della batteria è un elemento critico negli SmartPhone moderni. Con Android M viene introdotto un meccanismo chiamato Doze. Attraverso un sistema di sensori di movimento, Android M rileverà se il telefono è rimasto inutilizzato per un certo periodo di tempo. In questo caso Android tenderà a sospendere molte attività che normalmente continuano a funzionare anche quando il telefono non viene utilizzato. Anche in questo caso saranno gli sviluppatori a dover implementare le App in modo tale che tengano conto di Doze e risparmino batteria. Ad esempio se si sta sviluppando una Chat sarà necessario marcare i messaggi come ad alta priorità se si vuole svegliare il telefono mentre è in fase dormiente.

Now On Tap

Now On Tap è la prima vera e propria nuova funzionalità che verrà introdotta con Android M. Sostanzialmente si tratta di un modo per richiedere aiuto a Google Now, senza dovere uscire dall’App che si sta utilizzando. Ad esempio se state chattando con un vostro amico ed improvvisamente vi chiede di mangiare insieme a pranzo o a cena, potrete chiedere a Google Now di trovare un ristorante nei dintorni e suggerirlo al vostro amico senza dovere uscire dall’applicazione di messaggistica.

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Android Pay & Fingerprint

Android Pay è sicuramente la funzionalità che più di ogni altra porta scompiglio nel mondo del business. Con Android Pay, Google sferra un attacco deciso ad Apple Pay, sistema simile prodotto dall’acerrimo rivale. Attraverso la tecnologia NFC sarà sufficiente avvicinare lo smartphone su un Pos di nuova generazione per effettuare un pagamento. Con Android M verrà introdotto un accurato sistema di rilevazione delle impronte digitali che consente di firmare e confermare la transazione. Attraverso lo stesso sistema di riconoscimento delle impronte sarà possibile sbloccare il telefono o fare acquisti su Google Play.

Google ha reso disponibile agli sviluppatori alcune nuove API che consentono una facile integrazione del riconoscimento delle impronte digitali all’interno delle nuove APP in modo che possano utilizzare esattamente lo stesso sistema per tutte quelle operazioni che richiedono un’autorizzazione.