La macchina da scrivere che stampa i selfie in ascii

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Typewriter

Quando l’arte e l’ingegno si uniscono insieme, possono venire fuori delle idee davvero inaspettate. Se a questo si aggiunge uno spirito alquanto retrò che riesce a dar vita a delle innovazioni antitecnologiche, il risultato è la filosofia contro tendenza di Dimitry Morozov.
Il musicista ingegnere russo, meglio conosciuto come Vtol, infatti, stanco dei soliti selfie, sempre più perfezionabili grazie alle nuove funzioni di smartphone, tablet e videocamere, ha deciso di creare da sé un modo alternativo di scattare dei primi piani, utilizzando una macchina da scrivere per dare vita a ritratti alquanto artistici e insoliti.

Strumento ormai in disuso, ma difficile da dimenticare per chi l’ha sperimentato, Dimitry è riuscito a rimettere in azione la macchina da scrivere, sfruttando in modo originale la sua funzione di scrittura, o meglio di impressione di segni su uno specifico supporto. Collegandola ad una videocamera ed ad un Arduino, basta imprimere il volto che si vuole immortalare davanti alla macchina e in poco tempo i tasti inizieranno a battere numeri, lettere e diacritici, dando vita ad una fotografia in arte ascii. L’idea è stata presentata al Festival di Smolny, a San Pietroburgo in Russia.

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Non è la prima volta che Dimitry Morozov si cimenta nella creazione di prototipi di nuovi sistemi embedded con Arduino. Qualche mese fa l’avevamo visto mettere in azione delle presse idrauliche programmate per distruggere simbolicamente e materialmente dispositivi hi-tech e registrarne il suono in cd da portare a casa, per un effetto musicale sui generis, coerente con il suo modo di concepire l’arte e la tecnologia.

Sono tantissime le cose che si possono fare con Arduino, basta liberare la creatività e la fantasia, proprio come ha fatto Dimitry, creare i collegamenti giusti e decidere quali i comandi da voler impostare, tradurli in codice nel suo linguaggio di programmazione e avere così il controllo di qualsiasi apparecchio, al quale si può scegliere di far fare ciò che più piace, anche se in piena contraddizione con i tempi moderni in cui viviamo!